FROLIC 2

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    ----------------------------------------------------------------------------------- INIZIO QUEST --------------------------------------------------------------------
    [8:34pm] <skalsang> Sono quasi le otto di sera.
    Fuori piove.
    La giornata per voi è andata senza grossi intoppi. In cuor vostro, però, sapete che la Vera giornata deve ancora cominciare.
    Avete accettato la missione quella stessa mattina.
    Uguale alle altre per chi non ha gli occhi abbastanza allenati.
    Così diversa per chi sa cos'è Frolic.
    [ OST ]
    Un nome così buffo e grazioso: un mondo così crudele e spietato.
    Il briefing, spiegava il messaggio che è arrivato dopo la vostra accettazione, si terrà sul Nautilus. Vi attendono così in Eliporto alle 20:30.
    Il Nautilus ha oscurato il sole del mattino già da un paio di giorni, e tiene occupato gran parte dell'eliporto con la sua massiccia presenza.
    Potete tranquillamente aver visto i membri della spedizione BronzeBeard che convivono con i SeeD.
    Grandi quantità di carico e scarico merci.
    Quadri. Statue.
    Derrate.
    Chiunque voi siate, non c'è molta differenza tra oggi è una giornata normale.
    Tranne il fatto che forse, tra mezzora, cambierà tutto ancora una volta.

    [8:40pm] <ignis> Ci aveva quasi rinunciato ormai a rivedere quel nome - a parte che nei suoi sogni, nei suoi ricordi, nei rapporti.
    Ma quella mattina, osservando quasi distrattamente la bacheca, quel nome era apparso di nuovo. Come marchiato a fuoco nei suoi occhi.
    Non ci aveva pensato due volte ad accettare la missione - non c’era neanche bisogno di pensare, in effetti.
    La giornata, fino all’orario concordato per il Briefing, si era svolta normalmente tutto sommato - ad eccezione di una strana eccitazione che l’aveva accompagnata tutto il giorno come una seconda pelle.
    Ignis non aveva tempo da perdere. Si diresse in Eliporto, pronta nella sua divisa SeeD - l’armamentario richiuso in una valigia, immaginava le sarebbe come al solito servito a poco. Ore 20 - le piaceva l’anticipo. Rimase ad osservare i membri del Nautilus che già conosceva, salutandoli quando incrociavano il suo sguardo.
    [8:48pm] <nich_leg> Non capitano, almeno a te, molto spesso lavori del genere. Soprattutto non ti capita di accettare lavori come questo, ma è già da qualche tempo che ti accingi spesso a partecipare a missioni di recupero. Forse è quello che ti spinge a partecipare a quella missione, forse l’ignoranza riguardo ad alcune cose, forse invece la curiosità di conoscerne delle nuove. Rimane di fatto che tu accetti e ti fai trovare pronto per l’orario richiest
    Passi la giornata tranquillamente, solita routine. Prepari tutto quello che ti serve, equipaggiamento e soprattutto la testa, e ti dirigi in eliporto. Alle 20:25 sei già lì, in anticipo, ad osservare quella gigantesca nave.
    [8:50pm] <maya_abren> Quanto tempo era passato da uno degli eventi che più di tutti mi aveva sconvolta? Ero sempre stata così sicura di aver visto e vissuto l'inferno da piccola, che avevo dimenticato quale fosse il reale incubo. Caleb era stato chiaro in uno dei balli SeeD in cui ebbi l'onore di stare in sua compagnia. Quel luogo non mi aveva accettata, perché tornarci? La paura degli specchi mi aveva resa un'altra persona, perché volevo infliggermi altro male? Forse non aveva senso, ma per me lo aveva: Se non fossi andata io, sarebbe andato qualcun'altro. Nessuno e dico nessuno! Dovrebbe vivere quell'inferno. Ero una di quelle che in qualche modo era sopravvissuta all'incubo, sapevo cosa mi aspettava. Avevo paura, ma ero consapevole che potevo sconfiggere me stessa, le insicurezze che da sola m'infliggevo.
    Sospirai forte posando lo sguardo sul letto vuoto. Ryan doveva ancora tornare e chissà se lo avrei ancora rivisto. Scacciai quei pensieri, non volevo tirarmi indietro anche se voleva dire star male ancora. Avrei superato ogni difficoltà, affinché nessun'altro dovesse farlo per me. Dovevo farlo perché non volevo vedere un'altra persona nelle condizioni di Telestra. Avevo capitoil mio compito. Lenta mi diressi verso il luogo dell'incontro, affiancandomi subito ad Ignis, ancora una volta unite nell'affrontare un mondo folle. Non mancai di lanciare calorosi sorrisi ad ogni membro del Nautilus.
    [8:51pm] <skalsang> I vostri calorosi sorrisi sono ben ricambiati da tutti coloro a cui decidete di rivolgerli.
    Consiglio, sempre impeccabile nel suo doppiopetto e cappello marinaresco, sta discutendo con alcuni studenti riguardo un muletto su cui sono poggiati quattro dipinti ben incartati. Se incontrate il suo sguardo, lui lo ricambia con un sorriso enigmatico e calmo.
    Consiglio è il Nostromo di quell'enorme creatura di metallo che è il Nautilus.
    Se vi capita invece di lanciare lo sguardo alla zona fumatori, potete vedere Caleb Elmore seduto accanto a Pierre Arronax, il Direttore di Macchina, che sta fumando un sigaro. Lui non vi sorride, no, ma ricambia sicuramente il vostro saluto.
    Harrison Jones si sta preparando alla partenza: è sul boccaporto e sta scrivendo qualcosa su un vecchio taccuino. Harrison è il Comandante in Seconda del Nautilus, e probabilmente l'elemento con più potere che abbiate mai visto a bordo.
    Ignis, sei arrivata piuttosto in anticipo. Quando ti avvicini al boccaporto puoi notare che seduto su una panca, accanto all'entrata vicino ad Harrison, c'è anche l'Ufficiale di Rotta Phineas Fogg. Sembra riposare poggiato a un bastone che ha dell'incredibile per taglio e incisioni, e accanto a lui - con un classico thousand-miles stare, c'è il cane Napoleone. Il bassedhound più spiegazzato di sempre.
    Puoi vedere l'età sia nell'uomo che nell'animale.
    Siete tutti lì. Se decidete di raggiungere Ignis, Harrison Jones vi viene incontro.
    Che magnifica sorpresa quando ho visto i vostri nomi, Ignis e Maya. E... Benvenuto. Tu devi essere Nicholas?
    [9:01pm] <ignis> Maya si era subito affiancata a lei. DI nuovo insieme nonostante i loro recenti attriti, di nuovo pronte ad affrontare quel mondo. La sua presenza le diede forza, e le rivolse un sorriso. Ehi, Maya.
    [9:01pm] <maya_abren> Quanti ricordi erano legati a quelle persone, non avevo dimenticato nessuno, neppure il stanchissimo Napoleone. Diedi una carezza sulla spalla ad Ignis, quando mi trovai abbastanza vicina. Successivamente, mi voltai verso Harrison.
    [9:02pm] <maya_abren> "Mi fa davvero piacere vederla."
    [9:02pm] <nich_leg> Trovi tanta, davvero troppa gente che non conosci. Vedi Maya, l’unica compagna con cui hai già avuto il piacere di lottare in qualche caccia, ma nessuna altra faccia conosciuta.
    [9:02pm] <ignis> Poco dopo, Harrison Jones in persona si avvicinò al gruppetto. Con loro c’era anche un ragazzo che la rossa non aveva mai visto, a cui rivolse un saluto gentile prima di concentrarsi sulla Jones. Quanto tempo, Harrison!
    [9:04pm] <ignis> Non potevamo non accettare immediatamente la missione. Infondo, Frolic si è preso un pezzo di noi. Sorrise, anche se quel noi poteva intendere anche la stessa Harrison e sua sorella, Telestra.
    [9:04pm] <nich_leg> Saluti Maya, un cenno della mano e un sorriso sono sufficienti secondo il tuo giudizio, fai un inchino con la testa per rispondere al saluto della rossa.
    [9:04pm] <maya_abren> "Già, ormai siamo state marchiate, se così si può dire."
    [9:04pm] <maya_abren> Spostai lo sgaurdo su Nicholas, salutandolo con un cenno della mano.
    [9:05pm] <nich_leg> A quel punto rispondi cordialmente a chi ti ha dato il benvenuto. “Si, Nicholas Legato, piacere di conoscerla
    [9:05pm] <skalsang> Hanno pensato di saltare il Briefing, questa volta, per lasciarvi direttamente alle nostre spiegazioni. Spero che il cambiamento non vi crei problemi: ma così risparmiamo un sacco di tempo a tutti---
    [9:06pm] <skalsang> Harrison ti tende la mano, Nicholas, e se accetti il gesto te la stringe con una mano guantata di bianco. Sono Harrison Jones, Comandante in Seconda e ricercatrice della BronzeBeard Expedition. Non devi conoscerci per forza, quindi non essere in soggezione.
    [9:06pm] <skalsang> L'unico requisito importante è che ti venga spiegato bene in che razza di pasticcio stiamo decidendo di trascinarvi.
    [9:07pm] <ignis> Ignis annuì, malcelando un sorrisetto divertito all’ultima frase della donna.
    [9:07pm] <nich_leg> Stringi la mano della ragazza e ascolti le sue parole. Casini? Quali casini? Tu non ne sai nulla.
    [9:07pm] <skalsang> La donna vi fa cenno di entrare, dunque, e se la seguite verrete condotti - probabilmente - nel solito salottino.
    Il Nautilus è un enorme dirigibile di metallo dall'aspetto freddo e poco tecnologico. Ha proprio l'aria di essere un rottame dell'antichità. Se vi intendete un po' di motori, però, capirete in fretta che, nonostante quell'enorme lattiera sia così grande e poco "aerodinamica", non sentite o quasi l'odore pungente del carburante.
    Sulla fiancata, potete vedere l'enorme scritta MOBILIS IN MOBILI che troneggia su una parete diversamente piatta e un po' lisa di metallo.
    Penso che sia opportuno che si tratti di Telestra a raccontarvi di cos'è successo, dato che - se si può dire - è un po' colpaccia sua.
    Le avevo detto di non parlare delle nostre ricerche, nemmeno alle cene con gli studenti.
    Venite condotti attraverso un corridoio di servizio che a un certo punto viene interrotto da un grosso portellone ermetico.
    Oltre quel portellone, il corridoio prosegue, ma diventa molto meno "di servizio" e molto più accogliente: un infinito tappeto rosso e spesso sul pavimento, quadri alle pareti di ogni genere e provenienza.
    Statue e busti.
    Di tanto in tanto, un po' a destra e un po' a sinistra, c'è qualche porta chiusa.
    Vi rendete presto conto, se già non lo sapevate, che il Nautilus non è solo grande. È IMMENSO.
    E forse davvero troppo grande per così poche persone.
    Venite fatti entrare nel salottino buono, con i divani in pelle anticata e un falso camino alla parete.
    Anche qui ci sono quadri, e di fattura gran lunga migliore. Su una delle pareti c'è una teca che contiene esemplari di insetti dall'aspetto incredibile, e conchiglie dalle forme meravigliose che provengono dai più sconosciuti fondali oceanici.
    Se non sapeste che sono dei ricercatori, direste che sono dei collezionisti.
    Ma forse, entrambe le cose.
    [9:15pm] <maya_abren> Sospirai lievemente, sentendo un certo peso sulle spalle. Ma non era mia intenzione tirarmi indietro, ero determinata ad arrivare fino in fondo, speranzosa di non finire nuovamente tra le fauci di un ragno gigante. Inziai a seguire Harrison. Il Nautilus era una struttura mobile incredibile, ne ero rimasta genuinamente affascinata la prima volta. Non appena però sentii il nome di Telestra sorrisi energica, non vedevo l'ora di abbracciarla fortissimo.
    [9:18pm] <nich_leg> Insomma, cammini seguendo la signorina Harrison e mentre ascolti le sue parole ti guardi intorno. Sì, lo noti che non è grande come posto, è effettivamente enorme. Tra l’altro tutto ciò che ti circonda ti fa sentire quasi come appartenere a un film di avventura, uno di quelli in cui la trama si concentra su esplorazioni di vecchi scavi archeologici, tesori perduti, ecc.
    [9:19pm] <maya_abren> Una volta all'inerno della stanza attesi prima di accomodarmi, volevo assolutamente salutare Telestra.
    [9:20pm] <nich_leg> Insomma, tutto è molto affascinante, ma tu sei lì per lavoro. Non riesci a trarre molto dalle parole della ragazza, tu non sai nemmeno cosa sia Frolic, però ti concentri…presto parte delle tue lacune sarebbero state riempite, forse.
    [9:21pm] <skalsang> [ IMMAGINE ]
    [9:22pm] <ignis> Il camino da parete un po’ la disorientò: ma come, il Nautilus ha una canna fumaria? E sott’acqua come fa? Poi, ovviamente, realizzò che si trattava di un falso - probabilmente messo per rendere un po’ più “casa” quell’immensa nave-museo. Come sapeva, l’equipaggio passava lì quasi la totalità del proprio tempo; immaginava fosse difficile non sentire la mancanza del mondo al di fuori del Nautilus.
    Lei? Oh, ci avrebbe volentieri passato la vita. Ma questo era un altro discorso.
    Si avvicinò con calma al divanetto anticato, emozionata all’idea di rivedere la cara Telestra. Prima di prendere posto voleva assolutamente abbracciarla - lusso che non poteva permettersi con Harrison, probabilmente. Non dirmelo… Qualche furbo ha pensato bene di investigare per i fatti suoi e adesso dobbiamo recuperarlo? Che ci fosse qualcuno da salvare era certo, purtroppo, stando alle informazioni fornite dalla richiesta di aiuto pubblicata in bacheca.
    [9:22pm] <nich_leg> Dunque in prosegui assieme al gruppetto fin quando non raggiungete il salottino. Lì trovi le poltroncine e divanetti, ma aspetti per sederti, quanto meno che ti diano il permesso.
    [9:23pm] <skalsang> Vi accomodate come più desiderate, e Harrison sorride soddisfatta. Desiderate del tè di alga?
    Harrison ti guarda, Nicholas, e con un cenno ti concede il permesso di accomodarti.
    [9:23pm] <maya_abren> "Volentieri, grazie."
    [9:24pm] <nich_leg> Ringrazi con un cenno della testa e ti siedi. “No grazie, non adoro il tè
    [9:25pm] <ignis> Oh, certo! Grazie mille.
    [9:25pm] <skalsang> Harrison si congeda.
    Siete soli per qualche minuto, probabilmente.
    [9:26pm] <maya_abren> Mi voltai verso Ignis, prendendo parola. "Credo che questa volta sarà più dura, non so perché."
    [9:27pm] <ignis> Ignis riempie i polmoni, riuscendo a malapena a contenere l’entusiasmo. Devo calmarmi - si dice - non è che stiamo andando a fare una gitarella nei boschi, no?
    [9:27pm] <skalsang> [ OST ]
    [9:27pm] <ignis> …Probabile. Soprattutto sapendo cosa ci aspetta.
    Piuttosto… Nicholas, giusto? Dice, rivolgendosi al ragazzo. Molto piacere, io sono Ignis Makyo.
    [9:28pm] <nich_leg> Approfitti dell’assenza della Harrison per presentarti a dovere con la compagna rossa. Ovviamente aspetti che il dialogo tra Maya e lei finisca, giusto per non interrompere.
    [9:29pm] <maya_abren> Storsi le labbra, potevamo ancora fare qualcosa per gli studenti dentro all'incubo? Mi voltai verso Nicholas, sorridendo debolmente.
    [9:29pm] <nich_leg> Ah, ma non aspetti molto. Scatti in piedi. “Piacere mio, Nicholas Legato” Accenni un sorriso e ti risiedi sulla poltroncina.
    [9:29pm] <ignis> La ragazza fa un gesto ampio con le mani, indicando la sala ma anche lo stesso Nautilus, nella sua immensità. Ci eri mai stato, prima? Quando l’ho visto per la prima volta è stato… Wow.
    [9:29pm] <maya_abren> "Sai che io ed Ignis abbiamo salvato Miku dentro il FROLIC?"
    [9:29pm] <ignis> BAM, Maya e la sua delicatezza.
    E lei che voleva farci il giro largo.
    [9:30pm] <nich_leg> Segui con gli occhi entrambe le ragazze. “…ok?
    [9:30pm] <ignis> Gggià, beh… Non so se Maya voleva sminuire la povera Miku o metterti in guardia, a dire il vero. Ridacchia.
    [9:31pm] <maya_abren> "Certo che no, solo che ecco... Mh, suonava proprio male vero?"
    [9:31pm] <ignis> Stavolta ride proprio apertamente. Eh si, Maya…
    [9:32pm] <nich_leg> Continui a fissare le ragazze. “Mai visto il Frolic a dirla tutta…però…qualcuno ha bisogno di soccorso…e niente
    [9:32pm] <maya_abren> Abbassai il capo sentendomi maledettamente in colpa, non volevo essere cattiva però ecco... Ero stata delicata come un elefante in una cristalleria.
    [9:33pm] <ignis> Nicholas, non spaventarti. Ti verrà spiegato tutto da Telestra, probabilmente, e se avrai altri dubbi beh tempestaci pure di domande.
    [9:33pm] <skalsang> La porta si apre pian piano.
    [9:33pm] <maya_abren> Rialzai lo sguardo, benché il mio viso fosse ancora piuttosto dispiaciuto.
    [9:34pm] <skalsang> Oltre la soglia, c'è una ragazza con i capelli corti e mori, seduta su una sedia a rotelle. Ha in tesca un basco di cuoio, e quando vi vede sorride allegramente.
    Finalmente vi vedo ancora, belle signorine! Come state?
    [9:34pm] <nich_leg> Ascolti le parole di Ignis e…ti giri verso la porta. Torni con lo sguardo sulla ragazza e fai un cenno col capo per ringraziare…non sei di molte parole oggi.
    [9:34pm] <skalsang> Telestra Ian Jones, una donna, un concentrato di allegria.
    [9:35pm] <ignis> Impegnata com’era nel discorso - e a sfottere Maya - non si era accorta che la porta si era pian piano aperta e che Telestra Ian Jones aveva finalmente fatto il suo ingresso nella sala. Ignis a grandi passi le venne incontro, chinandosi per abbracciarla calorosamente. Telestra! Quanto tempo!
    [9:36pm] <maya_abren> Balzai sul posto e mi tornò subito il sorriso. Non stavo rivedendo una semplice conoscente, ma una persona per cui nutrivo una stima immensa. "Ciao Telestra, mi sei mancata tantissimo!"
    Affermai, affiancandomi ad Ignis ed attendendo che mollasse la presa. Volevo abbracciarla pure io!
    [9:37pm] <nich_leg> Ti alzi in piedi, come quando entra un professore in aula al Garden. Insomma, una cosa che ormai ti viene spontanea fare. “Salve
    [9:37pm] <ignis> Ignis, vedendo Maya così impaziente, ridacchiando le lasciò il posto per coccolare la donna.
    [9:37pm] <skalsang> La ragazza vi abbraccia con calore e grandi sorrisi.
    Sembra perfino un po' emozionata.
    Buonasera, buonasera a te e a te. E ciao, tu devi essere Nicholas. Come avrai visto, qui c'è ben poco del rigore militare del Garden.
    Partiremo tra poco, in ogni caso. Ho seri dubbi che possa tornarvi utile, ma... Avete preso il vostro equipaggiamento?

    [9:39pm] <maya_abren> Cercai di contenermi, non volevo strapazzare troppo Telestra. Sciolsi l'abbraccio e le lascia i suoi spazi. Stando attenta a quello che aveva da dirci.
    [9:39pm] <nich_leg> “Si, Nicholas” Fai inchino, di nuovo. “Si, sembra tutto più…dinamico. Sì, si può dire così
    [9:39pm] <ignis> La rossa annuì. Si, è in una valigia che ho portato con me. L’ho lasciata insieme al resto della roba da caricare sulla nave.
    [9:40pm] <maya_abren> Annuii a mia volta, avevo preparato tutto in precedenza.
    [9:41pm] <ignis> —Tra l’altro, carichi come sempre eh? Disse, riferendosi alla moltitudine di quadri e statue e rifornimenti vari che aveva avuto modo di veder caricare e scaricare per una buona mezz’ora prima che i compagni la raggiungessero.
    [9:41pm] <nich_leg> “Ho portato solo l’equipaggiamento…e la divisa” Sbiancasti per un secondo.
    [9:41pm] <skalsang> Ottimo. In questo caso, direi di cominciare subito. Tanto per rimanere in esercizio, siccome è passato tutto questo tempo--- oh, certamente. Ma secondo me Consiglio comincia a esagerare un po'. Non credo sia necessario averne così tanti.
    Non credevo che sarei mai riuscita a dire di avere troppi quadri.
    Nicholas, se pensi di aver bisogno di qualcos'altro, questo è il momento per correre a prenderlo.
    Dopodiché, partiremo.

    [9:43pm] <maya_abren> "Se vuoi ti accompagno." Affermai, rivolta a Nicholas.
    [9:43pm] <ignis> Ridacchiò, immaginandoselo mentre a suon di musica classica si adoperava per allestire ogni singola stanza dell’immensa nave. E lei lo sapeva che era davvero immensa.
    [9:44pm] <nich_leg> Guardi un attimo la ragazza. “Penso di avere tutto, si…" Ok, hai tutto si. BS, divisa dovevano bastare.
    [9:46pm] <skalsang> Telestra annuisce e sorride soddisfatta.
    Mi piacerebbe che parlaste al vostro compagno di che cos'è FROLIC.
    [9:46pm] <nich_leg> Si, anche a te piacerebbe che te ne parlasse qualcuno. Si, molto.
    [9:47pm] <ignis> Ignis guardò Maya per un istante. Chi comincia?
    [9:47pm] <skalsang> Penso che prima di parlare di Wendy... Sia meglio fare chiarezza su Frolic. Per quanto sia possibile.
    [9:47pm] <maya_abren> "Procedi pure Ignis, io intervengo se vedo che dimentichi qualcosa."
    [9:48pm] <ignis> La ragazza annuì - praticamente non vedeva l’ora di farlo, in effetti, ma MICA POTEVA DIRLO APERTAMENTE no?
    [9:49pm] <skalsang> Il tè arriva poco dopo, su un vassoio di argento, in tazze decorate. Per addolcirlo c'è solo il miele, e alcuni biscottini sono impilati su un piatto. Non assomigliano a niente che abbiate mangiato a terra.
    [9:49pm] <nich_leg> E tu te ne stai attento attento, mente aperta per ricevere tutto quello che ti viene detto.
    [9:50pm] <ignis> Immagina di ubriacarti, talmente tanto che non sai più distinguere cosa è vero e cosa no, cosa è frutto della tua fantasia e cosa è effettivamente la realtà. Frolic è un luogo talmente intriso di magia da esserne parte - è possibile di tutto, lì.
    Si umettò le labbra. Al punto che è la stessa mente di chi vi si avvicina a plasmarne le sembianze.
    [9:51pm] <nich_leg> Lo sguardo è rivolto verso Ignis…ascolti le sue parole e la guardi dubbiosamentosamente.
    [9:52pm] <ignis> Tu influenzi Frolic tanto quanto lui influenza te. Spostò lo sguardo su Telestra, cercandone l’approvazione. Chissà se avevano scoperto qualcos’altro?
    [9:52pm] <maya_abren> Presi posto, prendendo la mia tazza di tè. Ricordavo che sul Nautilus vi erano ingredienti pressoché unici, sarebbe stato bello averli a terra per prepare ricette innovative. Annusai il profumo del tè ed iniziai a sorseggiarlo adagio, provando un biscotto. Ero certa che Ignis presa com'era non mi avrebbe lasciato dire quasi nulla.
    [9:53pm] <skalsang> Sì. È un sito archeologico e Magico, Frolic. È fatto con la stessa magia che usa Astera--- che però è Libera.
    [9:53pm] <nich_leg> “Aspetta, che vuol dire? È un luogo. Tanta magia. E non capisco il resto
    [9:53pm] <ignis> La quantità di magia presente è così elevata da risultare pericolosa per la salute. Per questo è di vitale importanza rimanere per poco tempo all’interno del sito.
    [9:54pm] <skalsang> La Magia libera è qualcosa che non ha contorni o definizione precisa. È solo Magia. Non è un luogo fisico. Stai facendo il bagno dentro alla magia.
    [9:54pm] <ignis> Ridacchiò, ricordando il peculiare accesso a quel mondo - ma non glielo rivelò, sarebbe stato molto più divertente vedere la sua faccia una volta lì.
    [9:54pm] <skalsang> E la magia, quando non è manifestata, non ha spazio né tempo. È solo una forza cosmica.
    [9:54pm] <nich_leg> E ti arrivano altre informazioni, come dei possibili effetti collaterali a un contatto prolungato con questo “mondo”.
    [9:55pm] <skalsang> Chi entra e si perde in Frolic, non sa come tornare indietro e risvegliarsi. E così Frolic inizia a comandare.
    Quando Frolic prende potere su di te, diventi parte del Frolic e abbandoni il tuo spazio e il tuo tempo.
    Che detto in parole povere, significa... muori.
    O anche peggio.

    [9:56pm] <ignis> Prese la sua tazza da tè, annusandone il profumo. Sembrava buono. Ricordava che sul Nautilus erano soliti usare qualsiasi cosa che potessero reperire dal mare, il che era strabiliante già di per sè. Versò un cucchiaino scarso di miele nel liquido, mescolando piano.
    Pivot Magico - si chiamava così, giusto?
    [9:57pm] <skalsang> È il classico tè d'alga del Nautilus. Non ha un odore di tè, ma se lo assaggi è buono. Non vincerà mai un premio per la sua bontà, sia chiaro. Ma è un sostituto accettabile di un darjeeling.
    Telestra annuisce. Precisamente.
    [9:57pm] <nich_leg> “” Insomma, non capisci proprio tantissimo, ancora, però capisci la parola “muori”. Dunque ti sorge la domanda spontanea. “Come si può riportare indietro una persona dal Frolic?
    [9:58pm] <ignis> Annuì piano, bevendo un sorso di tè. Era buono. Chissà i biscotti… Si sporse per prenderne uno, che osservò incuriosita prima di mordere con cautela. Magari era a base di pesce e sabbia, che poteva saperne?
    [9:59pm] <skalsang> No, la sabbia non sono ancora riusciti a renderla commestibile. Ha un vado retrogusto di lampone, ma diresti che non lo è--- se seguono ancora la loro politica alimentare.
    È difficile.
    Ma non impossibile, o non sarei qui.

    [10:00pm] <maya_abren> Presi parola, non ero sicura che fosse la risposta esatta, ma rispondevo per semplice esperienza.
    [10:00pm] <skalsang> Penso che a questo poposito, le ragazze possano spiegarti meglio di me come si fa.
    [10:02pm] <ignis> —Che storia, sa di lampone!
    [10:02pm] <skalsang> Sì, sono le uova di un pesce dell'Isola di Kyactus. Devi sentirle con il tacchino. Oh, non mangio tacchino da un secolo.
    [10:03pm] <maya_abren> "Non è semplice da spiegare, tenetrò di essere chiara per quanto le mie parole possano essere contorte. Tu, soggetto, devi desiderare di uscire, tuttavia anche FROLIC deve volere tale cosa. Quindi può sembrare una cosa casuale, però penso che più riesci a mantenere il sangue freddo, più ci sono possibilità che tu possa uscire insieme a qualcun'altro."
    [10:03pm] <ignis> Esclamò, interrompendo il filo del discorso di Maya. Si affrettò a scusarsi per evitare un’occhiataccia dall’amic— COSA!? Pausa imbarazzante. Come diamine facevano le uova i Kyactus? Oh beh, sono buonissime.
    [10:03pm] <nich_leg> In tutto ciò, non comprendi come Ignis potesse essere così calma, però era piacevole avere al proprio fianco qualcuno di così sicura.
    [10:04pm] <maya_abren> Osservai Telestra ed Ignis, erano decisamente tranquille. Quell'ambiente faceva sicuramente bene, soprattutto in vista del nostro obiettivo.
    [10:05pm] <nich_leg> “Quindi dopo che entri nel Frolic, per uscire dobbiamo volerlo entrambi…e quindi la stessa cosa vale anche per chi dobbiamo riportare indietro, esatto?
    [10:05pm] <skalsang> Precisamente.
    [10:05pm] <nich_leg> Sì, alcune cose erano molto più chiare, ma continuavano a generarsi piccoli dubbi.
    [10:06pm] <skalsang> Ma se come me Wendy sarà KO, diventa tutto più semplice.
    [10:06pm] <ignis> Esatto. Anche se spero pesi poco.
    [10:06pm] <skalsang> Wendy è dentro da circa nove ore. È tanto tempo, mi rendo conto. Ma non abbiamo potuto arrangiare prima.
    [10:07pm] <nich_leg> “Cioè…se in un determinato momento, una persona non è cosciente…la mia volontà può riportarla indietro?
    Non so se mi sono spiegato bene…
    [10:07pm] <ignis> E le tue braccia forzute. Si. Diciamo che Frolic ti mostra la strada, e ti permette di uscire.
    E’ un luogo e allo stesso tempo non lo è.

    [10:08pm] <skalsang> Prima, ovviamente, devi trovarla.
    [10:09pm] <nich_leg> Ok, quindi le cose sono molto più chiare. Tu devi entrare in questo mondo, trovare Wendy e ritornare indietro. In tutto questo il problema è uscire dal Frolic. “Ok…sto capendo.
    [10:09pm] <maya_abren> Presi parola nuovamente. "Però, FROLIC ti mette di fronte a delle prove, se non le superi non puoi aiutare gli altri. Quindi è necessario che tu sia molto sicuro di te, il tuo istinto di sopravvivenza dev'essere più forte della paura. E... credimi non te lo dico tanto per dire."
    [10:11pm] <skalsang> Telestra annuisce. Io ho fallito la mia prova.
    [10:11pm] <ignis> Ignis sollevò un sopracciglio. Davvero? Ero certa di no…
    [10:12pm] <nich_leg> Quali prove? E cosa succede se fallisci? Queste sono le tue prossime domande, si.
    [10:12pm] <skalsang> ... Dici? Non sono sicura di volerlo scoprire, in ogni caso.
    [10:13pm] <ignis> Io ho superato la mia, e Frolic mi ha ricompensata - solo che sembrava che qualcun altro avesse superato una prova, e preso il suo premio. Se non sei stata tu… Chi diamine poteva essere stato?
    Sospirò. Beh, speriamo che Wendy abbia superato la sua.
    [10:13pm] <nich_leg> “Ok, il ‘ti mostra la strada’ di prima era riferito alle prove?
    [10:13pm] <skalsang> Un premio. Ti riferisci al coltello? Io... Io non ricordo di aver preso niente.
    [10:13pm] <ignis> Esatto! C’era una teca vuota in quella stanza, quindi credevo…
    [10:15pm] <skalsang> Telestra sembra profondamente turbata dalle tue parole, Ignis.
    Rimane lì a pensare, con la testa un po' piegata, e non risponde nemmeno a Nicholas.
    [10:16pm] <ignis> Ignis posò la tazzina da tè. Ricordo… Beh, è stato un po’ di tempo fa. Ma ricordo che quando arrivammo al vostro accampamento, scoprimmo anche qualcos’altro di sospetto— Aspetta, recupero il mio rapporto.
    [10:16pm] <skalsang> Telestra ti guarda e attende. Questo è un problema.
    [10:17pm] <maya_abren> Iniziai pure io a meditare sulle parole di Ignis, faceva davvero paura pensare all'eventualità che qualcuno di sbagliato potesse aver superato la prova.
    [10:18pm] <ignis> Estrasse il suo UPD dalla tasca - lo aveva sempre con sè. Cercò di accedere al sistema informatico del Garden dal terminale, e di recuperare il suo rapporto. Aveva scritto… Si, delle informazioni che avevano scoperto prima di entrare. Se riesce a trovarlo, recita: “Analizziamo quindi l'auto, che scopriamo essere stata noleggiata all'OLDBAG RENT-A-CAR di Poccalajileria City a nome di Emily Mayer. Ovviamente, non è stata la Preside a noleggiare l'auto. Scopriamo solo che la donna che si è spacciata per lei ha i capelli di platino”— ecco, avevo scritto questo.
    [10:18pm] <nich_leg> E tu di fronte a una scena del genere non fai nulla, ti limiti a guardare le tre. Più che altro non capisci la gravità della situazione e non agisci in nessun modo.
    [10:19pm] <skalsang> Capelli di platino...
    [10:20pm] <ignis> Però è un rapporto di due anni fa. Se questa persona è entrata in Frolic, ha superato la prova e non è più uscita dubito sia ancora viva… Credo. In effetti non so cosa succeda a chi viene accettato da Frolic e ci rimane, ma dato che le radiazioni sono così forti immagino ne diventi semplicemente parte e muore, come hai detto tu Telestra.
    [10:20pm] <skalsang> La ragazza, contrariamente a quanto si possa immaginare, tira fuori un tablet dalla sacca accanto alla sedia a rotelle. Vi fa cenno di non dire niente a nessuno, come se fosse il suo piccolo peccato a bordo del Nautilus.
    [10:20pm] <ignis> …Se è uscita, potrebbe essere un problema.
    [10:20pm] <maya_abren> "Perché? FROLIC non ti lascia nulla nel mondo esterno."
    [10:20pm] <skalsang> Lo accende e tira fuori una vecchia foto. [ IMMAGINE ]
    [10:21pm] <skalsang> Potrebbe essere lei?
    [10:21pm] <ignis> Ignis annuisce. Si, forse…
    [10:21pm] <maya_abren> "La conosci?"
    [10:21pm] <skalsang> Qualche mese fa, proprio questa donna è venuta ad assistermi durante una lezione. Mi ha fatto qualche domanda strana, e continuava a guardare le mie gambe paralizzate.
    Sembrava davvero interessata alle mie ricerche, ma non nel modo giusto. Ecco, pensavo che anche Wendy fosse interessata alle mie ricerche nel modo giusto eh.
    E mi sbagliavo. Quindi forse sbaglio anche su di lei. Però...
    Però mi ha chiesto...
    Oh caspita. Mi ha chiesto che cosa avessi preso.
    E lì per lì non aveva senso. Ora però...

    [10:25pm] <ignis> …Io, forse, me la ricordo. Credo di averla già vista… In una missione precedente. Ma parecchio tempo prima, per questo non l’avevo riconosciuta. Se è lei… Si morde un labbro. L’aveva vista durante la fase preliminare del torneo a squadre molto tempo prima, ed era…Non era sicura.
    Sospira. E’ la conferma che era lei, due anni fa. E’ entrata ed è uscita - e, credimi Telestra, ha preso qualcosa di decisamente grosso in Frolic.
    [10:27pm] <skalsang> Fa una smorfia. Pensate che se la rintracciassimo... Sarebbe disposta ad aiutarci?
    [10:27pm] <ignis> …Ma deve esserci anche ritornata. Altrimenti non saprebbe della mia teca…
    Ignis si prese un attimo di tempo per pensare. Forse. Potrebbe decidere anche di ignorarci, se è la persona che penso sia. Magari di fronte all’autorità del Comandante Elmore…
    [10:28pm] <nich_leg> Ok, ancora non capisci molto, però ti sembra che qualcuno sia entrato nel frolic e che quel qualcuno aveva preso qualcosa dal frolic.
    [10:30pm] <ignis> Posso chiederglielo, però. Guarda i compagni, e poi Telestra. Contattare il Comandante non è proprio cosa da niente.
    [10:31pm] <maya_abren> "Se questo può aiutarci a capire meglio FROLIC, credo sia una buona cosa cooperare."
    [10:31pm] <skalsang> Telestra annuisce. Penso che Caleb sarebbe disposto ad aiutarci. Era compagno di classe di Harrison alle scuole dell'obbligo. Ed è rimasto in ottimi rapporti con la Spedizione, anche dopo.
    [10:33pm] <maya_abren> "Però, mi sembra tutto piuttosto strano. Perché quando ti ha vista non ti ha detto nulla riguardo la sua possibile visita nel FROLIC?" Chiesi rivolta a Telestra.
    [10:34pm] <skalsang> Telestra sembra confusa quanto te. In realtà non credo volesse condividere con me. Penso che volesse che io condividessi con lei.
    [10:34pm] <ignis> Ignis annuì. Aveva contattato, al ritorno da Frolic, il comandante per consegnargli il suo personale diario del periodo di ricovero. Contattarlo non sarebbe stato un problema, no? Cercò di reperirne la mail o il numero dai registri del Garden per contattarlo.
    [10:35pm] <maya_abren> "Forse ha capito che qualcosa che a noi è sfuggito e questo mi spaventa."
    [10:35pm] <skalsang> Trovi facilmente sia email che numero di telefono, Ignis.
    [10:35pm] <nich_leg> “Io non sto capendo molto…” Parli, uscendo dal nulla… “Leggo il rapporto di Ignis riguardante la scorsa missione
    [10:36pm] <maya_abren> "Il problema Nicholas è che qualcun'altro ha superato le prove del FROLIC. Se superi la prova iniziale vieni premiato con un'arma, o almeno quello a me sono sembrate. Il fatto è che questa donna sembra che abbia superato la prova e abbia fatto sparire un'oggetto che potrebbe essere potenzialmente pericoloso."
    [10:38pm] <nich_leg> “…ora ho capito…grazie” Si, un bel pasticcio, soprattutto non conoscendo le intenzioni di quel qualcuno, e della fine che ha fatto.
    [10:38pm] <skalsang> Non sono sicura che possa effettivamente farci qualcosa, con quell'arma, fuori da FROLIC. Ma... Quel posto ha bisogno di persone capaci, e non di ladruncoli.
    [10:39pm] <ignis> Allora gli mando una mail: “Comandante Elmore, scusi se la disturbo. Vorrei chiederle aiuto: come sa dai miei rapporti, all’epoca della missione di recupero di Telestra Ian Jones da Frolic avevamo scoperto delle informazioni circa una misteriosa donna dai capelli di platino. Questa donna, da come ci ha detto Telestra un attimo fa, è probabilmente entrata ed uscita dal sito. Ho dei sospetti sulla sua identità - credo di averla già vista tempo fa affiliata ai SeeD Bianchi. Le allego una foto. Vorrei il suo aiuto per interrogarla - temo che a noi non fornirebbe molte informazioni.” Finito di scrivere, fotografa l’immagine della donna mostrata da Telestra e la allega alla mail, che finalmente invia. Phew. Ci ha messo una vita.
    [10:40pm] <skalsang> Invii il messaggio con successo.
    Wendy è una mia studentessa, in ogni caso. Si è quasi auto-invitata ad una cena con alcuni miei ex-studenti, e non ha fatto che fare domande e riempirmi il bicchiere.
    [10:41pm] <ignis> Ahh, quindi è stato in quell’occasione che ha scoperto di Frolic?
    [10:41pm] <skalsang> Io so che dovrei essere un po' meno come me e un po' più come mia sorella, ma è sempre stata una studentessa modello. E così le ho raccontato di Prospero... E poi, beh, di come mi sono fatta male.
    "Wendy" Gwendolyn Jennings,
    [ IMMAGINE ]
    Vi mostra la foto sul tablet. E' decisamente... Una ragazza normale.
    [10:44pm] <nich_leg> Osservi la foto sul tablet della donna e cerchi di memorizzarne l’immagine. Indubbiamente una studentessa molto carina. Conoscere le sue sembianze ti era indispensabile per trovarla.
    [10:44pm] <skalsang> P-però non le ho detto come si entra.
    Mi fulminassero qui.
    ... ma pare che non sia stato un problema farlo. Ecco. Perché tutte le prove del sito confermano che ha lasciato l'auto a poca distanza, e... non c'è più traccia di lei.

    [10:45pm] <ignis> Sorride, ripensando a Prospero. In effetti era lì anche quella volta, lei… Aveva scoperto il Nautilus, insieme al segreto della città sommersa.
    [10:45pm] <maya_abren> Osservai l'immagine, cosa spingeva quella ragazza a tanta curiosità? Forse c'era un collegamento con la donna dai capelli argentei? Accidenti non ero brava in quelle cose, mi stavo costruendo troppi castelli per aria.
    [10:46pm] <nich_leg> “Poteva avere contatti con la donna dai capelli di platino?” Appellativo inventato al momento.
    [10:46pm] <ignis> Se era una tua studentessa, e modello oltretutto, dubito le sia stato d’ostacolo. In effetti, forse bisognerebbe infilare dei tamponi in quel na— oh, Nicholas fai finta di non aver sentito~
    [10:46pm] <skalsang> Non so se si conoscono.
    In realtà, non ne ho proprio idea. Farò qualche ricerca mentre siete dentro. E vi chiedo di farne a vostra volta, parlandole quando la incontrerete.
    E magari, ecco, dopo.
    Se solo riuscissimo a chiudere FROLIC una volta per tutte!
    Ma come si chiude un buco nero di magia? Non ne ho la più pallida idea.

    [10:48pm] <maya_abren> "Deve aver un nucleo, no? Insomma qualcosa alimenterà quel potere, giusto?"
    [10:49pm] <skalsang> Sì Maya, lo penso anche io.
    Ma sarà nascosto da tonnellate di inganni e farse. E giochi crudeli.
    E ragni giganti. Eck.

    [10:49pm] <ignis>…Non ricordarmelo.
    [10:49pm] <maya_abren> "Brr..."
    [10:50pm] <ignis> Rabbrividì al ricordo di quel ragno dorato, che aveva praticamente squartato per salvare l’amica in pericolo.
    [10:50pm] <maya_abren> Rabbrividii a quelle parole, ci ero passata e non era stato bello.
    [10:50pm] <skalsang> Il vostro obiettivo primario è ovviamente trovare Wendy. Ma qualsiasi informazione riusciate a strappare dalle grinfie di FROLIC sulla sua natura e sulla sua struttura, potrebbe aiutarci a costruire un piano di azione.
    [10:50pm] <ignis> Telestra, secondo te cosa può averla spinta addirittura ad entrarci? Insomma, conosceva i pericoli, no? Faceva degli studi in materia?
    [10:51pm] <nich_leg> “Io…noi la recupereremo” Si, ne sei sicuro. Voi ci riuscirete. Quello è il vostro compito, quello a cui avresti dato la maggior parte dell’attenzione.
    [10:53pm] <skalsang> Wendy è una studentessa di Archeologia Magica.
    Io non credo ci si soffermi davvero abbastanza sui pericoli derivati dalla Magia, in quei corsi. Ti viene presentata come una materia talmente tanto affascinante che forse, e dico forse, è facile perdere la bussola mentre ti vengono spiegati i vari concetti.
    Penso che sarebbe stata una valida aggiunta alla spedizione.
    Ma dopo questo evento, si è giocata ogni possibilità.

    Telestra sembra preoccupata, ma estremamente, ciecamente fiduciosa.
    [10:55pm] <nich_leg> In realtà non ti interessano molto i discorsi sul futuro della ragazza, basta che un futuro per quella ragazza ci fosse.
    [10:55pm] <skalsang> Si fida proprio tanto di voi, non ci vuole Investigazione a capirlo. Sa che la troverete. Lei è così, dopotutto.
    [10:56pm] <ignis> Ti prometto che la troveremo. Come abbiamo ritrovato te. Sorride, incoraggiante, verso la giovane studiosa.
    [10:56pm] <maya_abren> "Esatto, faremo di tutto per riportarla a casa."
    [10:57pm] <skalsang> Telestra annuisce. Nicholas, vuoi sapere qualcos'altro? Ormai dovremmo essere sul posto.
    Sì, non vi siete nemmeno accorti di essere partiti.
    [10:57pm] <nich_leg> Fai un bel pollice in su di incoraggiamento alla ragazza. “Credo di sapere a sufficienza…almeno l’indispensabile
    [10:58pm] <skalsang> Siamo circa 150 metri sotto il livello del mare, al momento. Viaggiamo a circa 100 nodi.
    Mh, molto bene.

    [10:59pm] <nich_leg> Ascolti quelle parole e la tua espressione muta. Hai una faccia da “Davvero?!”. Abbastanza incredulo, soprattutto considerando che non te ne sei nemmeno accorto.
    [11:00pm] <skalsang> In questo caso, direi che vi lascio soli per l'ultimo quarto d'ora. Vado a fare un po' di quelle ricerche di cui sopra.
    [11:00pm] <ignis> Ignis annuisce. Va bene. Buona ricerca!
    [11:00pm] <skalsang> La ragazza vi sorride affabile. Si prende una tazza di tè e la beve praticamente alla goccia. Quindi si assenta con un sorriso. Mi trovate di là!
    [11:01pm] <maya_abren> "Ci vediamo dopo!"


    [10 minuti di GDR LIBERO]
    [11:01pm] <maya_abren> Spostai lo sgaurdo su Ignis e poi si Nicholas, tutta quella situazione era davvero strana e singolare. "Spero che Wendy stia bene, non voglio trovarla come abbiamo trovato Miku."
    [11:02pm] <nich_leg> Ti perdi un attimo nei tuoi pensieri, non noti che la ragazza esce dalla stanza, ma fortunatamente torni nella realtà. Ti perdi già nei tuoi pensieri, auguri per il Frolic.
    [11:02pm] <ignis> Maya, quella donna… Io l’ho già vista. Non ci ho proprio parlato moltissimo - per mia fortuna - ma so che fa parte dei SeeD Bianchi. La vidi al torneo, anni fa, insieme a Yuri e Lawrence. Non mi ricordo come si chiama, però.
    [11:04pm] <maya_abren> "Oh, Yuri, quanto mi mancano i suoi rimproveri. Comunque sono abbastanza certa che quella donna sappia fin troppo bene quello che sta facendo."
    "Seed Bianchi, possibile che anche loro stiano indagando sul FROLIC? Dubito che tutto questo sia un'azione solitaria della donna dai capelli argentei, o forse mi sbaglio?"
    [11:08pm] <nich_leg> “Non penso…” Ti intrometti nel discorso un attimo. “Avete detto che è composto di magia, come quella usata dalla strega…è plausibile che siano interessati
    [11:09pm] <maya_abren> "Ma è qualcosa fuori controllo, credo che nessuno possa domare quel potere."
    [11:10pm] <ignis> L’UPD vibra. Ignis lo prende, esaminandolo— La risposta di Elmore! La legge d’un fiato, impallidendo. Ecco perchè le era tornata così familiare; ne aveva già parlato con lui… Deidre Mayfair. Ecco come si chiamava. Alza lo sguardo sui compagni. Il Comandante mi ha risposto. Dice semplicemente, mostrando loro la mail di risposta.
    [11:10pm] <maya_abren> Annuii alle parole di Ignis, ma stava di fatto che quel nome non mi diceva nulla.
    [11:10pm] <nich_leg> “Se è come lo avete descritto voi…mi auguro di no

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    Buonasera Ignis,
    la persona che vedi allegata nella foto è quella di cui ti ho parlato al Ballo di qualche stagione fa.
    [ http://trabia.forumfree.it/?t=63404676 ]
    Purtroppo o per fortuna, Deirdre è una di quelle persone che non se ne vanno facilmente. E lasciano il segno.
    Ho pensato che fosse morta, ma è ancora viva. L'ho saputo qualche mese fa.
    Dovevo immaginarlo...
    In ogni caso, contattarla non sarà semplice. E non credo di volerlo fare senza il mio avvocato.
    Ti farò sapere quanto prima.
    In fede,
    Caleb J. Elmore
    ---------------------------------------------------------------------------

    [11:11pm] <ignis> Co-co-cosa rispondo!?
    [11:12pm] <nich_leg> Intanto leggi il messaggio che il comandante manda a Ignis. “Mmh, un ringraziamento formale?
    [11:12pm] <maya_abren> Portai l'attenzione al mio UPD, potevamo fidarci? Oppure era una pessima idea far avere nostre notizie a quella donna? "Non so Ignis, io non sono convintissima di contattare Mayfair."
    [11:15pm] <ignis> Digita: “La ringrazio per l’aiuto. Contatti la signorina Telestra per ulteriori informazioni sulla vicenda; potrebbe tornarle utile. A presto, Ignis Makyo.
    Il fatto che Elmore pensasse fosse morta è ancora peggio.
    [11:16pm] <nich_leg> “Già…per quale motivo doveva essere morta?
    [11:16pm] <ignis> Sospira, mettendo via l’UPD. Ma ora non pensiamoci. Piuttosto, questa Wendy che prende e decide che deve investigare su Frolic di persona!?
    [11:17pm] <maya_abren> "Forse si è mossa per semplice curiosità e voglia di esplorare. Peccato che abbia scelto il posto peggiore di tutti, nel FROLIC non si scherza."
    [11:19pm] <ignis> Già. Spero che sia come dice Telestra, una semplice ragazza troppo curiosa e troppo poco attenta alle controindicazioni.
    [11:19pm] <nich_leg> “Già, probabilmente non era cosciente del pericolo
    [11:19pm] <skalsang> Si apre la porta. C'è Consiglio dietro ad essa, e vi sorride enigmatico come sempre.
    [11:21pm] <skalsang> La sua presenza è talmente delicata che non sentite il rumore dei suoi movimenti. Siamo in dirittura d'arrivo. Se volete seguirmi, dobbiamo raggiungere prua per scendere.
    [11:22pm] <ignis> Ignis si alza, rivolgendo un sorriso al Nostromo, sempre enigmatico - e forse distante. Certo.
    [11:22pm] <nich_leg> Guardi le compagne per cercare una conferma sul da farsi. Tu ti senti pronto per affrontare il Frolic, almeno abbastanza pronto. Rimane solo che andare…inoltre ogni secondo perso poteva significare una possibilità in meno di trovare Wendy.
    [11:23pm] <maya_abren> Mi alzai a mia volta, posando la tazzina sul tavolo ed avvicinandomi a Consiglio. "È bello rivederla signor Consiglio."
    [11:24pm] <skalsang> Buonasera, Maya. Vi trovo in splendida forma.
    [11:24pm] <nich_leg> Ti alzi in piedi anche tu e ti fai precedere dalle ragazze. “Salve
    [11:24pm] <skalsang>
    Siete pronti per affrontare quel posto? Io temo di non volerlo vedere nemmeno da lontano.
    [11:24pm] <skalsang> Venite scortati lungo i corridoi.
    Consiglio tiene in mano un vecchio libro dalla copertina di pelle, e vi da le spalle camminando innanzi a voi.
    [11:27pm] <maya_abren> Sorrisi in maniera dolce, seguendo con ordine Consiglio. Stavamo per iniziare, ero sicuramente tesa.
    [11:28pm] <skalsang> Il boccaporto si trova ora sopra di voi. Consiglio lascia il libro su un vicino tavolo, quindi sale sulle scale e lo apre a mano.
    Sembra volerci parecchia forza.
    Dal boccaporto venite colpiti dall'umidità del vento di superficie, un forte odore di salsedine e il rumore rilassante del mare.
    [11:29pm] <nich_leg> Ci rifletti un po’ su quella domanda e si, ti senti pronto…per Hyne, sei molto ignorante per quanto riguarda il Frolic, però credi abbastanza nelle tue capacità e sei molto determinato a salvare la ragazza. Insomma sì, ti senti pronto.
    [11:29pm] <skalsang> La prua è a riva, di conseguenza non dovreste bagnarvi più degli stivali.
    [11:29pm] <skalsang> L'uomo scende, e vi fa passare.
    [11:29pm] <skalsang> Vi raggiungono anche Harrison e Telestra, in quel momento.
    [11:33pm] <nich_leg> Segui l’uomo fin giù, sei avvisato del fatto del poter rimanere bagnato, ma amen…sei un seed, non ti fermi mica per quei venti centrimetri di acqua sotto i piedi. Scendi giù dal Nautilus prima delle altre due ragazze e le aspetti.
    [11:34pm] <ignis> L’odore di salsedine, il rumore delle onde. Era rilassante, e così tipico del Nautilus da farla sorridere - si, non la piantava di sorridere quella sera. Seguì Consiglio, e scese dietro Nicholas.
    [11:35pm] <maya_abren> L'aria esterna aveva un buon odore, forse anche fin troppo nostalgico. Mi soffermai a fissare il cielo, mentre attendevo che qualcuno prendesse parola.
    [11:37pm] <ignis> Harrison e Telestra - erano forse venute a salutarli? Ignis sorride a entrambe, salutandole con la mano. Doveva dimostrarsi forte e sicura - un vero SeeD che sa quello che fa. Sono le sicurezze quelle che rassicurano la gente.
    [11:37pm] <skalsang> Il cielo è terso, Maya. Si vedono le stelle, e sono grandi e belle nonostante la forte luce all'interno del Nautilus.
    Buon lavoro, ragazzi. Fate attenzione.
    [11:38pm] <nich_leg> “Bhe, allora noi andiamo. E vi riportiamo indietro Wendy
    [11:38pm] <skalsang> Quando tornate, ci facciamo una bella spaghettata notturna.
    [11:39pm] <nich_leg> Guardi le compagne, come per dire con lo sguardo: “Giusto?"
    [11:39pm] <maya_abren> Abbassai rapida lo sguardo, soffermandomi su Harrison e Telestra. Volevo rivederle più di ogni altra cosa, dovevo superare le mie paure e insicurezze. "Faremo presto e torneremo tutti interi."
    [11:40pm] <skalsang> Se Telestra vi guarda serenamente, non potete fare a meno di notare l'alone di preoccupazione di Harrison.
    Annuiscono.
    [11:41pm] <ignis> Oh si. Spaghetti e tacchino con uova di Kyactus.
    [11:41pm] <skalsang> Quando volete, potete risalire.
    E poi... Poi c'è il sito archeologico.
    [11:42pm] <ignis> Le saluta con un cenno del capo, deciso, prima di voltarsi e, come detto da Consiglio, avanzare verso la prua - a riva.
    [11:43pm] <maya_abren> Abbassai il capo, facendomi appena pensierosa. C'era il rischio che potessi non tornare indietro. Mi avvicinai timidamente a Telestra ed Harrison. Sorrisi debolmente e presi parola. "Vi ringrazio per aver creduto in me, ci vediamo!"
    Salutai un'ultima volta le due ragazze e mi voltai rincorrendo Ignis ed affiancandomi a lei.
    [11:44pm] <skalsang> Telestra si apre in un bel sorriso. Oh tesoro, ma sei sicura di essere davvero un mercenario?
    Ti senti dire alle spalle, piano piano, con voce quasi commossa. Ovviamente, è una domanda retorica e piena di dolcezza.
    [11:46pm] <maya_abren> Allungai la mano, cercando quella di Ignis, stavo facendo del mio meglio per non scoppiare a piangere come una bambina.
    [11:46pm] <nich_leg> Insomma, tutti fanno i loro saluti. Si vedeva che Ignis e Maya avevano legato con l’equipaggio del Nautilus…tu invece non potevi far niente che osservare la scena, e gioire in parte per quella scena. Ai tuoi occhi appariva come uno “scambio di affetto”, un “buona fortuna” che arriva da entrambe le parti, seed-equipaggio e equipaggio-seed.
    Segui le due, qualche metro dietro loro…no, non stai a guardare i loro sederi…forse. Sarebbe anche abbastanza comprensibile come cosa eh, visto che effettivamente potevano essere gli ultimi momenti per farlo.
    [11:48pm] <ignis> Con uno sbuffo divertito, Ignis prende senza indugio la mano della manica, con sicurezza. Sapeva delle sue paure, così cercò di infonderle coraggio con quella stretta. Non voleva però escludere dal gruppetto Nicholas: infondo si stavano imbarcando in qualcosa che poteva nuocere a tutti, e lui nemmeno sapeva di preciso di cosa si trattasse. Cercò anche la sua, di mano, rivolgendogli un sorriso per dargli un po’ di sicurezza e coraggio.
    [11:50pm] <skalsang> Quando scendete dal Nautilus, vi ritrovate su una bella spiaggia sabbiosa.
    [11:51pm] <nich_leg> Ignis dopo un po’ trova la mando di Nicholas, giusto il tempo che lui si avvicini alle due ragazze.
    [11:51pm] <skalsang> La luce generosa di quella notte vi permette di vedere il mare e la carenatura dell'enorme nave volante baciata dagli astri - ancora leggermente sommersa dal livello del mare.
    Le onde avanzano e recedono lentamente, ma ritmicamente.
    Quando siete tutti giù, dal boccaporto spunta un uomo biondo e piuttosto seccato.
    Ma tutto io devo fare in questa bagnarola? Ragazzi, tenete questo.
    L'uomo vi lancia contro un grosso sacchetto.
    Chi lo prende, lo prende. Oppure cade, ditemi voi.
    In ogni caso, forse immaginate già cosa c'è dentro.
    [11:53pm] <nich_leg> Lo prende Nicholas, al volo.
    [11:54pm] <skalsang> L'uomo che vi lancia contro cose è Pierre Arronax, e sembra irritato. Ma non da voi, ecco. L'accampamento è stato rimosso diversi mesi fa, quindi non avreste modo di entrare diversamente.
    [11:54pm] <skalsang> Nicholas... Non devi nemmeno aprirlo.
    È chiaro che dentro a quel sacchetto ci sia una quantità malsana di pepe.
    Perché starnutisci subito.
    [11:55pm] <ignis> Ignis prende a sghignazzare tantissimo. Grazie Arronax!
    [11:55pm] <nich_leg> “Mann-acchu
    [11:56pm] <skalsang> L'uomo vi fa un cenno e rientra, senza aggiungere altro.
    [11:56pm] <maya_abren> Sorrisi alla situazione, forse tutto quel pepe era troppo.
    [11:56pm] <nich_leg> Sisi, starnutisci subito. “Perchè del pepe?!
    [11:56pm] <ignis> Vedraihihihih!
    [11:56pm] <maya_abren> "Ah, vero lui non lo sa.
    "Quello è il nostro biglietto d'ingresso per il FROLIC.
    "
    [11:58pm] <ignis> Aspetta di vedere com’è fatto l’ingresso.
    [11:58pm] <nich_leg> “Cosa non-“ Lasci finire Maya. “Ah…
    Sei molto curioso di sapere come del pepe possa servire come biglietto di ingresso…ma quello lo puoi scoprire presto, molto presto.
    [11:59pm] <maya_abren> "Speriamo di riuscire a gestire la voglia matta di lanciare paramagie assurde."
    [12:00am] <skalsang> Proseguendo lungo il bagnoasciuga, trovate un sentiero che porta verso a quella che ricordate essere la radura del sito archeologico.
    Il sito di FROLIC si trova in una lieve depressione erbosa rovinata dagli accampamenti che hanno precedentemente sostato in quel luogo.
    Il sito non è particolarmente ricco: a parte rocce levigate dal vento e vecchi capitelli distesi nell'erba, c'è solo un oggetto del tutto simile a un menhir.
    Il tempo e il vento non si sono portati via i tratti distintivi di quella specie di statua: è un grosso, enorme naso.
    Nella luce surreale della luna, l'erba luccica d'argento e si muove frusciando con la brezza che viene dal mare.
    Siete a circa 80-100 metri dal menhir, ma sapete già e benissimo che quell'energia che sentite nell'aria la potete trovare solo qui.
    Forse siete più esperti, forse semplicemente più avveduti dell'ultima volta. Oppure più consapevoli.
    Ma FROLIC è lì. E vi chiama.
    [12:04am] <ignis> Eccola, la statua dal naso gigante. Ora che sapeva di preciso come funzionava le veniva solo da ridere, ma all’epoca ci misero parecchio per capire come funzionasse - o anche solo perchè fosse proprio il pepe il mezzo per sbloccare l’ingresso. Tutti si immaginano un meccanismo normale, qualcosa che scivola di lato su qualche cardine nascosto e svela una grande scalinata… Invece no.
    [12:05am] <maya_abren> Il luogo dove il caos aveva senso e l'ordine non aveva senso. Mi soffermai, portando lo sgaurdo su Ignis e poi su Nicholas.
    [12:06am] <ignis> L’altra volta la chiamata da Frolic era stata forte, ma era riuscita a trattenersi grazie al suo addestramento da Arcimago. Ora, si sentiva attratta come un pianetucolo a un buco nero - e di certo il problema non era la forza magica o il bisogno di lanciare paramagie a raffica.
    [12:06am] <maya_abren> "Se abbiamo dei dubbi parliamo ora, perché dopo non è sicuro che possiamo."
    [12:06am] <nich_leg> Lo senti già a quella distanza. Il potere paramagico del Frolic…si, a parole, quel semplice “tanta magia” non poteva descriverlo. Era davvero tanta.
    [12:07am] <ignis> Sospirò, cercando di mantenere la calma. Non era semplice non cedere drasticamente al desiderio, lo sapeva, ma trovarsi in quella situazione era… Difficile. Chissà se l’avrebbe accettata subito, riconoscendo la Lama che dimorava in lei? Chissà se avrebbe ritrovato il Tocai, quel vino magico così buono con retrogusto alla panna…
    [12:08am] <nich_leg> “Insomma, ora mi potete dire a che serve il pepe?” Si, quel sacco che ti porti appresso già da un po’ una funzione doveva pur averla.
    [12:08am] <ignis> Si lasciò andare un attimo a quel ricordo, e quasi non si rese conto di aver percorso una trentina di metri come uno zombie. Si riscosse, schiarendosi la voce. A-ehm, state attenti, il richiamo è molto forte e potrebbe confondervi.
    [12:09am] <maya_abren> "Vuoi sapere a cosa serve il pepe? A far starnutire..."
    [12:09am] <ignis> —Di nuovo, le venne da ridere.
    [12:09am] <maya_abren> Iniziai a fissare intensamente l'enorme naso, chissà se Nicholas mi avrebbe capita.
    [12:09am] <nich_leg> “…a far starnutire?
    [12:10am] <maya_abren> Posai lo sgaurdo su Ignis, poi puntai l'indice verso la statua.
    [12:10am] <ignis> Oh, vieni qui al mega-naso Nicholas!
    [12:10am] <nich_leg> Ti senti un po’ preso in giro, soprattutto considerando il fatto che la prima cosa che hai fatto una volta preso in mano il sacco…è stato proprio starnutire.
    [12:10am] <maya_abren> "quello, Nicolas."
    [12:11am] <nich_leg> Guardi…il mega…naso.
    [12:11am] <ignis> Gliene butti in faccia un po’ e quello starnutisce. E così, ti risucchia ed entri. Fico no?
    [12:11am] <maya_abren> "Ignis cerca di calmarti, mi sembri troppo euforica."
    [12:11am] <ignis> Oh dai Maya, UN NASO CHE STARNUTISCE! Come fa a non farti ridere!?
    [12:11am] <nich_leg> “” Si, cioè, come? “
    [12:12am] <maya_abren> "Ma è solo un naso gigante che starnutisce, non fa nient'altro di speciale. Anzi, fa anche un pochino schifo..."
    [12:12am] <nich_leg> “Quella cosa è davvero necessaria?” La domanda è più che seria, non stai per nulla scherzando.
    [12:13am] <ignis> A parte la statua non c’è nient’altro lì intorno?
    [12:13am] <maya_abren> "Non c'è altro modo per entrare."
    [12:14am] <skalsang> Se passeggi attorno al sito, noti un'automobile sotto un telo militare. Non è nascosta particolarmente bene.
    [12:15am] <ignis> Mh, quella dovrebbe essere l’auto di Wendy, credo.
    [12:15am] <skalsang> Per il resto, niente cattura la tua attenzione. Sembra davvero che l'accampamento sia stato rimosso diverso tempo prima.
    [12:17am] <ignis> Sospira. Beh. Quando volete entriamo. Direi che l’onore spetta a Nicholas. Trattiene - sul serio eh - l’ennesima risata e si avvicina alla statua. Si sente letteralmente pulsare ogni parte del corpo - quanto è dovuto a Frolic e quanto è dovuto al suo desiderio?
    [12:18am] <maya_abren> "Non sarebbe meglio controllare se nell'auto c'è qualcosa?"
    [12:19am] <nich_leg> “Io entro per secondo…e si, possiamo anche controllare l’auto” Probabilmente, come detto da Ignis, quella doveva essere l’auto di Wendy. Al suo interno poteva esserci qualcosa di importante.
    [12:22am] <maya_abren> "Credo che Ignis non ci seguirà, Nicholas andiamo a dare un'occhiata veloce."
    Mi avvicinai rapidamente all'auto, tirando fuori la torcia per poter vedere meglio il suo aspetto esterno.
    [12:23am] <nich_leg> Ti dirigi verso l’automobile, togli il velo militare dall’auto e vedi se la macchina è aperta.
    [12:23am] <skalsang> Maya, Nicholas, quando vi avvicinate all'auto decidete di farvi luce con la torcia.
    Una volta tolto il telo, provate ad aprire la portiera davanti.
    E...
    Non faticate a farlo, è aperta. I due sedili davanti sono accettabili, quello dietro, invece, è completamente soppiantato da una cinquantina di libri universitari.
    Nel baule trovate delle provviste, un container d'acqua e un fornelletto elettrico.
    C'è anche un sacco a pelo.
    Niente è stato toccato.
    [12:29am] <maya_abren> Sembrava che volesse accamparsi in quel posto, eppure non mi tornava. Speravo di trovare un suo diario o qualcosa del genere. Mi mossi andando dal lato passeggiero, così da poter raggiungere il porta oggetti attaccato al cruscotto.
    [12:29am] <skalsang> Apri il porta-oggetti. Purtroppo non c'è nessun diario, ma ti cade praticamente in mano un ciondolo dorato.
    [12:30am] <nich_leg> La macchina è aperta. Nulla ti colpisce, se non la quantità di libri univeritari che la ragazza si portava dietro. Sali in macchina e inizi a frugare anche nei vari cassetti e negli scomparti di essa. Vedendo che anche Maya fece lo stesso, vai a controllare il porta bagagli.
    [12:30am] <skalsang> E' legato a una catenina d'oro. Si tratta di una spiecie di gioiello bombato, probabilmente cavo all'interno. Qualcosa è custodito all'interno, Maya. Ma non riesci ad aprirlo.
    Osservando meglio, però, noti che vi sono delle incisioni sopra.
    Nicholas, la quantità di appunti di lezioni e non lezioni, penne e quaderni è stomachevole. I libri sono pieni di "orecchie" e usurati.
    Il baule invece è ben organizzato, e sembra messo in ordine con cura e mai più toccato.
    Tra gli appunti, non c'è niente che attiri la tua attenzione.
    [12:35am] <nich_leg> “Mmh, niente…sembra che la ragazza volesse rimanere qui…accamparsi” O almeno le provviste, il container e il fornelletto ti fanno pensare questo.
    [12:35am] <maya_abren> Avevo trovato qualcosa di interessante, ma perché quell'indovinello? "Ho trovato qualcosa."
    Affermai, scendendo dall'auto e cercando con lo sguardo Ignis, nella speranza che mi avesse sentita. "Nicholas, vieni."
    [12:37am] <nich_leg> Ti avvicini a Maya quando ti chiama. “Dimmi
    [12:37am] <ignis> Mmmh? Dice lei, troppo occupata a controllarsi per voltarsi completamente verso Maya - ma riesce almeno a spostare lo sguardo su di lei per un attimo.
    [12:37am] <maya_abren> "Cosa ne pensi: Toglimi la prima lettera e sarò sempre io. Toglimi anche la seconda, se sei così crudele, e comunque rimarrò io. Toglimele tutte, se hai il coraggio, e comunque io resterò.
    Ignis vieni qui, forse qui c'è qualcosa che può aiutarci.
    "
    [12:40am] <ignis> S-si… Arrivo. Serra gli occhi, riempie d’aria i polmoni. Si costringe a camminare, ad allontanarsi dalla statua e raggiungere Maya e Nicholas. Come faceva lei a non sentire quel richiamo fortissimo? Cos’è che dice…?
    [12:41am] <maya_abren> "Toglimi la prima lettera e sarò sempre io. Toglimi anche la seconda, se sei così crudele, e comunque rimarrò io. Toglimele tutte, se hai il coraggio, e comunque io resterò."
    [12:42am] <ignis> Si mordicchiò il labbro, radunando i pensieri. Io, io… Beh, una teoria ce l’aveva, ma era un gioco di parole. Come si collegava al ciondolo?
    [12:42am] <maya_abren> "Dentro forse c'è qualcosa ma non capisco. Dovrebbe aprirsi con una parola specifica?"
    [12:43am] <ignis> Potrebbe essere “coraggio”. La particella “IO” è presente anche se togli le prime due lettere, e se le togli tutte…
    [12:44am] <skalsang> Qualquadra non ti cosa, Ignis, di quella soluzione.
    [12:44am] <ignis> Aggrottò la fronte, cercando di ricordare precisamente le parole dette da Maya. “Se hai il coraggio”, no? Se le togli tutte la parola non c’è più, ma TU hai coraggio. Quindi c’è ancora. Guardò i compagni. …Ho detto una stupidata?
    [12:47am] <nich_leg> Ma tu rimani lì a pensare…ma perchè la gente deve andare in giro con cose del genere?
    [12:47am] <maya_abren> "Mh, forse è quello che dico io ma è come trovare un ago in un paiaio.
    Ho ragione di credere che questo sia un gioiello rarissimo che funziona tramite le vibrazioni. Ossia: basta avvicinare l'oggetto alle labbra e pronunciare la parola corretta, ed esso si apre. Veniva usato per nascondere piccole cose solitamente.
    "
    [12:50am] <nich_leg> “Wow…quindi dobbiamo scegliere una parola, come ha detto Ignis, e teoricamente dovrebbe aprirsi…
    [12:50am] <ignis> Ahh ha senso. In effetti quando abbiamo detto “coraggio” non si è aperto, quindi probabilmente ho interpretato male l’indovinello…
    [12:50am] <maya_abren> "Esattamente, quasi non ci credo che ho tra le mani una rarità del genere."
    [12:51am] <ignis> Bhe, che figata. Ma quindi cosa potrebbe essere l’”io”? Se non è coraggio, il gioco di parole non sussiste. Non ci sono altre parole che rispettano le specifiche, nella frase, quindi è qualcosa che non viene detto nel testo. Il che ha senso, altrimenti uno leggendolo potrebbe aprirlo per errore…
    [12:52am] <maya_abren> Sollevai la mano che reggeva il gioiello, lasciando così la possibilità ai miei compagni di sussurare all'oggetto la soluzione che più ritenevano idonea.
    [12:52am] <ignis> Iniziò a ragionare a voce alta, come era solita fare. Forse una parola tipo palindroma? Mmh… Ma “io” è un po’ vago.
    [12:54am] <maya_abren> "Credo che il testo voglia confonderci, non credo che si tratti di una parola a cui dobbiamo levare delle lettere."
    [12:55am] <ignis> Mmmh… Se è come dici tu… Allora perchè dire lettere?
    [12:55am] <maya_abren> "Forse è una metafora."
    [12:56am] <nich_leg> “Vediamo, non è coraggio…però effettivamente, enunciando la frase Toglimi la prima lettera e sarò sempre io. Toglimi anche la seconda, se sei così crudele, e comunque rimarrò io. Toglimele tutte, se hai il coraggio, e comunque io resterò coraggio. La frase non ha senso.
    [12:57am] <ignis> Non penso. Credo intenda proprio lettere, e gioca sul fatto che può avere più significati. Insomma lettera è nello specifico sia carattere che lettera, di quelle che si scrivono a mano… Ma non capisco cosa centr—
    …No dai. Davvero?

    [12:58am] <nich_leg> “cosa?” La guardi…
    [12:58am] <ignis> Supponiamo si tratti di lettere - di quelle imbustate che si mandano a chi non ha voglia di leggere le e-mail. “io” potrebbe essere chi le scrive - ma è generico…
    [12:59am] <nich_leg> “…no…questo non è un indovinello.
    [1:00am] <ignis> Quindi, chi può essere l’”io” che rimane sempre se stesso pure senza “lettere”?
    [1:00am] <maya_abren> "Non ha senso, alla fine dice: Togliemele tutte, se hai il coraggio, e comunque io resterò."
    [1:01am] <ignis> Beh se io - Ignis - scrivo una lettera a te - Maya -, non te la consegno a mano no?
    Giusto. La spedisco.

    [1:01am] <nich_leg> “Esatto
    [1:01am] <ignis> Quindi “io” potrebbe essere… L’ufficio postale?
    [1:01am] <maya_abren> "Mh... Sarò, rimarrò, resterò. Non vi suonano strane pure a voi?"
    [1:02am] <ignis> Mh. Sono due parole, e poi è un luogo più che un “io”. Però proviamo, magari funziona! Detto questo, prova a sussurrare “ufficio postale” al gioiello.
    [1:03am] <skalsang> Non funziona. Però, qualcosa ti dice che ci sei piuttosto vicina.
    [1:04am] <nich_leg> “Sarò…rimarrò…io rimarrò…qualcosa…io rimarrò qualcosa o qualcuno.
    [1:05am] <maya_abren> "Esatto, è un qualcosa che viene tolto a qualcuno."
    [1:05am] <ignis> Beh, siccome i droni-porta-lettere non li hanno ancora inventati, potrebbe essere il postino allora?
    [1:06am] <nich_leg> “Prova con quello
    [1:06am] <ignis> Ignis fa spallucce, e prova a sussurrare “postino” al gioiello.
    [1:06am] <maya_abren> "In effetti i postini portano le lettere."
    [1:06am] <skalsang> CLICK.
    Il gioiello si apre.
    Al suo interno, ci sono due fotografie.
    La prima foto assomiglia molto a Wendy.
    La seconda... Somiglia molto a Wendy, ma è un ragazzino di circa otto anni.
    Ha in testa un cappello da postino e sorride all'obiettivo.
    [1:08am] <ignis> …Uhm. Beh non so come queste foto possano aiutarci, ma è una prova quindi teniamolo.
    Ci sono delle scritte dietro le foto?
    [1:09am] <maya_abren> Rimasi in silenzio a fissare le due foto, era un semplice ricordo. Dubitavo che ci fosse effettivamente qualcosa di utile.
    [1:09am] <skalsang> Non ci sono altre scritte. Però... Sentite di non aver perso tempo.
    Il FROLIC vi aspetta, dunque, orsù.
    [1:10am] <ignis> Portare sempre con se un gioiello, chiuso con un indovinello del proprio fratello è… Singolare, quantomeno. Mica lo si fa con i morti, o con chi non si vuole dimenticare in alcun modo?
    [1:11am] <maya_abren> "Forse è meglio portarlo con noi."
    [1:11am] <nich_leg> “Si…sono d’accordo
    [1:12am] <ignis> Con questo dubbio, Ignis tenta di fare una ricerca. Si allontana abbastanza dal menhir, in modo da poter utilizzare l’UPD senza problemi. Ricerca il nome di Wendy per intero, cercando notizie tipo fatti di cronaca ed eventi del genere. Di solito necrologi o omicidi o sparizioni vengono riportati nei giornali, no?
    [1:12am] <maya_abren> Indossai il gioiello, sperando di non perderlo da qualche parte. Dunque iniziai a fissare l'entrata.
    [1:12am] <ignis> [Informatica IV - Investigazione II]
    …Lo sapevo. Sospirò. Quella risposta non le piaceva - averebbe preferito leggere di una sparizione invece che di una morte. Tornò dai colleghi, riferendo cosa aveva scoperto. Timothy Jennings. E’ morto dieci anni fa per un incidente.
    [1:17am] <maya_abren> "Immagino che le risposte che cerchiamo può darcele solo una persona. Ignis, più tempo esitiamo e peggio è."
    [1:17am] <nich_leg> “…ho capito” Quindi lì dentro ci stava la foto del fratello defunto.
    [1:17am] <ignis> Si grattò la nuca, mettendo via l’UPD. Sono d’accordo. Nicholas, quando vuoi. E detto questo si avvicinò di nuovo al menhir-nasone.
    [1:18am] <maya_abren> Mossi i primi passi verso l'entrata che ci avrebbe condotto nel FROLIC. Non si tornava più indietro.
    [1:18am] <nich_leg> Si, l’osservazione di Maya era corretta. Ormai era tempo di andare nel Frolic. “Devo andare per forza io per primo?” Si, esattamente come i bambini.
    [1:19am] <ignis> Ma no caro, devi spolverare di pepe il bel nasone!
    [1:19am] <maya_abren> "Entreremo insieme, ma verremo separati subito se è come la scorsa volta."
    [1:20am] <nich_leg> “Ah…ho capito.” Guardi Ignis e le scarichi il sacco col pepe. “Divertiti
    Già, sembrava fremere dall’inizio per farlo, o almeno questa è la sensazione che ti aveva dato.
    [1:21am] <ignis> Ignis rimase per un attimo interdetta. Ma come!? Era la parte divertente! Oh beh. Ci avrebbe pensato lei, come la volta scorsa. Prese una manciata di pepe e la gettò nelle narici della statua, già ridacchiando.
    [1:22am] <skalsang> E così ha inizio.
    [ OST ]
    Il naso ha un piccolo spasmo quando Ignis vi getta sopra il pepe.
    Un piccolo spasmo.
    Uno spasmo un po' più grande.
    E poi la terra inizia a vibrare forte.
    Il numore di uno starnuto di riempe le orecchie, ma più forte ancora è il VENTO prodotto dallo spaventoso spostamento d'aria.
    E poi... Volate via.
    Capite di essere separati quando ormai è troppo tardi: ma alcuni di voi lo sapevano già.
    Aspirati o gettati via, non ha importanza.
    Quello che succede, è che ora non siete più voi.
    E ora non sarete mai più ciò che siete adesso.
    E non perché non volete più essere ciò che pensate di essere.
    Siete ciò che siete perché volete essere ciò che siete.
    Ma cosa succederebbe se qualcuno decidesse per voi?
    Perché è esattamente quello che sta succedendo.
    Qualcuno si sta prendendo Voi.
    Il FROLIC sta diventando VOI.
    E voi siete il FROLIC.
    Non c'è nessun'altra verità in questo posto.
    Solo voi. La vostra verità.
    E così cadete, e abbandonate il vostro corpo.
    E ne ottenete un altro.
    Molto simile, ma completamente diverso.
    Sentite l'atmosfera? Sentite il profumo dei vostri profumi, e l'odio del vostro odio?
    L'amore che esala dai vostri ricordi, la paura, la frenesia.
    Ora tutto questo è davanti, dietro, dentro, fuori da voi. E noi non siete più quello.
    Ora voi siete FROLIC.
    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Chi vuole essere il primo ad essere messo alla prova?
    Dite solo un nome. Un nome solamente.
    ----------------------------------------------------------------------------------- SOSPESA

    Edited by †Krissy† - 17/2/2016, 16:04
     
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    -------------------------------------------------------------------- RIPRESA QUEST -------------------------------------------------------------------
    [8:20pm] <skalsang> Stai cadendo, Maya, sprofondi verso un turbinio di stelle coloratissime, cielo infinito attorno a te.
    La tua paura precedente è ben giustificata. FROLIC è un luogo ostile, e dove tutto ciò che hai imparato a fare con le mani non ti serve.
    Tutto quello che conta, è quello che hai imparato a fare con la testa.
    FROLIC è un profondo stato di ubriachezza e un momento di perfetta lucidità. FROLIC non c'è.
    Ma sai che può ucciderti.
    Nella infinita caduta, i tuoi abiti cambiano: non sei più un soldato, ma una fanciulla con una vaporosa gonna sotto al ginocchio e delle calze colorate. Un po' all'antica, forse, ma di grande effetto.
    E cadi ancora.
    (si vedranno le mutandine?)
    FROLIC è lì. Lo senti.
    AH. Maya. Ancora tu.
    Certo che mi ricordo di te.
    E ricordo che non mi sei mai piaciuta.
    Maya, Maya, Maya... Che cosa sei tornata a fare?

    -------------------------------------------------
    UN BOTTO.
    Non ti limiti ad aprire gli occhi, hai come la netta sensazione di essere piovuta a sedere dove ti trovi direttamente dall'ozonosfera.
    Se sollevi la testa... In effetti, c'è un buco sul tetto proprio in prossimità di dove ti trovi.
    Ti trovi su un autobus.
    Di quelli che corrono per le strade di Trabia Town, per intenderci. Nuovi, lussosi, di grande comodità e pieni di posti.
    Ma è molto più piccolo. Avrà al massimo una decina di sedili, e tutto attorno a te non ci sono persone, ma animali.
    ... Ma prima, cerchiamo di fare luce sul dove ti trovi.
    Immagina questo bellissimo sentiero di montagna a una sola corsia, che conduce lungo un percorso tortuoso. Da una parte c'è il ripidissimo pendio della montagna di cui non si vede la vetta, dall'altra invece possiamo vedere un infinito pendio che si perde nel vuoto.
    Il sentiero è battuto da un bellissimo autobus moderno pieno di accessori e comodità, con comodi sedili reclinabili.
    L'autobus ha un conducente, che è un cavallo antropomorfo, e se guardi oltre il cruscotto c'è una specie di enorme fila di esseri umani nudi che, affaticatissimi, corrono e trascinano l'autobus lungo la salita che tende all'infinito.
    Hai capito bene: l'autobus non ha un motore. Funziona a cavalli, nel senso che il cavallo lo guida. Ma sono gli esseri umani che lo trainano.
    Puoi vedere il sudore che imperla le schiene di quegli uomini, e i loro capelli bagnati. Però non si lamentano. Sono tenaci.
    Oltre al conducente, e a te stesssa, ci sono altri quattro animali.
    Seduta accanto a te, c'è una maialina che si asciuga le lacrime con un fazzoletto e ti chiede di fare un po' di silenzio.
    Ma insomma, ma insomma dottoressa. Un po' di calma. Qui c'è gente che sta accettando di andare a morire!
    Ha una voce piena e grassa, e c'è un filo di disperazione in lei.
    Quando pronuncia la parola DOTTORESSA, un flashback ti colpisce forte come un cazzotto.
    ---------------------
    Tu sei la dottoressa Maya Abren.
    Una meravigliosa gatta dottoressa.
    E sei un medico dall'aspetto delizioso. Ami il tuo lavoro.
    Proprio come te!
    Che coincidenze, accidenti.
    E hai sempre affrontato il tuo lavoro con professionalità. O almeno credi.
    --------------------------
    Gli altri animali a bordo sono un grosso pavone, una lucertola e una lince.
    E poi c'è il cavallo conducente, ovviamente.
    Non dimentichiamo i cavalli.
    E... Se guardi le tue mani, faresti meglio a pensare alle zampine! Perché sono bianche e morbide, ma hanno dei grossi artigli che di solito non usi quasi mai.
    [ OST ]
    [8:38pm] <maya_abren> Solitamente volevo sempre stare alla larga dai guai, ma era più forte di me. In un modo o nell'altro ci finivo sempre. Avevo idea che quanto sarebbe successo quel giorno mi sarebbe rimasto impresso a fuoco nella memoria. Più mi guardavo attorno e più mi sentivo confusa, ero seduta e questo andava bene... Quello che andava un po' meno bene era ciò che avevo attorno.
    Oltre a me vi erano degli animali... Quando abbassai lo sgaurdo mi resi conto che ero cambiata drasticamente. Ero diventata una gattina? Sganai lo sgaurdo osservando i miei polpastreli, che delicati celavano le unghie affilate. Cosa, STAVA, SUCCEDENDO?
    Deglutii, voltandomi verso il maialino e fissandolo per qualche istante. Poi mossi lo sguardo verso gli altri animali, soffermandomi sul cavallo e a quello che era oltre il parabrezza, una schiera di uomini che trainavano il bus. Santo cielo... Sapevo che sarebbe stata dura affrontare la nuova prova, ma non dovevo arrendermi. Cercai di ricordare cosa facevo, che ruolo avevo all'interno di quel contesto. Ero una dottoressa e poi?
    [8:42pm] <skalsang> E poi... Ricordi solo una cosa.
    I ruoli di quelle persone che ti stanno attorno: il loro lavoro e il loro nome.
    E... Poco altro.
    Sai solo che ritieni di aver fatto la cosa più giusta--- ma non ricordi a quale proposito.
    La maialina accanto a te, vestita con quell'abito da contadinella, si chiama Cleopatra. Era la giardiniera alla magione di una tua paziente, la duchessa Leonella. Che non ti dirò nemmeno che animale è, perché si capisce benissimo.
    La lucertola si chiama invece Lear, ed è il giovane marito/fidanzato della anziana Duchessa.
    Il grosso, grasso pavone è Teodorico, Maggiordomo e Governante della Duchessa.
    E infine c'è Brunilde, la lince. Brunilde è la figlia della Duchessa.
    Sono tutti molto, molto affranti.
    E in qualche modo, anche tu, non hai una buona sensazione.
    Se solo riuscissi a ricordare il perché...
    [8:51pm] <maya_abren> Cercai di calmarmi, quanto stava succedendo mi stava spaventando a morte ma non dovevo perdere la mia lucidità. Ricordavo i ruoli degli animali che erano con me, ma perché la duchessa del luogo manderebbe verso la morte la figlia e il marito? Potevo capire la servitù, ma perché abbandonare a quel modo anche persone così intime? Non potevo rimepirmi di domande, ne avevo anche troppe.
    Mi voltai verso Cleoparta, speranzosa che potesse dirmi qualcosa. "Cleopatra, perché ci troviamo qui?"
    [8:52pm] <skalsang> Oh dottoressa, vorrei saperlo anche io, dato che sono innocente. Non l'ho uccisa io, la Duchessa Leonella.
    Nel momento in cui la parola UCCISA ti travolge, sai che...
    ---------------------------------------------
    La Duchessa è venuta da te, qualche giorno prima.
    E tu le hai sorriso, ma ricordi che era un sorriso falso e circostanziale.
    E quando ti ha detto che sua figlia le aveva fatto venire la depressione, tu semplicemente le hai prescritto delle pillole che tu stessa hai fabbricato.
    Con l'arsenico.
    [8:57pm] <maya_abren> Cosa diavolo avevo fatto? Avevo dato alla duchessa una sostanza fortemente nociva, perché? "Chi ci ha condannati, Cleopatra?"
    [9:02pm] <skalsang> La Regina, dottoressa, è stata la Regina!
    Stiamo andando tutti a farci tagliare la testa, poiché tra di noi il colpevole non si trova.

    [9:05pm] <maya_abren> Cosa potevo dire? Non avevo davvero parole per il mio gesto, non solo mi ero condannata, ma avevo portato con me anche persone che non c'entravano nulla. La mia purezza mi diceva di costituirmi subito, ma sapevo che se l'avessi fatto, probabilmente non sarei più uscita dal FROLIC. Come potevo dunque uscire da quella situazione? "Se troviamo il colpevole l'esecuzione si fermerà, giusto?"
    [9:06pm] <skalsang> Oh... la Regina è molto arrabbiata, molto! Ma davanti alla verità, forse... Forse...
    Sono solo una giardiniera.
    Spero! Spero. Spero di sì. Ma chi è il colpevole?

    [9:09pm] <maya_abren> Sarei in ogni caso morta, non sapevo quanto mancasse al patibolo ma dovevo trovare il modo per uscire da quella situazione. Mi alzai, scusandomi con Cleopatra e andando ad affiancarmi a Brunilde.
    [9:10pm] <skalsang> Brunilde ti guarda e comincia a piangere. Quando senti i suoi singhiozzi, ti ricordano molto i tuoi.
    E all'improvviso... Sai perché hai ucciso Leonella.
    Perché se lo meritava, non avendo lei mai amato una così fragile creatura.
    [9:12pm] <maya_abren> "Ciao Brunilde, so che è un brutto momento... Perché non ti sfoghi un po' con me? Ti puoi fidare lo sai."
    [9:13pm] <skalsang> Oh, dottoressa. Sono disperata. Mia madre è morta e mi accusano del suo omicidio.
    Quando sappiamo tutti chi è stato, vero che lo sappiamo?

    [9:16pm] <maya_abren> Posai lo sguardo su Lear, chiedendomi che tipo di rapporto avesse con la moglie.
    "Avete litigato nell'ultimo periodo? O magari è successo qualcosa di brutto?"
    [9:19pm] <skalsang> Oh sì. Sì, dottoressa. Noi litighiamo sempre. E quella sera abbiamo perfino cenato assieme.
    È allora che sono stata vista dal Maggiordomo a mettere qualcosa nella cena della mamma. Ma in realtà, stavo solo cercando di lasciarle il mio regalo di compleanno.
    Non voglio il suo sporco denaro!
    Le avevo lasciato i soldi sotto al piatto.
    ... Ed è così che sono diventata una sospettata.
    Il movente non è difficile da trovare: mia madre mi picchiava ogni singolo giorno, e ora mi detesta solo perché non sono come lei!

    [9:23pm] <maya_abren> Annuii, alle parole della ragazza. Capivo cosa voleva dire e sempre più ero consapevole del perché della mia azione, solo che... Non ero stata per nulla attenta a trovare un sistema per non incolpare qualcuno. In ogni caso, non volevo che Brunilde morisse. Dovevo capire meglio cos'era successo. "Purtroppo siamo qui perché non si sa chi sia il vero colpevole. Ma sono certa che tu non saresti in grado di far del male a nessuno." Affermai, avvicinandomi al suo orecchio e sussurrando quelle parole.
    [9:26pm] <skalsang> Brunilde annuisce disperatamente.
    Grazie, dottoressa, grazie! Vada a parlare con quel bruto di Lear, il suo stupido marito. Lo sa che abbiamo cinque anni di differenza? CHE SCHIFO!
    E' lui il colpevole. Lo so per certo.

    [9:28pm] <maya_abren> Annuii, accarezzando con dolcezza la piccola. Dunque mi alzai e mi avvicinai a Lear. Speravo davvero che lui avesse fatto qualcosa di sbagliato.
    [9:28pm] <skalsang> Le uniche due persone che hanno accesso alla camera da letto di Mamma sono lui e il maggiordomo.
    E lei è morta lì. Nel suo letto.

    [9:33pm] <maya_abren> Ringraziai Brunilde un'ultima volta e mi sedetti accanto a Lear. Dunque, iniziai a fissarlo con aria incerta. "Ciao Lear." Salutai, cercando di mantenere un tono ed espressione neutri.
    [9:41pm] <skalsang> La lucertola ti guarda con aria affranta, e subito dopo diffidente.
    Buonasera, dottoressa Abren.
    [9:44pm] <maya_abren> "Non dev'essere stato bello neppure per te immagino... Ormai il mio titolo vale ben poco qui sopra, perché non mi racconti qualcosa?" Chiesi, abbassando lo sguardo e stuzzicandomi le zampe, la tensione iniziava a farsi sentire.
    [9:45pm] <skalsang> Non c'è molto da dire. Sono stato accusato dalla figlia di mia moglie, Brunilde, d'averla uccisa.
    Dopo l'ennesimo loro litigio in sala da pranzo, la mia amata non si sentiva affatto bene. Così le ho preparato un bagno caldo, ma pochi attimi dopo ha detto di non averne più voglia.
    Si è immersa ed è uscita subito, dicendo che sarebbe andata dritta nelle sue stanze, a riposare.
    .. Ed è così che sono diventato un sospettato.

    [9:50pm] <maya_abren> "Sono certa che l'amore che provavi per la ducessa fosse sincero." Affermai, sorridendo debolmente.
    [9:54pm] <skalsang> La lucertola scuote la testa sconsolatamente. Grazie, dottoressa. Immagino che questa affermazione le sia costata parecchio. Amavo molto mia moglie.
    [9:58pm] <maya_abren> "Tu chi credi sia stato?"
    [9:59pm] <skalsang> Sono abbastanza certo della mia teoria, ma comunque la Regina non mi ha creduto.
    L'odio tra mia moglie e sua figlia era arrivato a livelli inenarrabili.
    Ma è anche vero che quello stupido maggiordomo... Continuava a chiedere aumenti, puntualmente respinti.
    Entrambi avevano una valida ragione per farla fuori.
    E io non ho saputo proteggerla!

    [10:03pm] <maya_abren> "Posso capire il tuo dolore." Affermai, cercando di far mente locale su quanto era avvenuto. Era una situazione complessa, accusare qualcuno su quel mezzo non era semplice. Mi alzai con delicatezza, attenta a non urtare Lear e mi diressi verso il maggiordomo. Mi sedetti accanto a lui, salutandolo con la zampetta.
    [10:06pm] <skalsang> Il Maggiordomo si alza in piedi, bello pomposo, e ti fa un inchino sontuoso con la testa.
    Madame! Pensa che mi faranno con le patate, al forno?
    [10:07pm] <maya_abren> "Possibile, ma almeno a te ti mangiano e non ti buttano in una buca a marcire."
    Affermai ironica, ma forse ero stata un po' troppo espansiva. "Ti chiedo scusa... Era una battuta di pessimo gusto."
    [10:08pm] <skalsang> Ah. Non saprei. Ho sentito che esistono dei paesi dove i gatti vengono mangiati.
    Il pavone non sembra offeso, in realtà. Sembra solo profondamente immerso nei suoi pensieri.
    [10:09pm] <maya_abren> "Allora dovranno accontentarsi di una porzione davvero modesta, se vogliono cucinarmi."
    Mi schiarii la voce ed iniziai a fissare intensamente il pavone. "Davvero credi che Brunilde possa aver fatto del male a sua madre?"
    [10:11pm] <skalsang> Ahimè, purtroppo ho visto quel che ho visto.
    Ma la Regina aveva un ragionevole dubbio, che il Tutto l'abbia in gloria, e non l'ha accusata dritto per dritto!
    Il movente di Lear: l'eredità! Andiamo, lo sanno tutti che con quella differenza d'età, ti sposi solo per un motivo...
    Ah, sarei stato completamente scagionato, se non fossi andato in giardino!

    [10:13pm] <maya_abren> "In giardino? Perché cos'è successo lì?"
    [10:15pm] <skalsang> Poco dopo che la signora si è ritirata nelle sue stanze, ho sentito rumori al piano di sotto.
    Sono andato a controllare... E ho visto proprio la Duchessa! Era tutta sola e tutta pallida, visibilmente in sofferenze.
    Così le ho portato qualcosa da bere, e l'ho seguita fuori per ridiscutere, uh, certe pratiche che abbiamo in corso!
    Ed è stato quel drink... a farmi diventare un sospettato.
    La giardiniera ci ha visti, e così! Così ora sono qui, pronto per farmi tagliare la testa.
    La duchessa è stata avvelenata, certo, ma non dalla mia limonata!

    [10:22pm] <maya_abren> Qualcosa non mi tornava, la duchessa non era andata a riposare nella propria stanza dopo il bagno di Lear? Percepii come un brivido, possibile che quello che ricordavo fosse una cosa che davo per scontato? Possibile che non fossi davvero io la colpevole? Mi sembrava di essere pazza, un po' come dire che non volevi uccidere qualcuno ma avevi la pistola in mano. Mi schiarii la voce e feci un'altra domanda.
    "Lear e Brunilde dov'erano in tutto questo?"
    [10:24pm] <skalsang> So che Brunilde si è ritirata presto nelle sue stanze, subito dopo cena. Troppo """affranta"""", se mi capisce, dalla discussione.
    Invece, Lear, proprio non lo so. Avrebbe potuto essere nella sua stanza, o forse in quella della Duchessa. Difficile a dirsi, ma sicuramente non combinava nulla di buono.

    Il dubbio che ti affligge, Maya, è un dubbio legittimo.
    Sei stata tu? È stato qualcun altro? Che situazione... complessa!
    [10:28pm] <maya_abren> Iniziai a pensare che non era colpa mia, forse era la paura di morire, non ne avevo idea. Ma stava di fatto che in tutto quel delirio iniziavo a vedere un disegno. Mi alzai, salutando il maggiordomo. Non mi restava che sentire la versione di Cleopatra, forse con qualche domanda mirata potevo aver un po' più chiara la vicenda.
    Tornai nel mio posto originario e presi parola verso Cleopatra. "Cleopartra senti, posso chiederti perché hai accusato Teodorico ad avvelenare la duchessa?"
    [10:31pm] <skalsang> OOOHH DOTTORESSA! Non l'avessi mai fatto.
    Purtroppo la situazione è degenerata molto in fretta. Ieri sera bevevo il tè seduta davanti alla finestra.
    Ho visto la signora che piangeva in giardino, tutta sola! E poi è arrivato anche lui. Quel bruto del maggiordomo. L'ha importunata e lei lo ha cacciato!
    Così ho pensato di avvicinarmi, e di consolarla perché non potevo sopportare che stesse così male.
    Quella mattina avevo colto un mazzo di oleandri, e così glieli ho portati per rallegrarla un po'. Lei mi ha ringraziata, infatti, e se n'è andata a dormire.

    [10:38pm] <maya_abren> Iniziai a pensare, quei fiori erano velenosi ma solo se ingeriti. Storsi le labbra e feci una nuova domanda. "Ma esattamente chi ha trovato il corpo e quando?"
    [10:39pm] <skalsang> Oh! Il corpo è stato trovato la mattina successiva, dal signor Lear.
    [10:42pm] <maya_abren> "Perché ti trovi qui? Chi ti ha accusata?"
    [10:43pm] <skalsang> La Regina mi ha accusata, per via dei maledetti oleandri.
    [10:45pm] <maya_abren> "Sai dirmi se durante la notte o in mattinata presto qualcuno ha fatto visita alla duchessa? Prima che morisse, intendo."
    [10:51pm] <skalsang> Dopo averle regalato gli oleandri ho fatto ritorno al mio capanno in giardino, dove abito.
    Se ha incontrato qualcun altro, io non lo so. Ma la Regina è convinta che io sia stata l'ultima a vedere la Duchessa viva.

    [10:56pm] <maya_abren> Ero abbastanza convinta che Cleopatra non c'entrasse nulla. Era troppo distante per poter rappresentare un pericolo, inoltre i fiori andavano ingeriti e dubitavo che la duchessa fosse tanto tonta da farlo da sola. Tuttavia, non mi tornava una cosa: Il maggiordomo e la giardiniera dicevano di averla vista in giardino, eppure Lear mi aveva detto che dopo il bagno la duchessa era andata a letto... Perché non mi aveva menzionato il giardino?
    Però, come facevo a dire che lui aveva fatto qualcosa? Forse Brunilde poteva fare luce su quanto accaduto. Dunque mi alzai e mi avvicinai alla ragazza, sedendomi accanto a lei. "Ehy, stai un po' meglio?"
    [11:03pm] <skalsang> La ragazza, sconsolata, scuote il capo.
    Cosa ha scoperto, dottoressa? Conferma anche lei che Lear è l'assassino?
    [11:05pm] <maya_abren> Meditai qualche istante prima di rispondere. "Non ne sono certa del tutto. Piuttosto, ho bisogno di chiederti cosa è successo dopo che hai litigato con tua madre."
    [11:07pm] <skalsang> La ragazza sembra un po' spaventata dalla cosa, e ti guarda con terrore. Ma attende che tu parli.
    [11:09pm] <maya_abren> "Sono piuttosto sicura che tu sia innocente, ma devo sapere di cosa avete litigato con tua madre, perché tutti dicono che era molto affranta, forse non riuscivate a capirvi bene?"
    [11:10pm] <skalsang> La ragazza sembra davvero stupita da ciò che hai detto, e sgrana gli occhi cisposi.
    Davvero..? Era affranta? ... per... per me?
    [11:12pm] <maya_abren> "Perché no, era pur sempre tua madre. Era molto rigida, ma non credo ti odiasse."
    [11:13pm] <skalsang> Una lacrima le riga il viso. Abbiamo... abbiamo litigato per via del fatto che non voglio accettare il titolo di contessa. Io voglio esplorare il mondo.
    [11:15pm] <maya_abren> Allungai la zampa, posandola sul braccio della giovane. Sorrisi, stando ben attenta a quello che aveva da dirmi.
    "E perché proprio dei soldi come regalo? A tua madre non piacevano i fiori?"
    [11:18pm] <skalsang> Erano il mio regalo. Era il mio compleanno! E io non potevo accettarli. Erano soldi per comprarmi!
    [11:20pm] <maya_abren> Iniziai a meditare, avevo bisogno di sapere se Brunilde aveva sentito o visto qualcosa dopo aver litigato con sua madre. Spravo che potesse dirmi qualcosa, avevo la sensazione che Lear fosse il colpevole, ma mi servivano prove e dovevo ricostruire attentamente i fatti.
    "Tu sei un spirito libero, sei come me. Curiosa e testarda. Però, ora ci troviamo in questo pasticcio e dobbiamo uscirne fuori in qualche modo. Dopo che hai discusso con tua madre, sei andata in camera tua, giusto? Da lì non hai visto ne sentito nulla?"
    [11:25pm] <skalsang> La ragazza annuisce. È andata esattamente così. Ho passato la notte in camera... a piangere.
    [11:31pm] <maya_abren> Questo non mi aiutava, forse mi stavo lasciando prendere troppo dalla mia emotività, ma davvero non potevo pensare che una figlia potesse uccidere la madre. Lear era davvero l'unico di cui sospettavo seriamente, ma se non trovavo un buco nelle sue parole, non potevo fare niente. Mi alzai lentamente, sorridendo dolcemente a Brunilde. Mi spiaceva che stesse in quel modo, mi auguravo di poterla tirare fuori da lì.
    Mi allontanai affiancandomi nuovamente a Lear, era la resa dei conti. Se non cavavo qualcosa da lui si metteva davvero male. "Scusami se ti disturbo ancora."
    [11:33pm] <skalsang> Lear ti guarda. Ha la faccia stanca, ma risoluta. La ascolto.
    [11:34pm] <maya_abren> "Tu e la duchessa non dormivate nella stessa stanza?"
    [11:35pm] <skalsang> No. E' usanza non farlo.
    E non mi sono mai presentato nella sua stanza se non quando ero desiderato.

    Sembra anche un po' in imbarazzo.
    [11:38pm] <maya_abren> "La duchessa non si è confidata con te riguardo al suo stato d'animo?"
    [11:38pm] <skalsang> Ci ho provato, mi creda, a farla parlare. Ma è tutto inutile. Quando è così debole, non c'è verso di estorcerle una confessione.
    [11:40pm] <maya_abren> "Capisco, e dopo il bagno lei si è diretto subito nella sua camera per dormire?"
    [11:41pm] <skalsang> Lear annuisce. Precisamente.
    [11:41pm] <maya_abren> "Non ti sei accordo che tua moglie si è alzata durante la notte?"
    [11:42pm] <skalsang> Lear sospira. L'ho saputo l'indomani, durante l'interrogatorio. Non l'avrei lasciata sola, altrimenti, nella sua fragilità.
    [11:44pm] <maya_abren> "Da quant'è che stavate insieme?"
    [11:47pm] <skalsang> Circa un anno.
    Ritiene che io sia il colpevole?

    [11:50pm] <maya_abren> Iniziai a pensare, perché non riuscivo a cogliere stranezze? Sapevo di non essere brava come investigatrice, ma proprio non mi sentivo di accusare nessuno. O forse, mi stavo facendo fregare di nuovo? Poteva essere come l'indovinello del ciondolo? Per lettere intendeva quelle che consegna il postino, non quelle dell'alfabeto. Ergo, poteva essere che io stessi cercando un colpevole che non c'era. Possibile che la ducessa si fose suicidata? Era depressa... Era venuta da me... Poteva essere!
    Scossi il capo, prendendo parola. "Quando hai trovato la duchessa, cos'hai notato?"
    [11:52pm] <skalsang> Era sdraiata sulla schiena sul suo letto, sopra alle coperte. Aveva una mano alla gola, ed un brutto colorito sul viso. Pallida, sì, ma anche cianotica: come se si fosse soffocata.
    Ho notato anche un vaso di oleandri che il giorno prima non c'era, ma questo solo in un secondo momento.

    [11:55pm] <maya_abren> "Hai notato se alla pianta mancava qualche petalo?"
    [11:55pm] <skalsang> Purtroppo non l'ho notato. Ma è possibile, dopotutto, no?
    [11:59pm] <maya_abren> Sospirai pesantemente, non dovevo arrivare a conclusioni affrettate. Però la possibilità del suicidio mi sembrava davvero valida. Litigi con la figlia che non voleva essere come la madre, un marito troppo giovane che probabilmente non sapeva capirla o forse lei lo vedeva come un qualcuno che voleva le sue ricchezze. Un maggiordomo che le faceva continue pressioni per aver un aumento.
    Stress su stress e alla fine raggiunse il limite.
    [12:00am] <skalsang> E....
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    [8:57pm] <skalsang> I tuoi occhi, forse, fanno ancora fatica a credere a ciò che vedono.
    Tuttavia la tua mente non per un attimo dubita davanti all'insindacabile verità di FROLIC.
    Una verità che uccide.
    Un mondo strambo, che uccide.
    La verità dietro le parole di queste persone è... Impalpabile.
    Come un velo.
    Senza prove, è tutto ancora più difficile.
    Ma questa storia va risolta: perché l'omicidio della duchessa non parla di Leonella.
    Non parla di Brunilde, né di Lear, né di Cleopatra. O Teodorico.
    Questa storia parla di te.
    E tu sai di doverla risolvere, e al più presto.
    Sai che devi trovare un modo per scoprire la verità.
    O morirai.
    FROLIC non è un posto dove morire è considerato rinascere. Chi muore a FROLIC viene rifiutato da FROLIC.
    Morire non è un'opzione, qui.
    E... Il tempo passa, gli interrogatori proseguono.
    Ma che cosa succederà?
    ----------------------------------------------------------------------------------------
    Quando ti senti pronta per incontrare la Regina e fornirle un Verdetto, scrivi [Sono pronta per incontrare la Regina.]
    Nel caso in cui preferissi prenderti il tuo tempo, l'opzione è accettabile. Tuttavia, è importante che tu sappia che al termine di questa sessione, il tuo tempo nell'autobus tutto strampalato sarà esaurito.
    Allo scoccare della prossima sessione, sarai davanti alla Regina.
    Buona fortuna, Maya, e buona ricerca della verità.
    ----------------------------------------------------------------------------------------
    [9:04pm] <maya_abren> Sfrutto le mie conoscenze mediche per avere un po' di sicurezza: l'Arsenico non dovrebbe uccidere per soffocamento, giusto? Mentre le Oleandre se ingerite uccidono per soffocamento, vero? [Medicina IV]
    [9:06pm] <skalsang> Riporti alla mente le tue nozioni.
    Ricordi distintamente che l'arsenico non provoca morte da soffocamento.
    Fa cose veramente brutte, ma nessuno ne muore soffocato mai.
    Gli oleandri... Loro possono soffocare, se ingeriti.
    [9:09pm] <maya_abren> Le mie azioni erano terribili, ma in qualche modo non ero stata io a uccidere la duchessa. Era chiaro che la causa della morte fossero i fiori, ma come potevo dire che era davvero colpa loro?
    Vacillai, pensando che forse davvero era stato qualcuno a uccidere la duchessa. Poteva davvero trattarsi di suicidio? Avevo paura, non volevo fallire nuovamente, la risposta era lì di fronte a me non dovevo far altro che accettarla.
    Ripassai quanto era successo e percepivo una certa sommiglianza con la mia vita, quella da SeeD. Brunilde sembravo io, che fuggivo dal mio destino, mentre la duchessa era mia madre Susan. M'immedesimai nella situazione e mai avrei ucciso mia madre, neppure per tutte le botte di quel mondo. Tuttavia la mia storia aveva preso una svolta, io ero scappata di casa. Ma se tutto quel mondo era frutto della mia storia, chi erano gli altri? Lear poteva essere mio padre? Sì, poteva essere una possibilità.
    Tuttavia, Teodorico e Cleopatra non riuscivo ad accostarli a nessuna figura, i loro ruoli erano nobili.
    Più ci pensavo e più non aveva senso. Una figlia non ucciderebbe mai una madre, un marito non uccidrebbe mai la moglie, così come un operaio non ucciderebbe mai il proprio datore di lavoro, dato che gli permette di mantenersi.
    Posai lo sguardo su Teodorico, non aveva senso che fosse lui l'asassino. Voleva un aumento e di certo uccidere la duchessa non gli avrebbe affatto giovato.
    Eppure sentivo che se qualcuno poteva far un po' di luce nella mia mente, non poteva che essere lui. Mi feci coraggio e mi alzai, salutando Lear. Mi avvicinai ancora a Teodorico e mi sedetti, fissandolo con aria decisamente abbattuta. "Ciao Teodorico, sono sempre io."
    [9:27pm] <skalsang> Teodorico si soffia il naso e ti guarda. Salve, dottoressa. Sembra piuttosto preoccupato.
    [9:28pm] <maya_abren> "Volevo chiederti una cosa, prima della cena la duchessa stava bene? Fisicamente, intendo."
    [9:28pm] <skalsang> Prima della cena l'ho trovata in buona forma, dottoressa. Sembrava la solita duchessa, quella con tante emicranie e preoccupazioni.
    [9:30pm] <maya_abren> "Dopo la cena ha iniziato a comportarsi in maniera strana?"
    [9:32pm] <skalsang> Si, dottoressa. Dopo cena la signora ha cominciato a sentirsi stanca, affranta, agitata. Era inquieta e arrossata. Come al solito, ho pensato, avrà discusso e litigato.
    [9:35pm] <maya_abren> "Mh, ma dopo cos'è successo? Insomma non hai visto cosa ha fatto?"
    [9:35pm] <skalsang> Non mi sono preoccupato troppo, in ogni caso, finché non l'ho vista in giardino a un'ora così tarda.
    Dopo la cena, dottoressa?

    [9:36pm] <maya_abren> "Sì, cosa ha fatto dopo la cena?"
    [9:37pm] <skalsang> Dopo la cena ha incontrato Lear sul pianerottolo del secondo piano, e hanno discusso e poi si sono ritirati nella sala da bagno. Mi pareva che la duchessa non fosse così ben disposta a seguirlo, ma alla fine ha accettato.
    [9:39pm] <maya_abren> Annuii, rimanendo in silenzio ed aspettando il resto della storia.
    [9:43pm] <skalsang> Un resto, parrebbe, non c'è. L'unica cosa che aggiunge è: Poco dopo l'ho vista in giardino, ed è stato allora che ho pensato di portarle da bere. E, uhm, farmi coraggio per chiederle l'aumento. Forse è stato un pessimo momento, ma speravo che con un po' di gentilezza... Avesse capito.
    [9:44pm] <maya_abren> "Come mai non voleva darti l'aumento?"
    [9:46pm] <skalsang> E come faccio a saperlo! Era categorica: diceva che in quella casa, aveva la sensazione di non potersi fidare di nessuno. E che dovevamo andarcene tutti, e starle lontano. Ma succedeva spesso, quando era scossa.
    Specie dopo i litigi con sua figlia... Ahiahi.

    [9:48pm] <maya_abren> "Che tu sappia, la duchessa andava d'accordo con Cleopatra?"
    [9:50pm] <skalsang> Che io sappia non c'erano grossi problemi, tra loro.
    La duchessa amava il suo giardino come un figlio, e anche se a volte le strillava addosso, mi pareva ci fosse un buon rapporto tra le due.

    [9:54pm] <maya_abren> "La duchessa conosceva bene i fiori, vero?"
    [9:57pm] <skalsang> La duchessa amava i fiori, sì. E amava circondarsene.
    [10:02pm] <maya_abren> Inclinai il capo, facendomi pensierosa.
    Ricordo perché la regina ha condannato anche me?
    [10:04pm] <skalsang> Hai qualche flashback.
    Ricordi che quella mattina ti sei presentata su unvito di Lear e Brunilde. Ti hanno chiamata piangendo per il recente ritrovamento.
    Quando sei entrata in camera da letto, l'hai trovata sdraiata sulla schiena, una mano alla gola. Il viso violaceo e le labbra cianotiche. Aveva gli occhi aperti che fissavano il vuoto.
    Il corpo rigido.
    Era chiaro che si fosse soffocata.
    Ma quanto a cosa l'abbia provocato... Ci sono davvero troppe di sostanze che possono indurre la cattiva respirazione.
    E i fuori sul comodino, il bicchiere, la frutta fresca e gli avanzi della cena. C'era un po' di tutto da cui si poteva essere avvelenata.
    O magari il veleno glielo hai somministrato tu?
    O magari si è avvelenata da sola?
    Poco dopo, un emissario della Regina è stato convocato, e ti ha interrogata.
    Hai dovuto dire che quel giorno era stata da te. Hai dovuto ammettere di averle prescritto qualcosa.
    Il tuo movente, a quanto pare, era la tua predilezione per Brunilde. Sottolineata dai presenti.
    [10:19pm] <maya_abren> Quanto arsenico ho prescritto alla duchessa, lo ricordo?
    [10:23pm] <skalsang> Le hai dato una scatolina di metallo con alll'interno cinque pillole. Che le abbia prese o no... Non sai dire.
    [10:26pm] <maya_abren> Che io sappia la duchessa aveva una malattia grave che la costringeva ad assumere farmaci giornalmente o periodicamente?
    [10:28pm] <skalsang> Che tu sappia, a parte le frequenti emicranie e i litigi con la figlia, che la indebolivano molto psicologicamente e fisicamente... No.
    Niente di cui soffrisse.
    [10:30pm] <maya_abren> [Sono pronto per incontrare la regina]
    [10:31pm] <skalsang> E così il viaggio prosegue.
    La collina infinita su cui si arrampica l'autobus da traino, a un certo punto finisce.
    Vi ritrovate dinanzi allo splendente palazzo della Regina. Ti sembra di conoscerlo da una vita: è l'eterna bellezza e l'eterna purezza di muri altissimi, decorati e pieni di intarsi. Tetti complessi e splendenti che attraversano il cielo terso.
    Guardarlo ti va venire in mente quanto sei bella. Ti ricorda la priva volta che ti sei guardata allo specchio e ti sei piaciuta.
    Forse ti scapperebbe anche un sorriso, se quello che stessi vedendo non potesse, potenzialmente, essere il luogo dove sarai seppellita.
    Quello che sta succedendo, Maya, è complicato. E non hai prove. Ma quello che succederà sarà sempre e per sempre.
    Anche di quello non avrai prove.
    Il tuo peggior nemico sei tu stessa, e probabilmente lo hai già sentito un sacco di volte! Ma non c'è niente di più vero in FROLIC.
    E qui, morire non è un'opzione.
    C'è solo certezza.
    Venite fatti accomodare in una specie di arena con cinque sedie.
    L'arena sembra talmente alta e piena di persone da arrivare al cielo, e perfino capace di oscurarlo.
    Persone, animali, vecchia gente, tutti a parlare e guardare te e gli altri quattro accusati.
    A GIUDICARVI.
    La Regina è seduta sul suo trono accanto a un Re dal volto coperto.
    La Regina ha un aspetto delicato e leggero, soave e bello. Il suo viso è fresco, e i suoi capelli brillano di luminosità. La sua bocca sarà anche piccola, ma sembra un petalo di garofano.
    [ LA REGINA ]
    Sembra arrabbiata, annoiata e seccata.
    Vi guarda come se foste i peggiori escrementi di questa terra, picchiettando le dita sul poggiagomiti con aria indispettita.
    Le basta un gesto e l'intera aula tace.
    Un solo gesto.
    Tutti tacciono.
    Come se avesse appena spento il suono, ma anche di più.
    Il Processo ai sospetti assassini della nostra Amata Duchessa Leonella sta per avere inizio.
    I pomodori marci saranno puniti con un taglio di testa.
    Chi verrà trovato colpevole sarà punito con un taglio di testa.
    E se mi fate arrabbiare, sarete puniti con un taglio di testa!

    La donna schiocca le dita e, dal soffitto, sospesa su una piattaforma, fa la sua comparsa una ENORME ghigliottina.
    Accanto a te, i sospettati deglutiscono.
    In base alle vostre arringhe, imputati, sarete giudicati e giustiziati. Perciò scegliete bene le ultime parole che ascolteremo, perché ci potrebbero lasciare una brutta o una bella impressione sulla base di ciò che deciderete di dire.
    I tuoi compagni di viaggio sono ora visibilmente pallidi, e visibilmente agitati.
    Già, proprio così. dice il Re, fornendo un prezioso contributo alla spiegazione.
    Vi ascolteremo uno alla volta. Verrete presentati, e poi spiegherete perché dovreste essere innocenti, formulando successivamente le vostre accuse.
    Esattamente, sì sì!
    Alla fine di tutte le arringhe, vi giustizieremo tutti. A meno che non ci abbiate convinto.
    Penso che la prima a cominciare con l'arringa dovrebbe essere proprio la figlia, Brunilde! Contessa, giusto?

    Mai contessa, mai! Sono solo e solamente Brunilde, sua maestà.
    La ragazza di alza traballando.
    B-B-B-B-BRUNILDE! Lei è la figlia della Duchessa, SIA MESSO A VERBALE!
    Qualcuno in prima fila inizia a scrivere profusamente.
    Lei ha sempre odiato sua madre, la povera madre che l'ha messa alla luce! E per quale motivo? Per il semplice fatto che non voleva fare ciò che le veniva detto. A detta degli altri imputati, parrebbe che i litigi siano divenuti talmente intesi e frequenti... Che in tutta probabilità Brunilde ha voluto mettervi fine!
    E così, signorina, cos'ha da dire a sua DISCOLPA?

    La Regina porta una mano sotto al mento, e con aria di superiorità inizia ad ascoltare.
    [BRUNILDE, LA FIGLIA] Tutto quello che ho da dire, Sua Maestà, è che io non avrei mai ucciso la donna che mi ha dato la vita. Nonostante le ingiustizie che non posso negare di aver subito, non posso averla uccisa. Io l'amavo troppo! E comunque so che è andata dalla dottoressa, quella mattina: che lei c'entri qualcosa con il soffocamento della mia adorata madre? O forse è stato proprio Lear, il suo giovane, spregevole fidanzato, a far sì che prendesse delle pillole avvelenate! Io non posso dirlo, ma il sangue del mio sangue conosce la verità, MIA REGINA!
    La Regina annuisce sobriamente, e la manda al suo posto.
    C'è un lieve brusio.
    La gente discute sugli spalti.
    Segue un momento di confusione, e poi si alza Lear.
    [LEAR, IL MARITO] Poco posso fare per far cambiare idea a una donna risoluta come lei, sua Maestà! Ma ciò che sto per dire è puro e semplice: sono stato incastrato. Mai nella mia vita avrei pensato di uccidere qualcuno, me lucertola, e non posso fare a meno di pensare che siano stati i continui litigi con la figlia a causarle i problemi che si è ritrovata! Rifletta: e se non fosse stata avvelenata affatto, ma avesse semplicemente... subito male le pressioni di un maggiordomo insistente e di una figlia che si disonora? Se il dolore fosse stato troppo! Non ho potuto proteggerla, sua maestà, e certamente c'è un po' di colpa anche nella dottoressa, che non le ha prescritto nulla per calmarsi.
    Il Re applaude a Lear.
    La Regina lo guarda male.
    Il Re si pietrifica a sedere.
    [TEODORICO, IL MAGGORDOMO] VOSTRA MAESTA'! SUA MERAVIGLIOSA BELLEZZA! Io non c'entro assolutamente niente con questo efferato omicidio. Chiunque sia stato doveva sapere che ero stato visto con la Duchessa, e di conseguenza avermi incastrato! Io è vero, ho ricevuto altre offerte di lavoro, ma non avei mai e poi mai pensato di terminare il mio contratto così prematuramente! Oh, mia Regina, abbia pietà di me! Sono un bravo uomo, e certamente anche un bravo pavone. Quella limonata non conteneva nessun veleno! Si rivolga piuttosto a quella maledetta figlioccia che si ritrova, o alla dottoressa impicciona!
    Al turno di Cleopatra, la donna si inginocchia piangendo al cospetto della Regina.
    [CLEOPATRA, LA GIARDINIERA] VOSTRA ASSOLUTA MAGNIFICENZA! Che colpa ho, se alla Duchessa piacevano gli oleandri? A CHI NON PIACCIONO GLI OLEANDRI? Io sono solo una vecchia maialina, e non ho proprio nessuna ragione per aver ucciso la mia unica speranza per la vecchiaia! Amavo il mio lavoro e sì, è vero, ogni tanto la Duchessa mi sgridava, ma quale datore di lavoro non instilla un po' di disciplina nei suoi dipendenti? Io vorrei solo dire che non accuso nessuno! Perché non ho visto nessuno eccetto il maggiordomo, ma non ho prove! NON NE HO! Quindi se volete tagliarmi la testa fatelo, il mondo avrà perso solamente una buona giardiniera... PIETA', REGINA, PIETA'!
    La dottoressa Maya Abren al banco dei testimoni! Lei è la dottoressa della Duchessa! Che SIA MESSO A VERBALE!
    Tutti scrivono.
    La Regina alza un sopracciglio e ti studia attentamente.
    Allora, dottoressa, cos'ha da dire a sua discolpa?
    ------------------------------------------------------------------------------
    Prenditi il tempo che ti serve.
    Formula le tue accuse con calma. E scegli chi è colpevole e perché.
    Ragiona e fai ragionare Re e Regina.
    Se non metti la testa qui... Ce la metterai dopo!
    Ma adesso è meglio, fidati.
    -------------------------------------------------------------------------------------
    [11:16pm] <maya_abren> Muovo un passo in avanti e disegno un inchino, rivolto sia alla Regina che al Re. Avevo paura, e quale individuo poteva non provarne di fronte a una situazione del genere? Prima tutti gentili sul bus e poi una volta a terra, subdoli. L'unica che era stata corretta era Cleopatra, il quale ero certa che meno di tutto meritava di stare di fronte a quella giuria.
    Sollevai lo sguardo verso la Regina, rimasi quasi paralizzata nel vederla... Ero io! Però, io mai avrei ordinato di tagliare la testa a qualcuno. No, quello era FROLIC che stava cercando di spavenarmi e confondermi, ci stava riuscendo abbastanza bene, ma io lo conoscevo. Non volevo fallire di nuovo, ero più che motivata per andare avanti. In sostanza tutti mi accusavano di non aver fatto nulla per salvare la Duchessa, ma io sapevo di non aver fatto nulla per ucciderla.
    Non mi restava che decidere se menzionare l'arsenico o meno. Per quanto fosse rischioso, era l'unica cosa che probabilmente mi scagionava.
    Tra l'altro non ero brava a mentire e mai l'avrei fatto. Era pur vero che rischiavo la vita, però... Odiavo mentire, era un qualcosa che non mi apparteneva. Mi feci coraggio, e presi parola anche se le mie zampe inferiori erano incerte e tremolanti.
    "Salute a voi Maestà. Mai avrei immaginato di ricevere accuse da coloro che pensavo capissero la mia posizione. Tuttavia, non li biasimo. Quando giunge la morte, si cerca di dare sempre la colpa a qualcuno, perché è la cosa più facile da fare. Nel mio specifico caso, io sono una guaritirce e i presenti hanno tutto il diritto di dirmi che non ho fatto abbastanza per la Duchessa. Però, vi è una certezza nel campo della medicina. Se si vuole guarire non basta l'aiuto di qualcun'altro, bisogna volerlo."
    [11:38pm] <skalsang> Un leprotto ben vestito e azzimato corre lungo gli spalti e si ferma davanti alla regina.
    Si prostra profusamente inchinandosi ai piedi della donna, e le porge un messaggio.
    Ah. Chi interrompe un'arringa dovrebbe essere punito con il taglio della testa.
    Il Re le rivolge un'occhiata preoccupata. No no no mia Regina, non è necessario! Viene dai laboratori di affettamento, forse ci sono novità.
    La donna svolge una lunga pergamena e la legge in silenzio.
    Poi, la chiude e la getta via.
    Stando agli affettatori di corte, la duchessa è stata avvelenata ripetutamente, ieri notte. Non è chiaro da cosa, né da chi. Ma gli effetti sul suo corpo son talmente tanti che è impossibile definirlo.
    La prego di continuare, dottoressa.

    [11:43pm] <maya_abren> Annuii alle parole della Regina, e piano piano quello che avevo pensato in precedenza iniziava a prendere un senso.
    "La Duchessa era depressa da diverso tempo ed io le ho prescritto dell'arsenico. Non mi piaceva come la Duchessa trattava Brunilde, ma mai avrei ucciso una persona tanto importante per lei. La realtà vostra Maestà è che la Duchessa non è stata assassinata. Il farmaco da me prescritto uccide se preso in quantità errate, ma non uccide di certo per soffocamento. L'arsenico provoca gravi emoragie interne se preso in quantità sbagliate."
    "La Duchessa è morta soffocata, e l'unica cosa che agisce in quel modo è l'Oleandri. Ma con questo non voglio accusare Cleopatra, sto dicendo che la Duchessa ha posto fine alla sua vita con le sue stesse mani e se me lo consentite, vi illustro il perché."
    [11:51pm] <skalsang> Sussurri. Bisbigli.
    La Regina sembra arrabbiata, e batte forte una mano sullo scranno seminando il panico sugli spalti.
    E allora perché mi dicono che ci sono più veleni, nel corpo della Duchessa! Qual è il trucco, dottoressa?
    [11:55pm] <maya_abren> Annuii alle parole della Regina, avevo davvero paura e penso fosse ampiamente visibile. Ma avevo la ragione dalla mia parte, sapevo come funzionava la medicina e quella era una scienza. Presi un grosso respiro e iniziai a spiegare.
    "La motivazione è semplice Maestà. L'arsenico è a tutti gli effetti un veleno, anche se innocuo in quanitità controllate. Ed ho ragione di credere che il secondo veleno che è entrato in gioco e che quindi ha causato la morte della Duchessa sia quello derivante dall'Oleandro. Come dicevo, la duchessa era vittima della depressione e dello stress. Una catena di eventi deve aver reso la Duchessa instabile.
    Possiamo iniziare col dire che la Duchessa era oltremodo abbattuta dal fatto che la figlia Brunilde non volesse ereditare il suo rango. Senza ombra di dubbio, questa situazione gravava molto sul morale della Duchessa.
    Credo che anche la presenza del marito Lear non fosse d'aiuto. Un uomo molto giovane per lei, forse non riusciva a capirla a dovere.
    Un'altra fonte di stress credo fosse l'insistenza di Teodorico nel chiedere un aumento. Rabbia e trstezza sono un miscuglio pericoloso che può pericolosamente mutare in azioni estreme.
    Dopo l'ennesima discussione con la figlia, l'ennessima incomprensione col marito e l'ultima discussione avuta con Teodorico, credo che la Duchessa si fosse stancata della sua situazione. E petalo di Oleandro dopo petalo abbia scelto di smettere di soffrire.
    In tutto questo, non voglio accusare nessuno. Credo che semplicemente questa sia stata una reazione eccessiva, dettata da una depressione sicuramente grave e indubbiamente mal gestita. Ma, mal gestita da tutti coloro che le erano accanto.
    "
    [12:09am] <skalsang> Perché mai un dottore prescriverebbe l'arsenico in dosi non letali? Anche se non avesse voluto ucciderla, per quale motivo l'avrebbe fatto? Mi risulta che la Duchessa fosse in piena salute!
    [12:13am] <maya_abren> "Vede Maestà, la Duchessa dal punto di vista fisico era in ottima salute, ma da quello psicologico no. L'arsenico aveva lo scopo di aiutare la Duchessa a superare la sua crisi depressiva.
    Era stata la Duchessa stessa a venire a chiedermi aiuto, in quel senso.
    "
    [12:16am] <skalsang> Da ciò che vedi, la Regina sembra su tutte le furie. E s'è dipinto un sorriso sul suo viso.
    Quindi il suo responso medico è che lei accusa tutti i presenti di omicidio, eppure non accusa nessuno.
    [BRUNILDE] E così mia madre si è suicidata... Dovevo immaginarlo. Sì, in realtà l'ho sempre saputo!
    [LEAR] La mia bellissima moglie! Morta con le sue stesse mani. Una tragedia impossibile, che forse potevo fermare! Oh, me misero!
    [TEODORICO] La mia bella Duchessa, la mia padrona! Mai e poi mai avrei pensato di ucciderla, e quindi dev'essere come dice la dottoressa! PER FORZA!
    [CLEOPATRA] D-dottoressa... Stia ben attenta! La Duchessa non si sarebbe mai tolta la vita! Io non ero sua amica né la sua confidente! E forse sbaglio, dottoressa! Ma la Leonella che conoscevo...
    Tagliamo la testa alla dottoressa, se non è riuscita a guarire una malattia che non esiste non varrà sicuramente molto.
    [12:22am] <maya_abren> Mi voltai verso Brunilde, poi verso Lear e poi verso Teodorico... Perché di punto in bianco avvaloravano la mia tesi? Non ero io la colpevole ai loro occhi? Infine, mi soffermai su Cleopatra e quello che disse mi fece accaponare la pelle o meglio la pelliccia.
    [12:23am] <skalsang> Il verdetto sarà dato entro CINQUE MINUTI.
    [12:23am] <maya_abren> Io avevo visto delle persone innocenti, ma mi sbagliavo? Accidenti, non volevo fallire quella prova! No, dovevo restare calma... Se avessi perso la fiducia in me sarebbe stata la fine.
    [12:23am] <skalsang> Se qualcuno ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre!
    [12:24am] <maya_abren> "Ho altro da aggiungere. Maestà io non ho le prove, e nessun'altro le ha. Teodorico afferma di aver visto Brunilde mettere qualcosa nel piatto della Duchessa. Brunilde accusa Lear e Teodorico di aver accesso alla stanza della Duchessa. Lear accusa Teodorico di aver messo qualcosa nella limonata della Duchessa. Non so cosa succeda, ma loro tre sono gli unici che si accusano a vicenda, mentre Cleopatra ed io non stiamo accusando nessuno. Inoltre loro tre avrebbero ottenuto benefici dalla morte della Duchessa.
    Tutto questo è un circolo vizioso, cos'è che spinge ad accusare gli altri? Coda di paglia o semplice paura di morire? In conclusione, io non accuso nessuno ma è chiaro che non è colpa mia.
    "
    [12:40am] <skalsang> Quindi lei conferma di non voler giudicare nessuno, ma instilla in noi il dubbio che possano c'entrare qualcosa?
    Vuole la coscienza pulita, dottoressa?

    [12:46am] <maya_abren> "So solamente della mia innocenza. Se avessi la certezza che qualcuno di loro avesse ucciso la Duchessa lo prenderei personalmente a calci, per tutta la situazione che ha generato."
    [12:48am] <skalsang> Se nessuno vuole aggiungere altro, pronuncerò il mio verdetto.
    [BRUNILDE] Sua Maestà, è chiaro che mia madre s'è tolta la vita, ormai.
    [LEAR] La mia povera, bellissima, affascinante suicida! Che ne sarà di me?
    [TEODORICO] Oh no no no! La dottoressa ci ha salvati da morte certa, morte certa, morte certa! Che sollievo, che fortuna!
    [CLEOPATRA] Dottoressa, lei vuole la coscienza pulita! E forse in questo luogo è l'unica!
    Il verdetto ormai è chiaro.
    Giustizia sarà fatta.
    Brunilde, ti dichiaro INNOCENTE.
    Lear, sei INNOCENTE anche tu.
    Teodorico, tornerai ai tuoi incarichi. INNOCENTE!
    Cleopatra, sei una pappamolla squinternata senza nessun tipo di giudizio. COLPEVOLE. SARAI GIUSTIZIATA.
    Dottoressa Abren.

    Si volta verso di te.
    I tuoi medicamenti non hanno salvato la Duchessa da se stessa, dunque, è così?
    Molto bene, che la dottoressa Abren lasci il posto a un dottore più capace di lei! COLPEVOLE. SARAI GIUSTIZIATA.

    Cleopatra inizia a piangere e grugnire.
    Mentre i tre innocenti vengono fatti allontanare, due guardie ti affiancano e ti scortano verso l'enorme ghigliottina.
    Mentre la lama lucente della Morte viene sollevata, la Regina ha ho sorriso ENORME stampato sul volto.
    Quali sono le ultime parole di una condannata a morte?
    [MAYA sceglie di utilizzare: SECONDA CHANCE]
    [UN MOMENTO!] (Seconda Chance è ora disponibile per un singolo utilizzo durante la tua ARRINGA. Se qualcosa nella tua teoria non torna o non convince la Regina, puoi fermarla UNA SOLA VOLTA e sistemare (cambiando anche completamente) la tua versione.
    Sei ancora lì, Maya, con le zampette dietro la schiena tenute ferme da due enormi guardie nerborute.
    Però hai appena gridato che hai un'ultima cosa da dire.
    Dilla, Maya, perché FROLIC ti ascolta.
    E questa, forse, è l'ultima volta.
    [1:08am] <maya_abren> "Io sono innocente. Coloro che hanno collaborato per far morire la Duchessa sono Brunilde, Lear e Teodorico. Teodorico ha visto mettere qualcosa nel piatto della Duchessa da Brunilde, Brunilde dice che Lear e Teodorico hanno accesso alla camera della Duchessa sempre. Lear ha fatto far un bagno rilassante alla Duchessa, ma chissà cos'è successo nei bagni in quel periodo di tempo. Infine Teodorico ha dato una limonata alla Duchessa che per quanto ne so poteva contenere di tutto e di più. Quindi io accuso loro tre, non abbiamo prove che abbiano effettivamente avvelenato la Duchessa, ma è un dato di fatto che il loro egoismo ha sicuramente avuto un ruolo chiave. Sottolineando che solo loro tre avrebbero avuto giovamento dalla morte della Duchessa."
    Forse non ero completamente io quella che parlava, ma cosa importava? Avevo visto a cosa era servito essere umili e nessuno si era preoccupato per me, allora al diavolo, perché dovevo rimetterci io per il loro egoismo?
    "Ergo accuso loro, che come cani continuano a darsi la colpa quando in realtà hanno collaborato per uccidere la Duchessa."
    [1:12am] <skalsang> NE HO ABBASTANZA, NE HO ABBASTANZA!
    TAGLIATE LA TESTA A TUTTI! A TUTTI QUANTI!

    La Regina strepita e borbotta, si agita e si dimena.
    Quando prese dal panico, le guardie ti strattonano, tu capisci di essere tornata te stessa.
    Sei la Maya di sempre, col bel viso e gli occhi grandi.
    La Regina, invece... è sempre più grande, sempre più grande!
    E sempre più vecchia.
    Sempre più corrosa, sempre più CORROTTA.
    Ma tu sai la verità.
    O almeno: sai che cosa non vuoi vedere. L'egoismo.
    Ed è l'egoismo la chiave che muove il mondo, al pari passo con la gentilezza e le parole cortesi.
    Vieni spinta sotto la ghigliottina.
    E la lama viene fatta calare sulla tua testa.
    ZACK.
    --------------------------------------------------------------------------------------------------
    Una presa di posizione vale più di cento sorrisi e di mille pensieri inespressi.
    Una opinione, per quanto sgradevole e poco adatta, è CENTO e MILLE volte più opportuna di un silenzio.
    Quando FROLIC ti chiede qualcosa, devi avere la tua idea.
    I pensieri crudeli non ti renderanno crudele.
    La giustizia qui è sommaria. Non s'affida nemmeno alle prove.
    Questo non è il posto del perbenismo e della gentilezza.
    Questo è il posto della Sopravvivenza e della Decisione.
    Qualsiasi decisione sarebbe andata bene. Purché fosse una decisione.
    Hai deciso di dichiararti innocente.
    I pensieri della gatta Maya si sfracellano a terra come vetri appuntiti -- nella tua mente.
    Colpevole o innocente che fossi, ora sei sicuramente innocente.
    Ti sei dissociata.
    Per convenienza o per virtù, non importa.
    Quello che conta, è che ora la Regina ti ha tagliato la testa.
    Hai probabilmente chiuso gli occhi, in quel momento.
    E hai pensato di morire.
    In tutta onestà, potresti anche essere morta.
    Ma quando riapri gli occhi, sei in una stanza circolare illuminata da una fluorescenza bluastra.
    Rampicanti profumati si insinuano nelle crepe del muro.
    Al centro della stanza...
    C'è un piccolo altare con una teca di cristallo sopra.
    Al suo interno, ci sei tu.
    C'è l'Arco dell'Ego.
    [ ARCO DELL'EGO ]
    Lo guardi e lui ti vede.
    Lo vedi e lui ti guarda.
    È il tuo dono di FROLIC. Per FROLIC.
    Non ha l'aria perfetta.
    Ma è tuo.
    E questa volta, maledizione, questa volta!
    È proprio tuo. E ce l'hai fatta.
    Quello che hai davanti non è un Arco normale. È un'arma che ti conosce dentro, e che sai perfettamente come utilizzare.
    Indipendentemente dalle tue capacità, pensi che incoccare una di quelle frecce sia un po' come sbadigliare, per te.
    ---------------------------------------------
    Maya.
    FROLIC ha accettato la Maya che prende una decisione sgradevole, pur non essendo certa dell'effettiva veridicità delle tue parole.
    FROLIC ha accettato la Maya che si affida al suo istinto, e non alla fiducia nel mondo.
    CHE RAZZA DI POSTO E', FROLIC?
    Le scritte sul muro parlano chiarissimo:
    MORTE CERTA!
    MORTE CERTA!
    -------------------------------------------------------------------------- SOSPESA
     
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    [9:12pm] <skalsang> [ OST ]
    [9:12pm] <skalsang> La caduta. La risalita.
    Lo strapiombo e l'ascesa.
    Sta succedendo tutto, e non sta succedendo niente.
    I tuoi capelli volano e si scompigliano e senti l'aria, ma è più una specie di immaginazione quella che provoca l'effetto.
    Sei arrivata.
    Stai arrivando.
    Il mondo ti aspettava.
    E tu, forse, aspettavi FROLIC.
    Ignis. Certo che mi ricordo di te.
    Ora questo posto è anche il tuo. Sarai pronta a sostenere il peso delle tue decisioni?
    Quando atterri, lo fai in un roveto di frutti spinosi. Ma le spine sono morbide sulla tua pelle. Sono carezze e solletico.
    E quanto emergi dal cespuglio, davanti a te...
    Ci sei te.
    C'è FROLIC.
    Che cosa vedono i tuoi occhi, Ignis?
    Che cosa ha in serbo FROLIC per te, e tu che cos'hai in serbo per FROLIC?
    Cosa vorresti vedere, come immagini che sia, come hai sempre sognato il tuo posto perfetto? Il luogo più bello, più sicuro.
    Cosa c'è nel tuo santuario?
    ------------------------------------------------------------------------
    Hai 30 minuti a partire dal "-" finale di questa introduzione.
    FROLIC ti ha accettata, ricordi? Ora puoi plasmarlo a tua volontà.
    Immagina il posto più bello del mondo, il posto dove vorresti stare tutti i giorni.
    Non immaginare un mondo. Immagina un luogo preciso, un'area anche molto grande, ma che abbia un confine delineato e preciso.
    Questo posto può essere come vuoi tu.
    Fino ai minimi, più insignificanti dettagli, sarà ciò che sei tu.
    ---------------
    Ci sono solo due cose che non puoi descrivere: i personaggi e le persone che lo popolano, prima di tutto; in secondo luogo, ciò che avviene in questo luogo, o per meglio dire le azioni che avvengono qui dentro. Nemmeno le tue.
    Per il resto hai campo completamente libero, e libera sei di creare ciò che più desideri.
    Puoi anche immaginare e CANCELLARE tutto, per poi risistemare.
    L'importante è che alla fine, qui in questo canale e presente anche nel bollettino ci sia una rappresentazione finale del luogo in cui immagini di essere.
    Il luogo può essere DAVVERO quello che vuoi, e l'unico patto che ti chiedo è che tu rispetti le summenzionate regole.
    Puoi descrivere le tue emozioni, il paesaggio e ogni cosa.
    Eccetto i personaggi e le azioni.
    A quelli, penserò io.
    Sei pronta?
    Vediamo di cosa è capace Ignis in FROLIC.
    DEADLINE: 21:52
    [9:23pm] <ignis> La prima cosa che sentì fu la sensazione di cadere. Simile a quella che si prova appena prima di svegliarsi di soprassalto da un incubo - per svegliarsi nella più tranquilla realtà.
    Solo che in questo caso i suoi occhi si sarebbero aperti su FROLIC: meglio di qualsiasi altro risveglio.
    Fu come tornare a casa. La volta scorsa si era sentita disorientata, confusa, e catapultata in qualcosa che non aveva afferrato subito - ora no. Ora sentiva FROLIC e sapeva che lui sentiva lei.
    Cadde in un roveto di frutti che all’apparenza potevano sembrare spinosi. Forse lo erano davvero - ma non con lei. La accarezzarono, quasi salutandola.
    In quell’istante, pensò di trovarsi in un bosco. Magari, data la presenza del roveto e di quegli strani frutti, si sarebbe trattato di un piccolo boschetto colmo di piante da frutto - e si sorprese nel non sentirsi sorpresa quando si accorse che era esattamente come l’aveva immaginato.
    Al chiaro di luna, l’erbetta corta e gentilmente accarezzata da una brezza serale. Il clima tutto sommato temperato, la luna enorme nel cielo.
    Una sola.
    Non due.
    Piccoli cespugli di deliziose fragoline di bosco costellavano quel cerchio perfetto che era la radura dove si trovava, e il loro profumo poteva facilmente stuzzicare l’appetito di chiunque. Lucciole danzanti illuminavano ulteriormente il luogo, dandogli un tocco di mistico e - perchè no - romantico.
    Poi pensò… Pensò che aveva fame, in effetti, e che le sarebbe proprio andato un bel gelato — tempo di pensarlo, che la radura si allargò creando lo spazio perfetto per una viuzza costellata di alberi ben curati.
    Dove portava?
    Oh, lei lo sapeva.
    Una radura simile ma del tutto diversa era la destinazione di quella stradina: frutti ENORMI pendevano da altrettanto enormi piante rigogliose e colorate, profumi indescrivibili aleggiavano nell’aria frizzantina della sera - che ora si era stranamente tinta di rosa, come al tramonto.
    Un piccolo fiumiciattolo costeggiava la radura di frutta - acqua fresca e limpida, ma che - lo sapeva bene - se solo ci avesse infilato le mani a coppa per berne un po’ e avesse desiderato si trattasse di latte o cioccolata o champagne, beh, questa lo sarebbe indubbiamente stata.
    Un’acqua capace di rispondere ai desideri di chi la beve. Sarebbe stato bello, no? Niente più contenitori, niente più sistemi complessi per preparare le bevande.
    Sarebbe bastato prendere un po’ di quell’acqua e desiderare che fosse qualsiasi cosa.
    I party sulla riva del fiume sarebbero— Poff! Immediatamente la radura si allargò, diventando in un battito di ciglia grande quanto la sala da ballo del Garden.
    Tavolini, sedie, divanetti sgargianti, musica - e una tavolata di bicchieri vuoti impilati a torre, pronti per essere presi e tuffati nell’acqua.
    Anche il fiumiciattolo, da piccolo che era, si tramutò in un corso d’acqua più largo, che si tuffava a cascatella poco più avanti prima di scomparire oltre le rocce, nel resto della foresta.
    Dove portava?
    Oh, ma ne era certa.
    Al suo Laboratorio!
    Certo, perchè il suo luogo perfetto non poteva essere noioso.
    E a lei piaceva sperimentare, no? Sarebbe stato bello pasticciare con i reagenti, creare formule nuove e perfette in grado di fare qualsiasi cosa.
    Lì poteva essere davvero un genio della scienza. Lì poteva avere tutto senso.
    Il suo Laboratorio sorgeva ai piedi della cascata. Per arrivarci dalla party-frutta-radura bisognava… Ehi, sarebbe stato divertente se per arrivarci potesse usare qualche mezzo magico di sua invenzione!
    Decise che si trattava di un ombrellino. Un delizioso ombrellino bianco costellato di deliziose paperelle gialle.
    Grande quanto un ombrellone da aperto, formato tasca da chiuso: lo strumento perfetto per salire e scendere le correnti!
    Tramite quello - un ottimo ascensore - si poteva raggiungere il Laboratorio, che sorgeva ai piedi della cascata e circondato dal resto del boschetto.
    Era un’enorme edificio, fatta con complessi vetri a forma triangolare e disposti in modo da creare una specie di onda.
    Perchè sono brutte le cose squadrate, no? Meglio le curve, meglio le cose strane.
    Le porte automatiche celavano l’interno della struttura: schiere di robot di grandi e piccole dimensioni abitavano quel luogo, e Ignis sapeva che ognuno di loro lo aveva creato lei, per aiutarla a creare le sue formule e i suoi progetti.
    Numerosi supercomputer svettavano alle postazioni di lavoro, e infondo sorgeva un grande bancone immacolato, illuminato dalla luce dell’esterno - ora di un caldo giallo-arancio.
    Dietro di esso una enorme cassettiera di metallo, dai cassetti piccoli quanto un pugno disposti ad alveare. Ognuno - ed erano veramente tantissimi, da ricoprire la parete intera - conteneva uno specifico reagente in un cassettino lungo dal profilo esagonale.
    Ognuno di quei cassettini disponeva di una lucina colorata: rosso per indicare l’assenza di reagenti, blu per indicarne la presenza.
    Sarebbe bellissimo, pensò, se potessi comandare tutto semplicemente con la voce, o con i gesti!
    E in quel preciso istante seppe che era così.
    Seppe che, al solo movimento delle sue dita, uno qualunque di quei cassettini si sarebbe aperto e si sarebbe posato gentilmente sulle sue mani grazie a un piccolo robottino automatizzato montato sul soffitto che si occupava di gestire l’enorme cassettiera.
    I suoi strumenti da lavoro? Posati in ordine sul bancone, solo in attesa di essere usati! Poteva vantare qualsiasi cosa potesse servirle per lavorare alle sue formule, ne era certa.
    E se si fosse stancata di sperimentare? Oh, in quel caso le sarebbe bastato uscire dal suo Laboratorio, battere le mani e chiudere tutto così, magicamente, fino al suo ritorno.
    Un’altra stradina si apriva sulla destra, e un’altra ancora dietro al laboratorio.
    Ignis sapeva che quest’ultima conduceva al mare.
    Ne poteva sentire - o immaginare? - il profumo, e sapeva che la sabbia color beige mischiata al rosa corallo avrebbe accarezzato i suoi piedi, invitandola a tuffarsi nell’acqua tiepida e luccicante illuminata dalla luce bianca del mattino.
    E se l’avesse fatto - ah! - avrebbe potuto esplorare i fondali variopinti e salutare i pesciolini.
    L’altra stradina avrebbe invece condotto a una casetta - la sua, lo sapeva - piccola e rustica. In perfetta contrapposizione con l’enormità del suo Laboratorio, e la sua tecnologia.
    Lì avrebbe potuto semplicemente essere Ignis e basta: cucinare, dormire, farsi la doccia, leggere un libro… Una casetta piccola, in legno e pietra. C’era persino un caminetto, in un angolo del piccolo soggiorno.
    Al piano di sopra un bagno grande abbastanza da contenere una doccia, e la sua camera da letto. Lenzuola costellate, di nuovo, da paperelle gialle.
    [9:59pm] <skalsang> Hai tutto perfettamente sotto controllo, come previsto.
    Ogni cosa è lì per te, creata da te, pensata da te e appositamente collocata per te.
    Ogni cosa vive e respira e in silenzio ti attende, ti guarda, sa di te.
    Certo che lo sa. Sei la sua regina. La loro regina.
    La Regina, anzi.
    Ogni cosa si muove e si sposta secondo i tuoi precisi comandi, e poco t'importa di quello che succede attorno a te.
    Perché quello che succede attorno a te, sei tu.
    È precisamente così che funziona la mente.
    ...
    Ma non è precisamente così che funziona il FROLIC.
    Il FROLIC ti ha dichiarato forse Regina? Non lo ricordo.
    Non credo.
    E mentre questa parola ti passa nella testa, un forte terremoto spacca in due la terra davanti ai tuoi piedi, aprendo una voragine troppo larga e troppo profonda perché tu possa saltarla o aggirarla.
    Non si vede nemmeno il fondo.
    E allora...
    E allora, è allora che vedi ciò che vedi, che vedi il tuo Mondo Perfetto, con gli alberi da frutta steroidati e la sala da ballo baciata dalla Luna, la sola e unica Luna.
    È allora che ci sei vicina, vicinissima. Ma lontana.
    Per colpa del crepaccio.
    Anche sfruttando i tuoi poteri sul luogo, non riesci in nessun modo a richiuderlo o procurarti un ponte.
    O meglio... un ponte ci sarebbe.
    Per l'esattezza, una scala a pioli in legno.
    ...
    O ciò che ne resta.
    Mentre non puoi fare a meno di sentirti osservata e giudicata molto da vicino, senti il chiaro pianto lagnoso e cantilenante che proviene da uno di questi pioli.
    Ci sono due lunghe aste e pioli dappertutto, sparpagliati qua e là.
    La scala a pioli è rotta.
    E disseminata qua e là.
    E il pianto, quel maledetto pianto lagnoso!
    [Meccanica: Puoi montarla ad occhi chiusi, se lo desideri, e procedere verso il Mondo Perfetto]
    [10:03pm] <bob_il_piolo> BUUUHAAAAAAAAAAAA!!!!
    [ OST ]
    [10:04pm] <ignis> Oh, accidenti!
    [10:04pm] <bob_il_piolo> COM'E' POSSIBILE?!
    COME
    E'
    POSSIBILE !??!

    [10:05pm] <ignis> Eh, vorrei saperlo anche io!
    [10:05pm] <bob_il_piolo> Il piolo si stra strappando tutte le schegge.
    [10:05pm] <ignis> Sbottò, rivolta a non sapeva bene quale dei tanti pioli.
    Oh eccolo, quello che si strappava le schegge.
    Che ti è successo? Chiese, avvicinandosi.
    [10:06pm] <starryheaven> A me? NIENTE! MA a Greg...
    ... GREG E' CADUTO DI SOTTO!
    NON HA PIU' SENSO SENZA GREG!

    [10:07pm] <ignis> Di sotto? C’era un piolo per terra?
    [10:07pm] <bob_il_piolo> SI'! DI SOTTO!
    [10:07pm] <skalsang> La sensazione di essere osservata si fa più intensa e pungente, mentre la dolce brezza proveniente dal Mondo Perfetto ti abbraccia con profumi e tepore-- ma è solo un attimo. A separarvi c'è un baratro.
    [10:07pm] <bob_il_piolo> La vita non ha più senso senza Greg...
    [10:07pm] <skalsang> Ci sono molti pioli, a terra, Ignis.
    [10:08pm] <ignis> Oh, non piangere. Ti riporto io il tuo Greg ehm… Come hai detto che ti chiami?
    [10:08pm] <skalsang> Sono tutti sparpagliati e sconsolati.
    [10:08pm] <bob_il_piolo> Io sono Bob.
    [10:08pm] <ignis> BOB! Ciao Bob. Io sono Ignis.
    Allora. Com’è fatto il tuo fantastico Greg? EHI GREG! DOVE SEI?

    [10:09pm] <[Bob_il_Piolo]> IGNIS! Questo non è tempo per le presentazioni! Dobbiamo andare da Greg!
    Tutti, tutti quanti! Dobbiamo andare tutti da Greg!
    NON POSSIAMO FARCELA SENZA GREG
    NON
    CI
    STIAMO
    PIU'
    DENTRO

    [10:09pm] <ignis> AH MA QUINDI NON E’ UN PIOLO?
    [10:09pm] <[Bob_il_Piolo]> Certo che è un piolo! Come tutti.
    [10:10pm] <ignis> E non è qui per terra?
    [10:10pm] <[Bob_il_Piolo]> No, Greg è caduto nella voragine!
    E dobbiamo andarci anche noi, Ignis. AIUTACI!
    Noi non possiamo andarci da soli.
    Siamo, uh. Pioli,

    [10:10pm] <ignis> CAVOLI! Questo è un bel problema.
    Beh, allora vi aiuterò io.

    [10:11pm] <skalsang> Ricostruendo piano piano la situazione, ti sembra di aver capito che...
    Beh, c'è una scala a pioli rotta. Qualche piolo dev'essere caduto di sotto, ma niente di grave.
    Potresti benissimo ricostruirla e passare oltre.
    [10:11pm] <ignis> Vi rimonterò in modo da condurci tutti nella voragine! Così salveremo Greg! E sono SICURA che qualcun altro sarà caduto insieme a Greg, tipo… Uhm, Dharma…?
    [10:11pm] <skalsang> Certo, niente di grave per te.
    [10:12pm] <[Bob_il_Piolo]> Oh, Ignis! Se ci fosse Greg magari...
    ...MA NOI NON SIAMO ABBASTANZA!
    NON SIAMO ABBASTANZA GREG, CAPISCI?!

    [10:13pm] <ignis> Ahh dici che non riusciremmo ad arrivare fino infondo per salvarlo?
    [10:13pm] <[Bob_il_Piolo]> Il piolo rimane fermo, immobile.
    Ma capisci che sta annuendo.
    O meglio, lo farebbe. Se non fosse un piolo.
    [10:13pm] <skalsang> Effettivamente, Ignis, se guardi nel baratro scopri che il fondo non sembra nemmeno lontanamente alla tua portata.
    Nel tuo Mondo Perfetto, ogni cosa è perfetta.
    Ogni cosa vive ed esiste in tua piena funzione, e svolge un compito importante.
    Si mantiene sempre gradevole, nuova e piacevole all'olfatto.
    Quando lanci un'occhiata, senti che l'occhiata è ricambiata.
    Fiori e frutti germogliano, ricchi e pieni.
    Maturi.
    Polposi.
    E poi cominciano a riempirsi di buchi. Buchi di larva. Larve nere e bianche, scure e striscianti, che lentamente e metodicamente stanno divorando tutto ciò che i tuoi frutti hanno da offrire.
    Ogni frutto cade a terra in un tonfo appiccicoso e flaccido.
    Le larve si sparpagliano qua e là dopo aver lasciato solo i noccioli, cercando qualcos'altro da divorare.
    Qualcosa non va.
    Qualcosa ti guarda.
    Qualcosa ti aspetta.
    E poi, c'è Bob.
    [10:16pm] <ignis> Cavoli, quel baratro era… Uhhhh. Si sentì osservare persino dal baratro, quando gli lanciò un’occhiata.
    All’inizio aveva creduto si trattasse dei pioli. Insomma, erano un sacco, e se tutti erano frignoni come Bob...
    [10:17pm] <[Bob_il_Piolo]> C'è troppo poco Greg nella nostra vita, Ignis.
    [10:17pm] <ignis> Però qualcosa le sembrava storto.
    [10:17pm] <[Bob_il_Piolo]> DOBBIAMO RAGGIUNGERLO, IGNIS
    [10:18pm] <ignis> Ehi Bob, ma quando è caduto Greg? Chiese, distrattamente.
    [10:18pm] <[Bob_il_Piolo]> Quando si è aperto il varco, DUUUH!!
    Buaaahaaaa!!
    Bob piange.
    [10:18pm] <ignis>Però, Bob, la voragine è troppo profonda. Mi sa che non ce la facciamo a raggiungerlo.
    [10:18pm] <[Bob_il_Piolo]> Il varco si è aperto, si è aperto e...
    ...E GREG E' CAUDUTO, IGNIS

    [10:19pm] <ignis> Si avvicinò alla voragine, gridandoci dentro a pieni polmoni: EEEEEEHI GREEEEEEG!! MI SEEEEENTIIIIII??
    [10:19pm] <[Bob_il_Piolo]> SENZA SPERANZA, GIU', GIU' NEL BUIO
    Lanciaci di sotto, Ignis... Dobbiamo andare da Greg...
    Non vedi Josephine?
    Non riesce più a trattenere il suo dolore.

    [10:20pm] <skalsang> Non c'è risposta, dal fondo del baratro. La tua voce riecheggia più volte di quanto effettivamente sia normale--- ma niente.
    [10:20pm] <[Bob_il_Piolo]> [JOSEPHINE]
    [10:21pm] <ignis> Sospirò. Doveva essere davvero profondissima, quella stramaledetta voragine.
    Si voltò, esaminando la situazione. Le aste erano prive di pioli, semplicemente avrebbe dovuto rimontarli tutti per risalire.
    [10:22pm] <skalsang> C'è un vento freddo, ora, che ha spazzato via la brezza tiepida e invitante del Mondo Perfetto. Non è un vento forte, ma è un vento che ti gela il sangue nelle vene.
    [10:22pm] <ignis> Forse, una volta in cima al buco avrebbe potuto spingere la scala indietro in modo da farla precipitare nella voragine.
    [10:22pm] <skalsang> E le foglie degli alberi cominciano a cadere.
    Un paio di calici crepano.
    GRRRZING
    [10:22pm] <ignis> —Rabbrividì. Cos’era quella sensazione? Come di qualcosa
    che
    si
    spezza
    ma non sapeva cosa.
    Era nel buco.
    [10:23pm] <[Bob_il_Piolo]> Lo sai cos'è che si spezza, Ignis.
    E' il cuore di Bob.
    E forse anche quello di Josephine.
    Che più passa il tempo, e più sono distanti da Greg.
    [10:23pm] <ignis> La parete del buco è di roccia?
    [10:23pm] <[Bob_il_Piolo]> Greg è il piolo più bello.
    Ed il più forte di tutti noi.

    [10:24pm] <skalsang> Non esattamente, Ignis.
    E' di oscurità.
    C'è una nebbiolina fredda che proviene da quel buco, ma ovunque vada non prevedi nulla di buono.
    Al momento, non hai con te la Lama Vorpale.
    [10:25pm] <[Bob_il_Piolo]> Mi ricordo di una volta, con Greg - sai?
    [10:25pm] <ignis> Si?
    [10:25pm] <[Bob_il_Piolo]> Eravamo al mare. C'era un bellissimo cottage, vicino alla spiaggia.
    E Greg, oh - Greg! Dovevi vederlo. Come faceva lo smargiasso col falegname.
    L'aveva lasciato di stucco.
    ... DI STUCCO, IGNIS
    AVEVA LASCIATO DI STUCCO IL FALEGNAME. GREG.
    Come farò senza di lui. Lanciaci da lui, Ignis!

    [10:27pm] <ignis> Ignis ridacchiò. Già, riesco proprio a immaginarmelo, Bob!
    [10:27pm] <skalsang> Mentre Bob ti fa perdere tempo, ormai gli alberi hanno perso tutte le loro foglie. E le foglie sono diventate locuste, e stanno saltando in alto, in alto, sempre più in alto, per raggiungere la Luna e divorarla.
    Ci sono quasi.
    Non puoi impedirglielo.
    [10:27pm] <ignis> Però— però qualcosa non va, Bob. Lo senti anche tu?
    [10:27pm] <[Bob_il_Piolo]> Sì, hai ragione. LA MIA SOLITUDINE DIVENTA SEMPRE PIU' FORTE
    [10:28pm] <ignis> Io… Forse non è qui che devo star…e? Non lo sapeva nemmeno lei. Voleva aiutare Bob. Ma anche il suo mondo perfetto.
    [10:28pm] <skalsang> La voragine te lo impedisce, forse? Se fossi dall'altra parte, tutto sarebbe meglio. O almeno diverso. E questo lo pensi, ma qualcosa ti fa pensare di no. È la stessa orribile cosa che ti osserva.
    [10:28pm] <[Bob_il_Piolo]> NON CI STIAMO DENTRO IGNIS
    GUARDALA, A JOSEPHINE!

    [JOSEPHINE]
    [10:29pm] <ignis> Si avvicinò a Josephine, con un sospiro. Avrebbe… Avrebbe potuto ricostruire la scala. Sarebbe stata una bazzecola, no?
    [10:29pm] <skalsang> Ignis, Josephine è un piolo da manuale.
    [10:29pm] <[Bob_il_Piolo]> Ha tutti i segmenti al posto giusto.
    [10:30pm] <skalsang> Sarebbe una bazzecola, Ignis.
    [10:30pm] <ignis> Ehi Bob. Ma tu lo sai dove conduce questa voragine bruttissima? Cioè, lo so che conduce da Greg, ma a parte questo?
    [10:31pm] <[Bob_il_Piolo]> Conduce alla Nebbia Profonda!
    Nessuno esce da lì, è per questo che dobbiamo andare noi da greg!
    G R E G

    [10:32pm] <skalsang> C R A C K
    [10:32pm] <ignis> La Nebbia Profonda. Forse era la stessa nella quale era caduta Miku, all’epoca?
    [10:32pm] <skalsang> Una crepa si apre sulla facciata della casetta.
    MmHMHH.. Sì. Assai probabile.
    [10:33pm] <ignis> BOB! Greg lo vorrebbe? EH? Vorrebbe che anche voi, voi tutti, finiste in trappola?
    GREG NON VORREBBE FORSE CHE VOI VI SALVIATE?

    [10:33pm] <[Bob_il_Piolo]> ...
    ...NO, IGNIS.
    GREG VUOLE CHE NOI ANDIAMO DA LUI.
    Fidati,
    Lo so.
    Cadendo, ha detto " Qui è bellissimo, vi aspetto perchè da solo non posso fare niente e voi siete bellissimi!" Ha detto questo, Greg.
    GREG. CAPITO? Il MIGLIORE. Ci ha detto che ci vuole con lui.
    E noi siamo una squadra, Ignis.
    Non so cosa insegnano a quelli che hanno le gambe, come te.

    [10:35pm] <ignis> Ma Bob, anche se vi mandassi da lui siete tutti dei Pioli. Non potreste comunque aiutarlo, no?
    [10:35pm] <[Bob_il_Piolo]> Però le scale sono formate da tanti piccoli pioli, tenuti insieme da un Greg.
    Hai ragione, Ignis.

    [10:35pm] <skalsang> Il tetto della bella casetta leggermente s'affloscia, come un supplì uscito dal forno troppo velocemente, e poi ricade su se stesso. Implodendo.
    [10:36pm] <[Bob_il_Piolo]> Però saremmo almeno insieme.
    Come veri pioli che facevano parte di, una volta, una scala.
    Perchè i pioli funzionano così. Capito?
    Dai.

    [10:36pm] <skalsang> La casetta crepa. E cade. E non c'è più. Una nube di polvere si alza da essa, e ha la forma di un teschio.
    [10:36pm] <[Bob_il_Piolo]> Ignis?
    [10:36pm] <ignis> Guardò i resti della scala, contando rapidamente i buchi presenti sulle guide. Non poteva credere che Greg - il perfetto Greg - volesse portarsi con sè i suoi amici. Non poteva immaginarlo.
    Bob, secondo me non è una buona idea.
    [10:37pm] <[Bob_il_Piolo]> Ignis.
    [10:38pm] <skalsang> Non manca solo Greg, Ignis.
    Ma probabilmente lui era il preferito di tutti.
    [10:38pm] <ignis> Iniziò a rimontare la scala. Le dispiaceva per Bob, per Greg, per Josephine. Rimettere ognuno di loro nella guida le faceva venire da piangere - sentiva la loro tristezza, ma davvero, davvero era convinta che quella voragine non fosse una buona idea.
    [10:38pm] <[Bob_il_Piolo]> IGNIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIISSSSSSSS!!!!!!!!
    [10:38pm] <skalsang> Le urla strazianti di un piolo.
    [10:38pm] <ignis> Volete buttarvi di sotto, Bob, Josephine? EH!?
    VOLETE FARE LA FINE DI GREG?

    [10:39pm] <[Bob_il_Piolo]> SI'!
    [10:39pm] <ignis> BEH
    IO DICO DI NO!
    IO DICO CHE GREG

    Montò altri pioli
    non riusciva
    [10:40pm] <skalsang> Li monti.
    [10:40pm] <ignis> a mantenere la voce ferma
    ma doveva dirglielo, a Bob
    che quel posto OH QUEL POSTO non era un bel posto.
    [10:40pm] <skalsang> E le locuste saltano, saltano, sempre più in alto.
    [10:40pm] <ignis> CHE GREG LO SA, BOB
    LO SA CHE VORRESTE
    MA NON CI CREDO
    NON POSSO CREDERE
    CHE VOGLIA CHE LO SEGUIATE!!

    Continuò a montare la scala, sforzandosi di ignorare il male che stava facendo ai poveri pioli. Volevano raggiungere Greg. E anche lei, avrebbe voluto che lo raggiungessero.
    Sapeva cosa significava allontanarsi da qualcuno - per mano del fato - per sempre.
    Ed era quello che era successo a Bob. E a Josephine.
    [10:43pm] <skalsang> Quando lo esclami, le urla strazianti di Bob si spengono. Per sempre.
    [10:44pm] <ignis> Aveva forse ucciso Bob? AvEva FoRsE uccIsO BoB?
    Se lo chiese, piagnucolando, ma non smise di ricostruire la scala. Non smise finchè non fu completa.
    E alla fine la poggiò contro la parete.
    Scusami, Bob.
    Sono certa che Greg non l’avrebbe mai voluto. Lo volevi tu, Bob. Vero?
    Greg era il migliore. Greg non vi avrebbe portati tutti nella Nebbia.

    [10:46pm] <skalsang> Il tuo aspetto cambia, Ignis, mentre parli.
    I tuoi capelli sciolti.
    Il tuo vestito.
    Senti la Lama Vorpale. Senti la sua presenza.
    E lo sguardo che ti osserva da tutte le parti ora non è più curioso. È disgustato.
    [10:48pm] <ignis> Si asciugò le lacrime con la manica della maglietta. Lo sguardo che si sentì addosso, ora, era ancor peggio di prima. Se avesse potuto trafiggerla, forse l’avrebbe fatto. Si guardò intorno timidamente, cercando di individuarlo. Chi, chi poteva essere? Però, ora sentiva la Lama con sè. Si sentì un po’ più forte, un po’ più se stessa.
    Mise timidamente un piede sulla scala, pronta a salire.
    Prese un respiro.
    E salì le scale.
    [10:49pm] <skalsang>[ OST ]
    Le scale sono solide ed efficienti sotto i tuoi piedi.
    È vero, manca Greg.
    Ma la sua mancanza, tu, non la senti.
    La scala svolge perfettamente la sua funzione e tu, Ignis, hai fatto una scelta.
    Hai scelto la riflessione.
    Non hai scelto il sentimento.
    Questo fa di te una donna.
    Questo, a chi ti guarda, non piace.
    Ma tu, tu sei tu.
    E lentamente...
    Ogni cosa di te, ti raggiunge.
    Sei completa.
    Sei bella.
    Sei forte.
    Anche le tue lacrime sono lacrime di forza.
    Perché crescere non significa dimenticare. Significa conoscere le conseguenze delle proprie azioni.
    [ EQUIPAGGIAMENTO DI IGNIS IN FROLIC ]
    Qualunque cosa deciderai di utilizzare da questo momento in poi, ti sarà scalata da quello schema.
    Non hai la minima idea di che cosa sia celato nelle tasche del tuo ampio vestito, e anche vedendoli e leggendo i cartellini ivi apposti, è tutto piuttosto strano.
    E sei oltre la voragine.
    E la voragine si richiude.
    Prende forma.
    Si anima.
    È DIETRO di te.
    Ti osserva.
    Ti volti?
    [10:58pm] <ignis> Era uscita dalla voragine. Era se stessa e allo stesso tempo era un po’ diversa. Nel momento in cui aveva deciso di risalire, aveva ricordato. Aveva ricordato Lynn, aveva ricordato che— che lei era stata un Bob. E una Josephine. Era stata tutti loro, e avrebbe voluto buttarsi nella nebbia.
    Ma poi, non lo aveva fatto. Aveva scelto di stringere i denti e andare avanti.
    E così aveva fatto di nuovo.
    E adesso era fuori dalla voragine, con quello strano vestito indosso. Si sentì trafiggere di nuovo da quello sguardo.
    Quello che l’aveva osservata fino a quel momento, forse.
    Si voltò, ma non timidamente. A testa alta - perchè non rimpiangeva alcuna decisione presa. E sorrise, ancora prima di vedere chi o cosa ci fosse alle sue spalle.
    [11:02pm] <skalsang> Ogni cosa è con te.
    E tu sei con ogni cosa.
    Ma sei veramente pronta a vedere ciò che hai alle spalle?
    Ti risolvi e sostieni di sì.
    E ti aspetti di vedere qualcosa.
    Ma non qualcosa di così vicino.
    Invade il tuo spazio.
    Ti guarda dritto degli occhi.
    Ma lui, gli occhi, non li possiede.
    Sottile come un'ombra, alto come una quercia, esile come un filo d'erba. Flessuoso come un giunco.
    Forse non spaventoso. Ma qualcosa, di lui, ti riempie di orrore.
    [ UOMO SOTTILE ]
    Indossa un abito elegante, perché ogni brutta esperienza lo fa.
    Ma non ha un volto.
    Non ha un'espressione.
    Ma tu sai che ce l'ha.
    E mentre avvicina una mano al tuo viso, lentamente, per sfiorarti, sai che sta sorridendo.
    [11:08pm] <ignis> Ok - non credeva fosse così vicino. Tempo di girarsi che si ritrovò praticamente in faccia quell’essere… Senza volto.
    Il sorriso le si congelò in faccia.
    [11:08pm] <skalsang> [ UOMO SOTTILE2 ] Circa.
    [11:09pm] <ignis> Non aveva paura, ma l’assenza di volto la impressionava. Un po’ come quando si fissa un cadavere: vuoi distogliere lo sguardo e allo stesso tempo no. O forse quella era una sensazione che provava solo lei?
    Si umettò le labbra, facendosi coraggio. Non aveva espressione quell’essere, ma allo stesso tempo la sentiva eccome. Sembrava sorridere? Come faceva a saperlo? Non ne aveva idea.
    Non si ritrasse quando l’essere allungò la mano per sfiorarla. In realtà anche se un po’ inorridita era principalmente curiosa. Curiosa di capire, di conoscere.
    Lo era anche fuori da FROLIC.
    Assecondò il movimento dell’essere, avvicinando il volto alla sua mano. Ciao.
    [11:12pm] <skalsang> LUI OSSERVA
    SENZA GLI OCCHI

    ----------------------
    Il tuo movimento accompagna quello della enorme mano dell'Essere.
    Le sue lunghe dita affusolate si avvolgono delicatamente attorno al tuo collo.
    Sono sottili e fredde.
    E non senti niente, se non un brivido, finché non iniziano a stringere.
    -------------------- COMBATTIMENTO ----------------------------
    [ OST ]
    La morsa attorno al tuo collo è un maglio.
    Presto il respiro è un ricordo.
    Lontano.
    Vuole tirare fuori tutta la vita che c'è in te, spremendola dal tuo collo.
    E allora lo sai.
    È lui che degenera il tuo mondo.
    Lui è la Corruzione del tuo Mondo Perfetto.
    [11:16pm] <ignis> La mano dell’essere le si strinse attorno al collo. Iniziò a stringere, fortissimo, come se fosse stata fatta solo per quello.
    E in quel momento lo seppe - era lui. Era lui, era lui, era lui, era lui, era lui, era lui.
    Era lui che uccideva il suo mondo, lentamente, corrodendolo.
    Richiamò a sè la lama, mentre il respiro le svaniva - forse per sempre? - dalla gola. Dalla mente.
    Se le fosse apparsa in mano, l’avrebbe piantata con tutta la forza possibile nella mano dell’essere, quella che la stringeva.
    In
    cerca
    di
    aria
    [11:18pm] <skalsang> La Lama Vorpale si manifesta nelle tue mani.
    L'impugnatura è tiepida, come se avesse riposato sotto al cuscino della tua immaginazione fino a poco prima.
    La sollevi come un trofeo. La conficchi nella mano come una lancia.
    E quando stai per pungerlo, la sua mano scompare.
    E anche Lui scompare.
    ...
    Silenzio
    ...
    *CCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCRASSSSSSSSSSHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH*
    Rumore di mille bicchieri che vanno in pezzi.
    Di vasi rotti.
    Di dolore.
    Rumore del tuo Mondo Perfetto che così perfetto, forse, non è.
    Un matrimonio andato a male. Quello fa lo stesso rumore.
    Ma col tuo cuore.
    I bicchieri in frantumi, la sala da ballo e piena di escrescenze vive, pulsanti, rivoltanti. I vermi, i vermi lentamente se la mangiano.
    E sono grassi e satolli, ma ancora mangiano.
    Per un istante puoi notare quelle lunghe mani affusolate, le Stesse Mani, che lasciano cadere manciate di vermi sul tuo bel Ballo.
    E in quel momento...
    Il cuore ti viene forato da mille spilli.
    Il dolore dell'amore.
    Dell'abbandono, del tuo abbandono. Di ciò che si ha perso.
    Delle cose e delle persone passate.
    IGNIS: BUONO [Status: AMORE 1/???]
    [EFFETTO: Non puoi utilizzare Azioni Offensive]
    L'Uomo Sottile è dappertutto.
    L'Uomo Sottile è Invisibile.
    [11:26pm] <ignis> La mano - scomparve. L’aria, quella le riempì i polmoni, traendola in salvo. Tossì subito dopo, portandosi la mancina al collo. Respirava davvero. L’aria c’era di nuovo.
    E poi— f r a n t u m i
    Si sentì come spintonare, al punto che quasi cadde all’indietro per la forza di quel rumore che oltre che risuonare attorno a lei le risuonò dentro.
    Lo aveva detto prima anche a Bob.
    Qualcosa si è rotto.
    Gridò, gridò fortissimo con la nuova aria che le riempiva i polmoni. Forse non avrebbe mai smesso di farlo - sovrapporre quelle urla al rumore di cose che si spezzano.
    Avrebbe voluto dire basta, chiedere perchè - ma non c’erano domande che affioravano sulle sue labbra, solo— solo dolore.
    Mille spilli.
    Il SuO CuOre ERA fattO di SpiLLi!
    Gridò finchè l’aria non le mancò di nuovo. Finchè il dolore al petto non si fece più forte della suo voce - allora smise. E tacque, in silenzio, osservando il suo Mondo Perfetto farsi a pezzi.
    Marcire.
    C o m e l a s u a v i t a
    Però - però.
    Aveva scelto. Aveva scelto di andare avanti, di non rimpiangere. Di stringere i denti.
    Quell’essere stava distruggendo il suo mondo. Ma quello era FROLIC, lì tutto aveva senso e allo stesso tempo non lo aveva. Quello che stava succedendo era metaforicamente già successo.
    Si cacciò le mani nelle tasche. Le sentiva piene, ma non aveva ancora avuto modo di guardare cosa ci fosse dentro.
    Le sue dita sfiorarono il Tocai - oh, lo riconosceva l’amico fedele di bevute e trasformazioni. Ma dopo averlo riconosciuto passarono oltre, esaminando tutto il resto.
    Era una persona curiosa. Forse quello era il suo più grande difetto. Si prese il suo tempo per osservare ed esaminare gli oggetti.
    La morfina e il suo biglietto l’allettarono.
    Strinse la presa sulla siringa, l’avvicinò al braccio— ma poi la posò. Era come buttarsi nel baratro di prima, in un certo senso.
    Prese invece una fetta di torta, titubante. Aveva l’acquolina in bocca solo a guardarla - chissà che un morso non potesse aiutarla a far smettere tutto quel rumore.
    Quel rumore nella sua testa.
    Nel suo cuore.
    Nelle sue orecchie.
    Doveva smettere. ADESSO.
    Diede un morso alla fetta di torta, risoluta. Doveva andare avanti - come aveva sempre fatto. Anche di fronte al dolore, anche di fronte alla solitudine, anche di fronte agli errori.
    E prendere a calci in culo quel maledetto senza-faccia che aveva fatto marcire la sua frutta.
    [AZIONE UNICA: Mangia una fetta di TORTA ALLA ZUCCA]
    [11:42pm] <skalsang> La Torta di Zucca è necessaria per la zucca, e ha un ottimo sapore.
    Sa di Zucca, di Ananasso, di stevia e di cioccolato, dell'ultimo buon pasto consumato al Garden e dell'ultimo take-away timberiano.
    Sa tutto di buono, e ti senti subito meglio anche se ti sporchi un po' gli angoli delle labbra.
    IGNIS: BUONO+
    [STATUS: AMORE 2/??????]
    Ma quelle fitte, quelle fitte al cuore!
    Quelle non passano.
    ------------------
    LUI OSSERVA
    SENZA GLI OCCHI

    ------------------
    L'Amore si cura solo in un modo. E anche se il tuo corpo sta un po' meglio...
    È difficile capire e percepire, sentire e pensare, e lucidamente fare qualcosa, mentre l'Amore ti avvolge nelle sue spire.
    L'Amore è pazzia.
    Annientamento.
    Specialmente quando è rotto.
    O corrotto.
    IGNIS: DISCRETO [STATUS: AMORE 2/??????]
    [EFFETTO: Non puoi utilizzare Azioni Offensive]
    OGGETTO UTILIZZATO: Torta di Zucca (per la Zucca)
    Il pavimento della sala da ballo baciata dalla luna sta crepando.
    Forse per sempre.
    [11:48pm] <ignis> Mangiò— no, divorò la fetta di torta. Sapeva di tutte le cose più buone: quella cioccolata calda che aveva mangiato con Lynn, di pizza, di fragole con panna, di Zucca, di casa, di panini del Garden.
    Si sentì meglio.
    Come quando, in preda al dolore, ci si abbuffa di gelato.
    E subito dopo, esattamente come in quei casi, le venne da piangere.
    Perchè non smettevano? Perchè non poteva semplicemente decidere di smettere di sentire?
    Perchè doveva fare così male?
    PERCHE’ IL SUO PAVIMENTO DA BALLO SI STAVA CREPANDO
    IL SUO
    MONDO
    P E R F E T T O
    era in pezzi.
    E sarebbe stato per sempre qualcosa di rotto.
    Qualcosa che non si sarebbe mai potuto riparare.
    Non era solo Lynn che le era tornato in mente. Anche Koike, anche— anche la sua infanzia, i suoi amici che non aveva più rivisto, il Signor Ilgard.
    Tutte quelle persone che non erano con lei. Che forse non ci sarebbero più state.
    Si era illusa che quello fosse il suo mondo perfetto, lo aveva creato lei, ma ora? Ora era esattamente come nella realtà.
    Quel dolore sarebbe mai passato?
    Tremante, mise a posto la torta rimasta. Avrebbe potuto divorarla tutta, ma non era certa che sarebbe stata una cosa positiva.
    Invece, invece tirò fuori il coniglietto di pezza. Quello che era così uguale a quello che le aveva regalato il suo insegnante da bambina, e che aveva avuto la premura di portarsi dietro fino al Garden, quando era scappata di casa.
    Il suo compagno di pianti e di gioie.
    Lo fissò: pensò che forse, se le era apparso magicamente in tasca doveva voler dire qualcosa. O forse non significava nulla.
    Ma era così uguale.
    Le venne naturale stringerlo e abbracciarlo, piangere tutte le sue lacrime in questo modo - e sentirsi forse solo un pochino protetta.
    Ingenuamente da bambina credeva avesse il potere di scacciare via gli incubi.
    Forse aveva ancora quel potere - desiderò ardentemente che fosse così. Che potesse aiutarla a rialzare la testa, ad affrontare quel dolore che la stava corrodendo da dentro.
    Con un abbraccio. E un bel po’ di lacrime.
    [AZIONE UNICA: Abbraccia fortissimo il CONIGLIO DI PEZZA per farsi forza e affrontare quella situazione]
    [11:58pm] <skalsang> OGGETTO UTILIZZATO: Coniglio di Pezza
    Quando lo abbracci, lo stringi a te, sai che lui è l'approdo che cercavi.
    STATUS AMORE: TERMINATO
    Mentre lo stringi, capisci che si romperà presto.
    Non sarà la tua sponda in eterno.
    Ma per ora, è sufficiente.
    E quando sollevi gli occhi dal Coniglio, lo vedi.
    È lì.
    Ha in mano un calice pieno di vermi, e brinda alla sua salute.
    Al suo proliferare.
    Lancia il suo sguardo impossibile verso il sentiero alberato.
    E camminando aristocraticamente, si avvicina ad esso per risucchiare le ultime energie rimaste agli alberi.
    Per distruggere ogni vita.
    Avvelenare il ruscello e il fiumiciattolo.
    Distruggere.
    Corrompere.
    E poi l'ambiente è Corrotto più ti rendi conto che il Mondo Perfetto è un'invenzione.
    A te ogni scelta.
    Perché tu, qui, hai Scelta.
    [12:04am] <ignis> Come quando aveva dieci anni e le trecce lunghe, un bel pianto stretta al suo Signor Coniglio riusciva sempre a scacciare il dolore.
    Magari non riusciva a farlo per sempre.
    Ma era un’ottimo porto sicuro.
    Anche in FROLIC funzionava così. Pianse le sue lacrime, gridò il suo dolore - e poi si sentì più calma, più lucida.
    Alzò gli occhi.
    Quell’essere stava brindando con un calice pieno di vermi. Alla corruzione. A lei, che aveva permesso che tutto ciò accadesse.
    Al suo essere debole.
    Pe…PERCHE’ LO STAI FACENDO!? Chiese, ritrovando la voce.
    Ma sapeva che probabilmente non avrebbe mai risposto.
    Perchè lo facevano i suoi gesti.
    Avvelenava qualsiasi cosa.
    Rompeva la perfezione.
    Corrompeva i suoi sogni.
    Il Mondo Perfetto non esisteva più.
    (Era mai esistito?)
    Tenendo per una mano il suo coniglietto, si rialzò. Si guardò intorno, osservando il suo mondo.
    Quello vero.
    Quello rotto.
    Perchè era così, no? Era sempre stato rotto.
    L’illusione era l’altra.
    Rimase in silenzio per un po’, guardandosi intorno e basta. Ammirando la realtà delle cose. Ammirando se stessa messa a nudo così violentemente.
    In FROLIC bisogna scegliere.
    E di fronte a quello scempio, l’unica scelta possibile che poteva immaginare era— ricostruire.
    Ma non per ottenere la Perfezione.
    Quella non esiste.
    Rimettere insieme i cocci, creare qualcosa di più bello - bello perchè aveva con sè la ferita della corruzione, bello perchè era rinato da qualcosa di ormai perso.
    Un mondo che fosse il suo. Che fosse imperfetto, che fosse realistico.
    Tentò di piegare lo spazio con la mente, esattamente come aveva fatto quando aveva creato quell’angolo perfetto.
    Dai cocci dei bicchieri poteva creare nuovo vetro, se fusi. Dalla frutta marcia poteva dar vita a del concime e quindi a nuove piante.
    Poteva ricreare. E contrastare con quella forza la corruzione dell’uomo senza volto.
    …Poteva?
    Non lo sapeva.
    Ma voleva. Voleva con tutte le sue forze mostrargli la verità - il vero mondo che le apparteneva, rinato dai cocci dell’altro.
    [12:17am] <skalsang> Lasci che la mente corra libera e serena.
    Riprovi.
    Da capo.
    Scegli di Ricominciare.
    [ OST ]
    È una scelta coraggiosa.
    E anche l'unica che si possa fare.
    Ma Ignis.
    Piccola Ignis.
    Adulta Ignis.
    Quando concentri la tua mente per ricostruire il vetro, senti di non poterlo fare a mente sgombra.
    Non puoi, come prima.
    Non perché tu non sia la Padrona del tuo Mondo Perfetto.
    Ma perché una persona non può voltare pagina.
    Non può voltarla, se prima non ha risolto se stessa.
    E di cose da risolvere, qui, ce ne sono.
    La Creatura non ti osserva, ma ti guarda.
    Avvolge le sue dita ad uno degli alberi, e lo stritola.
    Come il tuo collo.
    L'albero viene schiacciato. Ridotto a una polvere.
    A una pappetta disgustosa.
    ED E' COSI' ALLORA! COSI'!
    E' COSI' E' COSI' E' COSI'!
    E se è così, non si può fare niente.
    LUI NON HA GLI OCCHI
    MA TU SI'

    E la paura, l'orrore di non poterlo sconfiggere, si aggrumano dentro di te come una Consapevolezza.
    Naturale?
    Consapevolezza Indotta?
    Comunque sia, ora hai abbandonato ogni speranza.
    Ora è il momento di fuggire.
    MORTE CERTA, MORTE CERTA!
    IGNIS: FERITO [STATUS: FUGA 1/???]
    [EFFETTO: Chi te lo fa fare di rimanere qui? Vai, scappa. C'è di meglio là fuori.]
    [Non puoi avvicinarti all'Uomo Sottile o alle sue scelleratezze.]
    [Mantieniti almeno a 25 metri, e se si avvicina SCAPPA, altrimenti MUORI.]
    [12:24am] <ignis> Ci aveva sperato. Davvero, con ogni fibra del suo corpo, che solamente volendolo avrebbe potuto aggiustare tutto.
    Non funzionava così.
    Non poteva aggiustare senza prima fare spazio, liberare se stessa e il suo angolo di mondo dal veleno.
    Ma ora ne aveva la certezza: non poteva sconfiggere quell’essere.
    NON POTEVA NON POTEVA NON POTEVA
    fare niente
    a parte
    scappare.
    Indietreggiò. La paura - aveva provato a tenerla a bada, a sostituirla con la curiosità. Ora non aveva più difese. Ora era senza possibilità di combatterlo.
    Ne aveva mai avuta una?
    Si voltò, scappando più forte che potè. Dove stava andando? Lontano da lui. Lontano - al sicuro.
    (avrebbe mai trovato un posto dove sentirsi al sicuro?)
    Si sentiva debole. Più correva più il cuore le rimbombava ovunque - nelle orecchie, nel petto, nelle mani, nella testa - e il suo respiro la assordava.
    (si sarebbe mai salvata?)
    Solo quando fu certa di aver messo abbastanza metri tra sè e quel mostro, si fermò. Si fermò perchè— non poteva scappare e basta. E poi, non ce l’avrebbe fatta. Doveva… Forse, si, calmarsi. Tornare lucida, scacciare la paura.
    Ficcò una mano in tasca. Aveva visto delle caramelle, da qualche parte… Ne avrebbe messe un paio in bocca, succhiandole con avidità per rimettersi in sesto e darsi, al contempo, una calmata.
    Il suo cuore non si fermava più.
    (forse le era già saltato fuori dal petto)
    AZIONE DIRETTA: Mangia due caramelle INDIRETTA/EXTRA/GRATUITA: fuga
    [12:35am] <skalsang> La paura.
    Brutta bestia, certamente.
    E non fa ragionare.
    Quando mangi le caramelle percepisci un netto cambiamento, dentro di te.
    OGGETTO UTILIZZATO: Benzodiazepina Farfallina
    Un rilassamento atavico.
    Come se nulla potesse scalfirti.
    Come se il mondo fosse dieci centimetri sotto di te, e da te ben separato da una campana di vetro.
    La paura, però, quella mica passa.
    IGNIS: FERITO- [STATUS: PAURA 2/???????????]
    Sicuramente ti senti come se ci fosse ancora speranza.
    Ma per il coraggio, non c'è niente da fare.
    --------------------------------------------------
    LUI OSSERVA
    SENZA GLI OCCHI

    --------------------------------------------------
    Il tuo Mondo Perfetto era così vicino.
    COSI'
    VICINO
    Perché bisogna sempre rovinare tutto?
    Qual è, Ignis, la via di fuga?
    Quello è il tuo Mondo Perfetto.
    Comunque esso sia?
    L'Uomo Sottile è invisibile.
    L'Uomo Sottile non è dappertutto.
    L'Uomo Sottile ti osserva.
    Senza gli occhi.
    La tua Lama Vorpale freme.
    Si attacca alla tua mano.
    [12:41am] <ignis> La caramella fu come l’ancora della sua sanità mentale. Nel momento in cui la mise in bocca, sentì i suoi pensieri schiarirsi e il suo battito rallentare.
    Si stava… Calmando.
    Aveva ancora paura. Forse l’avrebbe avuta per sempre.
    Ma aveva smesso di voler scappare. Scappare e basta - non era da lei.
    Lei affrontava le cose.
    Ci sbatteva contro, se necessario.
    Si disse che doveva farlo di nuovo.
    Soprattutto avendo paura.
    Si sentì osservare ancora.
    Ancora ancora ancora ancora
    ancora
    Ma come poteva
    GUARDARLA
    come poteva
    VEDERLA
    senza occhi?
    senza occhi!
    La Lama fremette, attaccandosi come una calamita alla sua mano. Cosa le stava dicendo? Le stava suggerendo di agire.
    Di affrontare quella situazione?
    Strinse le dita attorno all’elsa, determinata a seguire quel consiglio. Magari avrebbe sbagliato, magari avrebbe fatto una brutta fine, ma non voleva farlo scappando.
    COME FAI
    A VEDERMI?

    Gridò, cercando di individuare da dove l’Uomo la stava osservando.
    Forse da qualsiasi luogo? E da nessuno allo stesso tempo?
    NON PUOI! NON MI VEDI!
    QUINDI
    ORA SMETTILA
    E APRI GLI OCCHI!

    Forse stava impazzendo. Forse lo era già, per pensare che quella poteva essere una buona idea.
    Ma lo fece lo stesso.
    Accoltellò lo spazio.
    Il suo mondo.
    Se stessa?
    Anche, in un certo senso.
    Quanto doveva essere impazzita per scegliere
    consapevolmente
    di pugnalarsi?
    Di mettere fine a quel Sogno - e a quell’Incubo.
    Di aprire gli occhi.
    Affondò la lama nel suo ventre, sentendosi e sentendola fremere tra le dita.
    Era pazza davvero.
    [12:55am] <skalsang> Una risata lontana.
    O forse l'hai solo immaginata?
    Quando sollevi la Lama Vorpale, lei sa cosa vuoi fare.
    E oppone resistenza.
    Ti odia, per questo.
    HO FORSE SBAGLIATO, SCEGLIENDO TE?
    Quando affondi il coltello, non percepisci nulla.
    Se abbassi gli occhi, la Lama è scomparsa.
    Lei non ti farà mai del Male.
    Lei non lo Farà Mai.
    Non appena la allontani dal tuo corpo, la Lama ricompare al suo posto.
    Vorpale come sempre.
    -----------------------------------------------
    LUI OSSERVA
    SENZA GLI OCCHI

    -----------------------------------------------
    IGNIS: AGONIZZANTE [LIMIT DISPONIBILE] [STATUS: PAURA 3/???????]
    -------------------------------------------------------
    La Limit non è presente nella tua Scheda.
    La Limit è tua e Personale.
    E tu la creerai.
    La Limit deve rispettare il Regolamento della Creazione della Limit del Garden di Trabia.
    Creala, se la desideri.
    E Usala.
    LA LIMIT non subisce l'effetto dello Status PAURA.
    Tu? Tu sì.
    [1:00am] <ignis> Come faceva come faceva come come come COME FACEVA A OSSERVARLA
    SENZA OCCHI
    La Lama si era rifiutata. Si era rifiutata di ferirla, e aveva percepito il suo odio per quella sua decisione.
    Le aveva detto che non avrebbe mai potuto ferirla. Che l’aveva scelta, e che non aveva sbagliato. E lei non poteva tradire quella aspettativa.
    Aveva scelto di andare avanti, aveva deciso di aprire gli occhi - ma non poteva sperare di ferire se stessa con una parte di sè. Questo le diede forza.
    Abbastanza da desiderarne altra.
    Altra, per non cedere.
    Per non cadere in ginocchio di fronte quell’essere senza occhi.
    L’energia - poteva sentirla, pulsante, scorrere al suo volere. Ripristinare la sua forza vitale.
    NON CEDERO’
    FROLIC
    M A I

    Non aveva ceduto di fronte a Verity, che le aveva chiesto di spostarsi. Si era beccata una lancia cybernetica in pieno petto per quella decisione così cocciuta, e ancora ne portava il segno.
    Non aveva ceduto nemmeno dopo che Lynn era svanito dalla sua vita. Aveva tentennato, si, ma alla fine - come ora - aveva deciso di alzarsi.
    E andare avanti.
    AZIONE UNICA: Limit di cura su se stessa
    [1:14am] <skalsang> Mai Arrendersi.
    MAI.
    Non te lo ha insegnato FROLIC.
    Te lo ha insegnato la vita.
    E la vita è crudele, spietata, corrotta, imperfetta.
    Ma è la cosa migliore che si ha.
    La vita...
    È l'unica cosa che splende dentro di noi.
    Ed è questa vita l'Energia che dentro di te si sprigiona.
    [ OST ]
    Lentamente, dolcemente, fortemente.
    Un'esplosione di dolore. Di terrore.
    Di paura.
    Di benessere.
    IGNIS: BUONO+ [Nessuno Status in corso]
    Ora pensi più lucidamente.
    Ora il coraggio torna.
    E ti riscalda un po'. Ti dona sicurezza. Nelle tue Azioni.
    L'Uomo Sottile è una delle tante Porte.
    Uno dei tanti Ostacoli.
    Una delle molte Opportunità.
    Come scegli di operare adesso, cosa scegli di fare, è una tua libera decisione.
    Nel mentre, il suo lungo corpo flessuoso e piegato sul ruscello, e le sue dita oblunghe accarezzano l'acqua.
    Quando la tocca, questa diviene putrida e verde.
    Malsana.
    Pesciolioni vengono a galla.
    Stecchiti.
    E quel fiume arriverà alla cascata.
    E poi al mare.
    E poi sarà tutto tuo.
    Sarà tutto dell'Uomo Sottile.
    Come sempre.
    Quello che l'Uomo Sottile fa, ti fa male.
    D'altronde, chi lascerebbe andare il proprio Mondo Perfetto?
    ---------------------------------------------------------- SOSPESA -------------------------------------------------------------------------

    Edited by †Krissy† - 12/4/2016, 21:54
     
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    --------------------------------------------------------------------------- RIPRESA QUEST --------------------------------------------------------------------
    [9:44pm] <skalsang> [ OST ]
    Se la mente fosse un posto perfettamente lineare, perfettamente perfetto... Allora noi saremmo soggetti perfettamente funzionali.
    Operativi.
    Efficienti e produttivi.
    Ma sai anche tu che pochi raggiungono la loro efficienza. E quei pochi che lo fanno...
    Hanno fatto grossi, enormi sacrifici.
    [9:47pm] <ignis> Energia, forza, decisione. Non aveva ben chiaro da dove avesse tirato fuori tutto ciò, ma— ora stava bene. Ci vedeva più chiaro, si sentiva più sicura.
    Strinse la Lama tra le dita, come chiedendole consiglio. Cosa poteva fare per fermare quell’essere? Doveva attaccarlo, come aveva fatto con il ragno dorato?
    Strose la bocca, indecisa. Forse le sue tasche nascondevano ancora qualche utile targhetta che potesse suggerirle cosa fare; così frugò e frugò esaminando ogni descrizione.
    I funghetti. “Per schiacciare i demoni nella propria testa”, diceva la targhetta. Beh, quello era un demone in effetti.
    Un cappio dorato. “Una soluzione a tutti i tuoi problemi”
    Le targhette parlavano chiaro, e nessuno dei due oggetti le pareva particolarmente invitante - non quanto il Signor Coniglio o le caramelle o la torta, almeno.
    I funghetti non aveva idea del tipo di effetto che avrebbero potuto provocare se ingeriti. Avevano un colore così acceso da apparirle velenosi, in realtà… Mentre il cappio— beh, era un cappio. L’unico uso al quale pensò potesse essere utile in quella situazione era un uso molto poco piacevole.
    Quindi lo mise via. Sarebbe stata la sua ultima spiaggia.
    Strinse invece in mano la Lama, e puntò lo sguardo sull’Uomo Sottile. Tutto questo finirà ora. Gli disse - si disse - un attimo prima di dare un morsetto al fungo.
    Non aveva idea di che effetto avrebbe avuto. Ma sapeva che avrebbe attaccato il suo nemico - lo avrebbe fermato. O non avrebbe mai potuto ricominciare.
    Si lanciò verso di lui: non provava più quella paura incontrollabile che si impossessava di lei quando gli si avvicinava. E non aveva intenzione di lasciarsi spaventare in quel modo un’altra volta.
    La Lama le pulsava in mano. Non era certa che fosse proprio il coltello a pulsare o una sua impressione - magari era solo l’adrenalina, o il battito del suo cuore in fibrillazione.
    Non ti lascerò continuare a distruggere tutto! Basta!
    Lo avrebbe attaccato. Col pugnale, si, avrebbe vibrato in rapida successione una serie di tre colpi: un paio per ferirgli le mani con le quali non la smetteva di avvelenare il suo fiume; poi per allontanarlo da lì grazie a un colpo vibrato in orizzontale.
    DIRETTA: Attacco fisico con LAMA VORPALE | INDIRETTA: Mangio un FUNGO SPORIGENO | EXTRA/GRATUITA: Corro verso l’Uomo Sottile
    [10:03pm] <skalsang> Poniamo fine a tutto questo.
    Una scelta come un'altra, dico bene? Dici bene?
    MORTE CERTA, MORTE CERTA!
    Quando lo carichi, i metri che macini sotto i tuoi piedi sono molti più di quelli che immagineresti fare fuori da qui.
    È la tua testa che te lo fa fare.
    I tuoi colpi sono furiosi, rabbiosi, letali. La Lama Voraple si colora di luce.
    Si tinge di rosso.
    Ma non è sangue. È plasma, quello che esce dalle ferite dell'Uomo Sottile.
    Ed è allora che egli, ferito, si smaterializza.
    Il fiume viene lasciato in pace.
    Un momento di silenzio.
    E poi...
    Il laboratorio.
    Il lunghissimo, sottilissimo braccio dell'Uomo Sottile passa i banchi pieni, agghindati nella tua personale perfezione. Ogni cosa toccata da quel braccio viene completamente polverizzata.
    E quando lo vedi, il tuo cuore ha una caduta.
    Sulle tue braccia, sul tuo viso, si aprono dei tagli.
    Tagli profondi e vivi. Sanguinanti.
    Una lieve polvere nera vi si deposita sopra, e a tener bene aperti questi tagli, sulle tue belle braccia, sul tuo bel visto e sulle tue preziose gambe...
    ... Si materializzano dei ganci di ferro.
    Anche solo si conficcano nella tua carne.
    E sanguini.
    E sanguini.
    E sanguini.
    Consumi il Fungo Sporigeno, nel frattempo, e la tua Energia aumenta considerevolmente.
    Adrenalina pura.
    Sebbene ora il mondo sia pieno di ferite aperte, i colori sono più accesi e la tua energia è più grande.
    [IGNIS: DISCRETO [STATUS: FLAGELLO 1/???]
    [EFFETTO: Le ferite subite dall'Uomo Sottile vengono spalancate da dei ganci di ferro che non puoi neanche pensare di rimuovere manualmente.]
    [FUNGO SPORIGENO: Fornisce un'Azione Diretta extra il turno successivo all'utilizzo]
    L'Uomo Sottile è dappertutto.
    L'Uomo Sottile non è da nessuna parte.
    Senti la sua presenza al laboratorio, sai che è lì - ma non è da nessuna parte.
    Il suo sangue è per terra, nel laboratorio, un po' qua e un po' là.
    [10:12pm] <ignis> Lo aveva colpito. Si! Si lo aveva cacciato! Ce l’aveva fatta!
    Durò solo un attimo. Un delizioso attimo di silenzio che le riempì il cuore di speranza - che venne brutalmente frantumata l’attimo dopo, quando l’Uomo Sottile allungò le sue mani velenose anche sul suo Laboratorio perfetto.
    I suoi reagenti? Smaterializzati.
    Il suo lavoro? Polvere.
    Quanto ancora poteva sopportare di tutto ciò? Non era forse già morta? Non era forse già stremata da tutto quel dolore, da tutte quelle perdite—
    No. A quanto pareva non era abbastanza.
    Prima ancora di accorgersi che stava sanguinando praticamente ovunque, il suo cervello le lanciò innumerevoli fitte di dolore. Non potè trattenere l’ennersimo urlo disperato - e un po’ sorpreso - che ne seguì, soprattutto quando le sue ferite vennero spalancate da numerosi ganci metallici.
    Una tortura
    La sua mente non poteva pensare a nient’altro che al dolore che stava provando. Era fisico e mentale - non poteva scappare.
    Sanguinava
    Sanguinava
    E non poteva non pensarci. Non ci riusciva. Il dolore l’aveva completamente rimbambita - poteva solo gridare e piagnucolare e desiderare che tutto ciò smettesse subito. Che tutto ciò avesse fine per sempre.
    Il fungo. Il fungo, finalmente, fece il suo effetto: una scarica di adrenalina la invase, dandole la forza di contrastare quel dolore incredibile.
    Mosse la mano, tuffandola di nuovo in tasca. Sapeva cosa cercare - si era soffermata su quella targhetta poco prima, quando il suo cuore non era che un puntaspilli di amori frantumati.
    La siringa.
    Non era un medico nemmeno per sbaglio, e non aveva idea di dove iniettarsela per non combinare qualche macello biologico, ma era talmente messa male che il suo unico desiderio era che tutto finisse, in un modo o nell'altro.
    Non le importava di sbagliare.
    Bastava che
    finisse
    tutto
    Si iniettò la morfina sulla coscia, nemmeno percepì l’ago penetrarle la carne.
    Basta. Basta basta basta basta BASTA BASTA B A S T A
    AZIONE UNICA: Si inietta una dose di Morfina Trasformina nella coscia
    [10:25pm] <skalsang> La siringa penetra nella tua gamba.
    Non la senti nemmeno, è vero.
    E poi...
    Lentamente i ganci cominciano a cedere. E le ferite si richiudono... almeno un po'.
    OGGETTO UTILIZZATO: Morfina Trasformina
    I ganci scompaiono.
    E anche l'effetto del Fungo Sporigeno, termina.
    Ma quel dolore era assolutamente doveroso placarlo.
    Era assolutamente vitale farlo smettere.
    L'Uomo Sottile, ora è davanti a te.
    -----------------------------------------------
    LUI GUARDA
    SENZA GLI OCCHI

    -----------------------------------------------
    In posizione eretta, sarà almeno quattro metri d'altezza.
    Rifletti che con un salto, nel mondo normale, forse gli arriveresti appena sopra al ginocchio.
    L'Uomo Sottile è fermo, ed è lì a guardarti.
    -----------------------------------------------
    LUI SORRIDE
    SENZA LA BOCCA

    -----------------------------------------------
    Il suo braccio impossibile si allunga verso di te.
    Ti tende una mano.
    Non è un gesto d'offesa.
    E' un richiamo.
    Una richiesta.
    Un'offerta.
    L'ultima offerta dell'Uomo Sottile.
    IGNIS: FERITO
    [10:31pm] <ignis> Ogni fibra del suo corpo gridava. Ogni fibra del suo corpo era in tensione, pulsava, sanguinava.
    —poi tutto tacque.
    Silenzio.
    Percepì l’aria nei polmoni. Aveva smesso di respirare, per caso?
    [10:32pm] <skalsang> [ UOMO SOTTILE3 ]
    [10:33pm] <ignis> Mentre il suo corpo si rilassava e il dolore svaniva, Ignis si abbracciò con le mani all’altezza del ventre e si accucciò, dondolandosi appena, in ginocchio. Assaporò quella sensazione, la fronte contro il pavimento a cercare di raffreddarsi.
    Aveva smesso. Il dolore aveva smesso.
    Non sapeva quanto tempo era passato. Era ancora ricoperta di sangue - suo -, era ancora ferita, ma i ganci non c’erano più. Si sentiva calda.
    E si sentiva uno sguardo addosso.
    Alzò la testa, trovandosi davanti l’Uomo Sottile. Prima non era così alto - o si?
    Si rialzò piano, senza smettere di guardare in alto, su su fino al suo viso vuoto. La stava guardando. Lo sapeva, lo sentiva.
    Aveva la strana sensazione che stesse persino sorridendo. Perchè sorrideva? Di nuovo, come quando aveva cercato di strangolarla?
    In effetti aveva un tale potere che avrebbe potuto schiacciarla in qualsiasi momento. Cosa lo tratteneva dall’appenderla semplicemente da qualche parte e riempirla di tagli e ganci?
    E allora, allora perchè adesso le stava offrendo una mano?
    Non capiva. Ma voleva credere che tutta quella distruzione, quel dolore, quella corruzione sarebbe finita. Voleva credere che l’Uomo Sottile le stesse davvero offrendo una tregua, un aiuto, non una trappola.
    Voleva crederci.
    Allungò la mancina verso la mano affusolata che le stava tendendo. La strinse, decisa a rispondere a quel muto richiamo - a quell’offerta che le stava dando. Decise di credere che adesso non aveva più da temere.
    [10:40pm] <skalsang> [ OST ]
    La stretta dell'Uomo Sottile non ha niente a che vedere con una comune stretta di mano. È una presa sottile, delicata, polverosa, impalpabile. Una presenza elettrostatica attorno alla tua mano.
    In quel momento, l'Uomo Sottile prende la tua altezza, e si abbassa di molti metri affinché tu non abbia più bisogno di sollevare la testa per guardarlo.
    Ora siete pari.
    Ora siete uguali.
    E in quel momento... Capisci qualcosa.
    Capisci qualcosa di te, del tuo Mondo Perfetto.
    Il Mondo Perfetto è reale, finché tu desideri che lo sia.
    Finché questo vive nella tua immaginazione, tenderai sempre a modificare il mondo attorno a te per farcelo assomigliare.
    Una lotta eterna per raggiungere ciò che hai dentro, e vederlo da fuori.
    Con i tuoi occhi. Occhi che lui non ha.
    Lui è dentro.
    E lui, esattamente come il tuo Mondo Perfetto, è te.
    L'Uomo Sottile non ha bisogno di parlare, ma ti sta spiegando qualcosa.
    Ti sta chiedendo di scegliere.
    Lui, l'Uomo Sottile.
    O il tuo Mondo Perfetto.
    -----------------------------
    Senza aspettare una tua reazione, l'Uomo Sottile ti Abbraccia. Ti avvolge con due, quattro, dieci braccia, e il suo corpo esile oltre il quale puoi vedere il Mondo Perfetto come sarà.
    Cenere e polvere.
    La Lama Vorpale freme nelle tue mani. È ora più affilata di prima.
    La Mano del Destino, oggi, è la tua.
    Giralo.
    Non c'è una scelta giusta, né una scelta sbagliata.
    ... O forse c'è?
    [10:48pm] <ignis> Scelse di credere in lui. Di rispondere al suo richiamo. E così prese la mano che le stava tendendo, venendo ricambiata da una stretta incredibilmente delicata, come un soffio di vento.
    L’Uomo Sottile si abbassò all’istante. Divenne pari a lei, evitandole di tenere la testa alzata in modo scomodo.
    Ma forse non solo per questo.
    Quel semplice gesto le fece capire qualcosa. Qualcosa che forse un po’ aveva già capito prima, quando aveva provato a modificare il suo mondo per salvarlo dalla corruzione.
    Il Mondo Perfetto non esiste. Non era mai esistito davvero. Lei aveva solo desiderato che ci fosse, che esistesse un posto dove potersi rifugiare per sempre, dove poter scappare.
    Era per quello che si era sentita così attratta da FROLIC, era per quello che aveva desiderato ardentemente ritornarci.
    L’Uomo Sottile aveva solo cercato di farglielo capire.
    Quella cattiva, quella pazza, era sempre stata lei.
    Si era detta che avrebbe smesso di scappare - era una bugia. Non aveva mai smesso di farlo, continuando a disprezzare se stessa e tutto ciò che faceva. Si era convinta di essere inutile, debole, sciocca.
    E così aveva avvelenato tutto.
    Ignis scoppiò a piangere. Un pianto di quelli liberatori, di quelli che bisogna fare perchè si è appena capito qualcosa di importante, qualcosa che fino a quel momento si era cercato di tenere nascosto da tutti.
    Si abbandonò completamente all’abbraccio dell’Uomo Sottile, ricambiandolo tra le lacrime.
    Non c’era davvero una scelta da fare. Il Mondo Perfetto non esisteva - era una proiezione di ciò che lei desiderava avere, essere, diventare. L’Uomo Sottile invece era sempre stato se stessa. Era Ignis tanto quanto lo era quella ragazzina coperta di sangue dai capelli rossi.
    Volevi dirmelo, vero?
    Che non posso trovare salvezza in un luogo che non esiste. In un luogo immaginario.
    Che non posso scappare da me stessa.

    [10:59pm] <skalsang> Lui non risponde, e non lo farà mai. Sta solo aspettando te, le tue decisioni e le tue scelte. Aspetta la tua Lama Vorpale, o qualcos'altro. Non teme né uno né l'altro Destino.
    Uccidilo e Salvati. Accettalo e Accettati.
    [11:00pm] <ignis> Non gli avrebbe mai conficcato la Lama in corpo. Non ora che sapeva - che sapeva chi era.
    Non avrebbe salvato quel mondo.
    Avrebbe salvato se stessa - quella vera.
    Ficcò una mano in tasca. Sapeva cosa cercare - lo specchio. Con quello poteva provarlo - poteva forse restituirgli il volto, poteva dirgli quello che aveva capito. Poteva dirgli “vieni”.
    Si specchiò. E poi lo voltò verso di lui, sussurrando semplicemente il suo - il loro - nome: Ignis.
    Sei me e io sono te.
    E lo siamo sempre stati.

    [11:04pm] <skalsang> Oggetto Utilizzato: Specchio Dispetto
    Lo Specchio riflette la tua immagine.
    Eppure sei diversa. Sei cambiata.
    Sarà il FROLIC? No.
    È qualcosa di diverso nei tuoi occhi, e nella tua espressione.
    In ogni caso, ti senti subito meglio. Subito te stessa.
    IGNIS: BUONO
    Quando lo volti verso l'Uomo Sottile, lui lo scosta con delicatezza. Come se non volesse fartelo sprecare.
    E poi il suo corpo svanisce in un turbinio di polvere, oscurità e nebbia.
    Lentamente, ma inesorabilmente, ogni cosa crolla.
    I vermi hanno ormai mangiato tutto, e stanno crepando uno dopo l'altro per la troppa sazietà.
    Le locuste hanno mangiato la luna e tutte le stelle, e anche loro ora iniziano a morire di indigestione.
    Il fiume è secco e putrido, il mare si è ritirato troppo spaventato da ciò che vede e la cascata è crollata, bloccando per sempre ogni accesso d'acqua.
    I tuoi scenari, il Mondo Perfetto, sono ora cumuli di cadaveri e macerie.
    Polvere e distruzione.
    L'Uomo Sottile si assicura che tu abbia visto, e diviene nient'altro che un piccolo turbine.
    Poi il tuo polso brucia.
    Non appena rimuovi la manica del vestito, ti rendi conto che c'è qualcosa, adesso, sopra ad esso.
    C'è un disegno, un tatuaggio che prima sicuramente non avevi.
    [ TATUAGGIO ]
    Quando smette di bruciare, fa solo prurito.
    Ignis.
    Lui non sarebbe mai guarito.
    E tu?
    Tu hai perso tutto.
    Se prima hai scelto la riflessione, ora, forse, hai scelto il sentimento.
    Non hai più nessun potere in questo posto.
    Sei solo tu.
    E anche la sensazione di essere Osservati è svanita.
    Ma lui è lì.
    Sul tuo polso.
    Hai scelto di non credere nelle favole, Ignis.
    È una scelta giusta? Una scelta sbagliata?
    Entrambe.
    [11:15pm] <ignis> L’Uomo Sottile svanì, in un turbine di polvere nebbia e oscurità.
    E in quell’istante, il Mondo iniziò finalmente a crollare.
    I vermi avevano divorato tutto. Le locuste persino il cielo, la luna, le stelle. Il fiume era nient’altro che veleno, rinsecchito nel suo letto.
    Le sue costruzioni nient’altro che macerie.
    Si prese un attimo per osservare il Mondo mentre moriva, lentamente e inesorabilmente, crollando su se stesso poco a poco.
    Poi, qualcosa le bruciò il polso— un tatuaggio, non certo qualcosa di pericoloso ma… Forse, pensò, era il segno che si erano accettati. Che aveva riconosciuto se stessa, e aveva scelto di completarsi.
    Si tenne il polso bruciante con l’altra mano, tornando a guardarsi intorno senza sapere bene cosa fare o cosa pensare. Forse si sentì anche un po’ sola.
    Ma sapeva che non lo era - non lo era più. Perchè lui era lì, tatuato sulla sua pelle.
    [11:20pm] <skalsang> Il cielo è buio, come quello di una notte senza stelle.
    [11:20pm] <ignis> Sorrise. Grazie.
    [11:21pm] <skalsang> La terra è arida, le rovine polverose. Non rimane che una landa in rovina del tuo Mondo Perfetto.
    Quali saranno le conseguenze della tua decisione?
    [11:25pm] <ignis> Ora non mi resta che… Andare avanti. Giusto? Ormai non aveva più bisogno di domandarsi se era impazzita, semplicemente si mise a parlare da sola anche per farsi un po’ forza e decidere cosa fare.
    Era tutto in rovina lì, ma da qualche parte doveva pur poter uscire, no?
    Decise di andare al Laboratorio. Da dove si trovava l’unica via era per mezzo del salto della cascata, così… Si buttò. Non sapeva come faceva a saperlo, semplicemente sapeva che non si sarebbe sfracellata. Sapeva che la sua caduta si sarebbe arrestata, allo stesso modo in cui sapeva muoversi e respirare.
    [AZIONE DIRETTA: Ombrello di Pizzo per giungere al Laboratorio di sotto]
    [11:28pm] <skalsang> Quando tenti di utilizzare l'Ombrello di Pizzo, ti rendi conto che non puoi.
    L'hai perduto assieme al tuo Mondo Perfetto.
    E alle Farfalle Blu.
    Ora, però...
    Hai un nuovo potere. [ NUOVO EQUIP ]
    Vuoi ancora saltare?
    [11:30pm] <ignis> No, se mi rendo conto di non poter arrivare dall’altra parte senza sfracellarmi pur usando il teletrasporto
    [11:31pm] <skalsang> Hai perso ogni potere su questo posto.
    Forse, accettando il Mondo Perfetto, una nuvola di farfalle ti avrebbe dolcemente accompagnato fino al laboratorio, e il braccio meccanico ti avrebbe passato un'aranciata fresca.
    Ma questo era prima che tu accettassi l'Uomo Sottile.
    Ora sei solo tu, Tu.
    In una terra che ha tutta l'aria di essere neutrale.
    E forse, anche un po' ostile.
    [11:34pm] <ignis> Non aveva più alcun controllo su quel mondo. La cosa un po’ la spaventò: forse FROLIC aveva smesso di accettarla? La stava rifiutando?
    Si lasciò invadere da quel pensiero e dal panico che ne scaturì, ma solo un attimo. Aveva la Lama, aveva il tatuaggio - poteva andare avanti lo stesso.
    E lo avrebbe fatto.
    Si trovava ancora nella zona del party. Da lì poteva scendere - buttandosi - e giungere al suo Laboratorio, al mare e alla casetta, oppure tornare indietro alla radura nella quale era spuntata all’inizio.
    Decise di tornare lì. Era stato il punto di partenza, magari poteva essere anche quello d’arrivo.
    [11:39pm] <skalsang> Torni al punto di inizio, senza alcuna difficoltà.
    E ora sei lì.
    Non c'è niente che catturi la tua attenzione.
    O una via d'uscita.
    Persino il cespuglio in cui eri atterrata, ora, ha un'aria decisamente poco invitante ed è piena di spine molto, molto appuntite.
    [11:42pm] <ignis> Sospirò, tornando indietro. Nessun indizio, nessuna via - era bloccata lì, insomma.
    Si ficcò le mani in tasca, sfiorando per sbaglio la bottiglia di vino. Ricordò che quando lei e Maya lo trovarono per la prima volta scoprirono un po’ per caso che, quando dopo un sorso venivano rimpicciolite dalla sua magia, erano in grado di vedere qualcosa che prima non potevano.
    Forse, una vita d’uscita c’era e non riusciva a vederla, ora?
    Buttò lo sguardo oltre la cascata marcia, appurando che un salto non le avrebbe fatto granchè bene senza poter planare in alcun modo. Aveva poche idee su come uscire da lì, e il tempo che aveva perso era già troppo.
    Decise di berne un sorso. Uno solo, piccolo e innocente. Caleb non l’avrebbe mai saputo, no? Si sarebbe fermata subito, si. Non si sarebbe ubriacata come l’altra volta.
    Forse.
    Sperò di riuscire a vedere qualcosa - un indizio, una via - per procedere. E così, lasciò che il dolce sapore del Tocai le allietasse le papille gustative per la prima volta dopo anni.
    [11:48pm] <skalsang> Esatto.
    Caleb non l'avrebbe mai saputo.
    Il dolce sapore del vinello tocca le tue labbra, e poi raggiunge avidamente la gola.
    Immediatamente tutto il mondo è più chiaro.
    Ecco cosa non va nel mondo: la gente pensa di sapere tutto.
    E quando gli stati d'animo salgono e li affliggono, non hanno modo di risolverli. Quindi, bevono o fumano.
    Stati alterati di coscienza, li chiamano.
    Ma non sono necessariamente una cosa sbagliata...
    Quando ti guardi attorno, noti immediatamente delle impronte luminescenti, simili a un plasma azzurro e argento, che attraversano quasi tutta la tua vecchia terra.
    Se le segui, arrivi davanti a un grosso buco nero a terra.
    Accanto al buco nero, a terra, c'è scritto:
    MORTE CERTA
    E c'è raffigurato un teschio.
    Le impronte, chiaramente umane, finiscono davanti al buco.
    [11:53pm] <ignis> Ahh, quanto le era mancato quel sapore dolce e allo stesso tempo frizzante che aveva il potere di scaldarla da dentro e schiarirle la vista!
    Fu difficile, davvero, costringersi a fermarsi a un sorso.
    Lentissimamente, mise via la bottiglia. Schioccò la lingua. Si sentì un po’ più leggera di prima - ma non ci badò. Doveva seguire le impronte!
    Le seguì attentamente, chiedendosi come mai erano proprio impronte umane. Ma la domanda così come le era venuta svanì nel dimenticatoio quando lei giunse davanti a un buco nero, con la scritta MORTE CERTA accanto, per terra.
    Se la ricordava, quella scritta.
    Era la stessa che aveva indirizzato lei e Maya alla tana del Ragno.
    Non aveva scelta. La sua missione era raggiungere il fondo, raggiungere Wendy e magari scoprire qualcosa di più su FROLIC. Non poteva evitare per sempre la MORTE CERTA.
    Si tappò il naso scherzosamente, e ridacchiando si buttò nel buco.
    MORTE CERTA.
    [11:56pm] <skalsang> Morte certa.
    Quando ti butti, sai di andare incontro a MORTE CERTA, ma non sembra importartene.
    E ti senti cadere, cadere, cadere...
    Quanto si può cadere in un posto così?
    Te lo dico io: all'infinito.
    Ma a un certo punto, smetti di cadere.
    Atterri sul sedere, per fortuna, su un'enorme petalo di rosa.
    Attorno a te c'è un enorme giardino.
    E con enorme, non intendo esattamente grande.
    Intendo proprio che ogni filo d'erba, ogni fiore e ogni zolla di terra sono alti almeno quindici volte te.
    Proprio lì, in quel posto, adagiata su una goccia di rugiada che le fa da puff...
    C'è una donna bianca, bianchissima.
    Quasi accecante.
    Sta guardando una sfera sospesa sopra al palmo della sua mano. Al suo interno, c'è ciò che resta del tuo Mondo Perfetto. [DONNA ]
    La donna ti nota, e senza scomporsi troppo dice solo una cosa: Quell'Uomo Sottile era proprio un debole di cuore.
    Nonostante l'aspetto un po' diverso, non fatichi a riconoscere Deirdre Mayfair, il SeeD Bianco.
    [12:05am] <ignis> Cadde cadde cadde… Dopo un po’, persino la sensazione sgradevole di avere lo stomaco nel cervello e viceversa divenne qualcosa di normale - finchè non atterrò su un enorme petalo di rosa.
    Che cresceva in un enorme enorme giardino.
    Scivolò giù, guardandosi intorno. Era una formichina, praticamente. La cosa le parve un po’ comica per qualche motivo, tanto che emise un piccolo sbuffo divertito.
    Davanti a lei, c’era una donna bianca al punto da fare male. Quando se ne accorse distolse lo sguardo, accecata, per poi tornare a guardarla piano piano un attimo dopo, cercando di abituare gli occhi.
    E la riconobbe.
    E riconobbe anche il Mondo che stava osservando tramite la sfera che teneva sospesa in mano.
    …La cosa non le piacque per niente. Ma lo tenne per sè, facendo buon viso a cattivo gioco. Si avvicinò. Mah, forse, ma il trucchetto delle ferite con i ganci non lo catalogherei così.
    Non mi stupisce vederti qui, Emily Mayer.
    Sorrise, accennando con quella battuta al falso nome della Preside che la donna aveva usato all’epoca.
    [12:10am] <skalsang> Tipico, sì. Ma praticamente ti ha dato un calcio nel sedere per spiegarti cosa stava succedendo.
    Pensavo che il FROLIC perdonasse molto meno. Ora so che anche qui c'è un sacco di spazio per il sentimentalismo.
    Ciao, ammetto che il costume non era granché.

    [12:11am] <ignis> Già, non sono stata proprio un genio dell’intuizione.
    Piuttosto, sei sfavillante.
    FROLIC deve averti premiata parecchio, mh?

    [12:13am] <skalsang> Premiata? dice, battendo le ciglia un po' pensierosa. Cos'è, rinforzo positivo? Non esistono premi, qua.
    Esiste solo quello che ti prendi.
    E quello con cui parti. A volte.
    Insomma, ormai lo saprai anche meglio di me.
    Mi chiedevo chi diavolo avesse preso la Lama Vorpale. Ora lo so.

    [12:16am] <ignis> Tu devi aver preso quello che stava nella teca gigante, quindi.
    Non c’era ostilità nella sua voce, ma era onestamente curiosa di scoprire cosa ci faceva laggiù.
    [12:17am] <skalsang> Il Cavalluccio? Sì, è un bel giocattolino.
    Come mai state sciamando qui?

    [12:18am] <ignis> Sciamando?
    [12:18am] <skalsang> È un po' che Elmore non risponde al telefono, e non capisco che diavolo sta succedendo.
    Massì, sarete almeno in tre, oltre a noi due.

    [12:20am] <ignis> I conti le tornavano. Si, il Garden ha mandato una squadra di recupero. Una ragazza è finita probabilmente in trappola qui dentro ore fa, siamo qui per recuperarla. Sospirò. Forse la conosci: si chiama Wendy, bionda, studentessa…
    [12:21am] <skalsang> Ci pensa un po'. La sua mano fa un gesto, e la sfera contenente il tuo Mondo Perfetto si dissolve in tante goccioline di rugiada.
    Wendy? Bionda? Mh, no. Non è il mio tipo. Come ha trovato questo posto? Pensavo che la Bronzebeard avesse un po' più a cuore i suoi segreti.
    [12:23am] <ignis> Scrollò le spalle. E’ quello che intendo chiederle appena la trovo, infatti. Tu da quanto sei qui dentro?
    Quel giochino che hai appena fatto è davvero figo.

    [12:25am] <skalsang> La ragazza controlla l'orologio da polso che non ha. Non lo so. Non ci ho fatto caso, ma direi almeno un paio d'ore. Tu riesci a capire da quanto sei in FROLIC?
    [12:27am] <ignis> Arricciò le labbra e incrociò le braccia al petto. In effetti no. Direi due ore, tre, anch’io - ma non saprei dire se invece sono passati giorni fuori di qui.
    E’ un po’ questo il problema di chi ci si perde, credo.

    [12:28am] <skalsang> Beh, sarai felice di sapere che la tua Wendy se la sta cavando benissimo senza di te. A un certo punto ho pensato che sarebbe venuta lei a salvare te.
    Sì, più o meno il tempo è quello, Ignis. Ma anche tu hai difficoltà a capire bene quanto sia effettivamente passato.
    [12:29am] <ignis> Oh? Maddai. Lei però è dentro da tipo dieci ore - ben oltre il limite di sicurezza. Ma mi fa piacere sapere che non è stata battuta da FROLIC.
    Ma tu, invece? Che ci facevi qui allora e che ci fai qui adesso?
    E’ curioso che un SeeD Bianco si interessi a questo posto addirittura prima che lo faccia il Garden.

    [12:30am] <skalsang> La ragazza si frega il mento e accavalla le gambe.
    Quindi, schioccando un dito, fa apparire un puff di acqua rugiada anche per te.
    Se vuoi accomodarti...
    La goccia cade dalla foglia spinosa di una rosa.
    Solleva un po' di polvere e rimane lì, compatta e immobile.
    Trasparente, deformante, cristallina. Proprio bella.
    In realtà ero qui per farmi un giro, giovane padawan. Però poi vi ho visti entrare, e i miei piani sono decisamente cambiati.
    [12:32am] <ignis> Oh, molto gentile~ Dice con un sorriso, sedendosi sul puff di rugiada.
    [12:33am] <skalsang> Visto che non potevo in nessun modo influenzare la Prova degli altri due, ho pensato di dare un'occhiata a te.
    Tu hai già un bel rapporto stretto con questa gabbia di matti, se posso essere sincera.

    [12:33am] <ignis> AH, me la stavo cavando così male? Rise.
    [12:33am] <skalsang> Nah.
    [12:34am] <ignis> Però si, hai ragione. Come te, superai la mia Prova la prima volta, quindi suppongo che FROLIC mi abbia riservato qualcosa di diverso apposta.
    Il che è curioso, in effetti.

    Inclinò la testa di lato, guardando la donna. Ogni volta che vieni qui ti tocca affrontare una sfida del genere?
    [12:35am] <skalsang> Sì, è proprio come dici. E--- Sì, a volte sì. Dipende da svariate cose, che forse capirai se tornerai qui.
    Però... Io oggi sono qui, in veste di Ambasciatrice del FROLIC, per farti un'offerta.

    [12:36am] <ignis> Oh? Addirittura Ambasciatrice?
    [12:37am] <skalsang> Sì, sì, è una storia lunghissima e anche molto noiosa.
    Ma dimmi, vuoi sentire l'offerta?

    [12:37am] <ignis> Mh, tipo che ti ha accettato e adesso siete amicissimi immagino. Annuì. Certo, spara.
    [12:38am] <skalsang> Molto bene.
    Nel mio ultimo viaggio in FROLIC ho avuto modo di, ecco, scoprire nuove teche.
    Tra cui una teca piuttosto interessante, che potrebbe fare al caso tuo data la tua recentissima affiliazione con il dottor Uomo Sottile.
    Al suo interno... C'era uno scudo.
    Ma io non ne me faccio niente, di uno scudo, avendo già il Cavalluccio.

    Solleva un braccio, senza abbandonare la sua posizione, ed evoca tra le sue mani la sua arma.
    [CAVALLUCCIO ]
    Sarà poco più alto di lei, e svolge la funzione di una specie di "lancia".
    Pochi istanti dopo, scompare.
    Lo Scudo della Menzogna è un signor Strumento, ma credo che potrebbe aiutare più me di te.
    Di nuovo solleva il braccio, e questa volta un dito.
    Sopra ad esso, si materializza un grosso scudo intarsiato dall'aspetto molto grosso, e molto stabile.
    [ SCUDO ]
    Non si tratta di un semplice scudo per proteggere il tuo esile corpicino dalle cose brutte di FROLIC, ma anche di una portentosa arma d'assalto - se usata correttamente.
    Scudo della Menzogna [Racconta un sacco di bugie, ma ti vuole proprio bene.]
    Cogliere di sorpresa o fintare, con questo scudo, fornisce un bonus soverchiante sull'avversario che ne subisce gli effetti. Le sue dimensioni variano in base alla necessità dell'utilizzatore: da scudo piccolo a scudo torre.
    È o non è un gioiellino?
    [12:48am] <ignis> Wooa. Esclamò, genuinamente sorpresa. In effetti da un po’ di cose: dallo scudo, che di per sè era una figata, dal fatto che Deidre fosse stata proclamata Ambasciatrice di FROLIC e che fosse lì appositamente in quelle vesti… Dal fatto che c’erano più teche.
    Fa effettivamente la sua porca figura.
    Fammi indovinare, visto che non te ne fai niente e sei incredibilmente generosa hai deciso di donarmelo!

    [12:49am] <skalsang> Esatto!
    In cambio...

    [12:50am] <ignis> Eccolo, l’inghippo.
    [12:50am] <skalsang> Mi basterebbe quel tuo piccolo coltellino. Vorrei giusto vederlo per qualche istante.
    [12:52am] <ignis> Sorrise. LO SAPEVA, e il fatto che avesse aggiunto che le sarebbe bastato vederlo e basta la fece insospettire ancora di più. Quando potere doveva avere quella donna? Magari le bastava vederlo per copiarne le proprietà, o una cosa simile.
    Non era sicura di volerglielo permettere. Non era sicura di quanto fosse pericolosa.
    Aveva già innumerevoli vantaggi - non voleva dargliene un’altro. E poi, la Lama era una parte di lei - non voleva liberarsene.
    Ehh, me l’aspettavo che non sarebbe stato un atto di pura generosità il tuo!
    Se vuoi qualcosa te lo devi prendere, giusto? E questo mio coltellino ti piace. Mi chiedo perchè - in confronto al tuo Cavallino è niente.

    [12:54am] <hel> [SCUDO DELLA MENZOGNA] Ecco, lo sapevo che dovevi tingermi di bianco. Così ho fatto solo una brutta figura.
    Oh, falla finita.
    Sì, lo Scudo ha parlato.
    E... *vloop*
    [12:55am] <ignis> Oh, non hai fatto brutta figura. Rise, un po’ stupita che lo scudo avesse parlato.
    [12:55am] <skalsang> Lo Scudo scompare.
    [12:55am] <ignis> Non dirmelo - te ne vuoi liberare perchè non lo sopporti più.
    [12:55am] <skalsang> Deirdre ti osserva attentamente, senza scomporsi. Beh, mi raccomando dolcezza, ricorda esattamente quello che è successo in questo momento, quando farai rapporto a Caleb.
    Quindi, solleva le braccia con aria sconfitta, facendo un'espressione buffa col viso.
    Che poi non mi venga a dire che risolvo sempre tutto con le cattive.
    Il puff sparisce. Sia il suo, che il tuo.
    Ricadi dolcemente a terra.
    La ragazza si alza e semplicemente si avvia verso l'interno del sottobosco.
    Ci rivedremo preso, Ignis Makyo. E ti ucciderò.
    Quindi, Deirdre scompare.
    [12:57am] <ignis> Mpf, quanto se la prende.
    Borbottò rialzandosi. Non le piaceva per niente la piega che aveva preso quel dialogo, ma conoscendo il soggetto forse un po’ se lo doveva aspettare.
    E poi chi ti dice che sarà così semplice uccidermi? EH?
    Si, stava parlando al vento - ma non le importava.
    Però aveva ottenuto informazioni importantissime. Non era andata così male, no?
    [1:01am] <skalsang> Quando la presenza di Deirdre si allontana, sai che qualcosa è appena cambiato.
    Non in FROLIC, forse, ma in quello che succederà.
    E richiudendo gli occhi, inizi a cadere.
    ------------------------------------------------------------------------------------- SOSPESA

    Edited by †Krissy† - 17/2/2016, 17:08
     
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    ------------------------------------------------------------------------------- RIPRESA MISSIONE ----------------------------------------------------------------------
    [8:30pm] <skalsang> La caduta. La risalita.
    La tua mente viene sballottata qua e là come un sacco di patate, ma non ha importanza. Quello che conta è che non puoi controllare ciò che stai facendo.
    Quello che ti succede... È lontano dalle tue possibilità.
    FROLIC.
    Non sapevi a cosa andavi incontro, giusto?
    E non lo saprai finché non sarà troppo tardi.
    E ora... Lo è.
    È già troppo tardi.
    Non ti ho mai visto qui.
    Molto bene.
    ------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Riapri gli occhi.
    All'inizio ci vuole un po': devono abituarsi all'oscurità del posto. C'è solo una candela che rischiara l'ambiente, e lo fa poco e male.
    Sei sdraiato su un letto, tanto per cominciare. Un letto fatto di stracci e piume, e stare sdraiato lì ti crea un po' di mal di schiena.
    Attorno a te c'è una stanza piuttosto fredda e umida, dove i muri sono fatti di mattoni e pietre. Dalla forma della finestra (che da su un paesaggio pieno di luna) hai la mezza idea di trovarti in un castello.
    Diviene evidente ora che non sei un SeeD, e non sei nemmeno al Garden.
    Ma quando i tuoi occhi si appoggiano sull'arredamento della tua stanza, sai immediatamente chi sei: sei un Cavaliere.
    No, non un Cavaliere della Strega. Un Normalissimo Cavaliere che difende la sua terra dalla malvagità e dall'oscurità.
    Appesa in bella mostra c'è la tua armatura lucente, e c'è una spada ben riposta accanto ad essa.
    La stanza è sporca e lurida, ma è piena di cose che in qualche modo ti riempiono di gioia e orgoglio.
    C'è una bella scrivania dove puoi comporre musica, il tuo prezioso arpicordo e un bel mandolino poggiato al muro.
    Vecchi quadri raffigurano qualcuno --- tuo zio? ---- in un delizioso vestito da Cavaliere, come te.
    Lui non c'è più: se l'è portato via una malattia crudele. Ma comunque ti ha insegnato tutto quello che sai.
    Il quadro è dipinto talmente bene che certe volte, mentre suoni, lo guardi e non puoi fare a meno di commuoverti.
    ...
    Ma ricapitolando, tu sei al servizio della Guardia reale della città.
    Insomma, non è poi così diverso dal vero, no?
    E proteggi la tua città con tutto quello che hai e che sai...
    Ma ti sei svegliato.
    La notte è ancora fonda, ma ti sei svegliato?
    Perché?
    E mentre ricomponi i pezzi della tua vita, assimilando la situazione così com'è, senti in lontananza un pianto.
    Un pianto femminile e che cerca di far piano, ma comunque non ce la fa.
    Viene da fuori la tua stanza, probabilmente al piano di sotto.
    Eppure si sente talmente bene, dalla tua stanza...
    Al momento, indossi abiti piuttosto comuni. Una tunica che t'arriva alle ginocchia e dei calzoni. Ai piedi, delle scarpe di cuoio.
    Meglio non toglierle, nonostante tu stessi dormendo. Fa tanto freddo, nella città di Midnight Dreary.
    [8:46pm] <nich_leg> Cadi, cadi, cadi.
    Cadi.
    Frolic ti vede come uno sconosciuto, forse in modo ostile, forse in modo amichevole.
    Cadi, cadi, cadi.
    Cadi.
    E tutto quello successo prima ti sembra un sogno.
    Ti svegli in una stanza mai vista prima. Fa freddo…hai freddo. Forse per gli abiti che indossi, forse perchè effettivamente fa freddo.
    Ti guardi intorno, quella potrebbe essere la tua stanza. Si, doveva esserlo, i quadri sulle pareti te lo fanno capire.
    [8:49pm] <midnight_dreary> [ OST ]
    [8:50pm] <nich_leg> Ti avvicini a uno di quelli, piano, molto piano e lo tocchi. -Zio…- e subito capisci quanto Frolic fosse entrato dentro di te. Subito.
    Quindi Frolic già ti conosceva così tanto? Questo è quello che ti domandi mentre guardi la camera. E poi…
    Un pianto. Lo senti, è un pianto “strozzato”, riesci a sentirlo bene.
    A quel punto ogni interrogativo lo rimandi. Guardi il quadro di nuovo, l’armatura…e esci dalla stanza. Cominci a camminare verso la direzione da cui senti provenire il pianto.
    Frolic è la prima volta che ti vede. Frolic sa già troppe cose di te.
    Cammini, continui a camminare. “Enju…
    Il pensiero va alla tua sorellina. Cerchi quel pianto e speri…speri che non sia lei.
    [8:58pm] <midnight_dreary> Mentre attraversi i corridoi del castello, scendi le sue scale...
    Hai una strana sensazione. Un'impressione desolante.
    È come se l'intero posto fosse ricoperto di lutto e tristezza. Come se le pareti avessero assorbito umidità e lutto per molti, moltissimi anni.
    Respiri aria, freddo e maledizione.
    E ti senti stanco e scarico.
    Discendi le scale e attraversi un corridoio pieno di statue di vecchi Re e Regine.
    Si sono susseguiti tutti molto, molto in fretta.
    Troppo in fretta.
    Avanzi fino a raggiungere la sala del trono: e questa è inondata della luce di molte candele, e molte finestre che lasciano piovere dentro quel bagno di luce lunare.
    L'enorme colonnata che racchiude la navata centrale della sala del trono è ricoperta di meravigliosi tappeti e intarsi.
    Sulle pareti, quadri che non vedi bene.
    Saranno almeno trecento.
    Quattrocento.
    Più cammini, più ti sembrano aumentare di numero e infittirsi.
    Il trono è là in alto: il punto più luminoso dell'intera Sala. Là dove dovrebbe stare un Re, c'è una principessa coperta di drappeggi che si copre gli occhi e la bocca con i palmi delle mani, per soffocare un pianto.
    È un pianto esperto di chi ha pianto MOLTO, e di chi ha già sentito il lutto e ne ha vissuto tanto.
    A quel punto ne sei certo, perché senti che anche nel tuo cuore c'è la stessa cosa: Midnight Dreary non ha speranza.
    Questa volta, nel pianto della Principessa, c'è la fine di ogni cosa.
    Quando la ragazza solleva la testa dalle mani, la riconosci immediatamente.
    Non è tua sorella.
    Ma è Enju.
    Non avete legame di sangue, lo percepisci chiaramente.
    Per lei c'è solo la silenziosa ammirazione di chi non può aspirare a conoscerla.
    Quando ti vede, si asciuga le lacrime con il vestito e tira su forte col naso. Quindi, ti sorride.
    Ser Nicholas, mi congratulo per la sua recente nomina a Cavaliere.
    [9:08pm] <nich_leg> Cammini attraversando il castello. Segui quel rumore. Quel pianto triste che ti richiama.
    Continui a camminare, concentrandoti sulla strada che percorri…scendi le scale e arrivi alla sala del trono.
    Noti i quadri, gli infiniti quadri appesi sulle pareti che continuano a scorrere di fianco a te, passo dopo passo.
    Cammini ancora piano piano, con il volto alzato osservi la stanza…il chiaro di luna che entra nella stanza. Un paesaggio affascinante.
    E poi la vedi. È lì, di fronte ai tuoi occhi. Ti si gela il sangue.
    La tua espressione cambia. Vieni scosso molto dalla cosa. Enju è lì di fronte a te…ma non ti riconosce come un fratello. Non la riconosci nemmeno tu come sorella. No. Quella non è la Enju che conosci…oppure non è la Enju che ti conosce.
    Sussurri appena il suo nome, mentre ti avvicini. -Enju…- e immediatamente ti inginocchi, di scatto, appena senti il “Ser Nicholas”.
    Si era appena asciugata le lacrime, l’avevi vista. Perchè? Perchè piangeva?
    -…grazie mia signora…- Dici quelle poche parole a testa bassa per poi alzarla e continuare. -l’ho sentita piangere, milady.-
    [9:20pm] <midnight_dreary> La ragazza --- anche se avresti l'impressione di una donna, dai suoi occhi gravi e dalle rughe d'espressione molto marcate --- si scrolla appena nelle spalle.
    Sì, Ser Nicholas. Sono tempi bui per Midnight Dreary.
    Il sacrificio all'Inespugnabile è fallito. La città è perduta per sempre.

    L'Inespugnabile.
    Quel nome evoca in te innumerevoli immagini, e perlopiù legate al sangue e alla morte.
    Il suo nome... Beh, forse ce l'ha, un nome, ma la città di Midnight Dreary lo ha sempre chiamato Inespugnabile.
    Infinite guerre sono cominciate per batterlo, e orde di guerrieri ed eroi sono caduti--- fallendo sempre, in ogni situazione ed in ogni caso.
    Niente da fare: l'Inespugnabile è invincibile.
    Un gigante altissimo, dalla pelle spessa come l'adamantio e dalla forza di una madria di centomila tori in carica.
    Non c'è niente che si possa fare quando l'Inespugnabile decide di distruggere.
    Eccetto una cosa.
    C'è una sola cosa che placa l'ira dell'Inespugnabile, Nicholas.
    ...
    Ed è il sacrificio di una bambina appena nata, ogni due lune, lasciata nell'oscurità della foresta. I servitori dell'Inespugnabile, col favore delle tenebre, la vanno a prendere.
    E la portano via.
    Dove non sarà mai più vista.
    E ora ti è tutto chiaro.
    Ora capisci quell'aria funerea: comprendi quell'atmosfera di lutto.
    Quella città ha visto morte a non finire.
    Comprendi la gravità della situazione?
    La Principessa parla ancora. È nato un maschio. L'Inespugnabile non se la berrà.
    [9:31pm] <nich_leg> I ricordi affiorano. L’inespugnabile…le sorti di Midnight Dreary.
    Un gigante così forte da poter distruggere tutto ciò che ha avanti a se. E l’unica cosa che può fermarlo è un sacrificio…
    Una bambina appena nata, una bambina che non sa cosa è la vita.
    Abbassi lo sguardo nel sentire quelle parole, come se davvero non ci fosse più speranza.
    In verità stai pensando a tutto quello che avete fatto prima di quel giorno. Quante bambine erano state sacrificate? Quante?!
    [9:37pm] <midnight_dreary> Duecento suppergiù, da che hai memoria.
    Ma probabilmente sono molte di più.
    [9:38pm] <nich_leg> Eppure quello era davvero l’unico modo per salvare tutti. Una sola vita per molte altre.
    Molte vite per salvarne molte di più.
    Ma questa volta avete un bambino. E un bambino non può salvare il regno. Il regno è condannato.
    -Un bambino…e l’insepugnabile vuole solo bambine, vero milady?-
    [9:44pm] <midnight_dreary> La Principessa annuisce. Pensavamo che sarebbero nati bambini a sufficienza per soddisfare l'Inespugnabile, ma ho fallito come principessa e come nutrice.
    Mio padre non sa ancora niente... Dorme sereno. Ho paura a pensare alla sua reazione non appena lo saprà. Domani è il giorno, e non siamo pronti.

    [9:49pm] <nich_leg> -Ho capito, milady.- Nati abbastanza bambini per soddisfare l’inespugnabile. Nati abbastanza bambini per soddisfare l’inespugnabile.
    Nati abbastanza bambini per soddisfare l’inespugnabile.
    Rabbrividisci alle parole della ragazza.
    -l’inespugnabile non accetterà nessun altro sacrificio, vero?-
    [9:51pm] <midnight_dreary> Nessuno.
    [9:51pm] <nich_leg> Quali parole uscivano dalla tua bocca? Parole non ti si strozzano in gola a fatica.
    -Dunque non accetterà nessun sacrificio che non sia una bambina- si, un bel problema, anche perchè è difficile non riconoscere un bambino da una bambina.
    La Principessa ti guarda con aria enigmatica, ma rassegnata. Probabilmente, domani, mio padre organizzerà ciò che rimane dell'esercito per tentare nuovamente di sconfiggere l'Inespugnabile.
    E i suoi occhi, dopo quella frase, hanno un solo sguardo: quello di chi guarda chi è già morto.
    È l'ultima possibilità della città.
    Accetterai?

    Dal voi si passa al tu.
    E con un ampio gesto, la Principessa Enju ti indica i quadri alle pareti.
    Riconosci un bel dipinto di Miku Hatsune, Primo Cavaliere della Guardia di Midnight Dreary.
    Il suo cadavere è sparso qua e là per la foresta, tanto l'Inespugnabile l'ha colpita forte con i suoi morning star.
    C'è anche il ritratto di Asuna Matsumoto, e quello di Ignis Makyo.
    Le conosci entrambe per importanti guerriere e Cavalieri della Città.
    Entrambe completamente sopraffatte, mortalmente uccise dall'Inespugnabile.
    Il quadro di Koike Rhapsodos sta in cima a tutti, assieme a quello di Will B. Angley.
    Non sono nemmeno riusciti ad avvicinarsi all'Inespugnabile, prima di morire schiacciati dalle sue armi.
    Ce ne sono moltissimi altri: qualcuno lo conosci, altri no.
    Ma sono tutti morti.
    La sala del trono è piena di Morti.
    I quadri sono pieni di Morti.
    Uno dopo l'altro, sono tutti caduti per mano dell'Inespugnabile.
    E poi ci sei tu.
    E la Principessa Enju.
    Voltandoti dall'altra parte, noti il quadro che raffigura Gildas Colver.
    Lui, era un noto Cavaliere esperto di sotterfugio: ha tentato di avvicinarsi all'Inespugnabile mentre dormiva, ed è stato schiacciato come una formica.
    Maximillian, Justus...
    Tutti morti.
    La Principessa Enju ha uno sguardo strano, mentre affonda le unghie nell'imbottitura del Trono.
    Accetterai?
    [10:01pm] <nich_leg> Provi a ricordare quando era stata l’ultima volta che l’esercito era stato organizzato per affrontare l’inespugnabile. Ci provi.
    [10:02pm] <midnight_dreary> Tre mesi prima.
    [10:02pm] <nich_leg> E nel frattempo guardi i quadri, guardi tutti quei volti già visti. Asuna, Will, Gildas
    Maximilian
    Miku
    Anche Ignis!

    Morti, tutti morti.
    Tutti morti per affrontare l’inespugnabile. E il giorno dopo sarebbe successa la stessa cosa di tre mesi prima. Una carneficina.
    Ma tu lo sai che devi accettare l’incarico. Lo sai. Perchè tu sei un cavaliere della città e quello è il tuo compito.
    Mettere la vita degli altri prima della tua. Fare tutto quello che puoi per proteggere chi hai vicino.
    Anche se il fallimento è assicurato, si. Adempire al proprio dovere, perchè tu hai scelto di diventare un cavaliere. Tu sei un cavaliere
    -Milady, non potrei mai dire di no-
    [10:09pm] <midnight_dreary> C'è un sorriso disperato, angosciato e tremendo sulle belle labbra di Enju. Un sorriso stremato.
    [10:09pm] <nich_leg> La guardi, convinto della tua scelta. -Io domani combatterò- come avevano fatto tutti prima di te. Tutti.
    Ti alzi in piedi. -Mia signora, piangere non assicurerà per nulla il regno-
    [10:13pm] <midnight_dreary> Lei ti osserva attentamente.
    Hai ragione, Ser Nicholas. Mi sono fatta prendere dallo sconforto. Ma d'altronde...
    [10:14pm] <nich_leg> Si, una principessa non deve piangere. E poi anche se quella non è tua sorella…ha le sue sembianze. Enju è la tua principessa.
    [10:14pm] <midnight_dreary> Sospira. Vai a dormire, Ser Nicholas. Domani sarà una giornata per cui avrai bisogno di tutte le tue energie.
    [10:15pm] <nich_leg> -Certo mia signora, dovrebbe dormire anche lei. Domani avrà anche lei bisogno delle sue energie per confortare il regno.-
    E ti congedi con un inchino. Tornando nella tua stanza guardi ogni singolo quadro.
    Li osservi, cerchi di riconoscerne i volti perchè il giorno dopo tu avresti combattuto come loro.
    Guardi uno per uno i loro volti, li riconosci e continui ad andare avanti.
    [10:18pm] <midnight_dreary> Si alza in piedi, davanti al trono, e aspetta che ti congedi.
    [10:18pm] <nich_leg> E ti dirigi in camera tua.
    [10:19pm] <midnight_dreary> Riapri gli occhi col canto degli uccellini.
    È mattina presto.
    E tu...
    Sei nel giardino del Castello, in fila con tutti gli altri Cavalieri.
    Le loro armature splendono fino ad accecare, pur essendo consumate e segnate dalle mille battaglie.
    Alla tua destra e alla tua sinistra, ogni Cavaliere è più alto di te di almeno venti centimetri.
    Sono sull'attenti, la spada nel fodero e le braccia lungo il corpo.
    Stanno attendendo gli ordini del Re.
    E anche tu.
    [ ARMATURA ]
    Questa armatura, è l'armatura che indossano i tuoi compagni. Sembrano tutti uguali sotto il pesante acciaio.
    E anche tu sei ben bardato, esattamente come loro: infatti, indossi i tuoi parastinchi di legno tenuti assieme da un paio di corde luride. Hai in mano un pugnale, tuo caro amico, in legno giovane. Da esso sbuca una fogliolina verde, che ti infonde speranza. Se la agiti troppo, però, fai attenzione, potrebbe rompersi.
    Hai ancora freddo, esattamente come la notte precedente.
    I Cavalieri guardano dritto davanti a loro, pieni di onore e coraggio, esattamente come te.
    Riconosci l'uomo altissimo accanto a te: si chiama Ruargh, ed è l'uomo più forte della Città ---- che sia rimasto, beninteso.
    Il Re arriva seguito da una coda di nobili, e ben presto il giardino si riempie di servitù atterrita e popolani che circondano l'esercito.
    Donne e uomini dall'aspetto vago, inespresso. Spaventato.
    Senti il pianto dei bambini.
    Maschi.
    E poi, la voce del Re.
    Quest'oggi è un giorno infausto per la nostra città.
    Oggi sceglieremo se vivere, o se morire.
    E pur essendo la nostra una vita dannata, che altro rimane? Che altro c'era? Avevamo accettato il nostro destino, la il Fato l'ha rivoltato completamente con un giro inaspettato.
    Tutto ciò che posso dirvi, è che non periremo senza aver combattuto.

    [10:28pm] <nich_leg> Tu ti svegli e ti vesti con la tua corazza di acciaio indistruttibile che hai sognato durante la notte. Poi ti rendi conto che stai indossando quello che al garden avrebbero chiamato “Set in legno”. Armatura leggendaria, tramandata da ere nella tua famiglia.
    [10:29pm] <midnight_dreary> E la mia Guardia, i Miei Cavalieri! Loro combatteranno! Combatteranno per tutti noi che non possiamo combattere! Per tutti noi che non possiamo alzare un'arma.
    Il loro acciaio si alzerà forte e sicuro sui nemici della Corona, e verserà sangue e disperazione tra le fila dell'Inespugnabile. Portatemi la sua testa!
    Che sia l'ultimo, estremo Sacrificio della Città.

    [10:31pm] <nich_leg> Si, con quella sei un soldato invincibile. Un soldato che non si tira indietro di fronte a una minaccia del genere.
    Ascolti il discorso del re. Forse l’ultimo discorso che sentirai nella vita. Un discorso che serve a infondere coraggio nelle truppe. E ci riesce.
    [10:32pm] <midnight_dreary> Un grido unisono si alza dalle file dei Cavalieri: "PER MIDNIGHT DREARY!" ---- e finalmente, per la prima volta, percepisci davvero l'entusiasmo e il coraggio.
    Sono i Cavalieri a possederlo.
    Il Re è pallido e atterrito, e le sue parole non corrispondono alla sua espressione.
    La Principessa non c'è.
    E nemmeno la sua carrozza.
    (dov'è la Principessa?)
    PER MIDNIGHT DREARY, MIEI EROI!
    Dice quindi, e dalla folla si leva un canto e un boato di entusiasmo che non lo è per niente.
    [10:33pm] <nich_leg> -PER MIDNIGHT DREARY-
    [10:33pm] <midnight_dreary> Di terrore e panico, mascherato da incitamento.
    [10:34pm] <nich_leg> Tu lo fai credendoci.
    Perchè tu ci credi davvero a quella battaglia. Perchè tu hai motivo per combattere. Perchè tu vuoi combattere per salvare la città.
    Il Re sale a bordo di una carrozza.
    Assieme ai nobili.
    [10:35pm] <midnight_dreary> E lentamente, in formazione, i Cavalieri marciano fuori dalle mura del castello.
    [10:36pm] <nich_leg> Guardi i nobili, il re e la princ- la principessa non c’è.
    [10:36pm] <midnight_dreary> Vi aspettereste che i popolani vi tocchino, vi incitino, vi incoraggino.
    In realtà non appena fate cenno di voler passare, vi rendete presto conto che si ritraggono da voi come se aveste la peste - facendo ben attenzione a non sfiorarvi nemmeno per errore.
    Accanto a te, molto più alto di te, Ruargh marcia sicuro e maestoso. Senti lo sferragliare di tutte le armature.
    [10:37pm] <nich_leg> Non capisci per quale motivo non era lì presente a incoraggiare l’esercito.
    Lei doveva confortare il regno, esattamente come avevi detto la notte precedente…che non avesse preso minimamente in considerazione le tue parole?
    Possibile, in fondo tu sei solamente un cavaliere, dal tuo aspetto non si direbbe nemmeno, e lei è una principessa, ma…nemmeno la carrozza era presente.
    Che fosse scappata? Che se ne fosse andata via dal regno? Ma per quale motivo?
    Dove era andata la principessa?
    Non lo sai. Vorresti scoprirlo, ma tu hai il tuo compito.
    [10:42pm] <midnight_dreary> La Guardia Cittadina mandata a sconfiggere l'Inespugnabile è composta da 20 elementi.
    State ora marciando fuori dalla città.
    Lungo un sentiero di sassi e terra, che discende una collina per raggiungere il bosco che si nasconde fra due altissime montagne. Quella è la via.
    [10:43pm] <nich_leg> Andare ad affrontare l’inespugnabile. Per tutto il tragitto quella domanda ti affligge.
    [10:44pm] <midnight_dreary> Il cielo è pieno di sole, e a mano a mano che ti allontani da Midnight Dreary senti anche che l'atmosfera, nonostante sia tesa, è sinceramente meno deprimente.
    [10:44pm] <nich_leg> Dove si trova Enju? Perchè ha lasciato il castello?
    [10:44pm] <midnight_dreary> L'uomo accanto a te alza la voce per farsi sentire da tutta la truppa.
    Nobile Guardia, procediamo dritto verso la foresta a passo spedito. Fate molta attenzione. I servitori dell'Inespugnabile si nascondono ovunque.
    Poi, un lieve terremoto.
    Una scossa che non vi fa vacillare, per ora, ma viene percepita chiaramente.
    I soldati continuano a marciare.
    Altre scosse di terremoto.
    Ah, l'Inespugnabile tenta di spaventarci con i suoi passi! Non sa che cosa lo aspetta, vero, Nobile guardia?
    PER MIDNIGHT DREARY! AHAHAHAHAH!

    [10:47pm] <nich_leg> Marciate fuori dalla città. Andate verso quella che poteva definirsi la vostra fine.
    Tu e gli altri uomini, che più o meno contati tutti assieme eravate una ventina.
    Più vi avvicinate e più percepite la presenza dell’inespugnabile. Nel vero senso della parola. I suoi passi facevano tremare la terra.
    L’uomo accanto a te, quello che riconosci come il più forte di Nidnight Dreary, cerca di incoraggiare l’esercito.
    E si che due secondi prima aveva detto di fare attenzione ai servitori dell’inespugnabile. Ma quale modo migliore di farsi trovare se non quello di gridare?
    Tu vai avanti, continui ad andare avanti. Pensi a quanto visto il giorno prima, a tutti i volti delle persone che conoscevi e non conoscevi. Tutte le persone morte.
    Come aveva detto il re: non periremo senza aver combattuto.
    Tu andrai avanti, fino alla fine, e terrai la testa alta di fronte a ogni avversario. Anche con l’armatura di legno e corde.
    [10:54pm] <midnight_dreary> La mattinata prosegue di passo spedito.
    La marcia non è velocissima, ma è costante.
    Giungete nei pressi di una fattoria sul limitare della strada, circa a metà strada dalla foresta.
    E notate immediatamente che qualcosa non va.
    Dal retro della fattoria senti versi di animali spaventati.
    Una mucca viene scagliata con furia proprio sulla strada innanzi a voi, bloccando la vostra marcia.
    Un essere attraversa l'intera fattoria, e poi esce allo scoperto.
    [ TROLL]
    È ENORME.
    Ha due teste. Che stanno litigando.
    HO FAME.
    IO NON HO FAME.
    ALLORA NEMMENO IO.
    Quando vi vedono, sollevano la loro enorme ascia e lanciano un grido furioso.
    CARNE FRESCA!
    NOI SPACCARE!
    E vi caricano.
    L'enorme gigante dista 30 metri da voi, in avvicinamento.
    Tutto il plotone sguaina le proprie armi. Spade, lance, mazze, archi.
    Anche tu.
    ----------------------------- INIZIO COMBATTIMENTO ----------------------------
    TURNAZIONE: Tu - Cavalieri - Mostro - Mostro?
    [11:05pm] <nich_leg> Arrivate da quel famoso Inespugnabile. Un po’ lo capisci il perchè di quel nome. Si, molto azzeccato.
    Un essere gigante a due teste che ogni uomo avrebbe avuto averlo come migliore amico…o almeno non come nemico.
    Interessante anche vedere come entrambe le due teste avessero una mentalità propria.
    Lo guardi, in tutta la sua maestosità. È enorme e davvero feroce.
    E tu sei armato con un pugnale…di legno.
    Capisci immediatamente che se tu fossi andato incontro a lui saresti morto. Morto male.
    Senza renderti utile, per nulla utile.
    Hai dunque una sola scelta: parlare. Si, ti senti in dovere di farlo.
    SUA MAESTOSITÀ, LE CHIEDO DI FERMARSI UN ATTIMO!
    Urli per farti sentire. Sì, è la cosa migliore da fare per farsi sentire.
    E ti volti verso il compagno forte, quello più forte del regno.
    Fermatevi anche voi
    E continui bisbigliando solo a lui. “o ci ammazza tutti
    Come se non lo facesse lo stesso.
    LO SA CHE NOI NON SIAMO COMMESTIBILI, VERO?!
    Cioè, quella da dove ti era venuta fuori lo sai solo tu. Forse la paura. Forse la disperazione.
    Insomma, rimane di fatto che…tu hai appena cercato di interrompere la carica del bellissimo Ogre e del tuo esercito.
    [11:22pm] <midnight_dreary> I tuoi compagni sembrano darti ascolto.
    Stavano caricando, t'avviso. Stavano caricando praticamente tutti.
    Chi caricava di corsa, chi stava per scoccare una freccia.
    Ma quandi urli, tutto si sospende.
    Perfino la Creatura smette di caricare, ma avanza solo di passo svelto.
    Ha un'aspetto bieco, crudele, affamato.
    I Cavalieri si voltano verso di te, e poi verso l'Essere.
    Non capiscono cosa tu voglia fare, ma ti hanno dato fiducia.
    Anche Ruargh è sospeso con la lancia sollevata, a mo' di giavellotto, e sta per scagliarla.
    HA DETTO CHE SI POSSONO MANGIARE?
    HA DETTO CHE NON SI POSSONO CARICARE!
    ahahahaahahHAASHAHAHAHAAHAHAHA!
    ahahahaahahHAASHAHAHAHAAHAHAHA!
    E ALLORA NOI CARICA!
    La Enorme Creatura avanza.
    Un colpo d'ascia. Una spazzata verso l'esterno.
    E taglia in due il Cavaliere più vicino.
    CAVALIERI DELLA GUARDIA RIMASTI: 19/20
    E ALLORA CARICA!
    L'enorme bastone nell'altra mano spezza in due il corpo di un altro Cavaliere, che viene scagliato a cento metri di distanza.
    CAVALIERI DELLA GUARDIA RIMASTI: 18/20
    E NOI ALLORA MASSACRA!
    Un altro passo.
    Un altro fendente.
    Un altro Cavaliere morto.
    CAVALIERI DELLA GUARDIA RIMASTI: 17/20
    UAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH!
    Un passo ulteriore.
    Un nuovo colpo con il bastone.
    Un nuovo morto.
    CAVALIERI DELLA GUARDIA RIMASTI: 16/20
    I Cadaveri vengono scagliati a metri e metri di distanza.
    E le due teste dell'Enorme creatura rivolgono la sua attenzione a te.
    Ruargh ringhia.
    [11:30pm] <nich_leg> Guardi la scena con ribrezzo. Il tuo intervento fu praticamente inutile. L’ogre si fermò all’inzio, si. Poi però riprese la sua carica e ne maciullò quattro. Quattro soldati morti per colpa tua.
    Provi a pensare, puoi fare solo quello alla fine. Guardi l’ogre. Sostanzialmente capivano roma per toma e torino per tombino.
    Lui ti guarda. Si comportò esattamente al contrario di come avevi chiesto che si comportasse. Come un bambino capriccioso.
    PENSO CHE DOVRESTI UCCIDERCI TUTTI PER ESSERE DAVVERO IL MOSTRO QUALE SEI!
    Un’altra scommessa.
    Forse che avrebbe portato alla morte di tutti i soldati presenti, compreso te.
    [11:34pm] <midnight_dreary> Ruargh ringhia qualcosa.
    E lancia il suo giavellotto.
    Il colpo ferisce il Gigante, il quale inizia a sanguinare.
    Frecce volano e piovono sulla creatura.
    Alcuni cavalieri caricano l'Enorme Creatura senza pensarci due volte.
    PER MIDNIGHT DREARY!
    Il Gigante sanguina, e soffre.
    Ma ride.
    E' IL TUO SANGUE QUELLO CHE PERDIAMO!
    E' ANCHE IL TUO!
    E' VERO! NOI UCCIDE CHI OSA FARCI PERDERE SANGUE!
    Falcate enormi. Pesanti.
    Che non fanno tremare la terra.
    Nonostante l'essere sia debilitato, carica esattamente come ha fatto prima.
    Urla di dolore.
    Pianto.
    Metallo che si incrina.
    Non rimane quasi niente degli sfortunati Cavalieri che caricano quest'essere.
    [RUARGH] CHE DIAVOLO FAI, COMBATTI!
    CAVALIERI DELLA GUARDIA RIMASTI: 12/20
    [11:41pm] <nich_leg> Ancora una volta, tutto è inutile. Stai sprecando vite…le stai sprecando come se nulla fosse. Evidentemente parlare e basta non serve a nulla. Ruargh ti guarda, ti ordina di combattere ed è quello che dovresti fare.
    E ALLORA COMBATTIAMO!
    Gli uomini continuano a combattere. L’ogre continua a massacrare l’esercito.
    RITIRIAMOCI VERSO LA FATTORIA
    Si, dovevi cercare di sfruttare la fattoria per proteggere l’esercito, e dirigere meglio le offensive.
    CHE OGNI ARCIERE STIA DIETRO…GLI ALTRI DEVONO ATTIRARE L’OGRE…NON AVVICINATEVI TROPPO, DOVETE VIVERE
    Si, dovevate cercare di utilizzare al meglio quello che avevate. Attaccare dalla distanza e scappare. E continuare a fare così.
    MIRATE ALLE TESTE
    E fatto ciò inizi a correre verso la fattoria. Pregando che le truppe riuscissero a eseguire gli ordini e a limitare ogni perdita.
    Tu cerchi di renderti il più utile possibile. Dai gli ordini e cerchi di attirare l’attenzione su di te, ma chi ti avrebbe ascoltato dopo quello che avevi fatto? Chi?
    [11:50pm] <midnight_dreary> I tuoi ordini risuonano chiaramente nell'aria.
    Ma nessuno ti ascolta.
    Sei entrato nella Guardia praticamente ieri, e ne hai sul groppone almeno quattro, di quei morti.
    Chi ti ascolterebbe mai?
    Mentre corri verso la fattoria, la battaglia prosegue.
    Ruargh scaglia un altro giavellotto.
    Frecce e spade.
    Un Cavaliere carica e spicca un balzo, tranciando di netto una testa dell'Essere.
    Questi barcolla.
    ... Uccide altri due Cavalieri tra cui quello che l'ha decapitato, e tra le urla ricade a terra con un pesante tonfo.
    CAVALIERI DELLA GUARDIA RIMASTI: 10/20
    Ruargh va a recuperare i suoi giavellotti.
    C'è un silenzio strano, ora che è tutto finito.
    Un silenzio quasi disperato.
    Ma nessuno osa romperlo: nessuno osa interrompere quell'attimo--- perché nessuno di loro vuole lasciar trapelare alcuna emozione.
    Ruargh chiude gli occhi di uno dei Cavalieri appena deceduti.
    Nicholas, puoi vedere l'anima di quel povero disgraziato distaccarsi dalla spessa armatura.
    E risalire verso il cielo.
    Proseguiamo verso la foresta. Pernotteremo lì, e faremo dei turni di guardia.
    La strada verso l'Inespugnabile è ancora molto lunga, e pericolosa.
    [11:57pm] <nich_leg> La battaglia finisce. Siete metà di prima e tutto per colpa tua…tutto per colpa tua.
    Tutto per colpa tua.
    Il cammino da percorrere era ancora molto lungo, rischiavate di perdere altri uomini.
    E poi…poi, forse ci sarebbe stato l’inespugnabile.
    Tu prosegui assieme all’esercito il cammino, a testa bassa.
    Non potrai mai perdonarti quel fallimento, quelle vite sprecate per nulla.
    Tu però prosegui lo stesso, perchè è tuo dovere farlo, perchè è tuo volere farlo.
    Tu DEVI continuare a marciare.
    Quindi continui a seguire l’esercito, fin quando non vi sareste accampati per la notte.
    La morte si sconta vivendo.
    [12:03am] <midnight_dreary> La marcia prosegue senza che nessuno dica nulla.
    Fortunatamente, nessuna altra creatura dell'Inespugnabile incrocia il vostro cammino.
    Il sole corre, corre attraverso il cielo e rapidamente scende!
    Scende per inabissarsi oltre le montagne che state raggiungendo.
    Il bosco è profumato e silenzioso, e il sentiero si inoltra e s'addentra in esso.
    Dopo qualche tempo, Ruargh decide che dovete accamparvi, e trova un bel posto fra gli alberi.
    L'Arciere va a caccia, e procura quattro lepri da dividere tra buoni fratelli.
    Il cibo è sul fuoco, e nonostante il silenzio che riempie quei momenti, tutto procede con metodico ritmo.
    Sei seduto su un tronco d'albero.
    Attendi la cena.
    ...
    Mangi, o non mangi --- la scelta è tua.
    Quello che conta, è che poco dopo tutti sono troppo stanchi.
    Il tuo turno di guardia è il primo.
    La notte brilla sopra le cime degli alberi, e tu sei da solo, sveglio, infreddolito.
    E attenti l'ora per smontare dalla guardia e andare a dormire.
    Almeno un paio d'ore.
    ...
    A un certo punto, devi esserti addormentato o aver chiuso gli occhi per un singolo attimo.
    Quando li riapri, c'è qualcuno nel campo.
    Inginocchiata accanto al corpo di uno dei Cavalieri feriti, una figura ammantata di piume e argento sta compiendo strani gesti - rimestando l'aria per formare arabeschi di magia e rituali che non capisci.
    Quando si volta, ti vede subito.
    E ti fa cenno di stare zitto.
    [12:11am] <nich_leg> La marcia prosegue tranquillamente, nessuna ulteriore minaccia, nessuna. Alla fine Ruargh sceglie il luogo dove accamparsi e voi vi fermate.
    Aspetti la cena e nonostante il tuo pessimo umore scegli di mangiare. Ne hai bisogno per mantenerti in forza e sostenere il turno di guardia.
    Il turno di guardia, si. Quello in cui tu ti addormenti.
    Non sai nemmeno quando accade in effetti. Sai solo che quando ti svegli qualcosa non va. Una figura era lì nell’accampamento, faceva “cose” con un ferito e ti ifa pure segno di stare zitto.
    Si, tu puoi stare zitto, puoi farlo e lo fai. Non stai fermo però. Ti alzi e ti dirigi verso quella figura, ti avvicini per cercare di capire chi fosse e per valutare se effettivamente svegliare tutto l’accampamento.
    Cerchi di guardare e capire di chi si trattasse e bisbigli -Dimmi chi sei!-
    [12:16am] <midnight_dreary> La donna di bell'aspetto sta in qualche modo operando magicamente sulle ferite di uno dei Cavalieri.
    Se fai attenzione, scopri che queste si stanno ritirando lentamente.
    Quando si volta verso di te, si apre in un dolcissimo sorriso e poi porta un dito sulle labbra.
    Ssssshh! Non sono presenza gradita fra i Cavalieri, così sveglierai tutti!
    Quando solleva il capo, nonostante il trucco e il pesante agghindo, non fatichi a riconoscere...
    ...Enju.
    Non la Principessa.
    [ [IMG=https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/...090413a62f0.jpg]ENJU[/URL]]
    Non tua sorella.
    Solo Enju.
    Sono una Strega delle Foreste. Sai no, quelle che voi bruciate ogni tanto per far festa. Ma non siamo così cattive, vedi?
    ... cioè, ecco, non tutte.

    E quindi, prosegue col rituale di cura.
    [12:20am] <nich_leg> La donna non è ostile…cioè, è Enju. Non può essere ostile.
    La guardi mentre cura le ferite del soldato. Una cosa che saresti riuscito a fare anche tu con estrema facilità se solo la paramagia fosse utilizzabile tranquillamente in Frolic.
    La guardi ancora e le parli a bassa voce per non svegliare nessuno. -Principessa Enju…esiste un modo per sconfiggere l’inespugnabile?-
    Sgrana gli occhi. Principessa? Maccheddiavv...
    [12:24am] <midnight_dreary> Io non sono la Principessa!
    E non lo è.
    Distingui perfettamente fra la Enju Principessa e questa Enju, la Strega.
    [12:27am] <nich_leg> La guardi, già è vero…forse ci somigliava un pochino, ma no, non era lei…già.
    -ci assom- va bhe lasciamo stare…perchè ci stai aiutando?-
    [12:28am] <midnight_dreary> E si mette a ridere con la mano sulla bocca.
    Non è offesa, anzi, sembra quasi intenerita.
    Principessa è proprio un bel titolo!
    Però non credo di somigliarle... Ah, perché vi aiuto?
    Perché so dove state andando, ho visto tutto. E...

    Fa spallucce.
    Ecco, tutto lì.
    [12:29am] <nich_leg> La guardi e rimani un attimo stupito, poi ritorni con uno sguardo serio.
    -Ok, supponiamo che voglia credere nelle buone intenzioni…sai dove stiamo andando. Conosci un modo per sconfiggere l’inespugnabile? La mia terra ne ha bisogno.-
    -Noi tutti, ne abbiamo bisogno.-
    [12:31am] <midnight_dreary> Enju la Strega ci pensa un po'. Poi, fa una faccia triste.
    Pensi che sia possibile uccidere una montagna?
    Con una spada?

    [12:32am] <nich_leg> -Una montagna?-
    [12:32am] <midnight_dreary> Beh sì, un essere talmente grande da essere anche più alto delle montagne.
    E fa dei buffi gesti esagerati con le mani, piroettando sul posto.
    Io ti dico di no. E penso che anche il Re della tua città lo sappia.
    [12:33am] <nich_leg> -non credevo fosse così grande…-
    [12:33am] <midnight_dreary> È per questo che vi ha mandati qui. Per avere un'occasione di scappare.
    Mentre voi morite.
    E questo... è proprio brutto.
    Tutte le mie compagne mi dicevano di non venire qui, stanotte, ma capisci? Il vostro destino mi è a cuore. Non voglio vedervi morire.
    Non così.

    [12:36am] <nich_leg> Ascolti le parole della Strega. Rifletti sulla cosa, ci rifletti un attimo e tutto sommato non ti dispiace il fatto che siate stati mandati come veri e propri sacrifici. In fondo, se quella vostra azione avesse lasciato il tempo materiale per fuggire, allora sarebbe valsa la pena.
    Però…però tutte quelle bambine, allora tutte quelle bambine sarebbero morte per nulla.
    -A me non importa essere stato abbandonato…sono contento che quelli siano scappati. Parliamone, è indubbiamente una cosa spregevole…però avrebbero la vita salva.-
    Sospiri.
    [12:39am] <midnight_dreary> Ah... Beh, sì.
    Annuisce, portando le mani dietro la schiena. Vero. Verovero.
    [12:40am] <nich_leg> -Quello che non posso accettare è che delle bambine siano utilizzate come sacrifici…perchè? Perchè delle bambine?-
    [12:40am] <midnight_dreary> Quindi...
    Oh, Cavaliere, non è certo colpa della tua gente. L'Inespugnabile è un essere che ha piani ben precisi, e imperscrutabili anche alle Streghe.
    Non credo che Midnight Dreary abbia mai avuto scelta.

    [12:42am] <nich_leg> -Capisco…forse dovrò chiederlo direttamente a lui- Le accenni un sorriso -cosa stava dicendo prima-
    [12:42am] <midnight_dreary> Io... Io non lo farei. Ecco. Dicevo quello.
    Posso aiutarti, forse.
    Vieni via con me, adesso. Andiamo a cercare una bambina nella città qui vicina: Morning Dew.
    Oppure, che ne so.
    Andiamocene e basta. Ti farò sparire da qui, per sempre. La morte si sconta vivendo, no?
    Da morto, non sarai di nessun aiuto alla causa.

    [12:45am] <nich_leg> La guardi, sorridi e abbassi lo sguardo.
    -Apprezzo l’aiuto, davvero…però non posso. Rimpiango già ogni bambina che la mia città ha sacrificato…ogni singola vita che la mia città ha tolto. E poi ormai saranno scappati tutti.-
    Già, alzi lo sguardo e le fai vedere il tuo sorriso. Una lacrima ti scende.
    [12:49am] <midnight_dreary> Lei risponde alle tue lacrime con un sorriso sereno. Appunto!
    Forse della tua morte non c'è più bisogno!

    [12:50am] <nich_leg> -Non potrei mai togliere la vita a una bambina…mai.-
    [12:51am] <midnight_dreary> Enju piega la testa. È un po' tardi per quello, no...?
    [12:52am] <nich_leg> Continui ad ascoltare le sue parole. -Forse non è sufficiente…guadagnerò tutto il tempo possibile affinchè loro se ne vadano-
    -Non è mai troppo tardi per salvare una vita-
    [12:54am] <midnight_dreary> Lei annuisce. Precisamente, sono d'accordo con te. Sono qui per questo.
    [12:54am] <nich_leg> -Io domani andrò dall’inespugnabile, parlerò con le altre guardie, lascerò loro la scelta di tornare a casa, di scappare…e finirò il mio lavoro-
    [12:54am] <midnight_dreary> Per salvare la tua vita, e la vita di questi altri--- unoduetre---sett---nove Cavalieri qui con te.
    Wow, pensavo foste di più.

    [12:55am] <nich_leg> -Lo sto vedendo…è carino vedere che qualcuno si preoccupa per me…ma io ho preso la mia decisione.-
    [12:56am] <midnight_dreary> Quindi, una vita in cambio di nove... Non è un cambio valevole?
    Dieci. In cambio di dieci. Sono proprio un disastro in algebra.

    [12:57am] <nich_leg> -La vita non ha valore-
    -Domani mattina parlerò con le guardie…ognuno sarà libero di fare ciò che vuole…io continuerò il mio percorso…manterrò la promessa fatta alla principessa e al regno.-
    Sorridi ancora. -Anche con questa stupida armatura- E trattieni la risata per non svegliare tutto l’accampamento.
    [01:01am] <midnight_dreary> Beh, d'accordo, ragazzo Cavaliere.
    La Strega ti tende una mano.
    Allora, addio.
    E di nuovo sorride, serena.
    [9:24pm] <nich_leg> Le afferri la mano, volevi tenerla ancora un pochino lì.
    -Aspetta per favore- le sussurri. -dovrei chiederti ancora delle cose-
    [9:26pm] <skalsang> Se posso rispondere, naturalmente.
    [9:28pm] <nich_leg> La guardi negli occhi. -Prima ho detto “supponiamo che io creda alle tue parole”…tu hai detto che il re ha mandato l’esercito affinchè loro potessero scappare. Fuggirà tutta la città? Sono già riusciti ad abbandonarla?!-
    [9:29pm] <skalsang> Sì, lo hai detto. E, pare che almeno """la città che conta""" sarà fatta fuggire.
    È quello che hanno visto le mie Sorelle Streghe nelle loro visioni, naturalmente.

    [9:30pm] <nich_leg> -…la città che conta.- Sbianchi. Credevi davvero che sarebbe evacuata tutta la città? Si…
    [9:32pm] <skalsang> Ovviamente, se ti fidi di una Strega. Il che è piuttosto inusuale per un Cavaliere, ma ehi. Il mondo è vario.
    [9:32pm] <nich_leg> E invece sbagliavi, sbagliavi. Sbagliavi! Solo i nobili sarebbero fuggiti, solo loro.
    La guardi mentre ti dice quelle parole. -ti sei presa la briga di venire fin qui, è un motivo più che sufficiente per crederti, soprattutto considerando che forse la mia vita non cambierebbe-
    Si, lo hai detto.
    La tua vita non cambierebbe nessun esito della battaglia. Lo sai anche tu. Lo sai benissimo.
    [9:34pm] <skalsang> Beh, lo fai sembrare molto più nobile di un gesto di pietà, in effetti.
    [9:35pm] <nich_leg> Abbassi lo sguardo. -Lo ritengo tale. Sei qui per salvare la vita di queste persone.-
    [9:37pm] <skalsang:> Fa spallucce. In ogni caso, si è fatto un po' tardi. Ho il permesso di andarmene prima che questi Cavalieri si sveglino?
    [9:37pm] <nich_leg> La guardi, nel frattempo rifletti. Alla fine le scelte sono due per te. Vivere o morire. La strega ti aveva dato due possibilità per vivere.
    -Aspetta ancora un attimo…per favore.-
    Vivere sacrificando un’altra bambina, di un’altra città, o scappare. Tu le vedi entrambe improponibili come proposte, però….
    [9:39pm] <skalsang> D'accordo, ma fai in fretta.
    [9:41pm] <nich_leg> Quella città, con o senza una bambina prima o poi sarebbe morta. Sacrificare una bambina significava prolungare semplicemente una lunga agonia. Si, agonia. Quelle persone vivono nell’agonia. È una città malata, che non può essere salvata…
    E forse tu in questo momento sei il medico. Il medico che si ritrova di fronte a due scelte: l’accanimento terapeutico o l’eutanasia.
    È la situazione più brutta per un medico…aspetta, sicuro di non star impazzendo? Stai confrontando una città con la medicina! Sì.
    È una di quelle scelte che non possono essere fatte in cinque secondi, ma tu devi prendere una decisione. Devi farlo!
    Sono due soluzioni entrambe spregevoli, lo sai benissimo…però se tu dovessi scegliere, preferiresti indubbiamente l’eutanasia.
    Si, tu uccideresti il tuo paziente per togliere ogni sofferenza, perchè tu sai che sta morendo e tu non vuoi che soffra ulteriormente.
    Ed è questa la tua scelta.
    La morte si sconta vivendo, è vero. Tu ti porterai dietro nella memoria ogni singola persona che morirà per colpa tua. Lo farai, e ti farà male. Lo farai, e sarà come morire dentro. Ma tu lo farai…
    -…andiamo via-
    Le afferri la mano e la segui. Non importa dove andrete.
    -Ho preso la mia decisione, andiamo-
    [9:50pm] <skalsang> Beh, sei assolutamente sicuro? Non avrai ripensamenti?
    Ti dice lei, mentre piano piano vi addentrate nel bosco.
    Gli altri Cavalieri dormono, e contavano su di te per la Guardia.
    A volte le decisioni sono dolorose, no?
    [9:52pm] <nich_leg> -…no…-
    Ti volti dietro, guardando ancora l’accampamento ove possibile…versi qualche lacrima. I sensi di colpa giù ti affliggono, ma no…tu non ci ripenserai, non di nuovo.
    [9:56pm] <skalsang> Una scelta. Una sola.
    Grossa come tutto te stesso.
    Grossa come FROLIC.
    E mentre tieni forte la mano di Enju la Strega, attraversate il bosco dell'Inespugnabile e gli alberi vi sferzano il viso.
    [ OST ]
    Addio, uomini coraggiosi.
    Fate attezione, possano gli spiriti proteggervi.
    Il coraggio non nasce dalla cenere. Il coraggio non nasce da un'ammirazione.
    Il coraggio vive e cresce nel cuore, e ogni giorno va coltivato e cresciuto.
    Il coraggio non è l'assenza di paura, ma è l'accettarla.
    E l'accettarsi.
    Conoscere se stessi e vivere con la consapevolezza di essere lì per un motivo: un motivo ben preciso, uno scopo che ripulisce il cuore dal terrore e fornisce una direzione.
    Una direzione facile?
    Una direzione difficile?
    Una direzione qualsiasi!
    E poi le dai la mano, ma a un certo punto hai la netta sensazione che sia Enju la Strega a tenere la tua mano.
    E lei inizia a correre e non parla più.
    E così corri anche tu.
    ---------------------------------------------------------------------------------------
    [ OST ]
    Prima di allora non avevi mai visto l'Inespugnabile.
    E non lo vedrai mai.
    Lo stai guardando ora in tutta la sua mastodontica potenza, ma sai che è un sogno e sai che non ti trovi lì.
    Lo vedi dall'alto e capisci che, per quei nove Cavalieri che si ergono davanti all'essere, saranno gli ultimi minuti di vita.
    [ RUARGH ]
    Ruargh solleva il giavellotto e lancia un grido.
    E pochi attimi dopo, è morto.
    Schiacciato dall'enorme ascia di un Gigante Invincibile.
    Ma gli altri non si fermano, né si arrestano.
    Lo caricano.
    Perché lo fanno? Perché non hanno scelto l'eutanasia?
    Sono tutti pazzi?
    E mentre tu ed Enju assistete con profondo stupore alla morte irresponsabile, coraggiosa, artistica ed eroica di questi uomini
    SENZA PAURA
    Otto uomini di Hyne
    Che non hanno nient'altro per cui vivere.
    L'Inespugnabile solleva un braccio.
    E con un colpo, uno solamente, li falcia tutti quanti.
    ............................
    Ancora una volta, l'Inespugnabile ha vinto.
    Qual è il suo segreto?
    Qual è il tuo segreto?
    La mano di Enju non esiste più.
    Nemmeno Midnight Dreary esiste, e non esiste nemmeno Morning Dew.
    Esiste solo la tua consapevolezza che...
    ----------------------------------------------------------------------------------------
    Sei venuto qui per salvare qualcuno.
    E non hai saputo salvare nessuno.
    La ragazzina, giusto? Ti è bastato leggere che c'era qualcuno da salvare, e sei accorso!
    Ma forse il prezzo da pagare, la vita, è troppo alto?
    Non sei puro, non sei degno, non sei determinato.
    VATTENE DA QUI.
    Non vali nemmeno il tempo che impiegherei per ucciderti.

    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Enju piange.
    Enju ride.
    Il mondo è imperfetto: ecco perché è così difficile trovare la purezza di proteggerlo.
    Chiudi gli occhi.
    Per un momento, non esisti più.
    Nel momento successivo, sei seduto a terra.
    Davanti a una grossa statua a forma di naso.
    Il clima mite e il profumo del mare ti accarezzano il naso.
    Un sorriso prima... Un pianto dopo. L'indecoroso divertimento e poi la cupa disperazione. Le scelte sono semplici, eppure difficilissime. Convivere con le stesse è insopportabile.
    Ecco cosa significa avere il coraggio di vivere.
    ------------------------------------------------------------------------------------------------- PARTE SOSPESA ------------------------------------------------------------------

    Edited by †Krissy† - 18/2/2016, 22:44
     
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    ------------------------------------------------------------------------------------------ RIPRESA QUEST --------------------------------------------------------------------------------------------------
    [9:33pm] <skalsang> Ognuna di voi è stata messa davanti a scelte: positive, negative, piacevoli o spiacevoli che fossero, ciò che è accaduto semplicemente non ha cambiato la realtà dei fatti.
    Ha forse cambiato voi, dentro, e sicuramente ha mutato voi, in FROLIC.
    FROLIC non è solo la vostra immaginazione.
    FROLIC respira. Vive.
    Ed entra nella vostra mente, nella vostra storia, per scriverla in modo che solo voi possiate sapere ciò che è successo.
    Quanto vale la realtà, se la conoscete solamente voi?
    ------------------------------------------------------------------------
    Atterrate su un terreno polveroso, una accanto all'altra, senza farvi male.
    Come siate arrivate lì, è uno dei tanti misteri di quel posto.
    Molto scenografico, poco ma sicuro, e di certo in grado di tagliare tutti i tempi morti.
    Quello che conta è che FROLIC, ancora una volta, sa che dovete incontrarvi.
    Che volete incontrarvi.
    E... Beh, eccovi qui. Nei vostri abiti, come descritti da bollettino:
    L'Abito Signorile di Maya, qui
    E l'abito da Teppa del Vapore per Ignis qui
    Non hanno niente di importante, probabilmente, ma dentro ad essi vi sentite libere come negli abiti civili...
    ... e protette come nella vostra migliore armatura da combattimento.
    Le vostre Armi di Frolic, e i vostri "inventari" sono stati arricchiti (o rimasti invariati) degli oggetti che trovate qui: EQUIP
    Nella fatti specie, Maya: tu non hai molte cose con te, quindi non fatichi ad individuare quell'ampolla di cristallo piena di un liquido denso, ambrato e opaco.
    E' chiusa da un contagocce di cristallo sovrastato da un rombo luccicante, simile al diamante.
    --------------------------------------------------
    Quanto a ciò che vi sta attorno, è molto semplice: la terra su cui siete precipitate è polverosa e piena di sassi.
    Davanti a voi, guardacaso, c'è un bivio.
    Un bivio porta verso una strana ed oscura nebbiolina che, svariati metri più avanti, fa perdere completamente l'idea di ciò che ci sia oltre.
    Dall'altra parte il sentiero prosegue lungo un viale alberato indirizzato verso l'alba.
    Dalla parte della foresta, potete sentire delle risatine divertite e delle dolci canzoni.
    Dalla parte della nebbiolina, non sentite proprio niente. Avete solo una perfida sensazione di morte.
    La decisione, in effetti, sembra facile.
    Dietro di voi...
    Dietro di voi non c'è niente.
    Sì, ci sono degli alberi, ma se provate a toccarli vi renderete presto conto che sono disegnati su una parete invalicabile.
    ---------------------------------------------
    Mmhh...
    Se vi concentrate un po', nell'aria attorno a voi potete percepire un respiro.
    Il respiro è basso e sincopato, come il respiro di una persona profodamente addormentata.
    Non capite bene da dove provenga, perché proviene da tutte le direzioni.
    Non è un suono allarmante, né qualcosa degno di preoccupazione.
    È solo un suono come un altro.
    Però, per dovere di cronaca, è giusto che voi sappiate.
    [9:47pm] <ignis> Dopo aver chiuso gli occhi ed essere di nuovo sprofondata in balia di FROLIC, Ignis si era ritrovata finalmente in compagnia di Maya - come ai vecchi tempi - e di fronte a un bivio.
    …Ovvio, FROLIC era pieno di bivi e scelte.
    MAYA! Gridò, entusiasta, nel vedere l’amica. Anche lei indossava delle vesti diverse dalle solite, che in effetti la rendevano una specie di caramella vivente - il che le donava, in effetti.
    L’abbracciò di slancio, sollevata nel vederla e di non trovarsi più sola. Però… Però. Nicholas?
    [9:49pm] <maya_abren> Era avvenuto tutto a una velocità terribile, alla fine... Avevo ceduto. Avevo reagito in maniera terribile, ero stata egoista ed era un qualcosa che in fondo mi aveva fatto star bene. Ero un mostro? Sapevo solo di aver paura, perché ancora non sapevo quanto poessi ancora sfoderare del mio carattere sopito che per tanto tempo avevo allontanato.
    Sollevai il capo di scatto, sentendo la voce che più di tutte volevo sentire.
    "Ignis!" L'abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo, ero felicissima di vederla, non ero più sola. Ma in effetti non c'era qualcuno. Una terribile sensazione di deja wu si paleso nella mia mente. Anche con Miku era andata a finire così, anche Nicholas era stato intrappolato da FROLIC?
    "Forse deve ancora terminare la sua prova?"
    [9:54pm] <ignis> Ignis si pungolò la guancia sinistra con l’indice, pensierosa. Non saprei. FROLIC tende ad avere un tempismo perfetto, di solito.
    [9:55pm] <maya_abren> Chiesi, con un briciolo di speranza nel corpo. Però, era strano non poteva essere come credevo, sapevo che probabilmente era successo qualcosa di brutto... No, non poteva essere successo qualcosa a Nicholas. Sospirai pesantemente, iniziando a fissarmi attorno. Non dovevo cedere, dovevo continuare a pensare che c'era ancora speranza per tutto.
    [9:55pm] <skalsang> Non avete idee o presentimenti, riguardo a Nicholas.
    Non ne sapete davvero nulla.
    [9:56pm] <maya_abren> "Spero stia bene... Non voglio pensare che sia finito come Miku o anche peggio."
    Sospirai nuovamente, iniziando a tormentarmi la gonna ed osservando il bivio al quale eravamo state messe di fronte. Una via sembrava felice e spensierata, l'altra desolata e triste. Qual era il loro significato?
    [9:57pm] <ignis> Sospirò, sentendo la preoccupazione farsi strada nelle sue viscere. Stava succedendo di nuovo come quella volta. Aaaaaaah. Disse buttando fuori l’aria e poggiando con decisione le mani sulle spalle di Maya. Non è qui, e questo è già un fatto. Poniamoci nel worst case scenario: è stato preso da FROLIC come lo fu Miku. CHE SFIGA, direi, essendo la seconda volta di fila, ma l’abbiamo già fatto una volta no?
    Io e te qui dentro, abbiamo salvato Telestra E Miku E noi stesse. Quindi DIAMINE rifacciamolo!

    [9:59pm] <maya_abren> Sorrisi alle parole di Ignis, eravamo entrambe abbastanza testarde da poter superare qualsiasi ostacolo. "Hai ragione, possiamo trovare Wendy e Nicholas e uscire da qui."
    [9:59pm] <ignis> La nostra priorità è Wendy - sono certa che lungo la strada troveremo anche Nicholas. Insomma, è stato così con Miku! Annuì convinta, convincendo anche se stessa nel processo. Doveva essere così, per forza. O sarebbe andato tutto a rotoli.
    [10:01pm] <maya_abren> Era vero quanto detto da Ignis, forse FROLIC ci avrebbe dato le risposte a tempo debito, ma stava comunque di fatto che in quel momento dovevamo decidere il da farsi.
    "Ci sono due vie e sembrano totalmente diverse l'una dall'altra. Credo che separarci sia una pessima idea."
    [10:02pm] <ignis> Ottimo. Visto che siamo d’accordo… Anche tu l’hai sentito, vero? Chiese, abbassando un po’ il tono con fare circospetto. Aveva percepito qualcosa nel momento in cui erano apparse lì, come un rumore di sottofondo - una sensazione, una presenza. Effettivamente FROLIC in quell’ultimo viaggio sembrava più vivo della prima volta, ma la rossa ancora faticava a figurarselo simile a loro - qualcosa di vagamente umano.
    [10:03pm] <maya_abren> Annuii, e come potevo non sentire quel respiro.
    "Vorrà dire qualcosa? Oppure è semplicemente qualcuno che dorme?"
    [10:04pm] <ignis> Si voltò alle parole dell’amica, focalizzando la sua attenzione sulle due strade. Effettivamente si trattava del solito bivio: luce e allegria contro morte e oscurità.
    Non ne ho idea. Per ora non pensiamoci - potrebbe essere Wendy, infondo. O Nicholas - boh?
    Però mi fa piacere che tu l’abbia sentito. Non sono pazza, almeno.

    Non del tutto, avrebbe voluto aggiungere, ma tacque celando quel pensiero dietro a un sorrisetto. Oh, a proposito! Te lo ricordi il Tocai? Chiese, estraendo la bottiglia verde del famoso vino che all’epoca le aveva fatte mezze ubriacare tutte e due.
    Magari con questo possiamo ottenere nuovi indizi. Insomma, permette di vedere cose che altrimenti non vedremmo no?
    Potrei, ecco, berne un sorsetto. Piccolo, giuro. Giusto per capire se c’è qualche indicazione in giro.

    [10:08pm] <maya_abren> Abbassai lo sguardo, iniziando a giochicchiare con il piccolo oggetto che mi era stato affidato. Una boccetta, sembrava qualcosa di davvero grazioso, dovevo stare attenta a non romperla. L'amica prese parola ed io vagamente distratta non la seguii fin da subito, ma quando pronuncio quella parola e tirò fuori la bottiglia, le lanciai un'occhiataccia.
    "Assolutamente no, tu e quella cosa non dovete proprio aver niente a che fare."
    [10:08pm] <ignis> OH MADDAI
    E poi guarda che l’ho già fatto! SI! Prima di venire qui, per trovare la strada ho bevuto un sorsetto! HAH! E non sono per niente ubriaca!

    [10:10pm] <maya_abren> "Giuro che ti prendo a calci! Testona che non sei altro! Per oggi tu hai chiuso con il vino."
    Mi avvicinai, allungando la mano in sua direzione e guardandola storto.
    [10:11pm] <ignis> Saltellò qualche passo avanti, sventolando la bottiglia sotto al naso dell’amica. Tanto, con o senza il suo consenso l’avrebbe fatto lo stesso - per il bene della missione. Tolse il tappo alla bottiglia, bevendo un piccolo sorsetto di liquido prima di ritapparlo, con una linguaccia all’indirizzo dell’amica.
    [10:12pm] <skalsang> Il vinello corre melodioso nella tua bocca, e poi lungo la tua gola.
    E' buono, dolce, frizzante, fresco.
    Sa di buone uve e vecchie ricette.
    Quando rivolgi la tua attenzione alle vie, a terra noti immediatamente una scritta.
    Davanti all'ingresso della "scelta forestale", appare la scritta:
    MORTE CERTA
    E un teschio con gli occhi a croce.
    Sei mediamente allegra.
    [10:15pm] <maya_abren> Non potevo fare nulla... Testona era e testona rimaneva, sospirai pesantemente preoccupata. Non le faceva bene quella roba, e forse a me mancava il polso per impedirle di farsi del male da sola. Incorciai le braccia, portando lo sguardo altrove. Dovevo essere più cruda se non volevo vedere nuovamente Ingis con problemi di alcolismo.
    [10:18pm] <ignis> Ghehehe. Ridacchiò, il Tocai stranamente non aveva più l’effetto rimpicciolente della volta precedente, il che la rendeva facile preda degli agguati di Maya - sempre se l’amica fosse riuscita ad agguantarla, s’intende.
    [10:19pm] <maya_abren> Allungai una mano a recuperare l'arco di cui FROLIC mi aveva ricompensata, mai usata un'arma del genere in vita mia, eppure era come se quell'oggetto fosse sempre stato mio. Con solo tre frecce però, cosa potevo fare? La realtà era che cercavo di pensare a tutto tranne a quanto avvenuto nella mia prova. Scossi il capo, non mi restava che attendere che Ignis mi dicesse cosa aveva trovato.
    "Matta che non sei altro, che hai trovato?"
    [10:20pm] <skalsang> L'arma è leggera e aerodinamica: Maya, sei sicura al 100% che non avresti problemi a scoccare una freccia con massima precisione.
    [10:20pm] <ignis> Alloooora. La foresta allegra e felice è segnata come MORTE CERTA. Disse, annuendo più a se stessa che a Maya. Fino ad ora ho seguito quella scritta - anche l’altra volta l’abbiamo fatto ricordi? Quella nebbia invece… Non so, mi ricorda cose brutte. Non credo dovremmo andare di là, nonostante il segnale.
    Inclinò il capo di lato, le mani giunte dietro la schiena. Tu che dic—OH MA CHE ARCO FIGHISSIMO MAYA!
    [10:23pm] <maya_abren> Annuii a quanto sentito, era il caso di continuare a dar per buona quella frase? Ma l'entusiasmo di Ignis mi travolse, un po' spaesata mi guardai attorno, quasi a non capire di che stava parlando Ingis. L'arco, quello che stavo maneggiando qualche secondo fa. Ero proprio distratta.
    "Oh sì, lo sento mio come se lo avessi sempre avuto con me. È una strana sensazione.
    Comunque, forse dovremmeo seguire l'indicazione scritta. Anche se ammetto di aver un certo timore nel dargli così tanta fiducia.
    "
    [10:24pm] <ignis> Sorrise. Ah, per me è lo stesso con la Lama, sai?
    [10:26pm] <maya_abren> Ricambiai il sorriso dell'amica, FROLIC in qualche modo ti rendeva speciale.
    [10:27pm] <ignis> Beh, è una scommessa. Ma fino ad ora non ci ha fatto scherzoni, quindi penso possiamo fidarci. Insomma, credo. Fece spallucce - era il loro indizio migliore, quindi perchè non fidarsi? Prese il polso dell’amica, tirandola verso la strada che conduceva alla foresta illuminata e verso le voci. Sperò che le scritte non si sbagliassero nemmeno stavolta. Forza, andiamo~
    [10:28pm] <maya_abren> Non feci resistenza, sapevo che qualsiasi scelte avremmo preso ci sarebbero state delle conseguenze da gestire. Mi feci coraggio, dovevo essere più Lacrima e meno Maya in quelle circostanze.
    [10:29pm] <ignis> E così si sarebbe diretta verso la foresta, verso la MORTE CERTA. Tutto in quella situazione le ricordava maledettamente il loro primo viaggio lì, e allo stesso tempo era diverso. Non doveva, si, non doveva sbagliare.
    [10:29pm] <skalsang> Imboccate il ridente sentiero alberato.
    .... Il quale smette di ridere nell'esatto momento in cui lo imboccate.
    Rimane solo un classico, stereotipato boschetto con la luce del sole che filtra attraverso gli alberi.
    E cammina e cammina, ben presto vi rendete conto che il bosco finisce.
    Bruscamente.
    Così.
    Senza nessun apparente motivo.
    La terra semplicemente si interrompe, e sotto di voi, poco più in basso, non c'è che una specie di lunga listarella di legno.
    E sotto ad essa...
    Una scrivania.
    Nel momento in cui uscite dal bosco, se vi voltaste, capireste immediatamente.
    Avete appena attraversato una fotografia incorniciata su di una enorme scrivania, che avanza a perdita d'occhio e all'infinito.
    Come tanti campi da calcio messi vicini: potete vedere alcune delle sue estremità, ma non cosa c'è sotto - da dove vi trovate.
    La scrivania presenta varie fotografie che sono infinitamente più alte di voi, un telefono infinitamente più grande di voi, una targhetta dal nome incomprensibile... e infinitamente più grande di voi.
    Sparpagliata sulla superficie di ottimo legno scuro, un'infinità di carte.
    E lettere con francobollo.
    Le altre fotografie attorno a voi raffigurano perlopiù boschi, mari o paesaggi incontaminati.
    Siete abbastanza certi di poterle imboccare per arrivare chissà dove.
    Ma...
    Gh!
    Una voce.
    È una voce talmente alta, sebbene sommessa, da farvi quasi sobbalzare.
    In prossimità del punto in cui potreste individuare, facilmente, la posizione di una ipotetica sedia (dirimpettaia alla targhetta), notate una gigantessa.
    È talmente grossa, grande e gigante da farvi paura.
    ... O siete voi che siete piccole piccole piccole?
    In mano ha una lettera che legge con occhi avidi, e lucidi, e tiene un vecchio tagliacarte di bronzo pronto all'uso.
    [ WENDY ]
    Questo è il suo aspetto.
    Se avanzaste lungo la scrivania, sparpagliate qua e là non notereste solo polle d'inchiostro, penne, matite, e cancelleria di ogni genere, ma anche delle enormi ampolle.
    ... Dall'aspetto non del tutto rassicurante.
    Eccole qua:
    AMPOLLA 1: LINK
    AMPOLLA 2: LINK
    AMPOLLA 3: LINK
    AMPOLLA 4: LINK
    AMPOLLA 5: LINK
    AMPOLLA 6: LINK
    Se rivolgete a loro uno sguardo, esso è sicuramente ricambiato.
    Chi ha i denti li fa schioccare in modo eloquente, e chi ha tanti occhi, beh, li punta tutti e proprio tutti su di voi.
    Le ampolle sono alte quattro volte voi, ma non sono che piccolissime a confronto delle dimensioni della gigantessa che legge ---E che per ora, non v'ha notate.
    [10:46pm] <ignis> Quando si trovò il sentiero semplicemente finire sotto ai suoi piedi, per poco non le si ghiacciò per la seconda volta il sangue in corpo. Per poco - perchè guardandosi intorno un po’ spaventata si rese subito conto che quello che avevano attraversato non era per niente un boschetto ridente nè un portale verso felici e melodiose voci: era un’immagine, semplicemente, e loro l’avevano appena attraversata a mò di portale.
    Oltre esso una vastissima scrivania - in effetti, lei e Maya erano nient’altro che granelli di polvere in confronto all’immensità di quel mobile! E non solo: tutto era gigante in confronto a loro, dalle foto alle parole scritte sui numerosi fogli da lettera sparsi su tutta la superficie della scrivania. Non riuscì nemmeno a leggere il nome presente sulla targhetta.
    [10:48pm] <skalsang> Per darvi una proporzione rispetto alla gigantessa, siete alte esattamente quanto una delle sue unghie delle mani.
    [10:48pm] <maya_abren> Il sentiero sembrava continuare ma ad un tratto mi accorsi che era solo una finzione. Eravamo su una scrivania, eravamo piccolissime, di fronte a noi c'era una ragazza gigante. Sgranai lo sguardo di fronte a tutto quello che era posizionato attorno a noi. Portai una mano a coprirmi la bocca, dicendomi che non dovevo assolutamente dire nulla. Eravamo in pericolo, oppure era solo un'altra prova di FROLIC?
    [10:49pm] <ignis> Ma peggio di tutto fu accorgersi della ENORME presenza che sedeva alla scrivania: quando la sua voce raggiunse Ignis lei per lo spavento saltò sul posto con un gridolino - come quando un cane improvvisamente abbaia e ti fa perdere almeno due anni di vita per lo spavento.
    WAH! Gridò, tappandosi immediatamente la bocca con entrambe le mani l’attimo dopo.
    Quella cosa enorme era Wendy!!
    Lo spavento lasciò il posto allo stupore e a una nota di sollievo: l’avevano trovata, quindi, ma perchè era così grande? E perchè era lì che guardava placidamente (beh si fa per dire, vista la sua espressione) delle lettere?
    [10:51pm] <maya_abren> M'irrigidii osservando pietrificata Ignis, mi auguravo che non si fosse fatta sentire. Insomma... Non eravamo mica tanto sicure che la ragazza gigante fosse contenta di vederci. Meccanicamente mi voltai su quest'ultima, notando che effettivamente era la persona che stavamo cercando. Possibile che fosse intrappolata? Quella era la sua prova?
    [10:51pm] <skalsang> Se vi ha sentito, non ha dato cenno d'averlo fatto.
    La Gigantessa-Wendy continua a leggere.
    [10:52pm] <ignis> Agguantò Maya per il polso, trascinadola dietro alla targhetta col nome o a qualcosa di più vicino che potesse celarle alla vista della enorme ragazza. In quel momento si rese conto delle assurde ampolle contenenti misteriosi e inquietanti esseri, e realizzò che… Che se aveva pensato di aver visto qualcosa di strano durante la sua prova con l’Uomo Sottile, beh, FROLIC aveva ancora in serbo per lei un bel numero di stramberie per farla decisamente uscire di matto. O innamorare follemente di quel posto.
    [10:55pm] <skalsang> Vi occultate alla sua vista senza difficoltà.
    [10:56pm] <maya_abren> Ignis era stata sicuramente più istintiva di me, io ero rimasta fossilizzata come una statua. Fortunatamente l'amica mi spostò da dov'ero, ma era la cosa giusta da fare? Quelle boccette, le cartoline, francobolli, carta. Da quella prospettiva tutto sembrava aver una sorta di storia e senso.
    Era chiaro che però quelle enormi boccette contenenti strani esseri dovevano aver un senso ancora più grande. Era loro la chiave per farle proseguire? Mi voltai verso Ignis, indicando una delle ampolle.
    [11:02pm] <ignis> Si le ho viste. Non mi sembrano molto… Insomma, che diavolo ci fanno nelle ampolle? E e e e perchè Wendy è gigante? E COSA DIAVOLO STA LEGGENDO!? Troppe domande, zero risposte. E la cosa la faceva un tantinello imbestialire - odiava non vederci chiaro nelle cose.
    Riesco a leggere il nome della targhetta?
    [11:03pm] <skalsang> Il nome sulla targhetta non è scritto in nessun alfabeto particolare.
    Sembrano scarabocchi insensati.
    [11:06pm] <ignis> Ma che… Che diavolo?
    Ovviamente, parlava con se stessa. La targhetta nonostante i suoi sforzi per leggerla rimaneva incomprensibile, non le pareva nemmeno fosse scritta in un linguaggio comprensibile. In tutto ciò, Wendy stava ancora placidamente leggendo la sua lettera, cosa che la fece incuriosire tremendamente. Vuoi vedere che… C’entrava qualcosa suo fratello?
    Che dici, ci facciamo vedere? Insomma, non so se ci vedrà ma non sembra ostile - per ora.
    [11:09pm] <maya_abren> "Sì, insomma perché dovrebbe farci del male, giusto? Magari ha bisogno di una mano."
    Affermai, pensando al ciondolo ritrovato. Se Wendy avesse avuto una reazione aggressiva sarebbe stata una bruttissima situazione, mi auguarvo che la mia fosse solo una brutta sensazione. Ma non era neppure detto che ci avrebbe notate, eravamo davvero piccole in confronto a lei.
    [11:11pm] <ignis> Ignis annuì, e prese coraggio. Saltò fuori dal suo nascondiglio, e circospetta andò a piazzarsi in mezzo alle lettere, cercando un po’ di capire cosa ci fosse scritto e al contempo di farsi notare senza sembrare un insetto schifoso da schiacciare.
    [11:12pm] <skalsang> Anche quelle sono scritte in un linguaggio che non t'è possibile leggere.
    E il loro contenuto, per te, è un segreto.
    [11:12pm] <maya_abren> Eccola che era partita quella matta! Di certo non l'avrei lasciata da sola, mi arrampicai a mia volta, affiandandomi all'amica.
    [11:13pm] <ignis> Sbuffò, sedendosi a gambe incrociate come una bambina offesa. Uffi non capisco niente! Questa roba è incomprensibile!
    [11:17pm] <skalsang> La gigantessa, o meglio, Wendy, sposta appena la lettera che sta leggendo.
    Il mezzo sorriso trasognato sulle sue labbra si spegne subito, lasciando nient'altro che un'espressione curiosa.
    Non vi vede subito, ma quando lo fa... Vi lancia un'occhiata diffidente.
    Uhm... Che altro c'è, adesso?
    Prova ad avvicinare il viso, ma ci ripensa e opta per afferrare la lente di ingrandimento lì presente.
    La mette tra sé e voi, e vi ingrandisce a dimensioni accettabili per osservarvi meglio.
    No, voi non siete decisamente parte della mia memoria o del mio subconscio, dichiara fermamente.
    È un'altra prova?
    Inutile dire che, dall'altra parte della lente, voi vedete solamente un occhio gigante.
    [11:20pm] <ignis> AH! Esclamò Ignis puntando il dito verso la lente d’ingrandimento tramite la quale la ragazza stava osservando lei e Maya. Sorrise, contenta che l’avesse notata. Non penso sia una prova, però. TU SEI WENDY GIUSTO!?
    [11:21pm] <skalsang> Ti sente piuttosto bene. Dipende. Perché volete saperlo?
    [11:21pm] <maya_abren> Inclinai il capo fissando la mia compagna d'avventure. Che stava cercando di combinare? Seguendo il suo sguardo notai quella scritta, se era qualcosa che conoscevo forse potevo decifrarlo. [Accademico]
    [11:21pm] <ignis> Perchè siamo venute per incontrarti!
    Io mi chiamo Ignis.
    So che te la sei cavata benone con le tue prove!

    [11:23pm] <skalsang> Così pare.
    La ragazza sembra un po' diffidente.
    Oh, non ditemi che vi ha mandato la professoressa Jones.
    [11:26pm] <ignis> Mhh, si ma non siamo tue nemiche.
    [11:26pm] <maya_abren> In seguito però, ecco che Wendy ci notò e mi sentii un po' indifesa di fronte alla sua immensità. Mi voltai verso Ignis e non ebbi neppure il tempo di presentarmi. Successivamente mi voltai verso Wendy, prendendo parola.
    [11:26pm] <ignis> Inclinò il capo di lato. Siamo già state qui altre volte. Intendo, in FROLIC.
    [11:26pm] <skalsang> Quindi, siete mie amiche?
    [11:26pm] <ignis> Sai da quanto tempo sei dentro?
    [11:27pm] <maya_abren> "Io sono Maya, piacere di conoscerti."
    [11:27pm] <ignis> Beh ovvio!
    [11:27pm] <skalsang> La ragazza scuote la testa, e sembra anche un po' infastidita.
    Come se, cercando di pensarci, il pensiero la disturbasse a livello emotivo. Questo è un posto privato.
    [11:29pm] <ignis> Mmh, immaginavo. E’ il brutto di FROLIC - nemmeno noi lo sappiamo. Ecco, la Professoressa è in pensiero perchè quando ci ha chiamate eri già dentro da ben oltre il limite. La butto lì: saranno tipo dieci o dodici ore ormai.
    [11:29pm] <skalsang> Ma sono ancora viva, no?
    Quindi penso che questo limite... Non sia poi così realistico. La professoressa Telestra tende sempre a ingigantire tutto.

    [11:30pm] <ignis> Sospirò. Lo so. Davvero, lo so. E mi dispiace essere piombata qui a disturbarti. Non so cosa ti abbia spinta a venire qui, ma conosco FROLIC e capisco il tuo desiderio.
    Mh, non credo. Quando capitò a lei… Insomma, l’abbiamo salvata per un pelo. Degli altri della sua spedizione non abbiamo mai trovato neanche i resti.
    FORSE star dentro qualche ora in più non ti causerà danni permanenti, ma è pericoloso. Rischi sul serio di rimanerci per sempre, e se dovesse succedere non… Uhm, come dire, diventeresti una cosa sola con FROLIC, credo. Smetteresti di esistere nella realtà.

    [11:32pm] <maya_abren> Mossi il capo da Ignis a Wendy, seguendo le loro parole. Diverse domande mi rimbalzavano per la testa, così come i simboli che avevo letto e a cui non ero riuscita a dare un senso. Era chiaro che quella fosse una prova, riguardava Wendy, forse era qualcosa di molto personale. Mi chiedevo se potevamo capire il significato di ciò che le era attorno.
    [11:33pm] <ignis> BENE! Disse, alzandosi in piedi. Ora che ho fatto il mio predicozzo passiamo alle cose serie. Pensi che questa sia una prova, per te? Intendo… - gesticolò, indicando l’ambiente tutto intorno a loro - questo scenario, diciamo.
    [11:34pm] <skalsang> Resterò qui ancora un po' a leggere, in ogni caso.
    [11:34pm] <ignis> Possiamo aiutarti, se lo vuoi.
    [11:34pm] <skalsang> Ho più o meno capito dov'è l'uscita, quindi... Non c'è davvero bisogno che mi aiutiate. Anche perché, uh... beh...
    E vi guarda, togliendo la lente d'ingrandimento.
    Alla domanda successiva, lei scuote il capo. In realtà no. Questi sono tutti ricordi che avevo più o meno dimenticato.
    Dice, e indica le lettere con il tagliacarte.
    È molto meglio dell'ipnosi, questo posto.
    [11:35pm] <ignis> SI BEH LO SO CHE SIAMO PICCOLE. FROLIC fa il simpaticone.
    Oh, davvero? Quindi ti sta tipo… Aiutando a ricordare?

    [11:37pm] <skalsang> Beh sì, circa, sì.
    [11:38pm] <ignis> Mmh. Cosa avevi dimenticato? Cioè, se ti va di parlarne. Magari fare il punto della situazione ti può aiutare.
    [11:39pm] <skalsang> La ragazza ti lancia un'occhiata ostile. Vecchie cose. Infanzia, perlopiù.
    Come ho detto, se lo desiderate, potete anche andare. Uscirò a breve, non appena avrò finito di leggere le ultime carte.

    Il suo sguardo è ancora molto ostile. Quasi troppo.
    Potete notare una sottile linea nera, come una specie di vena, disegnarsi lungo la fronte e la tempia di Wendy.
    [11:42pm] <maya_abren> Avevo l'impressione che chiedere di lei fosse la cosa sbagliata, ma perché FROLIC ci aveva condotte lì? Sapevo che tipo di demonte potesse essere il passato, ed era difficile accettarlo. Inclinai il capo ed assunsi un'espressione curiosa. Speravo di non essere invasiva, non avevo dimenticato qual'era il nostro obiettivo. Ma non sarebbe stato semplice per niente, tirare fuori Wendy da lì.
    [11:43pm] <ignis> Ignis sorride. Nah, ti aspettiamo. Siamo state incaricate di proteggerti, e lo faremo anche a costo di subire noi stesse le conseguenze dell’esposizione prolungata alle radiazioni. COMUNQUE stai tranquilla, se non vuoi che interferiamo non lo faremo - puoi anche smettere di guardarmi con quella faccia arrabbiata!
    Quella Wendy le stava sempre meno simpatica.
    Possibile che FROLIC si fosse già impossessato di lei? O che fosse lei a non desiderare di uscire?
    [11:44pm] <maya_abren> Diedi una gomitata ad Ignis, stava esagerando dal mio punto di vista.
    [11:44pm] <ignis> E che loro due fossero solo elementi di disturbo.
    Da eliminare. Huh.
    [11:45pm] <maya_abren> "Scusaci Wendy, non era nostra intenzione crearti fastidi. Siamo capitate qui per caso."
    [11:45pm] <skalsang> Entrambe le opzioni sono valide, Ignis.
    La linea nera
    [11:45pm] <ignis> In effetti, poteva essere. Quella faccia scura e quella strana vena nera non facevano presagire niente di buono. Poteva anche non essere Wendy. Cioè, quella vera.
    [11:45pm] <skalsang> CORRUZIONE
    Scompare dal volto della ragazza.
    Wendy sorride di nuovo.
    E sembra affaticata, nel farlo. O meglio: sembra fare fatica a trovare la forza per sorridere.
    Non è che mi vada molto a genio, ma suppongo di non potervi uccidere, giusto?
    E poi scoppia a ridere.
    Una risata sinistra. Un po' strana.
    Mentre i suoi lineamenti si contorcono per ridere, altre righe nere appaiono lungo le linee d'espressione del viso della ragazza.
    E poi, quando l'accesso finisce, la ragazza lascia cadere la lente sulla scrivania - causando un sussulto e uno spostamento d'aria che vi fa volare gonne e capelli.
    E il suo viso torna perfettamente normale.
    [11:49pm] <ignis> Ok quella era già la seconda volta che le veniva fatta una minaccia di morte. La cosa le piacque poco, pochissimo, soprattutto quando la sua faccia iniziò a contorcersi e altre linee nere iniziarono ad apprire sul suo volto. Le ricordava… Si, ciò che era successo al suo Mondo Perfetto. Solo che stavolta a danneggiarsi non era il Mondo ma la stessa Wendy.
    Ignis stava per dire qualcosa - fare qualcosa - per fermare quella risata preoccupante, ma quando la ragazza fece cadere la lente il tutto semplicemente si fermò.
    Non era stabile. Per niente. Stava cercando di mantenere perfetta la sua concentrazione, forse? Per ricordare e scoprire altro su se stessa?
    Non ne aveva idea, ma per sicurezza indietreggiò.
    [11:52pm] <maya_abren> Sorrisi nervosamente, era chiaro che qualcosa non andava e Wendy sembrava aver una brutta cera. Deglutii, non era in sé e qualcosa la stava consumando, era chiaro.
    [11:53pm] <ignis> Già, suppongo di no. Ti lasciamo fare le tue cose, allora. Staremo in silenzio, ok?
    [11:54pm] <skalsang> Wendy vi lancia un'occhiata gelida come una tormenta di neve.
    Quindi, torna a leggere la sua lettera.
    [11:56pm] <ignis> Bah. Sussurrò Ignis, assicurandosi che Wendy non la sentisse. Si allontanò dalla montagna di lettere, andandosi a rintanare dietro la targhetta incomprensibile di prima.
    Fece cenno a Maya di raggiungerla.
    [11:56pm] <skalsang> Potete raggiungerla senza nessun ostacolo.
    [11:57pm] <ignis> Le boccette strane sono lì vicino?
    [11:58pm] <skalsang> Sono sparse per tutto il tavolo.
    La più vicina si trova circa a 50 metri da voi.
    [11:58pm] <maya_abren> Che situazione terribile, Wendy stava reagendo male e mi sentivo decisamente di troppo. Scesi dalla targhetta e mi avvicinai ad Ignis, ero abbastanza sicura che Wendy dovesse superare una sorta di blocco psicologico legato al suo passato, forse era legato al fratello? Farle domande dirette però, mi sembrava una pessima idea, doveva esserci un modo per capire qualcosa di più.
    [11:59pm] <ignis> Ehi Maya, ma tu riesci a capire questi segni strani? Se non è matematica purtroppo temo di capirci poco… Chiese, bisbigliando.
    [12:00am] <maya_abren> Scossi il capo.
    "Non è qualcosa che ha un senso comune, hanno un significato loro."
    [12:02am] <ignis> Si, in effetti sembrava proprio una lingua sconosciuta. Concordò, pensierosa. Hai notato quelle linee nere? Sono preoccupata, potrebbe essere tardi sai.
    [12:02am] <maya_abren> "Certo che le ho viste, non so se sia tardi o meno ma è chiaro che è giunta al limite o ci è davvero molto vincina."
    [12:04am] <ignis> Alzò lo sguardo sulla boccetta misteriosa più vicina, chiedendosi perchè diamine si trovavano lì delle cose tanto assurde. Cosa potevano centrare con quello scenario e con Wendy? Davvero non capiva - e di certo non avrebbe capito standone alla larga, pensò. Decise di avvicinarsi di soppiatto alla boccetta più vicina, nascondendovisi dietro così da non farsi troppo notare da Wendy. Fece cenno a Maya di imitarla, così da raggiungerla.
    [12:05am] <maya_abren> Rapidamente raggiunsi l'amica, osservando l'ampolla che aveva addocchiato.
    [12:05am] <ignis> Woa. Secondo te cos’è? Bisbigliò.
    [12:05am] <maya_abren> "Penso che queste boccette abbiano un significato importante. Ma perché siamo nella prova di Wendy?"
    [12:05am] <skalsang> La creatura nella boccetta numero 6, ovvero quella che stai guardando, ricambia il tuo sguardo.
    Schiocca le fauci e urta contro la boccetta, la quale trema un po'... ma non cede.
    [12:07am] <maya_abren> Un serpente marino con la barba a prima vista, ma qual'era il suo significato? Poteva voler dire saggezza?
    [12:07am] <ignis> Non sapre— WOOO! Dovette davvero impegnarsi per fare poco rumore nonostante l’esclamazione di stupore mezza soffocata.
    Strizzò gli occhi, cercando di mettere a fuoco una eventuale etichetta.
    [12:07am] <maya_abren> "Sembra un serpente marino."
    Mi avvicinai un po' di più all'ampolla e presi parola, rivolgendomi alla creature al suo interno.
    "Mi capisci?"
    [12:11am] <skalsang> L'etichetta non c'è.
    Nell'immagine c'è, ma nella missione no.
    Più vi avvicinate, in ogni caso, più l'essere N°6 tenta di liberarsi.
    Non lo sentite, la giurereste che sta ringhiando.
    Rimane lì, sospeso in quell'acqua un po' sporca, ed è estremamente desideroso di mangiarvi.
    Però non può.
    [12:13am] <maya_abren> "Non credo che sia tanto amichevole..."
    [12:14am] <ignis> Già. Chissà se anche gli altri lo sono.
    Ma soprattutto chissà perchè erano lì. Che roba erano? E perchè erano imbottigliati?
    [12:15am] <skalsang> *CRRRICCK*
    Il vetro sull'ampolla numero 6 crepa.
    *CRRRRRRRRRIC*
    Il serpente prende una spinta, come può, e finalmente riesce a sbilanciare l'ampolla.
    La quale cade e... CRASSHHHH.
    Si rompe.
    DEVO... DEVO SAPERE. DEVO SAPERE TUTTO!
    Il serpente ricade sulla scrivania, invasa perlopiù dal liquido in cui era contenuto, e si riprende in un attimo.
    Getta fuori la lingua per scandagliare l'aria.
    Vi annusa.
    State in guardia.
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    ---------------------------------------------------------- RIPRESA QUEST ---------------------------------------------------------------------------------------
    [9:08pm] <skalsang> DEVO CAPIRE. PERCHE' E' SUCCESSO? PERCHE' STA SUCCEDENDO? PERCHE' LA GENTE SI COMPORTA COSI'?
    La voce potente di Wendy vi rimbomba nelle orecchie, mentre la ragazza accartoccia una lettera e la scaglia lontano.
    Chiazze nere le macchiano il viso, mentre i suoi occhi lentamente si iniettano di sangue.
    L'enorme serpente è alto circa... Beh, è difficile dirlo.
    Ma immaginate circa un ingombro di 4 metri, come se la vostra fosse una dimensione normale e tutto il resto fosse... eccessivamente più grande.
    Il serpente è lungo e sinuoso, e le sue scaglie rilucono della luce della lampada da tavolo.
    La bestia schiocca le mascelle... E si solleva, bene in alto.
    Non vi disterà più di una decina di metri.
    ... Siete pronte a uccidere un Demone imbottigliato?
    -------------------------------------- INIZIO COMBATTIMENTO ----------------------------------------------------
    TURNO: VOI - LUI - ???
    Il combattimento si svolge con le normali regole del Forum.
    A voi.
    [ OST ]
    IGNIS: BUONO
    MAYA: PERFETTO
    [9:19pm] <maya_abren> Avevo sinceramente paura della situazione che si era venuta a creare, mi sentivo come una ladra all'interno di un negozio, ancora con la refurtiva in mano. Ero di troppo in quel luogo, il tutto perché non sapevo niente di Wendy, se non pochissime informazioni. Il demone si era liberato e si era alzato in volo, mi voltai per qualche istante verso Ignis. Niente paramagie, dovevamo arrangiarci con quello che avevamo.
    Non ero del tutto sicura che la violenza fosse la strada da percorrere, ma pensai che probabilmente quel demone potesse rappresentare l'ossessione di Wendy verso la sua ricerca, nel tentare di capire le cose e persone.
    Sconfitto il demone forse sarebbe stata un po' meglio con se stessa. Purtroppo la mia era solo una teoria, l'unica via per capire se avevo ragione era prendere una posizione... Per quanto scomoda.
    Perché FROLIC quel giorno mi aveva inseganto che: a volte le soluzioni scomode e immorali, erano la soluzione al problema. Chiusi gli occhi, cercando la forza e la sicurezza per non essere più combattuta, ma per agire. Presi tra le mani l'arco che mi era stato donato. Non ero sicura di quello che stavo per fare, ma le scelte erano poche e sentivo che il tempo era poco. Sollevai l'arma
    incoccando una delle tre frecce di cui disponevo, sarebbe stato un problema se le finivo. In ogni caso presi la mira, con l'intento di portare a terra il mostro.
    Chiusi un occhio e presi la mira, misi in tensione la corda dell'arma ed iniziai a tirare indietro il gomito, portando la punta della freccia a puntare agli occhi dell'essere. Trattenni il fiato e lasciai la presa della freccia, lasciando che saettasse esattamente dove avevo mirato. Una volta liberata la freccia feci un balzo all'indietro e mi allontanai di circa dieci metri da Ignis.
    Azione Diretta: Attacco con arco su demone.
    Azione Indiretta: Movimento 10 metri indietro Ignis.
    Azione Extra: Estrazione arco.

    [9:29pm] <ignis> OK CALMA - si disse mentalmente, indietreggiando immediatamente nel vedere il mostro serpentoso liberarsi dall’ampolla. Impugnò immediatamente la Lama, ma quando quello si mise a svolazzare in aria si rese conto che sarebbe stato impossibile per lei colpirlo da quella distanza. Non poteva davvero fare nulla da lì— o forse si?
    Si frugò in tasca. Sapeva che aveva qualcosa di utile, lo sapeva. Infatti… Infatti c’era del pepe. O meglio, un sacchetto colmo di grossi grani di pepe! Il problema era che il bisciolone baffuto se ne stava in aria, e nonostante Maya fosse dotata di arco e frecce non era certa che avrebbero potuto combattere così tutto il tempo.
    Focalizzò lo sguardo sulla bocca del bestione. Se quel pepe era anche solo un pochino in grado di farlo starnutire tantissimo, allora forse poteva essere un valido strumento per far cadere l’essere - o almeno portarlo in una condizione in cui avrebbe potuto fare qualcosa di concreto per aiutare Maya. Immaginò di avere in pugno una delle sue granate: spedirla a circa dieci metri non doveva essere troppo un problema, soprattutto senza l’impedimento della BS pesante che di solito indossava.
    Prese la mira, quindi, e tirò. Subito dopo si allontanò dalla sua posizione, cercando un riparo - magari nella zona dietro la strana targhetta col nome, o qualcosa di più vicino che potesse offrirle copertura. Semplicemente perchè se quel bestione cadeva davvero, non voleva trovarsi nelle vicinanze della sua bocca. Se non cadeva invece… Avrebbe dovuto inventarsi qualcos’altro. Ad esempio avrebbe potuto arrampicarsi su qualcosa - qualche cornice di foto magari - per raggiungerlo e poi lanciarsi a mò di amazzone su di lui. Con in testa quell’idea si guardò intorno, cercando di capire se c’era qualcosa intorno a loro che poteva usare a tale scopo; o anche solo qualcosa di grosso e poco pesante da fargli cadere in faccia.
    DIRETTA: Granata Pepata in bocca al mostro
    INDIRETTA&EXTRA: Cerca copertura e si guarda intorno alla ricerca di qualcosa da poter scalare per raggiungerlo o eventualmente da fargli crollare addosso

    [9:40pm] <skalsang> Maya indietreggia, consapevole della situazione. O almeno, consapevole dell'idea che s'è fatta della situazione.
    Non è forse la stessa, identica cosa?
    Punti vista.
    MORTE CERTA
    Prendi la mira come se lo facessi tutti i giorni. Tendi l'arco come se, semplicemente, ti stessi stiracchiando.
    Sì, l'arco è duro da tendere, ma dopotutto già lo sapevi --- pur essendo la tua prima volta con questa stessa arma.
    E scocchi una freccia.
    Questa sibila, silenziosa, nell'aria, e si conficca esattamente in mezzo agli occhi dell'essere, il quale getta indietro il capo per poi inviperirsi ancora di più.
    ... Se mi passate il gioco di parole.
    Non esce sangue dalla ferita, nonostante la freccia sia conficcata in profondità.
    Esce qualcos'altro.
    Esce un materiale nero, liquido e denso, strano e aberrante.
    Qualcosa di già visto.
    Qualcosa di inaudito.
    Quando Ignis trova un riparo, e da lì attacca, la Granata Pepara deflagra con maestria.
    È forse la frag perfetta, perché dal botto senza incendio si diffonde una specie di nube tossica che fa starnutire un po' anche voi.
    Ma lui, vedeste cos'ha fatto a lui! Grani e scaglie di pepe conficcati nella pelle squamosa, e sottili rivoli di nera materia densa.
    Il serpente schiocca ancora una volta le mandibole, e poi si avventa su di voi.
    Su una di voi.
    Ignis, l'essere ha scelto te. Per nessun motivo e per tutti i motivi del mondo, improvvisamente esso di ti avventa addosso avvolgendoti come un caldo maglione---
    O come un boa constrictor decisamente meno grande di quattro metri (le sue dimensioni si sono ridotte, improvvisamente, per rispondere adeguatamente all'esigenza di stritolare)
    .... ma che lunghezza!
    E lentamente vieni spremuta, come un tubetto di dentifricio.
    Peccato che a saltare sono i tuoi bottoni.
    I tuoi polmoni si sgonfiano per lasciar spazio al corpo --- ma la presa del serpente si avvita attorno a te in modo pressoché invincibile.
    Non puoi liberarti, non puoi quasi neanche parlare. Solo un filo di voce, e giusto quello: il tuo corpo ti sta chiaramente dicendo che ogni goccia di ossigeno, adesso, fa la differenza tra la vita e la morte.
    E rimane attorno a te, così. Chissà quanto resisterai?
    Un nuovo, entusiasmante esperimento scientifico per la dottoressa Makyo!
    Ma forse non è così entusiasmante.
    PERCHE' FANNO COSI'? PERCHE' NON POSSO SEMPLICEMENTE RENDERLI FELICI? PERCHE' LA GENTE GIUDICA SENZA SAPERE!
    IGNIS: [Costrizione del Serpente 1/???] DISCRETO
    MAYA: PERFETTO
    Maya, non sai perché né per come, ma...
    Hai ancora tre frecce nella tua faretra.
    Eppure ricordi piuttosto bene di averne appena sparata una. Insomma, accidenti, è appena successo. Giusto pochi secondi fa.
    Ma questo è FROLIC, giusto?
    [9:52pm] <ignis> Era la seconda volta in poche ore che si trovava in quella situazione: strangolata, stritolata - la differenza era minima, considerato che l’effetto era il medesimo. I suoi polmoni si sgonfiarono troppo velocemente per i suoi gusti, mozzandole il respiro. Di lì a poco avrebbe iniziato a vedere qualche macchiolina nera agli angoli del suo campo visivo, l’aria solo un ricordo lontano.
    Quel serpente era decisamente più forte di quanto si aspettasse - forse anche più dell’Uomo Sottile. Si sentì priva di forze: reagire come aveva fatto contro di lui le sembrò impossibile anche solo immaginarlo.
    Eppure, aveva notato una cosa. Aveva notato che più attaccavano l’essere più Wendy aveva reazioni strane. Incontrollate. Per non parlare del liquido denso e nero che fuoriusciva dalle ferite del serpentone: le pareva in tutto e per tutto simile alla corruzione che aveva devastato il suo Mondo.
    Si chiese se la prova di Wendy non fosse stata proprio quella di mettere quelle creature nelle boccette.
    Poteva forse mormorare qualcosa, con quel poco di aria che aveva ancora nei polmoni. Ma a chi? Al Serpente? A Maya? …A Wendy? Dubitò che l’avrebbe sentita, in quel caso. Si rivolse al serpente, fissandolo negli occhi con fierezza. Lasciami. Disse semplicemente, mettendoci tutta la forza che le rimaneva. Sapeva che Maya avrebbe agito presto per aiutarla, che lui avesse accolto il suo ordine o meno - ma volle comunque provarci.
    [10:04pm] <maya_abren> Cosa potevo fare di fronte a quella visione? La situazione era decisamente sfuggita di mano e il panico inizò a prendere il sopravvento. Se non facevo qualcosa Ignis sarebbe morta, avrei perso una delle poche persone che davvero mi aveva capita, non potevo lasciare che ciò accadesse. Lei era stata una delle prime ad accettarmi così com'ero, a starmi accanto quando ne avevo più bisogno.
    Osservai il mio arco, l'Arco dell'Ego. Sentivo di essere debole in quella situazione, avrei fatto di tutto per colpire a morte quel mostro, ma non avevo nessun'altra arma.
    Iniziai a perdere la lucidità mentale, lancia un'occhiata ai cocci di vetro presenti sulla enorme scrivania. Maturai il masochistico pensiero di usarne uno come arma impropria e affondarlo con rabbia sul mostro, ma quanto sarebbe stato efficace? Inoltre, mi sarei ferita sicuramente le mani in maniera grave, e se non fossi più stata in grado di usare l'Arco dell'Ego?
    No, dovevo stare calma benché fosse difficile. Avevo paura, ma se non facevo qualcosa sarebbe stata la fine per Ignis. Presi coraggio e trattenni le lacrime, non dovevo perdere la testa, non ancora. Presi un grosso respiro e puntai nuovamente l'Arco dell'Ego sul demone, tesi la corda più che potevo e sollevai la freccia verso la bocca di quel dannato serpente.
    "Lasciala maledetto!"
    Ringhiai furiosa e stressata. Speravo che il colpo mirato tra le fauci di quella creatura potesse in qualche modo indebolirlo o magari farlo staccare. Troppa confusione in testa, non potevo che aspettare...
    Azione Diretta: attacco con Arco dell'Ego su demone
    Azione Indiretta://
    Azione Extra://
    Azione Gratuita://

    [10:12pm] <skalsang> Questa volta, il serpente è decisamente un bersaglio più difficile.
    E nonostante le idee, che si avventurano nel tuo cervello con il ronzio delle mosche e lo stesso moto un po' casuale (ma forse no!), opti per riporre la tua fiducia...
    ... In te stessa.
    Cioè nell'arco.
    E non è una scelta che si possa biasimare, tutt'altro.
    Prendi la mira... E sì, è vero, il beraglio è più difficile.
    Ma non per te, poco ma sicuro.
    È come toccare con la punta di un dito il proprio naso: se sei sobria (e lo sei) non hai decisamente alcuna difficoltà a centrare il segno.
    La freccia va ad accompagnarsi all'altra, ma questa volta un po' più in basso e dritta in bocca.
    Bocca che, fortuitamente, è spalancata e mostra le enormi zanne velenose dell'essere.
    E... Ed è così che la creatura ha un'ultima contrazione attorno al corpo di Ignis prima di divincolarsi e cercare riparo.
    Ignis ha di nuovo la padronanza di sé stessa.
    E può effettuare il suo turno.
    Ti senti un po' indolenzita, certo, ma quando l'aria ha ricominciato a gonfiarti i polmoni ti è quasi parso di rinascere.
    Il serpente si trova a pochi metri da te, e cerca di spezzare la freccia per poter di nuovo chiudere le fauci.
    [10:19pm] <ignis> ARIA
    DI NUOVO
    POTEVA RESPIRARE
    Si sentì rinvigorita tutto d’un tratto. Trasse un respiro profondo, poi un altro e un altro ancora, più brevi. Cercò di calmare il suo battito, che si era velocizzato per lo spavento del momento, anche se aveva tentato di darlo poco a vedere.
    Il serpentone era lì, poco distante, intento ad armeggiare con la freccia di Maya.
    Non l’avrebbe fatto scappare.
    Era la sua occasione: scattò rapida verso di lui, la Lama in pugno, superando la sua testa - non era così folle da saltargli in bocca.
    Cercò invece di arrampicarsi su di lui poco più avanti, dietro alla testa: avrebbe stretto tra le mani le squame per usarle come appigli e scalarne il corpo, in modo da salirgli letteralmente in groppa - e quel gesto in qualche modo le ricordò la sua azione folle contro il ragno dorato che s’era mezzo pappato Maya la volta prima.
    Non era diversa da quella volta - era sempre la solita e goffa Ignis di sempre. Ma come allora, anche stavolta era determinata a farcela, nonostante il suo corpo fosse generalmente poco propenso ad azioni atletiche.
    Lo avrebbe scalato. E avrebbe raggiunto il suo capo da dietro, così da starsene al sicuro dalle sue fauci, stesa a pancia sotto sulla testa del serpente. Con una mano, la sinistra, si sarebbe mantenuta ben salda ad esso - afferrandone le squame o qualche protuberanza o la sua strana peluria poco importava - mentre con il braccio destro avrebbe preso lo slancio per conficcare il suo coltello nell’occhio sinistro dell’essere.
    Con forza. Con furia, anche.
    Decisa a non farlo sfuggire alla sua presa.
    DIRETTA: Attacco con Lama Vorpale all’occhio sinistro del mostro
    INDIRETTA/EXTRA/GRATUITA: Movimento, scalo il mostro, mi ci aggrappo per bene prima di portare l’attacco con il coltello, così da non farmi disarcionare

    [10:31pm] <skalsang> Un piccolo salto. E t'aggrappi.
    Lui prova a morderti per riflesso, ma grazie alla freccia di Maya non riesce a chiudere i denti su di te abbastanza in fretta.
    E così lo rifuggi.
    E lo scali.
    E poi affondila tua purissima essenza a forma di Lama Vorpale in quell'orrido essere, perché è giusto ed è sacrosanto.
    E l'essere prova a liberarsi dal tuo coltello, ci prova a disarcionarti e divincolarsi.
    Ma ormai è troppo piccolo e troppo debole.
    E poi, lentamente, come se lo stessi soffocando, la sua lotta si fa sempre meno furibonda.
    Le forze lo abbandonano sempre di più. Controllarlo, diviene sempre più facile.
    E poi, smette di muoversi.
    Attorno a te, sopra alla lama, sul tuo vestito c'è quella melma nera.
    E ora che la tocchi senti che è fredda.
    E profuma di tutti quegli odori che risvegliano i ricordi che ci fanno storcere la bocca.
    Che ci immobilizzano per la vergogna.
    Che ci impediscono di pensare lucidamente, perché nonostante siano passati... riescono ancora a essere totalizzanti.
    Il serpente muore sotto di te, e lì rimane.
    Wendy, dal canto suo, sta ora furiosamente scrivendo su un foglio bianco.
    Ha in mano una stilografica e verga caratteri su caratteri, con gli occhi iniettati di sangue e lacrime, e melma nera.
    Le mani manifestano unghie violacee e lividi di melma.
    Orrore e disgusto.
    BASTEREBBE IMPEGNARSI DI PIU', IL SEGRETO E' QUELLO.
    SE NON GLI PIACI, BASTA LAVORARE DI PIU'.
    DI PIU' DI PIU' DI PIU'
    IL VALORE DEL LAVORO SARA' RICONOSCIUTO. NON IL MIO, MA QUELLO DEL LAVORO SI'.
    LI ODIO

    [10:39pm] <maya_abren> Mi avvicinai rapidamente a Ignis, quasi incpiampai tanta era la foga della mia corsa. Mi fermai a pochi passi da lei e dal mostro, crollando in ginocchio. Stava bene... Abbassai il capo, e silenziosa non ebbi la lucidità di dire nulla.
    [10:40pm] <ignis> Ce l’avevano fatta. Insieme, avevano atterrato il mostro e l’avevano— ucciso? Eppure non sapeva bene cosa fosse quell’essere - o meglio, cosa fosse per Wendy. La reazione che ebbe subito dopo la sua morte fu strana, e quella stessa melma nera che insozzava le vesti della rossa e fuoriusciva dalle mani di Wendy aveva il profumo e il ricordo della vergogna.
    [10:40pm] <maya_abren> Avevamo fatto bene a uccidere quella creatura? Forse era proprio quella creatura che aiutava Wendy a mantenere lontani i suoi malesseri. Scossi il capo, come potevo saperlo? Faceva male sapere che forse stavamo facendo un danno, anziché aiutarla.
    [10:41pm] <ignis> Scivolò giù dall’essere, desiderosa di allontanarsene. Ficcò una mano nel suo vestito, prendendo una fetta di Torta che avrebbe divorato con gusto.
    [10:42pm] <skalsang> IGNIS: BUONO
    [10:43pm] <ignis> Quello che avevano capito fino a quel momento era che uccidere quegli esseri provocava delle reazioni nella ragazza. Era strano come in questo scenario Wendy fosse semplicemente passiva, la cosa un po’ la turbò - era diverso dalle prove che erano solite affrontare.
    [10:44pm] <maya_abren> Sollevai il capo verso Ignis, fissandola piuttosto spaesata. "Avremo fatto bene?"
    [10:45pm] <ignis> Non ne ho idea. Ha detto “li odio”. Li odio chi?
    [10:46pm] <maya_abren> "Potrebbe riferirsi a chiunque."
    [10:47pm] <ignis> Forse sta ricordando elementi del suo passato.
    Avrebbe voluto chiederglielo, ma viste le reazioni che aveva avuto prima e il suo stato attuale, dubitò che sarebbe stata collaborativa.
    [10:47pm] <maya_abren> Mi alzai, cercando di riprendermi lo spavento e la foga del combattimento mi avevano resa decisamente poco lucida. Presi due grossi respiri e mi voltai verso Wendy, stava peggiorando, avevo questa impressione. Mi avvicinai con discrezione, con l'obiettivo di sbirciare cosa stava scrivendo con tanta foga.
    [10:51pm] <skalsang> Ti avvicini senza essere notata.
    In realtà, non fatichi nemmeno a farlo: se volessi farti vedere, dovresti sforzarti per attirare la sua attenzione.
    Sta scrivendo... e scrive, scrive senza sosta.
    Quando cerchi di capire cosa sta scrivendo, però, incontri ancora una volta quei simboli strani e un po' astrusi.
    Sono identici a quelli che si trovano in giro per la scrivania, sulla targhetta e sulle lettere.
    Ma nonostante tu non li conosca, capisci che hanno la stessa - oscura origine.
    A che serve, poi? Ho davvero bisogno della loro approvazione? Un giorno sarà tutto finito e io abiterò lontano... E tutta questa fatica... sarà per che cosa? La stima di persone che non mi rispettano!
    [10:55pm] <maya_abren> Ancora quei simboli, ero certa che fossero la chiave di tutto ma come potevo comprenderli? Era chiaro che Wendy fosse davvero stressata, doveva sopportare una situazione decisamente pesante, date le sue parole. Tornai da Ignis e il cadavere del serpente.
    "Simboli, scrive gli stessi simboli che abbiamo notato prima."
    [10:56pm] <ignis> Li scrive lei allora!
    [10:56pm] <maya_abren> Sospirai, avvicinandomi al demone e provando a rimuovere le due frecce conficcate nel suo corpo. Non avevo idea se potevo riutilizzarle, ma speravo tanto di sì.
    [10:57pm] <skalsang> Le estrai.
    Sono rovinate, ma non appena appoggi lo sguardo su di loro, tornano ad essere acuminate e perfette.
    [10:58pm] <skalsang> Le riponi.
    [10:58pm] <ignis> Ci capiva poco di quelle cose, ma se Wendy scriveva furiosamente in un linguaggio tutto suo non doveva essere proprio sana di mente. Sommato alle informazioni riguardo al fratello… Che si fosse intrufolata in FROLIC apposta per ricordare questa parte di sè? Chissà cosa gliel’aveva fatta dimenticare, allora.
    [10:58pm] <skalsang> Al momento, la tua faretra contiene 4 frecce.
    [10:59pm] <ignis> Maya, credo dovremmo combattere contro tutti gli altri mostri.
    Forse sono tipo… Una parte di lei?

    [11:00pm] <maya_abren> "Inizialmente ci pensavo pure io, ma se invece fossero stati intrappolati da lei? Può essere che la sua prova consisteva nel liberarsi dei suoi demoni e gli manchi l'ultimo?"
    [11:01pm] <ignis> Mmmh può essere anche questo. Ma in questo caso dove si troverebbe? Quando erano ancora tutte sane Wendy non sembrava molto in sè comunque, magari è dentro di lei?
    [11:01pm] <maya_abren> "Può essere, mh... Vediamo se questo può aiutarci a capire meglio la situazione."
    Abbassai il capo, andando ad estrarre la boccetta contenente la Pappa Reale. Ne assunsi una goccia sulla lingua, chissà cosa sarebbe successo.
    [11:04pm] <skalsang> Il sapore sulla punta della lingua è dolce.
    E amarissimo.
    Poi diventa aspro da farti letteralmente fare una smorfia disgustosa.
    E poi, torna ad essere saporito, pieno e dolce come il miele.
    Perché i consigli sono un po' così: dolci, aspri, amari, dolci.
    La tua voce esclama e decanta la seguente frase, senza che tu possa né rifletterci né pensarci.
    Lo dici e basta, e lo considererai poi.
    Potrebbe anche darsi che ce le abbia messe lei, queste sei, nelle ampolle. Ma comunque Wendy non funziona: mi sembra proprio che non sia capace di darsi i consigli che so darmi io. È come se la prova l'avesse superata, ma non avesse fatto i conti con ciò che avrebbe trovato in questo posto. E che ora... se la sta lentamente mangiando.
    Che quella melma nera non sia solo sangue, ma dolore e tutto ciò che di brutto può stare in una testolina piena di capelli?

    Hai parlato ad alta voce, scandendole parole che non sapevi avresti detto.
    La voce è sempre tua, sia, ma è come se ci fosse una specie di eco --- una voce di sottofondo che ti fa venire i brividi perché la conosci bene.
    E non ti piace, probabilmente.
    Perché sai che è Lei.
    [11:15pm] <ignis> Ohmamma. Mormorò Ignis, stupita dalla frase di Maya. Sembrava lei e allo stesso tempo no - eppure aveva detto qualcosa che sembrava indubbiamente una verità. Che razza di liquido conteneva quell’ampollina?!
    [11:15pm] <maya_abren> Ero stata io a dire quelle parole? Rabbrividii, avevo usato un vocabolario inquietante ma perfettamente inerente a FROLIC. Mi guardai attorno decisamente spaventata, non sapevo di essere in grado di dire cose di quel tipo.
    [11:16pm] <ignis> Mi hai fatto paura, sai? Sembravi una vecchia bisbetica.
    [11:17pm] <maya_abren> Portai una mano a grattarmi la guancia, mi sentivo a disagio ma non potevo che continuare a pensare alle parole che avevo detto. "Credo che il fattore tempo stia uccidendo Wendy."
    [11:19pm] <ignis> Ignis si sedette, cercando di analizzare le parole che aveva appena detto la Maya-saggia. “Potrebbe darsi” non significava nè che le aveva messe lei nè che non l’aveva fatto, quindi non chiariva i loro dubbi ma li sottolineava e basta. Invece sottolineava lo stato di Wendy: aveva superato la prova e questo Ignis lo sapeva per certo - Deidre gliel’aveva detto - ma forse l’aveva superata nel modo sbagliato.
    Pensò al suo Mondo e all’Uomo sottile: chissà se non l’avesse accettato cosa sarebbe successo? Lei aveva fatto i conti con se stessa e ne era scesa a patti, magari Wendy non l’aveva fatto.
    O forse si, ma poi era rimasta troppo sconvolta da ciò che aveva trovato oltre la prova - qualcosa che non si aspettava. Le lettere?
    [11:21pm] <maya_abren> "Forse è stato come nella mia prova? Ho dovuto fare una scelta scomoda, ma ho saputo in qualche modo conviverci, può essere che lei non sia riuscita a fare questo?"
    [11:22pm] <ignis> Che gli esseri fossero in qualche modo collegati a lei l’aveva capito; seguendo quella logica Wendy doveva aver intrappolato i suoi “demoni” e vinto la sua prova in questo modo. Per questo uccidendone uno avevano in qualche modo risvegliato i sentimenti a lui collegati.
    Potrebbe essere. Sicuramente questo posto le sta facendo male - e non so se è FROLIC in sè o questo suo scenario-ricordo a farlo. Ma male stava anche prima che uccidessimo quel mostro.
    Possiamo provare a parlarle, se vuoi. Ma dubito ci ascolterà.

    [11:25pm] <maya_abren> "Ha bisogno di un ricordo felice, qualcosa che le faccia capire che non è tutto nero quello che le è attorno. Non è vero che nessuno la stima o la rispetti, perché dice queste cose?"
    [11:26pm] <ignis> Oh, ci vorrebbe forse la collana con la foto del fratello. Ma anche se ce la siamo portata dietro quando siamo entrate, ora non credo che tu l’abbia ancora con te, no?
    [11:27pm] <skalsang> Maya, ce l'hai al collo.
    E...
    CRIIIICCCCKKK
    Un'altra ampolla crepa.
    A 50 metri da voi.
    [ AMPOLLA ]
    Questo essere, molto simile a un beholder e a una piovra contemporaneamente...
    Rompe gli indugi e l'ampolla.
    E si libera, maestoso, fluttuando a mezzo metro da terra.
    I tuoi tentacoli sono flessuosi come se stesse nuotando in un mare, e il suo occhio arancione vi osserva con aria truce.
    Non ha una bocca, che voi possiate vedere, ma vi risulta piuttosto evidente che non presenterà alcun problema nel decidere di divorarvi.
    La sua pupilla vi esplora, famelica.
    E ora sa tutto di voi.
    Sembra così fragile--- come un mollusco.
    Eppure...
    Cosa devo fare CHE COSA DEVO FARE per essere apprezzata per ciò che sono? Tu che ne pensi, Timmy? A volte vorrei poterti sentire.
    ------------------------------------------- INIZIO COMBATTIMENTO ------------------------------------------
    TURNO: VOI - LUI - ???
    [11:36pm] <maya_abren> Abbassai il capo, prenedendo con una mano la collanina, stringendo quasi con affetto il ciondolo. Iniziai a pensare a mio cugino, al fatto che ero stata malissimo quando seppi della sua morte. Mi sentivo inutile, sentivo di aver tradito mia zia, non volevo più saperne di combattere. Possibile che Wendy fosse nella mia stessa situazione? Io ero riuscita più o meno a farmene una ragione, ma lei? Peccavo di arroganza nel dire che sapevo cosa stava provando?
    "Trevis... Non ci sei più, però so che vuoi che continui a prendermi cura di tua madre. Non mi arrenderò."
    Sussurrai, per poi sentire il rumore di un vetro in frantumi. Sollevai il capo di scatto, vedendo un nuovo mostro lontano, ma allo stesso tempo vicino.
    Lanciai un'ultima occhiata a Wendy, forse... Forse, potevo in qualche modo esserle di conforto se anche lei come me si sentiva inutile di fronte al ritrovarsi di punto in bianco da sole. Forse aveva sconfitto i suoi demoni, ma non era stata capace di accettare se stessa, di convivere con la persona che era. La capivo, la capivo benissimo!
    Rapida estrassi l'Arco dell'Ego e puntai il nuovo demone. Quell'arma era un riflesso di me stessa, non era un'arma qualsiasi, era una parte di me. Proprio come Lacrima, abbracciai la convinzione che quell'arco potesse essere molto di più, dovevo solo volerlo. Tesi la sua corda con delicatezza, attenta a non far del male alla corda. La freccia era incoccata e aspettava solo di essere proiettata.
    Presi un grosso respiro, svuotai i polmoni e portai al massimo indietro il gomito, presi la mira puntando e bersagliando la pupilla del demone. Infine lasciai la presa, liberando la freccia dalla prigionia delle mie dita.
    Successivamente mi mossi, allontanandomi di circa dieci metri da Ignis.
    Azione Diretta: attacco con Arco dell'Ego su demone
    Azione Indiretta://
    Azione Extra:Estrazione Arco dell'Ego
    Azione Gratuita:Movimento 10 metri

    [11:46pm] <ignis> Ancora una volta una ampollina si ruppe, liberando il suo mostro - stavolta tentacoloso. Pure questo si librò in aria, andando per l’ennesima volta fuori dal range d’attacco della rossa. Forse fu un bene, perchè le permise di prestare più attenzione alle parole di Wendy, che citò il fratello proprio in quel frangente.
    Avevano ragione allora a credere che quel medaglione fosse la chiave di tutto!
    Si rimboccò virtualmente le maniche, determinata ad andare a fondo a quella storia. Dopo aver fatto i conti con quel mostro tentacoloso li avrebbe fatti anche con Wendy - ma ora doveva concentrarsi sul presente, sull'avversario.
    L’amica scoccò l’ennesima freccia diretta al suo occhio gigantesco. Beh era un bersaglio ovvio, pensò Ignis, così decise di sfruttare quell’attimo di distrazione del mostro per attaccarlo dall’altro lato: si concentrò sul suo tatuaggio, richiamando a sè il potere che l’Uomo Sottile le aveva concesso dopo averlo accettato. Gli chiese di prestarle un briciolo della sua forza.
    Se fosse andata come previsto, sarebbe apparsa alle sue spalle. Facendolo, avrebbe potuto sfruttare quell’attimo di distrazione concesso da Maya per attaccare l’essere alle spalle con la Lama, con un balzo, cercando di conficcargliela con forza là dove avrebbe dovuto esserci l’occhio se fosse stata di fronte a lui.
    INDIRETTA: Passo Soppiatto
    DIRETTA: Attacco con la Lama Vorpale nel punto diametralmente opposto a quello colpito da Maya, nella fattispecie dove dovrebbe esserci l’occhio se fosse di fronte a lei
    EXTRA&GRATUITA: Movimento+ balzo

    [11:57pm] <skalsang> E...
    Sono orribile, lo so.
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    [9:13pm] <skalsang> [ OST ]
    La freccia di Maya attraversa l'essere da parte a parte, lasciando un profondo buco nel corpo fluttuante di quella specie di beholder.
    Dalla cavità prodotta dalla freccia non esce niente, all'inizio.
    Ma lentamente, come un fiume sottile, comincia ad uscire qualcosa.
    È un fiume strano, ininterrotto.
    Non di sangue, né di strane sostanze.
    Quell'essere sanguina, sì. Ma a modo suo, l'essere sta sanguinando gli stessi simboli e le stesse lettere che ricoprono i testi e le letture che sta facendo Wendy.
    Sono nere come l'inchiostro e fluide come l'acqua.
    Come il sangue.
    Ma sono sangue.
    Ferite.
    Quando toccano la scrivania, queste si sparpagliano e formano delle scritte incomprensibili. Quando scivolano sul legno esse avanzano, e se raggiungono la carta la impregnano con i loro concetti a voi incomprensibili
    ... ma che per Wendy sono semplicemente aberranti.
    Enormi lacrime piovono dagli occhi giganti di Wendy.
    Una cade sulla carta, e la carta brucia.
    L'altra cade sul legno, e diventa un piccolo fagotto delle vostre precise dimensioni.
    L'essere viene nuovamente colpito, questa volta dall'attacco di Ignis che lo colpisce alla nuca--- se possiamo definirla tale.
    Dalla ferita provocata dall'Amata Lama, esce ancora una nuova fiottata di simboli, e comprendete che sono quei simboli l'origine di tutto.
    L'essere sembra soffrire i vostri colpi, ma c'è qualcos'altro che non riuscite a spiegarvi.
    E quando meno ve l'aspettate... Il suo enorme occhio si chiude.
    Per un istante, si chiudono anche i vostri.
    E quando si riaprono, non c'è più un essere.
    Ce ne sono due, perfettamente identici.
    Anche nelle loro ferite.
    I tentacoli dell'essere Originale, che si trova davanti ad Ignis, la lambiscono. E la stoffa brucia dell'acido secreto dai tentacoli, e brucia anche la pelle.
    IGNIS: DISCRETO-
    Maya, l'altra creatura, quella Originata, rivolge a te la tua attenzione.
    Il suo sguardo.
    È un solo occhio, ma fa male come se fossero duecentomila. Un filo di oscurità diparte da esso, e ti trafigge una spalla nel modo più brutale.
    Dalla tua ferita non esce sangue.
    Ma altri simboli.
    Se li tocchi sono viscosi come il sangue, ma hanno il profumo della carta stampata.
    Il fagotto prodotto dalle lacrime di Wendy dista da Maya circa 20 metri.
    Nel frattempo, l'enorme ragazza che dovete salvare afferra altre due lettere, e inizia a leggerle avidamente.
    I suoi occhi divengono sporgenti e la sua pelle si fa sempre più pallida.
    Non posso.... smettere....
    --------------------------------------------------------------
    IL LIBRICCINO DIVORATO
    Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlò di nuovo:
    "Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo, che sta ritto sul mare e sulla terra."
    Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro.
    Ed egli mi disse:
    "Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele."
    Presi quel piccolo libro dalla mano dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza.
    Allora mi fu detto:
    --------------------------------------------------------------
    MAYA: BUONO+
    [9:33pm] <maya_abren> Quello che era avvenuto mi lasciò senza parole, quel nuovo mostro che si era liberato mi faceva sentire in ansia. Sembrava che il mio attacco avesse avuto successo, eppure era come se non fosse servito a nulla. Il nemico si era sdoppiato? Com'era possibile, cosa voleva dire? Nella mia mente iniziò a farsi strada l'orribile sensazione che stavamo sbagliando di grosso quello che stavamo facendo. Ignis fu la prima a subire l'ira del mostro, mentre l'occhio originale colpì me. Mi toccai la ferita, istintivamente e sgranai lo sguado osservando quello che fuoriusciva da essa.
    Cosa significava? Iniziai a temere che forse anche io ed Ignis stavamo trascorrendo troppo tempo dentro FROLIC. Scossi il capo, dovevamo tirare fuori Wendy da lì e qualcosa ci stava sfuggendo. Difficile ignorare il dolore che provavo, ma dovevo tenere duro. Mi voltai verso Wendy, stava peggiorando.
    Qualcosa era caduto dalla sua lacrima, era un qualche tipo di oggetto? Avevo un solo modo per scoprirlo. Lanciai un'occhiata ad Ignis, ero sicura che non si sarebbe fatta sopraffarre, dunque mi allontanai e mi avvicinai al fagottino che si trovava poco più distante da me. Una volta giunta vicina all'oggetto, lo analizzai per capire se potesse essere qualcosa di utile o meno.
    Non appena tocchi il fagotto...
    Il fagotto si svolge, come un bocciolo, rivelando il suo contenuto.
    [ NUOVO EQUIP MAYA ]
    Nell'esatto momento in cui tutti gli oggetti vengono a te, ti riempiono le tasche, sai perfettamente che quegli oggetti sono tuoi.
    Ed erano tuoi anche prima di entrare in FROLIC.
    Hanno solo... Un aspetto un po' diverso.
    Di sicuro, meno rassicurante.
    Oltre a quello, nell'involto, c'è qualcosa d'altro.
    C'è qualcosa che entra dentro di te.
    Qualcosa che già sei, ma che ora puoi manifestare.
    Quando la vedi, solo una parola ti viene in mente: purezza.
    [9:52pm] <maya_abren> FROLIC mi aveva dato qualcos'altro su cui riflettere. Sempre più mi sentivo accettata in quel luogo, lo temevo ma allo stesso tempo ne ero attratta, come un'ape dal miele. Abbassai lo sguardo sulla mano che reggeva l'Arco dell'Ego, sentivo di poter fare di più. Io non ero una persona che risolveva tutto con la violenza. No, le mie capacità erano altre, volevo aiutare gli altri e far capire a loro che c'era sempre speranza, anche se si ci trovava in una stanza totalmente buia. Ma in quel momento cosa stavo facendo? Wendy aveva bisogno di aiuto ed io stavo combattendo contro demoni che probabilmente, avevano l'unico scopo di farci perdere tempo.
    Sbiancai di fronte a quella nuova idea, io ed Ignis non potevamo risolvere la prova di Wendy, doveva essere lei stessa a farlo. Quello che potevamo fare era darle il nostro supporto. Non avevo idea se avevo ragione, era molto confusa, ma non volevo combattere senza una ragione più che valida. Sempre mantenendo la mano sulla ferita, mi voltai verso Wendy, prendendo parola.
    "Wendy! Ti prego, ascoltami!" Attesi prima di proseguire, avevo bisgno della sua attenzione, anche se minima.
    "Non lasciarti guidare da tutto quello che sta accadendo, puoi uscire da questo luogo, devi solo volerlo. Tuo fratello non c'è più, ma non credo vorrebbe vederti qui, imprigionata nel tuo stesso dolore."
    La ragazza non stacca gli occhi dalle sue lettere, ma in qualche modo ti ha sentita e ti ha ascoltata.
    Mi tolsi la collanina e sollevai la mano verso la ragazza, mostrando l'oggetto che sicuramente apparteneva a lei.
    [10:04pm] <skalsang> Quando parli, le sue labbra provano a piegarsi in un'espressione addolorata, ma sembrano ormai di pietra.
    Un'altra lacrima le riga il viso.
    I suoi occhi non si staccano dalla lettera.
    Come se tutta la sua attenzione fosse per quelle parole.
    [10:06pm] <maya_abren> "Smettila di leggere! Il passato è passato, devi accettarlo! Devi trovare il coraggio di andare avanti e se questo ti manca, allora chiedi aiuto. Ci sono persone buone pronte ad aiutarti, non ci conosciamo ma non voglio lasciarti qui. Capisco benissimo il tuo dolore, ma devi lasciarti aiutare. Ti prego Wendy, questo luogo non è ciò che stai cercando!
    REAGISCI!
    "
    [10:08pm] <skalsang> I suoi occhi si voltano per un solo istante verso di te, ma vengono immediatamente catturati di nuovo dalle lettere.
    E leggono, leggono avidamente.
    E più legge, più la sua pelle si ricopre di macchie nere e purulente.
    Di lettere.
    Lettere nella loro concentrazione più densa, tanto densa da sembrare resina, ma essere maleodorante come la pece e l'asfalto.
    Come la putrefazione.
    Io... Non posso...
    [10:11pm] <maya_abren> Osservai la lettera che stava leggendo, potevo fare qualcosa per farla smettere? Potevo provare a distruggerla in qualche modo? Ringhiai di fronte alla mia impotenza. Lasciai cadere l'Arco dell'Ego a terra e puntai la mia mano verso quella maledetta lettera. Potevo fare qualcosa? NON VOLEVO ABBANDONARLA! Richiamai quel potere strano che sentivo mio. Il fuoco, credevo che quell'elemento distruggesse soltanto ed invece, nelle credenze più antiche si diceva che purificava il male, c'era un fondo di verità in quelle credenze?
    Scacciai i pensieri e richiamai quella fiamma a cui mi ero legata e che sentivo mia. Liberai il potere del fuoco su quella carta magnetica, con l'intento di bruciarla.
    "SMETTILA DI LEGGERE QUELLA ROBA!"
    [Utilizzo Iconoclasmo]
    [10:15pm] <skalsang> [ OST ]
    Un atto d'amore, sì?
    Forse il fuoco non è la dimostrazione più evidente e diretta di ciò che accade, ma è così... Normale.
    A livello archetipico, è il fuoco che muove ogni cosa, come l'amore.
    Il fuoco purifica, scaccia l'oscurità.
    E da ciò che sei, di ciò che sei, Maya, c'è bisogno in tutto il mondo e ogni giorno.
    Quando la fiamma del tuo cuore diparte dalle tue mani, fa male da morire.
    Ma in un certo qual senso, vedere quella carta che brucia è anche liberatorio.
    La carta nelle mani di Wendy avvampa, e le lettere e i simboli
    urlano e stridono
    mentre vengono divorati dalle fiamme.
    Fa male senza doverlo nascondere, ti ha preso al cuore come il primo rifiuto. Come il primo schiaffo.
    Ma libera.
    Quando la carta si accende, per un momento sia tu che Ignis potete scorgere i veri occhi di Wendy dietro quella velata corruzione che la ricopre e la divora.
    La ragazza lascia cadere la carta, che si dissolve nell'aria senza mai toccare la scrivania.
    Le sue dita si agitano e ruotano, come fossero su un pianoforte invisibile.
    I suoi denti si serrano.
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    IL CASTIGO E' VICINO
    Vidi poi un altro angelo, possente, discendere dal cielo, avvolto in una nube, la fronte cinta di un arcobaleno; aveva la faccia come il sole e le gambe come le colonne di fuoco.
    Nella mano teneva un piccolo libro aperto.
    Avendo posto il piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, gridò a gran voce come leone che ruggisce.
    E quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire la loro voce.
    Dopoché i sette tuoni ebbero fatto udire la loro voce, io ero pronto a scrivere quando udii una voce dal cielo che mi disse:
    "Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni e non scriverlo."
    -----------------------------------------------------------------------------
    Devo... devo smettere...
    Le sue mani si avvicinano a un altro plico di lettere, e lo afferrano.
    CRIC.
    CRIIC.
    CRRRRRICCCCCCCC.

    Una ampolla crepa.
    Due ampolle crepano.
    Tutte le ampolle crepano.
    Ognuna delle creature è ora libera dalla sua prigione.
    Dall'AMPOLLA 1 [ UNO ] esce un serpente che si avvolge subito attorno al pennino e all'inchiostro, e fa schioccare le mandibole in direzione di Maya ed Ignis.
    Dall'AMPOLLA 2 [ DUE ] esce qualcosa che non è né un serpente né un essere. È solamente un composto di arti e secrezioni orribili, di viscere e organi e respiro.
    Dall'AMPOLLA 3 [ TRE ] esce una scimmia disgustosa, dalle lunghe braccia e dalle lunghe gambe.
    Saltella sopra alle fotografie e le rompe una per una, dispettosa e crudele. In quella foresta non tornerete più.
    INDIETRO NON SI TORNA
    Dall'AMPOLLA 4 [ QUATTRO ] esce tutto il sangue che avreste voluto vedere fino ad ora, ma che non avete mai visto.
    Si espande a macchia d'olio ed è come una pozza scarlatta PIENA DI OCCHI che vi guardano e vogliono inghiottirvi.
    Il beholder, o meglio, i due beholder, fanno schioccare le mandibole con furia.
    Ora sono tutti liberi.
    E voi siete nelle mani di Wendy tanto quanto lei è nelle vostre.
    La situazione sarebbe buffa, non fosse così allarmante.
    MAYA: DISCRETO-
    ------------
    Ignis, a te, se Maya non vuole fare o dire qualcos'altro.
    La turnazione cambia come segue:
    VOI - WENDY - LORO
    [10:33pm] <ignis> Oh Hyne, OH HYNE cosa stava succedendo!? Prima il tentacolone si era sdoppiato, poi Maya aveva dato fuoco alle lettere di Wendy e poi— HYNE PERCHE’ QUELLA COSA VISCIDOSA SI STAVA AVVICINANDO
    Ignis inorridita da quella serie di eventi indietreggiò verso Maya, incapace di distogliere lo sguardo dai mostri aberranti che si trovavano di fronte a loro.
    Strinse la presa sulla Lama, per farsi coraggio. Cercò il suo conforto come fosse una cara amica, e deglutì.
    Bella merda.
    Si ficcò una mano in tasca, alla ricerca— Si, lo specchio. Quando si era specchiata la prima volta nel suo Mondo si era sentita subito meglio, più presente a se stessa. Abbassò lo sguardo su di esso, osservando la sua immagina riflessa e cercandovi la persona determinata che era sempre stata. Sei meglio di così - si disse.
    EXTRA: Specchio Dispetto su di sè
    Quando rialzò lo sguardo, lo spostò su Maya. L’amica aveva tirato fuori la sua grinta, e in qualche modo era riuscita a far riprendere un poco Wendy dal suo stato di trance. Che fossero davvero le lettere il suo problema?
    WENDY, HYNE, SEI MEGLIO DI COSì!
    Gridò con tutta la convinzione e il fiato che aveva in corpo, rivolta alla biondina. Pensi che leggere queste parole fino ad appassire sia la soluzione ai tuoi problemi?
    Sei quella che sei anche grazie al tuo passato. Non so che razza di eventi ti abbiano convinta a entrare qui dentro, ma non è FROLIC che ti sta uccidendo - SEI TU! Vuoi questo? Vuoi essere solo una debole che ha ceduto ai PROBLEMI?
    NON VUOI FORSE FAR VEDERE AL MONDO INTERO CHI DIAVOLO SEI E COSA SEI CAPACE DI FARE?
    E VISTO CHE CI SEI
    - disse, afferrando uno dei grossi grani di pepe che aveva con sè - MAGARI EVITACI DI MORIRE MALISSIMO PER MANO DI QUESTI COSI!
    Ok, quello che poteva dire per farla riprendere l’aveva detto. Ora non poteva far altro che sperare che quei cosi non le assalissero subito, che Wendy si riscuotesse un minimo e che intervenisse per evitare loro spiacevoli cose - tipo la morte, ad esempio. Si quella in effetti sarebbe stata molto spiacevole.
    Raggiunse Maya vicino alla pila di lettere che Wendy stava leggendo, e una volta lì attese che i mostri fossero abbastanza vicini tra di loro. A quel punto tirò il grano pepato esattamente in bocca ad essi: sperò che la sua esplosione liberasse una nuvola di pepe sufficiente a rallentare almeno un paio di quei cosi, così da conquistare qualche minuto in più di tempo per ottenere l’aiuto della gigantessa.
    DIRETTA: Granata Pepata sui mostri, sul più possibile di loro per rallentarli se possibile
    INDIRETTA/GRATUITA: Movimento
    [10:52pm] <skalsang> Estrai dalla tasca lo specchio d'argento antico.
    La tua immagine vi si riflette sopra, e il vedere il tuo volto è l'unica certezza che ti faccia sentire meglio.
    IGNIS: BUONO+
    Le prime crepe cominciano a manifestarsi sulla superficie riflettente, ma potrai ancora specchiarti altre volte!
    Il tuo discorso, in qualche modo, colpisce Wendy.
    La sua mano si serra, a pugno, sul plico di lettere.
    Trema per lo sforzo.
    Nnghh.... Io... io sono meglio di... così...
    I suoi occhi si chiudono: le palpebre, serrate, secernono lacrime.
    Ignis, la tua granata viene lanciata.
    Colpisci in pieno i due beholder.
    Il pepe deflagra dalla piccola ma pericolosa bomba, e i grani trafiggono la pelle squamosa degli esseri...
    ... La quale sanguina altri simboli.
    I simboli ricoprono ormai la scrivania, con tutto il loro significato possente e sconosciuto.
    NO!
    SMETTETELA!

    Wendy solleva una mano.
    L'ombra della stessa vi ricopre e, per un istante, siete al buio sotto d'essa.
    La mano si avvicina al pennino a cui è avvolto il lungo serpente, e ad esso si avvinghia stritolando il serpente.
    Dagli occhi, dalla bocca e dai punti di rottura esce un disgustoso sangue a forma di quei simboli.
    La mano, piena di quella sostanza, si muove di nuovo e schiaccia la scimmia, mandando verso l'oscurità del margine della scrivania tutte le fotografie.
    Ignis, sei sicura di aver danneggiato gravemente i due Beholder, ma questi avanzano verso di voi e tentano di ghermirvi.
    Ancora una volta, i loro tentacoli vi colpiscono e vi feriscono, sebbene il loro potere sia di gran lunga ridotto... E il dolore sia meno pungente, per voi.
    La polla di sangue, il sangue vero si espande a macchia d'olio sotto di voi.
    I vostri stivaletti si immondando delle stesso, e gli occhi del sangue vi guardano e vi bramano.
    Sarà saggio rimanere lì?
    L'essere fatto di incubi si aggancia a un libro aperto, e inizia a nutrirsene.
    A mano a mano che le lettere scompaiono dal libro, la sua dimensione e il suo orrore, le sue fattezze e la sua potenza, crescono sensibilmente ai vostri occhi.
    Quella è la benzina per gli incubi.
    MAYA: FERITO
    IGNIS: DISCRETO+

    --------------------------------------------------------------------
    I DUE TESTIMONI
    Ma farò in modo che i miei due Testimoni, vestiti di sacco, compano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni.
    Questi sono i due olivi e le due lampade che stanno davanti al Signore della terra.
    Se qualcuno pensasse di far loro del male, uscirà dalla loro bocca un fuoco che divorerà i loro nemici.
    Così deve perire chiunque pensi di far loro del male.
    Essi hanno il potere di chiudere il cielo, perché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico.
    Essi hanno anche il potere di cambiar l'acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo vorranno.
    E quando poi avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall'Abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà.
    --------------------------------------------------------------------
    C'è come una spaccatura nell'oscurità che circonda la scrivania.
    E dalla spaccatura esce ancora quel respiro assonnato.
    Quel sonno disturbato.
    Quello che avete sentito prima di entrare nel bosco.
    [11:17pm] <maya_abren> Il mio corpo aveva quasi raggiunto la soglia massima di sopportazione del dolore. La ferita bruciava e gambe e braccia le sentivo deboli. Però, sembrava che Wendy si stesse riprendendo piano piano. La fissai per qualche istante, sorridendo debolmente. Sì, potevamo portarla fuori da quel luogo, bastava solo non mollare.
    "Coraggio Wendy, non arrenderti e combatti per vivere la tua vita."
    Tornai a fissare la situazione attorno a me ed Ignis, non era delle più rosee. Qualcosa era sotto i nostri piedi e sembrava volesse inghiottirci. Non era mia intenzione farmi catturare a quel modo, dovevo spostarmi finché avevo la forza per farlo. Rapida mi mossi e cercai un piano rialzata dove poter salire per sfuggire dalla morsa di quella melma.
    Recuperai l'Arco dell'Ego e dunque mi mossi. Trovato un posto sicuro, osservai l'altro demone cibarsi di un libro, o meglio, del suo contenuto. Ma dovevo agire con calma, presi uno degli oggetti che il fagottino mi aveva donato. Mi specchiai nel Specchio Dispettoso, infine sollevai la mano verso il libro che il mostro stava consumando. Speravo di poter fermare la sua fonte di potenziamento.
    Richiamai nuovamente il potere della fiamma e la liberai, con l'intento di carbonizzare quei fogli rilegati in una copertina.
    Azione Diretta: Iconoclasmo su libro
    Azione Indiretta: recupero Arco dell'Ego
    Azione Extra: Specchio Dispettoso su di me
    Azione Gratuira: Movimento (14 metri) [Acrobazia III]
    [11:27pm] <skalsang> La lettura... La lettura... Solo un altra, ancora una.
    Dice, e tremando, combattendo contro questo desiderio la ragazza semplicemente applica uno sforzo mostruoso per impedirsi di leggere.
    Il sangue dei simboli sgorga sulla sua pelle d'avorio.
    Maya afferra lo specchio dalle sue tasche e osserva la sua immagine riflessa su di esso: ti vedi bella e piena di salute, con le guance rosee e il sorriso che nasconde un segreto dolce come il miele.
    Sai di non essere così, al momento, ma sai anche che può diventarlo.
    E ti senti subito meglio: MAYA: DISCRETO+
    Recuperi il tuo Arco, il tuo bellissimo Io, e il fuoco del tuo corpo fa bruciare non una, non due, ma tutte le pagine del libro - in un'apocalisse di fuoco e fiamme generata dal tuo cuore.
    Ancora una volta, Maya, quel gesto fa male.
    E contemporaneamente lo fai per il bene di Wendy.
    Il tuo dolore, la tua prova, la tua fatica---
    I suoi strazi
    Sono la salvezza di una ragazza che ti deve molto, e che sta lottando.
    MAYA: FERITO
    La Creatura smette di mangiare quasi subito.
    Un po', lo puoi notare: è cresciuta e si è alimentata.
    Ma probabilmente hai evitato che il peggio accadesse.
    [11:37pm] <ignis> WOAH! Finalmente Wendy aveva reagito, schiacciando il serpente-penna e quella specie di scimmia con una semplice manata ben assestata. Ignis esultò, ma non era ancora finita - per niente. La sua granata di pepe aveva effettivamente sortito l’effetto sperato, ma una inquietante pozza di sangue si era allargata sotto di loro e— Beh, non ispirava proprio sicurezza.
    Ma ben presto si sarebbe spostata di lì. Brava Wendy! Concentrata, ok? RICORDATI CHI SEI, CHE SEI FORTE! La incitò ancora vedendo la sua difficoltà evidente nel resistere alla tentazione di leggere ancora. Maya si stava sforzando parecchio per dar fuoco a gran parte della roba, ma dal suo stato fisico dedusse che non doveva passarsela benissimo.
    Si infilò una mano in tasca di nuovo, ma anche stavolta sapeva cosa usare: il Fungo. Quando lo aveva assaggiato nel suo Mondo si era sentita incredibilmente forte e reattiva, e forse poteva aiutarla di nuovo in quella situazione. Lo mangiucchiò come fosse un ottimo biscotto, e per un attimo si chiese se non apparisse strana agli occhi dell’amica.
    Extra: Fungo Sporigeno
    Attese un breve attimo, quel che bastava affinchè il fungo facesse effetto su di sè. Poi— Si lanciò con tutta l’energia che poteva infondere nelle sue gambe verso la coppia di Beholder.
    Lo sapeva, non era una persona molto atletica. Eppure - eppure in FROLIC poteva osare, poteva spingersi. In FROLIC doveva osare, perchè la sua scelta costante era sempre sopravvivere. Essere quella se stessa in grado di affrontare i problemi, anche.
    E ne aveva ben due di fronte, adesso: tentacolosi e mono-occhio.
    Avrebbe cercato di aggirare il primo nemico, cercando di evitare al meglio delle sue capacità i tentacoli del mostro. Una volta giunta sul fianco o, in caso ci fosse riuscita, alle sue spalle, avrebbe nuovamente tentato di porre fine alla sua vita affondando la lama profondamente nella sua carne molliccia.
    E non si sarebbe fermata lì. No, avrebbe proseguito se le fosse stato permesso dai tentacoli nemici, e si sarebbe scagliata sul secondo Beholder replicando l’attacco su di esso.
    Rapida come un gatto.
    DIRETTA 1 E 2: Attacco fisico con Lama Vorpale su Beholder1 e 2 poi
    INDIRETTA+GRATUITA: Movimento+schivate eventuali se riesce
    [11:51pm] <skalsang> [ OST ]
    Ignis: non hai paura di niente.
    Non qui.
    Da nessuna parte, forse.
    Come sempre e come Maya, sei coraggiosa per tutti.
    Per gli altri e per te stessa.
    Nessuno vedrà mai le vostre imprese.
    Nessuno vi onorerà mai come Eroine di Deling City.
    Non c'è una corona per quello che state facendo: c'è solo la vittoria o la morte.
    Se vi importa, se mi importa...
    ... Se è la gloria che cercate, dove arriverà? Dove si troverà, la gloria? Siete nel posto giusto?
    La gloria è scritta nelle vostre stelle?
    Per il momento, ciò che conta, è che sia scritta nella vostra anima.
    Il Sacrificio di Maya.
    La Determinazione di Ignis.
    In FROLIC ogni cosa viene notata e annotata. Ogni cosa, da FROLIC, impara e si nutre di voi - voi vi nutrite di ciò.
    Imparate. Simbionti di voi stesse.
    Assimilate.
    Conoscete più di voi stesse di quanto non possa dire chi vista attorno.
    Ma chi lo saprà mai? Chi lo capirà mai?
    Chi conosce il significato di FROLIC?
    Ignis, corri come il vento che soffia, pungi come un'ape inferocita.
    La Lama Vorpale non si limita ad affondare, ma lacera come un aborto.
    E taglia.
    Il primo Beholder, l'Originato, cade sotto i tuoi colpi.
    Il sangue, i simboli, lo ricoprono mentre il suo corpo si distrugge.
    MAYA: DISCRETO
    IGNIS: BUONO

    Il secondo colpo travolge l'altro essere e affonda nel suo corpo.
    Affonda fino al manico.
    E POI FINO AL GOMITO.
    Il Beholder è dentro di te. Tu, sei dentro al Beholder.
    Il sangue, i simboli, ti corrono addosso come un fiume di terrore.
    Entrambe vi siete spostate saggiamente dal Sangue con gli Occhi.
    E questo sta per sollevarsi e diventare un CREATURA DI SANGUE pronta a uccidervi, quando il colpo di Wendy lo scrolla giù dalla scrivania come un grumo di sporcizia.
    La mano enorme di Wendy si avvolge quindi attorno all'enorme bestia informe piena di arti e organi, occhi e denti, viscere e intestini.
    La solleva ben alta sulle vostre teste.
    Come un sole.
    E la stritola.
    Una pioggia di lettere vi imbratta i vestiti.
    Lettere e simboli.
    Per un attimo giurereste di capire ciò che v'è scritto --- ma è solo un attimo.
    Lo squarcio nell'oscurità sussurra nel sonno. Il sonno sussurra nello squarcio.
    Quello squarcio, forse, è la cosa più innocua e spaventosa che ci siano qui, in questo momento, in FROLIC.
    Non posso... Non posso! NON POSSO!
    Devo... fermare...

    Il campo di battaglia, ovvero l'incredibile distesa di scrivania illuminata da un lume, è ora sgombra.
    C'è un momento di silenzio.
    Un momento infinito, piacevole, di silenzio.
    ...
    Ma poi.
    Succede qualcosa di terribile: se prima Wendy tremava e piangeva, e ora vi voltate verso di lei...
    La vedete.
    La corruzione sul suo viso non è stata cancellata dai vostri gesti: ne occorreranno altri.
    Le sue mani si poggiano, immobili, sulla scrivania, e i suoi occhi si chiudono.
    Per un attimo, nella sua fattezza c'è immobilità.
    È dunque troppo tardi?
    Sulla sua pelle bianca, simile all'alabastro, come enormi e purulente vesciche, stanno per scoppiare delle enormi masse di quel sangue fatto di simboli.
    E quelle masse hanno gli occhi.
    Ogni mano ne possiede tre.
    E il suo viso, sulle guance, ne possiede altre due.
    Le vesciche di sangue vanno Epurate.
    Ma nel frattempo...
    Esse pulsano, si agitano con suoni organici e morbidi, gorgoglianti, e ben presto vi rendete conto che quel sangue, altro sangue, vi sta schizzando addosso.
    Sangue di simboli.
    Meno drammatico da un certo punto di vista, terrificante dall'altro.
    Questa, Ignis e Maya, è la resa dei conti.
    ------------------------------------------------------------------
    PRIMO SEGNO: LA DONNA E IL DRAGONE
    Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.
    Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
    Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna, e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra.
    Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato.
    Ella partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con lo scettro di ferro, e suo figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono.
    ------------------------------------------------------------------
    Qualunque cosa accada adesso, forse la situazione è appena divenuta ancora più delicata di poc'anzi.
    Se Wendy vi sente, non dà segno di farlo: qualcosa dentro di voi
    LA FOLLIA
    LA SPERANZA
    vi fa capire che sta lottando, silenziosamente, in gran segreto.
    Qualunque sia la cosa che parla al vostro cuore, vi pone davanti alla forza di lottare.
    ------------------------------------------------ INIZIO COMBATTIMENTO ---------------------------------------------------
    TURNAZIONE: VOI - BOLLE DI SANGUE
    [12:18am] <ignis> Era strano - ogni volta che diventava un tutt’uno con la Lama sentiva di perdere in un certo senso il controllo di sè. Sentiva di fare un passo verso la follia, e al contempo uno verso la salvezza. Cosa importava, infondo? Nessuno le avrebbe mai viste, nessuno avrebbe mai saputo nulla di ciò che stava accadendo - di ciò che già era accaduto.
    Sarebbe rimasto sempre tutto nella loro testa. Si sarebbero forse chieste se tutto non fosse stato solo un sogno, un delirio dettato da una cena avariata magari. E forse, se non avessero la completa certezza di avere un pezzo di sè lì, in FROLIC, una manifestazione del loro essere — forse avrebbero davvero perso il senno.
    Forse l’avevano già perso.
    Ma cosa importava - cosa importava se potevano salvarsi e salvare Wendy, cosa importava se potevano essere Eroine per loro stesse? Non è forse una grande lotta - forse la più maestosa e difficile di tutte - quella che si combatte per se stessi?
    Guardando Wendy immobilizzarsi, si chiese se non avesse rinunciato a combattere. Vide le bolle emergere dal suo corpo e chiazzarle la pelle, inorridì al pensiero che quelle cose avessero intaccato la sua mente e— No, non poteva credere che Wendy avesse ceduto. Non la conosceva, certo, ma aveva dimostrato di non essere così debole. Aveva dimostrato di essere un po’ guerriera anche lei.
    Quelle cose andavano eliminate. Erano la sua Corruzione - e solo lei e Maya avevano il potere di aiutarla, di farlo sul serio e non solo a parole.
    Maya. Le bolle, eliminiamole. Temo possa essere tardi, altrimenti.
    Disse, asciugandosi il volto con la manica del vestito.
    Oh mia cara Lama, il tuo lavoro non è ancora finito. Dovrai affondare, recidere, eliminare ancora un po’ i mali della mente assieme a me.
    Si mosse rapidamente verso la mano destra di Wendy. Aveva tre bubboni, ma Ignis pensò di puntarne uno per iniziare: con decisione ma facendo attenzione a non ferire Wendy per errore, affondò la Lama al centro esatto della vescica e la mosse poi fino a una estremità - tracciando un taglio perfettamente dritto.
    Le vesciche per curarle bisogna aprirle. Bisogna lasciar fuoriuscire il liquido fastidioso dall’interno. Solo così si possono curare.
    DIRETTA: Attacco una vescica sulla mano destra con Lama Vorpale
    Tutte le altre azioni: Movimento
    [12:29am] <maya_abren> Sfruttare quella fiamma faceva male, era doloroso e stancante. Crollai in ginocchio, mentre debolmente osservavo quel libro bruciare e diventare cenere. Ero così, stupida, così tanto da farmi del male per aiutare gli altri. Era una parte di me che Lacrima non era mai riuscita a rimuovermi o indebolire. Ero sempre pronta a giustificare, aiutare e comprendere. Alla fine cosa avevo imparato da tutto quello che mi era successo? In realtà molto, ma era anche vero che quella ero io e non potevo cambiare, neppure per tutto il male del mondo. Sapevo che sarei sempre stata supportata da me stessa e dalle persone che credevano in me.
    Sapevo poco di Wendy, eppure non mi ero fatta problemi a sacrificarmi per lei. Non m'interessava ricevere ricompense, volevo solo fare quello per cui avevo deciso di combattere: Impedire che altri sopportassero quello che avevo sofferto io. Ma comunque, non volevo soffermarmi troppo a pensare dovevo fare qualcosa di più concreto, ancora di più. Il dolore che avevo provato non bastava, dovevo impegnarmi di più se volevo tirare fuori Wendy da FROLIC.
    Osservai Ignis con sguardo pieno di fiducia, di lei mi fidavo, ciecamente. Non volevo deluderla. Sollevai l'arco e seguii i suoi movimenti, analizzando la piaga che stava colpendo con la propria lama.
    "Faremo in tempo, tireremo fuori Wendy da qui tutta intera."
    Affermai, forse stavo solo dicendo una grossa bugia, ma io non ero brava nelle bugie. Ma sapevo che la speranza doveva essere sempre accessa e forte nell'animo di tutti. Attesi che Ignis completasse il suo movimento ed analizzai i danni che aveva prodotto. Se la vescica che aveva attaccato fosse esplosa, avrei cambiato bersaglio, altrimenti avrei infierito. Nel primo caso, avrei puntato e colpito la vescica nella mano opposta, la più difficile da raggiungere per Ignis.
    Terminato il mio attacco, tirai fuori un nuovo Specchio Dispettoso, così da poter risanare le mie condizioni fisiche.
    Ovviamente, avrei attaccato sfruttando il potere dell'Arco dell'Ego, incoccai una freccia e la liberai in direizone della vescica che aveva colpito Ignis, nel caso non fosse esplosa. Cambiando bersaglio in caso contrario.
    Azione Diretta: Attacco vescica Arco dell'Ego [Frecce rimanenti: 2]
    Azione Extra: Specchio Dispettoso su di me
    [12:40am] <skalsang> Non c'è riposo per chi è esausto.
    Non c'è pace per chi è in guerra.
    E alla guerra non c'è fine per chi insegue la speranza.
    Il colpo di Ignis affonda nell'aberrazione e la taglia, recidendola seccamente e scrostando la pelle di Wendy dal suo orrore.
    Il tuo coltello uccide quella bolla, la ferisce fino a staccarla da ciò di cui si sta nutrendo, e come una carcassa esanime la lasci cadere a terra, lontana.
    Una cosa da dimenticare.
    Maya, la tua immagine allo specchio è un'idea rassicurante che balena nella tua mente e ti fa sorridere per davvero.
    C'è niente di più certo e più immutabile di se stessi?
    Invecchiare non ha significato: ci si riconoscerà sempre come la prima volta.
    MAYA: BUONO
    Scocchi una freccia dall'Arco di Te.
    Lo tendi e la freccia vola.
    Un sibilo solamente.
    E un'altra bolla è stata recisa.
    ----------------------------------------------------------------------------------------------
    Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio.
    Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente.
    Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque.
    Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.
    Allora il drago s'infuriò e andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro tutti coloro che credevano in lei come in se stessi.
    E si fermò sulla spiaggia del mare.
    ----------------------------------------------------------------------------------------------
    Al momento della recisione, capite una cosa.
    Togliere il male è l'unica speranza di Wendy, certamente.
    Ma Ignis, che non può fare nient'altro che affondare il coltello perché ha scelto il sentiero dell'Uomo Sottile---
    Entra in contatto con la corruzione.
    E le sue mani diventano nere, non meno forti né meno sicure--- ma nere come il buio della notte quando la luce artificiale non è accesa e si ha troppo paura di abbandonare il calore delle coperte.
    Il dolore che provi non può essere descritto che da una singola, semplicissima parola: freddo.
    Il dolore che ti entra nelle ossa è freddo come il battito delle ali della morte.
    Ignis: DISCRETO-
    E poi il freddo corre lungo le tue braccia.
    La corruzione cammina sulle tue mani.
    Sulle tue braccia.
    È lento ma inesorabile, e prima o poi giungerà al cuore.
    Ignis: FERITO
    (sai che è lì che deve andare, sai che è lì che finirà tutto)
    (sai che è lì che sarà capolinea)
    (come ogni cosa, finirà nel cuore)
    Maya, hai ancora due frecce al tuo arco, nonostante tu ne abbia appena scagliata una.
    COME FUNZIONA L'ARCO DELL'EGO?
    (lo hai capito?)
    [12:57am] <ignis> Affondare il coltello in quella bolla schifosa era stato facile quanto tagliare il burro, ma decisamente più schifoso. Senza fatica l’aveva recisa ed eliminata dal corpo della bionda, ma—
    f r e d d o
    nelle ossa
    sulle dita
    nelle braccia
    Percepiva la sua corsa, la corsa di quel dolore gelido che pian piano la stava avvelenando come un morbo incurabile.
    Ne era rimasta infetta perchè aveva toccato la vescica? Perchè la Corruzione si era infiltrata nel suo corpo?
    Nnngh… Gemette, trattenendo un brivido e contrastando quella sensazione più che potè. Il dolore era forte, e quasi faticò a mantenere la presa attorno alla Lama.
    Ma non poteva fermarsi. Sapeva, sentiva che quel tocco gelido non avrebbe smesso di correrle in corpo finchè non l’avesse fatta sua, e se quello era il prezzo da pagare per salvare Wendy e Maya di conseguenza allora, Hyne, l’avrebbe pagato. Chissene importa se non l’avrebbe visto mai nessuno, se si fossero tutti dimenticati della sua esistenza - se poteva salvarle, allora l’avrebbe fatto. E non c’erano forse o ma a impedirglielo.
    A fatica avvolse le dita nuovamente attorno allo Specchio. Era l’ennesima volta che lo utilizzava, ma ora che si sentiva irrimediabilmente avvelenata provava il bisogno di ricordarsi chi era, di vedersi sana e sicura e forte. Il bisogno di infondersi coraggio, anche.
    Poi, spostò la sua attenzione sulla seconda bolla che si ergeva fieramente sulla mano di Wendy. Pensò di attaccarla di nuovo, si, ma stavolta avrebbe fatto più attenzione a non sporcarsi troppo con il liquido malsano che sarebbe fuoriuscito: avrebbe inciso lateralmente la bolla, muovendosi attorno ad essa seguendone la circonferenza, il coltello lievemente indietro rispetto al suo corpo in modo da consentirle di evitare la Corruzione un po’ meglio del solito. Anche riguardo all’affondo sarebbe stata attenta: ci metteva sempre troppa forza, ma la Lama era affilata come un bisturi - sarebbe bastato un taglio preciso e fermo, ma non per forza profondo per eliminare quell’obbrobrio.
    Ahh… Wendy, non fermarti. Disse, anche se non era certa che l’avrebbe sentita - Ricorda chi sei, accetta te stessa con le tue imperfezioni e i tuoi pregi. Accetta il passato e sii coraggiosa per affrontare il tuo futuro e il tuo presente. Puoi farcela.
    EXTRA: Specchio Dispetto su di sè
    DIRETTA: Attacco con Lama Vorpale sulla seconda bolla della mano
    INDIRETTA+GRATUITA: Movimento e accortezza necessari per tagliare la bolla ma evitare, se riesce, eventuale liquido in uscita
    [1:11am] <maya_abren> Funzionava, sembrava che un solo colpo dato correttamente potesse rimuovere quelle cose da Wendy. Pensai subito a puntare le guance della ragazza, poiché Ignis non poteva arrivarci lassù. Ma proprio mentre elaboravo i miei pensieri, notai che l'amica aveva qualcosa che non andava. Cosa le stava succedendo? Non potevo fare finta di niente ma in che modo potevo aiutarla? Perché quel liquido nero era così aggressivo nei suoi confronti? Iniziai a temere anche per la sua salute, forse avevamo superato il limite di sicurezza all'interno di FROLIC... Se era così, dovevamo uscire in fretta. Mi mossi e rapidamente mi avvicinai ad Ignis, quella roba nera che aveva addosso sembrava come un qualcosa di tossico, pensai che forse potevo aiutarla, dovevo almeno provarci! Tirai fuori la Morfina Trasformina e la feci assumere all'amica. Successivamente, sollevai lo sguardo verso il viso di Wendy, che era in alto rispetto alla mia posizione.
    "Non arrenderti Wendy! Noi siamo qui e ti aiuteremo, devi soltato resistere con tutte le tue forze!"
    Sollevai l'arco verso il viso della ragazza, andando a puntare la sua guancia destra. Proprio lì, dove era presente una vescica. Mi mossi in modo tale da colpire solo l'infezione e non danneggiare la parte sana della sua pelle. Probabilmente le stavamo facendo male, ma sembrava che in qualche modo le nostre azioni stessero funzionando.
    Azione Diretta: Attacco Arco dell'Ego, frecci su vescica situata nella guancia destra. [Frecce Rimanenti: 1]
    Azione Indiretta: Movimento verso Ignis
    Azione Extra: Morfina Trasformina su Ignis
    [1:15am] <skalsang> [ OST ]
    Nonostante quel freddo glaciale quell'orrore TERRIFICANTE che risale il tuo corpo inesorabile--- tu hai scelto di combattere.
    Tu hai scelto la Lama.
    La Lama non è solo feroce: è ravvicinata. La Lama è uno Stile corpo a corpo, fiato a fiato, di contatto e di orrore--- di vicinanza con il proprio nemico e il proprio sé
    (conscio o inconscio che sia)
    La Lama affonda pericolosamente, profondamente nella Bolla Corrotta.
    E più la estingui, più ella ti corrompe.
    La lasci cadere a terra come una cosa vecchia, e questa sciaguatta sul pavimento con i suoi rumori gorgoglianti.
    E si dimena disperatamente, come una cosa viva.
    Ma fredda.
    FREDDA.
    Maya.
    Inietti immediatamente una Morfina Trasformina alla tua compagna.
    Il processo di corruzione della carne di Ignis è impercettibilmente rallentato: c'è bisogno di qualcosa di più determinate.
    Di risolutivo.
    C'è bisogno di estirpare la fonte, Maya.
    Scocchi nuovamente la tua freccia, e questa volta silenziosa sibila come una serpe e si porta via una bolla di corruzione sulla guancia della ragazza.
    La guancia, ora linda e priva di quella macroscopica benzina per incubi, sembra liscia come le statue raffigurate suoi tuoi libri di storia.
    Wendy sta lentamente aprendo gli occhi, o v'è solo sembrato?
    Ignis, guardandoti allo specchio la tua immagine non è corrotta: è perfetta.
    Sei sempre tu, e sei tu dieci volte meglio.
    Sei tu come ti vedi quanto sei alla grande.
    Sei tu come dovresti guardarti ogni giorno.
    Sei tu come devi amarti ogni giorno, nonostante tutto.
    Nonostante tutti.
    IGNIS: DISCRETO
    -----------------------------------------------------------------------------------------
    SECONDO SEGNO: LA BESTIA DEL MARE
    Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo.
    La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone.
    Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande.
    Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.
    Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia dicendo:
    Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?
    Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi.
    -----------------------------------------------------------------------------------------
    Maya: la tua distanza medica si annulla un po' quando tocchi Ignis per tentare di alleviare la sua sofferenza
    F R E D D O
    E in qualche modo ne vieni contagiata: sebbene in una forma meno grave, anche tu cominci a conoscere il FREDDO.
    Le tue dita divengono scure e s'anneriscono di freddo e CORRUZIONE, e sai che la corruzione arriverà al cuore se non sarà pulita e cancellata e tenuta a bada.
    MAYA: DISCRETO
    IGNIS
    Il freddo è invincibile?
    Il freddo è avvincente.
    Le spire di un serpente, come la bestia, ti sono addosso --- abbraccio freddo e ventre vuoto.
    Silenzio imbarazzante.
    Il tuo Specchio ti ha salvata non dal freddo ma dal sonno eterno, nei secoli dei secoli.
    Però non è abbastanza.
    Non è ancora finita...
    Fa così male!
    COSI' FREDDO!
    Ignis: AGONIZZANTE [Limit Disponibile]
    ----------------------------------------------------
    CREAZIONE DI UNA SECONDA LIMIT BREAK
    Regole: la Limit Break che creerai adesso sarà utilizzabile solo all'interno del FROLIC.
    È importante che sia diversa dalla prima che hai creato.
    Rispetta tutte le regole di creazione di una Limit.
    Incollala qui.
    [1:39am] <maya_abren> Ora capivo cosa stava provando Ignis e mi chiedevo come faceva a sopportare quella terribile sensazione. Pareva che la mia idea non avesse funzionato e in un certo senso, mi ero anche condannata da sola. Quantomeno se doveva finire male, sarei stata accanto a un'amica che nei miei panni, non mi avrebbe mai abbadonata. Neppure io l'avrei fatto, il che mi faceva venire da piangere. Non ero sicura di essere pronta a sopportare una fine così inesorabile. Ignis era messa male, malissimo! Ma sapevo che poteva vantare di un qualcosa che poteva tirarla fuori da quella situazione, tutti avevano una cosa speciale che li assisteva nei momenti più bui.
    Rabbrividii, stringendo le braccia al busto. Osservai il risulato della nostra battaglia e sembrava che in qualche modo stesse funzionando, non dovevamo mollare. Dovevo resistere, se Ignis fosse caduta io dovevo aver la forza di portarla fuori. Tirai fuori un nuovo Specchio Dispettoso e dopo essermi specchiata, sollevai l'arco e puntai l'ultima freccia che mi era rimasta. Cosa sarebbe successo? Non ne avevo idea, ma almeno avevo la certezza di aver eliminato le bolle più difficili da raggiungere.
    "Ignis non ti azzardare a lasciarmi qui da sola! Dobbiamo portare fuori Wendy e trovare Nicholas, e possiamo farlo solo insieme."
    Trattenni le lacrime e porati indietro il gomito, caricando la corda. Mirai l'ultima bolla presente sul viso di Wendy e lasciai andare la freccia.
    Azione Diretta: Attacco Arco dell'Ego, frecci su vescica situata nella guancia sinistra. [Frecce Rimanenti: 0]
    Azione Indiretta: //
    Azione Extra: Specchio Dispettoso su me
    Azione Gratuita: //
    [1:46am] <ignis> Quel gelido abbraccio la stava soffocando.
    In quel frangente, quando lo sentì pericolosamente vicino a sopraffarla, Ignis pensò a Lynn. A come era morto - con uno spuntone ghiacciato nel petto.
    Quanto freddo doveva aver provato, quella volta?
    Cosa si provava a morire in quel modo?
    Se l’era chiesto spesso, e forse adesso una parte delle sue domande stava trovando risposta.
    Ma non voleva cedere. Non aveva ancora uno spuntone in mezzo al petto: non aveva ceduto durante la sua prova, non aveva ceduto nemmeno quando Verity l’aveva impalata con la sua lancia cybernetica - non l’avrebbe fatto adesso.
    Il suo obiettivo era uno solo: salvare tutti, anche se questo avrebbe significato sacrificare se stessa nel processo.
    Certo, nessuno l’avrebbe mai visto.
    Ma lei - lei si. Ed era quello che importava, no?
    Buttò all’esterno quel groppo di emozioni che le si era formato in petto in quel frangente, sentendosi in grado di dargli persino una forma fisica - un po’ come fosse un’estensione di sè, in un certo senso.
    Pensò a FROLIC, a come esso le aveva concesso uno splendido potere quando vi aveva rimesso piede, plasmandolo in forma di farfalle blu e azzurre. Pensò che sarebbe stato carino se quelle farfalle potessero tornare in qualche modo al suo comando. E così, così diede fuoco a quel pensiero — un piccolo stormo di farfalle infuocate, ecco cosa avrebbe generato attorno a sè.
    Forse - forse sarebbe morta lì, in FROLIC, dimenticata dal mondo. Ma non avrebbe mai permesso che lo stesso destino toccasse a Maya o Wendy.
    Indirizzò lo stormo di farfalle verso l’altra mano, quella con ancora un paio di bubboni pulsanti sul dorso. Gli chiese di dividersi, di colpirli entrambi e accelerare così la guarigione della bionda: una sorta di cauterizzazione, in un certo senso. Bruciare la superficie delle bolle ne avrebbe provocato la rottura e, quindi, il distacco. In teoria.
    Il Freddo, però, era possente.
    Strinse a sè la lama come fosse il suo unico conforto, e per l’ultima volta si Specchiò. Avrebbe potuto farlo ancora, poi? Avrebbe potuto rivedersi così perfetta, prima di chiudere gli occhi per sempre? Di certo non voleva che la sua ultima immagine di sè fosse quella di una ragazza Corrotta fino al midollo.
    Oh Uomo Sottile, cosa devo fare?
    Si allontanò dalla mano, cadendo in ginocchio poco distante. Se tutto fosse andato come sperava, sarebbe rimasta solo una bolla, poi Wendy sarebbe… Guarita. Forse?
    E lei, lei sarebbe mai guarita da quel gelo?
    DIRETTA:
    Burning Will
    Fiamme come il suo nome sono ciò a cui Ignis pensa quando ricorre a questa Limit: le fiamme della sua Determinazione e della sua Volontà. Le plasmerà in forma di una miriade di farfalle di fuoco, che potrà indirizzare su fino a due bersagli contemporaneamente: esse si poseranno sul bersaglio, con un caldo tocco - come il coraggio bruciante a cui farà appello e che infonderà in esse.
    EFFETTO: Attacco di Fuoco su fino a 2 bersagli a distanza
    EXTRA: Specchio Dispetto su di sè
    INDIRETTA/GRATUITA: Movimento
    [1:59am] <skalsang> Maya incocca l'ultima freccia.
    E la lascia andare, libera, verso l'ultima bolla sul viso di Wendy.
    Sulla pietra e sull'alabastro della sua pelle si aprono delle crepe.
    Una liberazione, un trionfo.
    Una piccola gioia nell'oscurità.
    Gli occhi di Wendy si muovono, guatando come per la prima volta ciò che la circonda.
    La tua faretra è vuota.
    Ma che importanza ha?
    Il tuo Sacrificio ha avuto un significato.
    La tua Bontà ti ha corrotta, ma è forse un male conoscere il freddo per aver trasmesso il caldo?
    È forse un male conoscere quel genere d'amore che non s'aspetta d'essere ricambiato?
    SALVARE TUTTI.
    Maya, il tuo obiettivo.
    Ignis, il tuo obiettivo.
    SALVARE TUTTI.
    Sono parole facili, semplici e giuste.
    Buone, bianche.
    Come ogni cosa dovrebbe essere.
    Che male c'è a voler salvare tutti? Che opinione si ha di queste parole?
    -----------------------------------
    Ignis.
    Fa così tanto freddo.
    Doveva fare lo stesso freddo nel cuore di Lynn.
    E mentre la corruzione ti raggela il collo, e la bocca, e i denti, e si avvia inesorabile sul petto---
    Sai che questa è l'ultima occasione.
    L'ultimo canto.
    L'ultima possibilità.
    E nessuno è qui per guardarla, eccetto Maya.
    Ironia della vita, vero?
    Perché lo sai anche tu...
    L'Uomo Sottile non ha risposta alle tue domande,
    ma porta con sé la sua terribile Rivelazione.
    (la conosci?)
    Il Fuoco.
    C'è un elemento che ti descrive meglio, Ignis?
    Pur essendo FUOCO come quello di Maya, non è lo stesso.
    Chi vedrebbe lo stesso volto nell'origine così differente di quelle fiamme?
    Chi capirebbe che quelle fiamme sono IDENTICHE?
    Solo uno stolto.
    Il Fuoco di Maya è Purezza.
    Il Fuoco di Ignis è Determinazione.
    Pur essendo fiamme identiche, sono fiamme diverse.
    È così palese!
    È quasi sciocco anche solo che io le abbia paragonate sin dall'inizio.
    Non c'è una Fiamma peggiore,
    Non c'è una Fiamma migliore
    C'è solo il Fuoco, e la sua Origine.
    E le farfalle che dipartono dalla tua emotività, Ignis, sembrano uno stormo di pipistrelli --- ma in realtà sono fiamme sacre e si abbattono come un bombardamento sulle BOLLE CORROTTE.
    E le cancellano per sempre.
    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------
    LA VITTORIA DEL SE'
    Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia.
    I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi;
    porta scritto un nome che nessuno conosce all'infuori di lui.
    È avvolto da un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo del Sé.
    Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro.
    Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti.
    Egli le governerà con scettro di ferro
    E pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente.
    Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re, e Signore dei signori.
    -----------------------------------------------------------------------------------------------------------
    L'enorme Wendy sta crepando.
    Il suo corpo si è riempito di crepe, infatti.
    Non fraintendetemi.
    E dall'enorme guscio di pietra e alabastro, come un bozzolo che la ha sigillata, esce una piccola ragazza dall'aspetto infreddolito.
    È alta come voi.
    Potrebbe benissimo avere la vostra età.
    Non appena vi vede, i suoi occhi si riempiono di vergogna per ciò che avete visto di lei.
    E lentamente, si lascia cadere a terra, priva di forze.
    IGNIS: BUONO
    MAYA: BUONO

    La vostra corruzione si sta ritirando lentamente.
    Ma quel freddo?
    Si fermerà mai?
    Cesserà mai di disturbarvi?
    Si fermerà mai per darvi requie?
    Wendy è sdraiata a terra a pochi metri da voi, probabilmente svenuta.
    Sul suo corpo, ci sono i segni evidenti della corruzione.
    Ma - sebbene più lentamente di come fosse successo a voi - questi avanzano e non arretrano.
    La sua corruzione l'ha colpita fino al profondo.
    Quello che potevate fare, lo avete fatto.
    Ma quanto tempo sarà passato, dal suo accesso al sito del PIVOT?
    Sarà quella la ragione?
    [2:19am] <ignis> Si era accasciata dopo aver generato le Farfalle, convinta che la sua Corruzione non si sarebbe arrestata, e invece— Invece era svanita. Il Freddo però, quello le era rimasto addosso come un mantello che non sapeva se sarebbe mai stata in grado di togliersi.
    [2:20am] <maya_abren> Era finita? Quasi non ci credevo, mi avvicinai ad Ignis, accertandomi che stesse bene. L'abbracciai forte e poi ruppi il contatto, per correre da Wendy.
    [2:21am] <ignis> Ahhh… Ahhh! Respirò a pieni polmoni, cercando di riprendersi. Solitamente doveva rallentare il battito per calmarsi, in quel caso doveva cercare di risvegliarselo per scrollarsi di dosso quella sensazione di freddo che le ricordava molto il principio di uno svenimento.
    Maya l’abbracciò forte e lei sorrise. Co-come sta Wendy?
    Provò a rialzarsi, spazzolandosi la gonna nel frattempo e ritrovare la sua solita grinta. Cercò di non badare al gelo che la stava ancora abbracciando.
    [2:22am] <maya_abren> M'inginocchiai affianco alla ragazza, cercando di capire se stesse realmente bene. Era chiaro che aveva riportato dei danni, era necessario portarla fuori da quel luogo. Ma dovevamo trovare anche Nicholas... Perché non l'avevamo ancora incontato, era morto? No, non poteva essere. Forse aveva trovato un'uscita, sì, poteva essere una possibilità. Magari aveva dovuto affrontare chissà quale percorso alternativo al loro. "Il suo aspetto non mi piace, dobiamo portarla fuori subito."
    [2:23am] <ignis> Fuori, mh?
    Si, decisamente. Ma dov’era il “fuori” lì? Cercò di capirlo esaminando i dintorni con occhio critico, alla ricerca di un percorso o una via - magari una foto?
    [2:24am] <maya_abren> Sollevai il capo, guardandomi attorno. La prima volta l'uscita era saltata fuori casualmente, o forse c'era una logica attraverso la sua manifestazione?
    [2:24am] <ignis> Facci uscire ora, FROLIC. Per favore.
    [2:25am] <skalsang> I dintorni non rivelano alcun posto che possa essere riconducibile ad un'uscita.
    La cosa più simile ad essa, è la fine dell'enorme scrivania.
    Vi ispira?
    Maya, le tue supposizioni sono esatte: va portata fuori prima di subito.
    Ma dov'è l'uscita?
    Al FROLIC, queste preghiere, non interessano.
    [2:27am] <maya_abren> "Ignis aiutami, alziamola e cerchiamo una via per proseguire. Forse succederà come l'ultima volta. Ricordi quando abbiamo trovato Telestra?"
    [2:28am] <ignis> Ignis storse la bocca. Non era rimasto molto sulla scrivania e non c’era nulla che suggerisse una via d’uscita - se non, forse, la fine della scrivania stessa. Nel dubbio Ignis decise di darsi ancora una volta all’Alcool: un piccolo sorsetto magari le avrebbe schiarito le idee. Oh, di sicuro l’avrebbe un tantino scaldata.
    [2:29am] <skalsang> Il vino un po' ti scalda, sì: e rivela silenziosamente un piccolo sentiero tra i fogli.
    E poi, un buco in mezzo al legno.
    Come quello di un tarlo: giusto della vostra dimensione.
    Attorno ad esso c'è il disegno stilizzato del NAUTILUS.
    Una visione familiare, sì, ma forse un po' allarmante.
    [2:32am] <ignis> Oh, ecco una strada farsi più chiara ai suoi occhi — Uh, stavolta c’era il disegnino del Nautilus. Come faceva FROLIC a saperlo?
    [2:32am] <maya_abren> Come non detto, quella matta aveva bevuto ancora! Una volta al Garden mi avrebbe sentita.
    [2:32am] <ignis> Ignis si avvicinò a Maya, umettandosi le labbra. Quel tocai era veramente una bomba.
    Ho trovato l’uscita.
    [2:33am] <maya_abren> Lanciai un'occhiataccia all'amica. "Non avevo dubbi..."
    [2:33am] <ignis> Si chinò, prendendo Wendy per le braccia e attendendo che Maya facesse lo stesso con le gambe.
    [2:33am] <skalsang> La afferrate.
    Riuscite a sollevarla senza problemi.
    [2:34am] <ignis> Ok, seguimi Maya. Le disse, conducendo l’amica fino al buco che aveva individuato. Nautilus, eh? Sperò che FROLIC non le stesse tirando uno scherzone.
    [2:34am] <maya_abren> Sospirai, cosa potevo fare? Mica potevo buttarla giù dalla scrivania!
    "Non pensare che farò finta di non aver visto."
    [2:35am] <ignis> Dovrebbe essere l’uscita. Vado per prima, poi mandami Wendy. Te la senti? O vuoi andare per prima tu?
    [2:35am] <maya_abren> Affermai, seguendo Ignis verso la via che aveva scoperto.
    [2:35am] <maya_abren> "Andiamo insieme."
    [2:36am] <ignis> …E’ un buco. Si grattò la tempia. Oh beh, proviamoci.
    [2:36am] <skalsang> Beh, siete entrate da un buco...
    ... non finirò la frase, ecco.
    [2:37am] <ignis> Se fosse stato abbastanza ampio, si sarebbero calate insieme, Wendy al seguito. Altrimenti, una per volta.
    [2:37am] <maya_abren> Che dire, eravamo appunto entate da un buco!
    [2:39am] <skalsang> Vi calate con attenzione nella cavità, portandovi dietro l'anima stanca di Wendy.
    E forse pure la vostra.
    Dall'oscurità, comincia la caduta.
    E dalla caduta --- presto --- come in un sogno di fate, raggiungete il profumo della salsedine.
    Non è chiaro come FROLIC ci riesca.
    Ma lo sa sempre.
    La notte stellata sta lasciando spazio a una bella alba dai colori caramellati.
    S'è alzato il vento, nella radura accanto all'enorme statua del naso.
    Siete di nuovo nei vostri vestiti,
    nei vostri veri corpi,
    nelle vostre Vere capacità.
    (forse FROLIC non è reale come le vostre ferite?)
    Visione a 360° attorno a voi: erba alta.
    Nicholas Legato, seduto sull'erba, riflette.
    In lontananza, Phineas Fogg porta, a braccetto, Harrison Jones.
    Quando vi vedono, vi corrono incontro.
    --------------------------------------------------------------------------------------------- FIN? ----------------------------------------------------------------------
     
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8 replies since 24/1/2016, 02:29   460 views
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